Archivi annuali: 2010

Servizi di emergenza

Occhei, è da tre ore e mezzo che siamo senz’acqua in casa, presubimilmente causa esondazione Seveso. Non capisco bene come possa succedere, ma fa lo stesso. Quello che è certo è che ho provato più volte a chiamare il numero del servizio idrico milanese: arriva la voce registrata che mi fa sapere che la mia chiamata verrà registrata “per sicurezza” (non si sa bene di chi o di che cosa), il messaggio prosegue dicendo che gli operatori sono tutti occupati, e la linea viene immediatamente buttata giù.
Bella forza, direte voi, sono tutti a telefonare! Certo, e il punto è proprio quello. Possibile che non sia venuto in mente a nessuno di modificare il messaggio registrato dando subito le informazioni sui tempi presunti di riattivazione del servizio idrico? Troppo complicato?
(P.S: che Metropolitana Milanese, che gestisce il servizio idrico milanese non si sa per quale logica, «ha garantito tutti i servizi di emergenza» mi fa tanto piacere. Quando poi sento che «sta predisponendo un piano studi per evitare questi continui problemi nella zona Nord del capoluogo lombardo», mi vien voglia di rotolarmi dalle risa…

Ultimo aggiornamento: 2010-09-18 22:34

50 grandi idee di matematica (libro)

[copertina] <!–[se vuoi una mia recensione più seria di questo libro, va' su Galileo!]–> Ci sono molte collane divulgative, e anche per quanto riguarda la matematica la Very Short Introduction di Timothy Gowers è insuperabile. Però ogni collana ha un pubblico di riferimento, e secondo me queste “50 grandi idee” sono più adatte al grande pubblico. I temi, in questo caso (Tony Crilly, 50 grandi idee di matematica [50 mathematical ideas you really need to know], Edizioni Dedalo 2009 [2007], pag. 208, € 16, ISBN 978-88-220-6809-5, trad. Laura Bussotti) quelli matematici, sono infatti trattati in pillole, quattro pagine cadauno; la trattazione è naturalmente di base, ma arriva anche a temi non banali tipo l’ultimo teorema di Fermat e l’ipotesi di Riemann (con un erroraccio non so se nel testo originale o nella traduzione, che comunque è scorrevole). Molto bella l’idea della linea temporale in fondo nelle prime due pagine, che dà un’idea di quando e come i concetti si sono sviluppati; meno indovinate a mio parere le frasi chiave che terminano i capitoletti, frasi che a volte mi sembravano piuttosto stupide. Ma a parte questa pecca il libro è assolutamente consigliabile se avete sempre avuto paura che la matematica sia troppo complicata e avete il coraggio di provare a cambiare idea.

Ultimo aggiornamento: 2010-09-18 07:00

TARSU

Quando ci è arrivato il modulo della TARSU, non ci siamo preoccupati più di tanto. Poi ci ho dato un’occhiata, e ho scoperto che la tassa era dovuta per la casa vecchia, e non per la nuova. Naturalmente avevo fatto il fax di cessazione e nuova accatastazione; e d’altra parte i bollettini sono stati spediti alla casa nuova, mica alla vecchia.
Ho provato a scrivere all’email di Equitalia Esatri, che sono quelli che si cuccano i soldi: dopo soli otto giorni mi hanno comunicato che loro cuccano solo i soldi, e non entrano nel merito. Ho provato ad andare nel sito del comune di Milano; a parte che la procedura di autenticazione se non chiede la taglia delle proprie mutande ci va molto vicino, non ho trovato nulla. Ho provato a chiamare il call center unico 020202; in quattro minuti ho ricevuto un numero di pratica e mi è stato detto che la risposta arriverà entro venti giorni. Questo significa in pratica che Anna o il sottoscritto dovremo andare a fare una coda non meglio identificabile negli uffici sotto il Duomo per capire qualcosa.
Poi il comune piange miseria.

Ultimo aggiornamento: 2010-09-17 15:15

ristrutturazione onirica

Stanotte, nei rari momenti in cui i giovini mi hanno permesso di dormire, a un certo punto ho sognato che Enrico Fermi veniva intervistato da un qualche giornale: non in qualità di fisico, ma di tuttologo at large, come è d’uso da noi.
Non mi preoccupa più di tanto il fatto che nel sogno non mi ricordassi che Fermi è morto da più di mezzo secolo; in fin dei conti i sogni sono fatti apposta per evitare queste pinzallacchere. Quello che mi preoccupa è che nel sogno ho modificato la data di nascita di Fermi, portandola dal 1901 al 1916, perché in questo modo potevo tranquillamente accettare che un ultranovantenne venisse intervistato. Il mio inconscio è un rompipalle quasi quanto la mia parte conscia.

Ultimo aggiornamento: 2010-09-16 10:41

la PA pagherà a 60 giorni?

