Archivi annuali: 2008

La musica del vuoto (libro)

[copertina] Frank Wilczek sicuramente non è l’ultimo arrivato, visto che nel 2004 è stato uno degli assegnatari del Nobel per la fisica, per la teoria della “libertà asintotica nella cromodinamica quantistica”. Scopo di questo libro-chiacchierata (Frank Wilczek, La musica del vuoto, Di Renzo “I dialoghi – Scienza” 2007, pag. 89, €12, ISBN 9788883231643) dovrebbe appunto essere la spiegazione in termini relativamente comprensibili di questa teoria, che spiega l’impossibilità di vedere un quark isolato e unifica la gravità con le altre forze fondamentali (elettromagnetismo e interazione forte e debole). Purtroppo il libro mi è sembrato un po’ confuso, e in pratica richiede conoscenze di base non affatto banali per riuscire a seguirlo; un po’ un controsenso, dato lo scopo professato dalla collana (cito: “l’autore che, stimolato dalle nostre domande […] sviluppa chiaramente la materia oggetto della sua ricerca”). L’altra cosa che non mi è piaciuta molto è il modo in cui Wilczek ha una fiducia assoluta nella sua teoria della libertà asintotica che è un po’ l’equivalente di creare un modello di dinosauro partendo da un frammento di un osso trovato a migliaia di chilometri dall’habitat presunto del dinosauro.
Direi che la parte più “amarcord” del libro bilancia almeno in parte questi difetti, e lo rende una lettura interessante anche per chi ha paura non solo delle formule ma anche del concetto stesso di “spiegazione scientifica”.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-14 11:12

Ancora su Travaglio e Schifani

Dopo l’annunciata querela da parte di Schifani, e il successivo silenzio della Seconda Carica dello Stato, tocca anche segnalare l'”attacco da sinistra” portato a Travaglio da Giuseppe d’Avanzo. Per chi non avesse voglia di leggere tutto il pippone, il riassunto è che Travaglio vuole «persuadere un ascoltatore innocente che il presidente del Senato sia in odore di mafia.»
Interessante concetto. Io a dire il vero sono solo rimasto persuaso che trent’anni fa Schifani abbia avuto frequentazioni con persone che diciotto anni dopo sono state indagate per mafia, il che onestamente non significa nulla, a meno che non si riesca a dimostrare che Schifani sapesse già allora che quelli erano mafiosi. E quindi mi aspetterei semplicemente che la Seconda Carica dello Stato ribadisse “sì, ho fatto una società con loro, ma non avevano nulla di mafioso”. Se tra vent’anni diventerò Presidente del Senato, e mi rinfacceranno che nel 2012 Marco d’Itri sarà stato incriminato come rappresentante di spicco della famigerata Mafia del Ponente, io non avrò certo problemi ad ammettere la mia frequentazione con lui durante la fine degli anni ’90.
Occhei, io non sono un ascoltatore innocente, mi sa tanto. Ma io resto della mia idea che la gente non deve mettere all’ammasso il cervello e verificare le cose; e ad ogni modo, se tutti quelli che scrivono verità a metà dovessero essere querelati arriveremo davvero a bloccare l’italica giustizia. Vabbè, aspettiamo il processo :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-05-13 16:04

Ce le beviamo proprio tutte

Immagino che da una parte o dall’altra avrete letto la scorsa settimana questa notizia: un tecnico nordcoreano è morto di fame a Sakhalin, perché la sua compagnia si è dimenticata di inviare i rifornimenti.
Cfdp riprende Luca Sofri, che ha provato a fare una ricerca e non ha trovato nessun riferimento alla storia. D’altra parte, fa notare, non c’è il nome del tecnico né quello della società; aggiungo io che è un po’ strano che un nordcoreano vada in un’isola russa vicino al Giappone. E in effetti ho fatto anch’io una ricerca su più strade, senza trovare un ragno dal buco.
No. A dire il vero ho trovato questo, questo e questo. Può anche darsi, anche se non ci credo, che tutte queste siano notizie messe in giro ad hoc dai sudcoreani, per screditare il regime dall’altro lato del Trentaseottesimo Parallelo. Resta il fatto che sui nostri quotidiani si trova la bufala quasi certa, e non la bufala improbabile. Bella situazione.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-13 15:26

