Archivi annuali: 2009

Ancora il Messiah

Domani (Palazzina Liberty in largo Marinai d’Italia a Milano, alle 17 e alle 20: vedi la pagina Facebook – biglietto a 15 euro) ci sarà un nuovo concerto del coro Cantosospeso e del Forum Corale Europeo, che prosegue nel proporre varie parti del Messiah di Händel; il tutto in ricordo dei quarant’anni della strage di piazza Fontana che cascano proprio oggi. Io purtroppo non ci sarò né a cantare né a vedere, per problemi di trasloco, ma vi consiglio vivamente di andare a sentire il coro e l’orchestra, che meritano davvero!

Ultimo aggiornamento: 2009-12-12 07:00

solo 15 punti

Fabio Forno mi fa scoprire questo articolo della Gazzetta dello Sport sul nuovo sistema di punteggi in Formula 1. Per chi non lo sapesse, quest’anno si premiavano i primi otto classificati: i punti dati ai primi tre erano 10, 8, 6 punti rispettivamente. Dall’anno prossimo si premieranno i primi dieci classificati; i primi tre otterranno rispettivamente 25, 20, 15 punti. Il titolista della Rosea si premura però di spiegarci che «Il 2° classificato sale a 20, al 3° solo 15.» (grassetto mio).
Facciamo un po’ di conti. Prima il secondo prendeva l’80% dei punti del primo e il terzo il 60% dei suoi punti. Adesso il secondo prenderà l’80% dei punti del primo e il terzo solo il 60% dei suoi punti. Sono ragionevolmente certo che le proporzioni vengano studiate alla scuola elementare, ma mi sa che ci sono degli innumerati di ritorno.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-11 16:12

A sinistra si sta proprio stretti!

Il quotidiano di famiglia glissa, ma ieri all’assemblea PPE Berlusconi ha detto esplicitamente che gli ultimi tre presidenti della Repubblica consecutivi sono di sinistra (oltre ad affermare che la Suprema Corte abroga le leggi: ma non possiamo pretendere da Lui sottili considerazioni linguistiche o legali).
Vediamo un po’ in dettaglio. Il presidente attuale è Giorgio Napolitano: per quanto sia sempre stato l'”ala destra” del Partito, non si può negare che sia stato un comunista. Occhei. Il presidente precedente è stato Carlo Azeglio Ciampi. Un banchiere, e si sa che le banche sono tutte comuniste, visto che rubano i soldi ai ricconi che gleli danno in deposito per darli ai poveretti che hanno bisogno di un prestito. Però Silvio ha la memoria lunga, sono praticamente certo che da piccolo per fargli paura il papà Luigi gli raccontava del giovane ufficiale che nel 1943 se ne andò a fare il partigiano con gli amici del partito d’Azione. (Sì, lo so che è nel gruppo PD. Ma lì c’è anche Paola Binetti, giusto per dire). Il presidente ancor prima, però, è Oscar Luigi Scalfaro, e definire lui di sinistra è davvero troppo. A questo punto avrebbe potuto dire che gli ultimi quattro presidenti della Repubblica sono di sinistra :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-12-11 11:06

frecc

Stamattina è stata la prima giornata veramente fredda della stagione, o almeno le mie orecchie – che stanno fuori dal casco, devo trovare un sistema per infilarmi anche il paraorecchie – me l’hanno detto.
Purtroppo non posso fornire dati più precisi, nonostante il mio ciclocomputer abbia anche la funzione termometro. Infatti, come ogni termometro che si rispetti, ci vuole un po’ di tempo prima che la misura si stabilizzi: ho tirato fuori la bicicletta dal box dove la temperatura era di 11 gradi, e sono sceso a balzi variabili da 0.4 a 0.6 gradi fino a 5.1, quando ho legato la bici in ufficio e sono entrato. Non mi sta venendo voglia di scendere e guardare.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-11 09:38

