Archivi annuali: 2008

venticinquaprile

[bandiere varie] Ieri, invece che indulgere a manifestazioni più goderecce tipo l’AperitivoCamp, Anna e io abbiamo deciso di ricordare il motivo per cui il 25 aprile non andiamo in ufficio, e siamo andati alla manifestazione per ricordare la Liberazione. Ammetto di avere fatto prima una pennichella e quindi siamo arrivati un po’ in ritardo: abbiamo così tagliato tutta la parte di corso Venezia e ci siamo uniti alla gente in piazza san Babila.
Devo subito dire che c’era una nota che stonava parecchio: il tempo. Un venticinque aprile col sole è qualcosa di strano, non ci sono proprio abituato. In compenso ho visto tanta gente a marciare: non solo i soliti portatori sani di bandiere di tutti i tipi – tranne quelle di La Sinistra – L’Arcobaleno, che si vede che il diluvio elettorale ha sciolto del tutto – ma anche molti ragazzi e giovani che non avendo a disposizione il palco con beppegrillo™ hanno pensato di mettersi a fare due passi con tutti gli altri.
Avevo qualche remora a passare davanti all’ex negozio Mondadori in corso Vittorio Emanuele, che a marzo era stato usato per la campagna elettorale del Popolo della Libertà: ho però scoperto che il negozio in questione era vuoto e vi campeggiava una scritta “Temporary Store”. Chissà se lo era anche prima, oppure qualcuno ha pensato bene di camuffarlo per la giornata!
Il corteo era piuttosto popolato, come dicevo, anche se a dire il vero non è che le altre vie del centro fossero vuote: può darsi che chi non era interessato, come la signora che in via Mercanti ha detto che a sentire il coro dell’Armata Rossa ancora un po’ e vomitava, si fosse semplicemente spostato nelle vicinanze, dando un effetto pienone anche là. Nessun incidente, però, nemmeno vicino alle bandiere del PD :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-04-26 16:56

Prima lezione di grammatica (libro)

[copertina] Serianni è uno di quegli autori verso cui ho dei pregiudizi (in senso etimologico). Tengo la sua Garzantina sulla grammatica italiana come oracolo per tutte le volte in cui ho dubbi su come si scrive qualcosa in italiano corretto. E nemmeno con questo agile libretto (Luca Serianni, Prima lezione di grammatica, Laterza – Universale 883, 2006, pag. 176, € 10, ISBN 9788842079194) sono stato deluso: anzi!
Non spaventatevi dal titolo: di lezioni, qua, non ce ne sono affatto. Piuttosto, Serianni non solo mostra al lettore come la grammatica italiana non sia scolpita nel granito, ma lo accompagna a vedere come e spesso perché le forme si evolvono, facendo confronti con l’italiano dei secoli passati e spesso con altre lingue. Gli esempi, corretti e no, arrivano dalle fonti più disparate: scrittori antichi e contemporanei, temi degli studenti (in genere errati…), articoli di giornale (in genere corretti). Ho scoperto cose per me assolutamente nuove – e anche qualche errore che commettevo – sulla lingua italiana; ad esempio che “provincie” con la i deriva direttamente dalla versione latina, e la regola che ci hanno insegnato a scuola è solo un’utile semplificazione.
Il tutto è scritto con un lessico assolutamente irreprensibile e tecnico, eppure comprensibile e anche divertente, forse anche perché Serianni più che normare e bacchettare vuole appunto bene alla nostra lingua; bene addirittura al punto di restare ottimista sul suo uso. Leggetelo, non vi pentirete.

Ultimo aggiornamento: 2008-04-25 19:45

Le firme per i referendum di beppegrillo™

Nel mio post precedente sui referendum proposti da Grillo, Procellaria Westfalica ha fatto notare come secondo la legge le firme raccolte oggi verrebbero invalidate. Via vb (che oggi ha anche scritto che l’ex-comico, nel suo comizio odierno a Torino, ha accennato alla cosa – quindi la conosce anche lui) sono arrivato a questo blog che spiega come stanno le cose.
In pratica, la legge 25 maggio 1970, n. 352, afferma all’articolo 31 «Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime.». Siamo tutti d’accordo che la prima parte non fa testo e quella che conta è la seconda: i comizi elettorali sono stati convocati il 6 febbraio, quindi fino al 6 agosto non si possono consegnare le firme; e visto che il tempo di raccolta è di tre mesi, tutte quelle raccolte prima del 6 maggio non saranno valide. A Generazione V cercano di arrampicarsi sugli specchi con un’interpretazione della frase “Salvo il disposto dell’articolo 31 [della legge]”, ma mi pare proprio che la frase significhi proprio il contrario, a meno che uno non pensi di avere “le firme in freezer”.
Sulle prime pensavo che beppegrillo™ fosse stato fregato dalle elezioni anticipate; peccato però che la sua richiesta ufficiale dei referendum sia datata 22 febbraio, quindi dopo che le Camere erano state sciolte. Lascio ai miei lettori decidere se l’ha fatto apposta per far sorgere il caso, o più semplicemente si sia dimenticato di leggere attentamente la legge.