L’italico spammer 4 – tocca alle multe

(le puntate precedenti: [1][2][3])
L’ineffabile “Italian Spam Organization” oggi invia i suoi trojan (ah: un grazie ad Anna che è stata ormai eletta come Destinataria Preferita del nostro, e mi telefona non appena le arriva uno dei suoi messaggi, perché sa che mi fa piacere leggerli, e a me l’italico spammer non li vuole proprio inviare) sfruttando una delle tante paure degli italiani: ricevere l’avviso di una multa. Come sempre, l’IP da cui viene mandato il messaggio è dalla solita rete turca (88.255.121.95), il mittente è fabio.torrevisi@gmail.com (gmail ormai è famoso, non c’è che dire) e il testo fa
La presente per notificarle la sanzione applicata per "divieto di sosta" in data 02 Maggio 2008.
Articolo contestato n° 141
E' obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione.
In allegato :
- Documentazione verbalizzata.
- Immagini di ripresa del veicolo.
- Documentazione di contestazione.
- Conteggio punti patente.
Siete pregati di prendere visione di quanto in allegato ed agire di conseguenza entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente.
________________________________________________
Qualora volesse opporsi a tale sanzione in allegato trova il modulo riferito alla sentenza di cassazione del 20 Luglio 2001 NR 9909 la quale sminuisce la presunzione di veridicità dei fatti attestati come avvenuti in assenza di verbalizzanti ( immagine ripresa con mezzi digitali ( autovelox ).
Seguirà raccomandata al suo indirizzo.
È abbastanza divertente notare come l’avviso sia ortograficamente corretto, ma semanticamente un po’ deboluccio, visto che la multa sarebbe per “divieto di sosta” ma la spiegazione parla di “E’ obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo”. C’è stato un simpatico scambio di email con degli amici:
Fabio: E` ovvio che e` sbagliato, tuttavia ti faccio notare che la sosta viene
definita “circolazione statica” (andare in giro e` “circolazione dinamica”), e che 0 e` una velocita` come tutte le altre. Ergo, se andavi a velocita` 0 (circolazione statica) dove invece avresti dovuto andare a velocita` maggiore di 0, stai in effetti regolando la velocita` in modo non congruo alla situazione della strada.
io: Attenzione. Fare retromarcia (velocità negativa) però non è vietato. Quindi
arriviamo a dire che c’è un range continuo di velocità valido – il limite di velocità si può immaginare come valore assoluto da non superare, anche se ammetto che all’atto pratico in retromarcia non si possa raggiungere il limite – con un singolo punto per cui vale il divieto. Ma a questo punto la tolleranza implicita negli strumenti e recepita nel codice della strada implica che è impossibile accertare una singola velocità, e la multa non può esserci.
Fabio: Lo sapevo, mai mettersi contro un matematto. Hai ovviamente ragione tu.
Occorre modificare il codice della strada.
Marco: Evidentemente la multa sarebbe per aver parcheggiato senza rallentare.
Ci sta tutta.
Il file .scr allegato non sono riuscito a scaricarlo, perché il mio antivirus me l’ha subito messo in quarantena e indicato come TROJ_DLOADER.MJZ; i due .cry sono uno il solito dito medio proteso e l’altro un JPG corrotto (e immagino reso visibile dal troiano come sottoprodotto). Ho il sospetto che siamo però in un punto di stallo, e che ai nostri occorra qualche nuovo guizzo di fantasia anche per i virus da inviare, oltre che per il testo dei messaggi allegati.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-13 14:59

L’orizzonte verticale (libro)

[copertina] Penso che siano ben poche le persone che non abbiano mai risolto un cruciverba. Molti hanno anche provato a crearlo, un cruciverba. Ma se uno avesse dovuto parlare del cruciverba, si sarebbe trovato a mal partito, almeno prima che Stefano Bartezzaghi pubblicasse questa sua opera monumentale (Stefano Bartezzaghi, L’orizzonte verticale, Einaudi “Saggi – 891” 2007, pag. 382, €24, ISBN 9788806153830). La prima sezione, “orizzontale”, del libro narra la storia delle parole crociate, e la sua diversificazione negli USA, in Gran Bretagna, in Francia e in Italia, con la Settimana Enigmistica che naturalmente fa la parte del leone. Nella seconda parte “verticale” il cruciverba viene messo in relazione agli altri giochi con le parole, nella migliore tradizione di Bartezzaghi. Nell’appendice al libro c’è anche un ricordo, forse troppo limitato, del “P.”: Piero Bartezzaghi, il padre di Stefano, la persona che per le generazioni fino alla mia è il sinonimo di “empireo del cruciverba”. Occhei, se volete Stefano aveva un vantaggio competitivo su questo tema, ma garantisco che l’ha svolto superlativamente!

Ultimo aggiornamento: 2008-05-13 07:10

La chimica dell’alfabeto

Tra le chicche scoperte leggendo L’orizzonte verticale (domani la recensione :-) ), sono venuto a sapere che non solo Piero Bartezzaghi era un perito chimico, ma che il cavalier Giorgio Sisini fondatore della Settimana Enigmistica era ingegnere chimico, e il suo successore Raoul de Giusti era un chimico. Io ero fermo ai rebus e al bifronte bilingue di Primo Levi (la Chimica in versi di Cavaliere è un po’ più fuori strada): però inizio a chiedermi se ci sia effettivamente una correlazione tra chimica e giochi con le parole…