la privacy secondo Facebook

Mercoledì mi connetto a Facebook, e mi si apre una finestrella che mi comunica che Zuckerberg ha messo in funzione le nuove regole sulla privacy, e mi chiede se voglio o no modificare le mie preferenze. Sapevo che c’era stata questa proposta che ufficialmente non era passata per mancanza di un numero sufficiente di voti, ed era stata ripescata grazie all’infinita bontà del Grande Raccoglitore di Dati Personali sulle Connessioni tra Persone. Dico “occhei”, e mi appare una schermata con varie categorie di dati: posso scegliere tra i new settings e gli old settings.
Ora, io non scrivo nulla di davvero personale su FacciaLibro. C’è la copia dei post del blog, qualche commentino stupido e poco di più. Quindi ho sempre lasciato molto lasca la privacy, e molte informazioni – che tanto sono ricavabili altrove in rete – sono visibili da tutti. Addirittura la fan page che mi sono creato è assolutamente libera, cosicché non devo fare amico nessuno. Avevo fatto solo due eccezioni: la richiesta di amicizia appunto, che era bloccata perché se proprio qualcuno sentiva la necessità impellente di farlo si degnasse almeno di scrivermi due righe, e il giorno del mio compleanno. Quest’ultimo era nascosto non tanto perché sia segreto (nel mio sito c’è scritto bello chiaro), ma perché non sopporto tutti i messaggi di auguri fatti giusto perché “l’ha detto FacciaLibro”. Bene, guardando la schermata di settaggio vedo che i vecchi setting sono “gli amici degli amici possono sapere quand’è il tuo compleanno” (i setting nuovi erano ancora peggio, ma lasciamo stare). Sono andato sulla pagina apposita per la privacy e ho rimesso subito a posto le cose; però non ho potuto fare lo stesso con le richieste di amicizia, le cui uniche scelte permesse sono “da parte di tutti” e “dagli amici degli amici” (occhei, gli amici sono già amici, ma avete capito il punto). Insomma, non è proprio possibile starsene un po’ in pace e interagire solo con chi vogliamo noi: sappiatelo, prima di usare Facebook pesantemente!
(vedi anche xlthlx e De Biase; per la cronaca, le informazioni sulla privacy di Facebook sono qui)

Ultimo aggiornamento: 2009-12-11 07:00

solita gita torinese

Stanotte ho dormito sì e no quattro ore. No, non è stata colpa dei gemelli: è il nervosismo per tutte le pratiche per vendere quella maledetta casa di Torino che mi sta facendo impazzire. Dalle 4 alle 6:30 sono rimasto così sveglio a guardare il nulla; quando finalmente stavo riuscendo ad appisolarmi è suonata la sveglia e sono rotolato giù dal letto per prendere il treno per Torino, nuova puntata della mia inenarrabile lotta contro la regia burocrazia. Arrivo in stazione, vedo che il treno è in ritardo di un quarto d’ora – poco male, tanto non ho tutta quella fretta. Arrivo, mi dirigo in corso Bolzano all’Agenzia delle Entrate per recuperare il certificato di successione di mio padre… e trovo tutto chiuso. Guardo meglio: c’è un cartello che spiega che dalle 9 alle 11 c’è un’assemblea sindacale e quindi “non è garantita l’apertura”. Oserei dire che i dipendenti del ministero del Tesoro sono molto politicizzati: e ringrazio il cielo di non avere avuto un bazooka sotto mano.
A questo punto telefono al geometra che contemporaneamente stava andando in comune a scoprire perché la pratica di condono edilizio per la veranda – pratica del 1986… – risultasse “incompleta”. Mi spiega che molto semplicemente al comune non risulta l’accatastamento, al che dico ” va bene, tanto il catasto è qua dietro, vedo che fare”. Arrivo, stranamente non c’è nessuno, spiego la situazione e avviene il miracolo. Ho trovato un’impiegata gentilissima, che non solo mi dà tutta la documentazione necesaria – che poi è quella che avevo appena consegnato… – ma mi dice che la copia della denuncia di successione è regolarmente presente nella base dati, anche se comunque è in conservatoria che bisogna andare. A questo punto mi chiedo non tanto perché io abbia dovuto pagare euro 41.64 allo stato, che un pizzo si sa che ci vuole sempre, ma perché non potevano stamparmelo subito; un’altra di quelle domande che rimarranno senza risposta. Già che ci sono chiedo della pratica per rimettere a posto la planimetria dei posti auto: la signora mi dice di salire al secondo piano, salgo, vado nell’ufficio apposito. I miracoli però non accadono due volte: quello che riesco benignamente a ottenere è che la mia pratica venga presa e protocollata. Proprio così. Dieci giorni fa avevano preso i dati, ma non avevano fatto la fatica di metterci su un numerello; e chissà quanto tempo ci sarebbe voluto prima di farlo. L’unica consolazione è che ho scoperto che quando al Regio Catasto si degneranno di vedere cosa è successo e rimetteranno a posto il tutto io potrò farmi stampare la planimetria a Milano.
Intanto il geometra era ancora al Palazzaccio, visto che anche lì erano in assemblea: mi faccio così un quarto d’ora di passeggiata, gli consegno le copie delle carte catastali che domani porterà per la chiusura della pratica e mi faccio dare copia dell’esito della richiesta. In pratica, non solo il comune e il catasto non si parlano per nulla, ma è successo che il 13 agosto 1997 (undici anni dopo la richiesta…) il tecnico ha emesso la sua sentenza di mancanza dati e tutti si sono ben guardati dal comunicarcelo. Più vicini al cittadino. Sempre.
Torno infine in corso Bolzano, dove trovo un centinaio di persone davanti a me. Alle 11 si aprono le porte, mentre gli ultimi impiegati rientrano in ufficio dal bar interno (avranno fatto l’assemblea lì?) Per fortuna, arrivato il mio turno, mi fanno saltare la coda e prendere il sospirato documento, tutto regolarmente timbrato pagina per pagina sul momento. Forse (ma è meglio che non lo dica forte) sono a posto.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-10 15:33