Ultimo aggiornamento: 2008-04-25 19:10

Repubblica libera gli archivi

Visto che due mesi fa l’ha fatto il Corsera, anche Repubblica ha deciso di rendere disponibili i propri archivi, a partire dal 1984 che se non sbaglio è la data di fondazione del quotidiano. Come sempre, l’interfaccia è quel che è, anche se è interessante vedere ad esempio la distribuzione della chiave di ricerca per anno, e soprattutto potere usare la ricerca sia sugli articoli pubblicati nel sito che in quelli apparsi sul giornale cartaceo e sui quotidiani locali del gruppo L’Espresso.
Da buon curiosone, ho provato a fare la ricerca sul mio nome-e-cognome, scoprendo che sul sito ci sono tutte le mie citazioni in Lessico e Nuvole (qualcuna non me la ricordavo nemmeno, ho aggiornato il mio album), mentre sulla parte cartacea c’è solo il mio omonimo calciatore e ormai allenatore, quello insomma che trovate su Wikipedia nelle pagine nazionali, e un altro allenatore di ragazzini su quelle locali. In effetti è o non è il calcio lo sport nazionale?
A parte le battute, resto dell’opinione che tutti gli archivi abbiano una funzione davvero importante, e più ce ne sono a disposizione meglio mi sento. In fin dei conti devo solo ricordarmi più o meno le cose, e lasciare al motore di ricerca l’incarico di recuperarle.
Un’ultima nota: le virgolette per indicare che si vuole cercare la frase esatta e non le singole parole funzionano. Però vengono mangiate dal motore di ricerca, quindi se si vuole cambiare archivio bisogna rimetterle ogni volta. Ricordatevelo.

Ultimo aggiornamento: 2008-04-25 18:07

Stagioni frattali

Dire “non ci sono più le mezze stagioni” è un trito tormentone. Quest’anno però si potrebbe modificarlo opportunamente in “le stagioni sono diventate frattali”.
A inizio settimana pioveva e soprattutto faceva freddo; ieri pomeriggio c’era un caldo boia: stamattina sul presto la temperatura era normale, poi è arrivata aria fredda, poi calda, poi fredda… in pratica dato un intervallo di tempo piccolo a piacere trovi condizioni atmosferiche a piacere.
Visto che la meteorologia è una scienza matematica?