Ultimo aggiornamento: 2008-05-12 16:59

La seconda carica dello Stato

Dopo avere sentito tutte le polemiche bipartisan contro l’intervento di Travaglio sabato sera da Fazio, ho deciso di sapere esattamente cos’era successo, e sono andato a vedermi il video. Per chi avesse fretta e non volesse sorbirsi il video, ecco qua sotto la trascrizione delle parti che riguardano Schifani. La prima, quella che mi pare sia stata taciuta da tutti i commentatori nei giornali:
[alla domanda se ci sono dei motivi di originalità, parlando appunto di Schifani:] «questa parabola a precipizio… dopo c’è solo la muffa, probabilmente. [pausa a effetto, e ripresa meditabonda:] dalla muffa si ricava la penicillina, però: è un esempio sbagliato.» [risata sguaiata in platea]. Non so, ma a me questa frase mi pare molto più pesante di quelle incriminate.
Nella seconda parte, dove si parlava dei giornalisti (notare la frase sulle notizie: «La gerarchia la decidono i politici», spiegando che Commissione di Vigilanza, CdA e Authority sono tre organismi politici e i giornalisti sanno che ci sono loro sopra di essi), parte l’attacco.
«È chiaro che se il clima politico induce… a un rapporto diciamo di distensione tra l’opposizione e la nuova maggioranza? Schifani ha avuto delle amicizie con dei mafiosi? Io non scrivo che Schifani ha avuto delle amicizie con dei mafiosi [Fazio in sottofondo: “È stato scritto”] perché non lo vuole né la destra né la sinistra. E io che c’entro con la destra e con la sinistra? Loro prendano le posizioni politiche che vogliono, ma io devo fare il giornalista. Io devo raccontarlo. L’ha raccontato Lirio Abbate nel libro che ha scritto con Gomez [è questo – .mau.] e viene celebrato giustamente come un giornalista eroico minacciato dalla mafia. Allora: o hanno il coraggio di dire che Lirio Abbate è un mascalzone, è un mentitore, oppure hanno il coraggio di prendere nota di quello che scrive della seconda carica dello Stato e chiedere semplicemente alla seconda carica dello Stato di spiegare quei rapporti con quei signori che sono stati poi condannati per mafia. Invece noi andiamo purtroppo a rimorchio del clima politico. Se ci fosse scontro qualcuno dice “vabbè, alla sinistra fa comodo, lo scrivo”. Oggi che nemmeno la sinistra vuole sentir parlare di queste cose non ne parla più nessuno. È un dramma.»
Fazio replica: «Sai qual è la certezza? La certezza con te è che si rispetta sempre la par condicio. Cioè che non c’è mai qualcuno che esce bene, e questo ci aiuta, perché siamo in tempi ancora di par condicio perché noi sino alla stagione prossima non possiamo avere uomini politici anche per replicare a te. Quindi rimandiamo l’appuntamento, natural… a cominciare dalla seconda carica dello Stato, all’autunno prossimo.» e senza nessuna pausa continua «Tifi ancora Juventus?», al che Travaglio risponde «Ho smesso per quindici anni quando c’era Moggi» e finisce tutto lì.
Quello che mi viene da dire dopo avere visto il dialogo è innanzitutto che Fazio sapeva perfettamente che cosa avrebbe detto Travaglio, e da questo punto di vista mi chiedo che cosa significhino le sue scuse di ieri. Tanto sono certo che i politici sanno benissimo che dietro il faccino così gentile ed educato Fazio dev’essere un mastinaccio. Sulle altre frasi, Travaglio ha sicuramente gettato il sasso nascondendo la mano. Notate il periodo ipotetico implicito, la successiva attribuzione delle frasi ad Abbate, e il dire “ma queste cose non le si possono dire”. Naturalmente, però, nessuno si è chiesto se le frasi in questione siano vere o false – immagino siano vere, visto che non ho notizia di denunce per diffamazione nei confronti di Abbate. Per la precisione, la “notizia” è che qualcuno abbia affermato che ci siano state queste frequentazioni: non avendo letto il libro di Abbate e Gomez non so se c’è stata a riguardo una sentenza di qualunque grado di giudizio. Mi sarebbe però piaciuto che i politici di destra e di sinistra, invece che fare i soliti alti lai contro Travaglio, fossero entrati nel merito della questione, e avessero chiesto esplicitamente dell’esistenza o no di questi contatti (o, nel caso di Schifani, un’affermazione esplicita e ufficiale di non avere mai avuto contatti con tali persone: troppo banale limitarsi ad affermare «Si tratta di fatti inconsistenti o manipolati che non hanno nemmeno la dignità per generare sospetto». Così sono solo chiacchiere inconsistenti). Ma questo come al solito è troppo per la nostra Italietta. Molto più redditizio parlare di Grandi Sistemi e Grandi Attacchi!

Ultimo aggiornamento: 2008-05-12 12:49

sono un bloggher irascibile

[Sono un bloggher irascibile] Il quisss della settimana (se volete farlo anche voi basta che clicchiate sul disegnino qui a sinistra) vuole tirare fuori in poche domande La Tua Vera Anima Di Bloggher.
Con me il commento ottenuto è stato questo: «Hai uno spirito tagliente che i bloggher segretamente temono. Ed è per questo che leggono i tuoi post non appena possono!»
A dire il vero, io ero convinto che il motivo per cui tanta gente mi legge è che sono dei compulsivi, tanto che c’è chi si lamenta se per due giorni di fila non scrivo :-P
(come sempre, via Annarella, anche lei irascibile)

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:06