Secondo questo articolo della Stampa, che stranamente non ho visto ripreso in giro, c’è stato un accordo tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue sulla proposta di direttiva destinata a limitare i ritardi di pagamento delle fatture. Tranne che nel settore sanitario, dove il limite è portato a 120 giorni, le pubbliche amministrazioni europee dovranno emettere pagamento a 60 giorni, o altrimenti pagare un interesse legale dell’8% annuo. Per le trattative tra privati, i 60 giorni sono consigliati, «salvo accordi differenti tra le parti» (e sarà divertente…) Si direbbe una rivoluzione copernicana: ma…
Innanzitutto la direttiva non esiste ancora. Anche quando sarà pubblicata, sono concessi due anni prima che i vari parlamenti nazionali si adeguino, senza contare le solite procedure di infrazione che noi italiani conosceremmo molto bene se solo qualcuno ce le ricordasse. Poi c’è un simpatico problema che non sembra sia stato recepito da nessuno. Se è vero che il debito della PA italiana è tra i 30 e i 60 miliardi, diciamo 45, e possiamo supporre che adesso i pagamenti siano a 180 giorni (se non è vero, qualcuno commenti), significa che spostiamo all’indietro pagamenti intorno ai 15 miliardi di euro, quasi un punto di PIL. Belle cose per chi quei soldi li aspetta, ma cosa diciamo agli inflessibili custodi di Maastricht? Che sforiamo sì, ma solo perché stiamo diventando buonini? Mi sa che anche questo finirà in una bolla di sapone.

Ultimo aggiornamento: 2010-09-16 07:00

Vi preghiamo di selezionare la sua banca per ricevere dei soldi

Bisogna dire che i phisher stanno diventando sempre più creativi, anche se hanno sempre dei grossi problemi con la lingua italiana (ma chi non ne ha?)
L’ultimo messaggio che mi è arrivato mi manda a un sito dove devo rispondere ad alcune domande per un sondaggio per conto della Coca-Cola; finito il sondaggio casco su una pagina (http://agrogarden.hu/include/coke_italia/coke_italia/refundportal.htm, ma non so quanto reggerà) dove appunto mi si prega di selezionare la mia banca. Chissà se qualcuno userà il codice utente pippo, password pippo, per entrare nel BCC…
Ah, oltre alla frase del titolo vi segnalo che “Ogni persona che prende il sondaggio vincerà 150 euro”. Mica male, no?
Da questo punto di vista, bisogna dire che l’altro phisher (immagino russo, visto che le lettere accentate mi si visualizzano come caratteri cirillici) che mi scrive

Questo messaggio и stato inviato da eBay .
Il tuo nome non и stato indicato in modo da garantire l’autenticitа del messaggio.

fa tanto ricordare i virus elboniani…

Ultimo aggiornamento: 2010-09-15 16:44

Ridondanza delle forze dell’ordine

Ieri nel tardo pomeriggio, mentre pedalavo per tornare a casa, attraversando via Zuretti ho visto una camionetta della polizia e una dei carabinieri. Facendo un po’ di mente locale ho immaginato che il tutto avesse a che fare con il presidio in ricordo di Abba, che era stato ammazzato giusto da quelle parti; e in effetti dando rapidamente un’occhiata al marciapiede davanti al bar teatro del fatto ho visto una trentina scarsa di persone, molte più della media.
Per la cronaca, il bar è a 150 metri dall’incrocio e quindi dalle forze dell’ordine, il che significa che se mai fosse capitato qualcosa avrebbero dovuto stabilire qualche record di velocità: ma diciamo che hanno fatto così perché volevano essere discreti. Quello che non mi torna è perché ci fossero polizia e carabinieri. Non bastava un solo corpo? Avevano bisogno di testimoniare a vicenda che cosa avevano fatto?

Ultimo aggiornamento: 2010-09-15 10:38

Perché “matematico” folle?

Otto mi segnala questo articolo della Stampa, che inizia con il paragrafo «Un matematico folle è in fuga nelle campagne svizzere armato di un fucile, e 300 agenti delle truppe speciali gli sono alle calcagna dalla metà della scorsa settimana», evidentemente riprendendo il “mathématicien fou” (alto due metri…) con cui si apre l’articolo di Le Monde.
Ho fatto un’ammetto rapida ricerca sul nome Peter-Hans Kneubühl (ma lo sapete che gli hanno persino dedicato una pagina Facebook?) e ho scoperto che nessun sito in lingua tedesca – ammesso che quello che parlano nella Svizzera tedesca sia effettivamente tedesco – racconta del suo passato; sono stati i francofoni che hanno scoperto che il tipo si era laureato all’Ecole polytéchnique fédérale de Zurich ed è un ingegnere matematico. Però né a Le Monde né a La Stampa è venuto in mente di scrivere “Un ingegnere folle è in fuga”, ecc. ecc.; sia mai che qualcuno possa pensare che un ingegnere sia capace di chissà quali malefatte. Poi si parla di pregiudizi :-(

Ultimo aggiornamento: 2010-09-14 12:26