la differenza tra le strisce

Qui sull'(enorme) marciapiede di piazza Duca d’Aosta (alla stazione centrale, per i non milanesi) hanno ridisegnato le righe per delimitare il pezzetto di pista ciclabile. Ringrazio sentitamente il comune di Milano per questo: è un po’ più facile pedalare. Però – e su questo il comune non ha colpe, intendiamoci – sarebbe bello che nella testolina della gente entrasse finalmente il concetto che le strisce tratteggiate non sono un attraversamento pedonale ma ciclistico. Immaginate la gioia di trovarmi una falange di trolleysti…

Ultimo aggiornamento: 2014-09-05 15:04

3 pensieri su “la differenza tra le strisce

  1. Jash

    A Monaco di Baviera ti insegnano a distinguere la parte ciclabile del marciapiede pelandoti a velocità da giro d’Italia. Ti assicuro che nel giro di 10 minuti non la invadi più. :-) Secondo me è l’unico sistema.
    (per onestà uso lo stesso sistema contro i ciclisti che non sanno girare in città…)

  2. xlthlx

    Eeeeh lascia stare, io faccio una lotta pazzesca praticamente con chiunque per questa storia, per me è come se ci fosse un muro, per tutto il resto della popolazione no. Terrificante. Di contro, odio i ciclisti sul marciapiede, soprattutto quelli che inforcano il passaggio pedonale per evitare lo scalino a velocità improbabile. E siccome sono una brutta persona, mi sposto per evitargli il passaggio e costringerli a una frenata. Tutti, pedoni e bici, devono proprio imparare a rispettare il codice della strada.

  3. Wilson

    Se sono pedone sulle strisce, pretendo di attraversare.
    Se sono ciclista sulla ciclabile, faccio il prepotente coi pedoni.
    Se sono ciclista sul marciapiede (si, mi succede), vado a passo d’uomo e neppure chiedo di farmi passare, sono in casa d’altri e non voglio disturbare.
    (ah, sono pure automobilista e tendo a rispettare gli attraversamenti, ma faccio l’automobilista medio quando qualcuno vuole attraversare fuori).

    ps: l’attraversamento ciclabile, come il divieto di sosta e di fermata, è completamente sconosciuto a una fetta enorme di patentati, forse sarebbe il caso di fare un qualche tipo di formazione permanente, soprattutto quando si riforma mezza segnaletica.

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