Ultimo aggiornamento: 2008-04-24 14:39

glissiam, glissiam…

Continuo l’analisi sull’obnubilamento del V2 day di beppegrillo™ da parte dei media. Non guardando la televisione, non posso dare giudizi su cosa viene trasmesso al riguardo, ammesso che ne parlino: ma posso guardare i siti web dei quotidiani.
La Stampa tace, limitandosi a un instant poll con titolo “Nel giorno in cui si celebra la Liberazione, a Torino in Piazza Castello Beppe Grillo vuole celebrare il Vaffa Day per un’informazione libera. Voi siete favorevoli a scendere in piazza?”. Ai miei attenti lettori non sarà sicuramente sfuggito il modo in cui il sondaggio è stato presentato: Grillo “vuole celebrare” il Vaffa Day, e per di più nel giorno in cui “si celebra” la Liberazione.
Il Corriere della Sera ha scritto un articoletto in perfetto stile “panino politico”. Ecco l’incipit dell’articolo: «Contro il finanziamento pubblico dei partiti, contro l’Ordine dei Giornalisti («perché chiunque è giornalista, chiunque è scrittore…questa casta di persone incredibili…e l’Ordine è una cosa di Mussolini alla memoria») perfino contro il Grande Fratello.» Non so dove l’anonimo estensore abbia letto che Grillo parlerà contro il finanziamento pubblico dei partiti: è contro il finanziamento pubblico dei giornali collegati a partiti, ma forse la frase così era troppo complicata. Ad ogni modo il punto fondamentale del V2 Day è piazzato in mezzo a due temi – veri o falsi che siano – di sicura presa, e quindi il lettore medio si ricorda degli estremi e non della parte centrale, come Clemente J. Mimun ci ha insegnato ormai da molti anni.
Il top, però, è di Repubblica. Ecco qua l’articolo in tutto il suo fulgore. Tralasciamo l’inizio: «A creare un clima conflittuale è stata la scelta di Beppe Grillo di organizzare il suo secondo Vaffa Day proprio in concomitanza con l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo». Uno potrebbe in effetti chiedersi con chi ci sia il conflitto, ma leggendo che a Torino il PD ha organizzato in tutta fretta una contromanifestazione per evitare che tutti accorrano da beppegrillo™ inizio a capire il punto di vista espresso dall’anonimo estensore. Ben più interessante è però questo paragrafo, che ho copiato verbatim: «Come accadde per la prima versione dell’8 settembre, il Vaffa-2 Day, oltre all’appuntamento principale in programma a piazza San Carlo con la presenza sul palco dello stesso Grillo, l’iniziativa prevede una mobilitazione in molte altre città, dove anche nei prossimi giorni saranno raccolte le firme per ottenere i tre obiettivi del programma “grillino” sulla stampa.» Leggetelo. Rileggetelo. Provate a fare l’analisi del periodo, se siete abbastanza vecchi da averla studiata a scuola. Vi accorgerete che la frase messa com’è non ha alcun senso logico: virgole a casaccio e doppio soggetto glielo impediscono. Mettiamola così: Grillo dovrebbe ringraziare per il bello spot che gli è stato fatto, dimostrando che se uno pubblica un testo così scritto non si vede l’utilità dell’Ordine dei Giornalisti. O magari invece è un altro astuto modo per glissare sulla manifestazione: si scrive, ma si fa in modo che sia impossibile leggere!
(la cosa che mi dà più fastidio di tutto questo, e chi mi conosce lo sa bene, è che mi tocca dare ragione a beppegrillo™. Ma non posso abdicare ai miei principî)
Aggiornamento: (14:15) Il Corsera ha pubblicato un nuovo articolo. Notate la frase «ma lui è pronto e galvanizzato per manifestare insieme al suo popolo a Torino, in Piazza Castello, cuore della città.» Da quello che ho capito io, Piazza Castello era la locazione scelta inizialmente, ma poi gli si è chiesto più o meno gentilmente di spostarsi in Piazza San Carlo (per i non torinesi: sono cinquecento metri sì e no), perché in Piazza Castello avrebbero così fatto la Grande Manifestazione Per Festeggiare La Resistenza. Domanda: hanno scritto il posto sbagliato perché avevano notizie vecchie di due mesi e non sono andati a verificare, oppure per vedere di spostare un po’ di gente all’altra manifestazione?
Aggiornamento: (15:15) Anche La Stampa ha messo un articolo in homepage, dove – oltre chiaramente a ricordare che beppegrillo™ sarà nella nostra bella città di Torino – riesce ad affermare che per lui la lotta contro la disinformazione si limita al fatto che tra un po’ Sìlviolo avrà di nuovo sei televisioni nazionali tutte per sé. I giornali insomma non c’entrano.

Ultimo aggiornamento: 2008-04-24 11:32

Nuovo anno, nuovo test di personalità

Clicca per la mia pagina col profilo di personalità
Stavolta il test arriva da Odiamore, ed è un combinato del tipo di personalità Jung/Myers-Briggs con un altro profilo “a intelligenza multipla”. Sul secondo, non ho molto altro da dire se non che un 40% di mia “intelligenza corporale/cinestetica” mi sembra troppo, e infatti l’iconcina non la mostra nemmeno.
Sul primo test, ho fatto una verifica con il passato. Ad aprile 2004 risultavo INTJ, e pensavo di essere INTP. A ottobre 2005 ero diventato INFP. Nel 2007 ero INFJ. Insomma, finalmente mi sono riconciliato con la mia visione di me, anche se purtroppo la parola chiave associata è “ingegnere” ;-(
Per curiosità, nei tre test che davano anche punteggi relativi – i due del 2004 e questo – ecco le percentuali ottenute:
88,63,31,36
78,55,55,67
68,63,34,58
L’unica cosa costante è che sto diventando estroverso :-)

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:06