“interdetto alla circolazione dei velocipedi”

Visto che i palazzoni di uffici con la scritta “Affittasi” dalle parti del Centro Direzionale (pardon, di Porta Nuova) erano parecchi, il comune di Milano ha pensato di costruirne ancora tanti altri. Tra le opere accessorie, è stato anche costruito e inaugurato a tempo di record il tunnel di Porta Nuova, che sostituisce il vecchio vialone a due larghe carreggiate da viale della Liberazione alla stazione di Porta Garibaldi. Il tunnel è bellissimo, luminosissimo, già predisposto immagino per un parcheggio che faranno da quelle parti: ma è vietato alle biciclette, o come i tecnici del comune fanno lampeggiare al suo ingresso è “interdetto alla circolazione dei velocipedi”.
Il tutto non sarebbe poi così male, a nessun ciclista piace pedalare in mezzo a una galleria: peccato che non esista nessun percorso alternativo. Forse tra qualche anno ci sarà, ma adesso il percorso più vicino per chi fosse da quelle parti è infilarsi nella cerchia dei Bastioni, ammesso che trovi spazio. Sì, in teoria ci sarebbe il giro via de Castillia-cavalcavia Bussa: c’è addirittura una pista ciclabile che sale a fianco della strada, la attraversa e continua lungo il ponte protetta da un bel cordolo. Peccato che finito il ponte la pista finisca e quindi non si possa scendere in contromano ma occorra per forza tornare indietro.
Sabato mattina Ciclobby organizza un presidio seguito da una pedalata sotto il tunnel proibito. Se non fosse che sono preso a fare scatoloni, ci sarei anch’io :-(

Ultimo aggiornamento: 2009-12-10 07:00

macché TFR scippato!

Mica l’ho capita, io, tutta questa levata di scudi contro l’ipotesi di passare al Tesoro i fondi TFR.
Innanzitutto, il vero scippo c’è stato quando l’INPS si è presa dalle aziende con più di 50 dipendenti questi fondi, che erano sì formalmente dei dipendenti ma servivano in pratica per avere denaro quasi liquido a un tasso di interesse sicuramente conveniente. In secondo luogo, questa mi sembra più che altro una partita di giro… a meno che non serva per poter dire che l’INPS è in rosso (cosa più o meno vera, anche se non a brevissimo termine) e quindi aumentare i contributi per i lavoratori e/o allungare l’età pensionabile. Quello che però è strano è che nessuno sembra aver fatto questa ipotesi. Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2009-12-09 17:14