Archivi annuali: 2008

Il potere magico dell’oro

Inutile dire che le battute sulla frase pronunciata dal papa al sinodo di ieri (“I soldi scompaiono: solo la parola di Dio è solida”) si sono sprecate. Stamatina Gianmarco Bachi chiedeva al professor Di Stefano quant’è il rendimento della parola di Dio (questa però è facile: “il centuplo quaggiù”, oltre all’eternità che però è difficile conteggiare in un piano finanziario).
A parte le battute anticlericali, quello che molti hanno fatto notare è che il Vaticano sembra non avere risentito piu di tanto della crisi finanziaria, visto che l’anno scorso, consigliato dai suoi analisti, aveva convertito molti titoli in oro, tanto che adesso ne aveva una tonnellata per un valore equivalente di 19 milioni di euro. Da questa notizia si possono trarre varie conclusioni. Innanzitutto, che il Vaticano sembra aver fatto tesoro del disastro dello IOR, e scelto gente magari senza tonaca, ma che ci capiva qualcosa di finanza. Tanto Marcinkus è morto. La seconda cosa è che i giornalisti non sono capaci di fare i conti. Anche se il Vaticano è picolo e non puo avere chissà quale bilancio, 19 milioni sono davero pochi. Se non sbaglio, solo l’Obolo di san Pietro, la donazione annua di tutte le chiese cattoliche nel mondo, vale dal doppio al triplo di tale cifra. (Sì, lo so che l’8 per mille dà circa un milardo di euro l’anno, ma lo dà alla CEI, non al Vaticano). E in effetti, se si va a leggere Il Giornale, si scopre che a parte l’oro il Vaticano ha anche disinvestito in titoli e tenuto in valuta l’equivalente di 340 milioni di euro, oltre a 520 milioni di euro in obbligazioni. Insomma, un totale più di quaranta volte maggiore delle riserve auree. Però volete mettere il fascino della parola “oro” (e forse la difficoltà di arrivare al secondo paragrafo del rapporto originale)?

Ultimo aggiornamento: 2008-10-07 11:15

ATM e la vendita di pere cotte

Come dicevo stamattina, è stato un caso sfortunato il fatto che la linea verde della metropolitana milanese si blocchi per tredici ore proprio il giorno in cui sarebbe dovuto partire (per la linea rossa) il servizio SMS Alert. (Non è stato un caso che ci sia stato un danno di quel tipo, credo che sia il terzo nell’anno: forse la manutenzione lascia un po’ a desiderare).
Capitava però che Xlthlx volesse iscriversi al servizio, e abbia cercato maggiori informazioni. Come potete leggere da lei, le cose erano davvero nascoste, e comunque il link trovato con tanta fatica non funzionava. Così, quando verso le 16 è apparso l’annuncio ufficiale che mandava alla pagina di iscrizione, gliel’ho subito mandato. Peccato che la pagina desse “Access denied”, e che dopo qualche minuto annuncio ed iscrizione erano spariti. Magari qualcuno si era accorto che non stava funzionando nulla, e non era bello lasciare quei bei link a disposizione del pubblico.
D’accordo, l’informatica non è certo il core business di ATM. Però direi che è gestita proprio come la rete.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-06 19:41

“una semplice operazione aritmetica”

Mi è appena capitato di entrare nel sito Biblioteca, un’emanazione di Wikimedia Italia che contiene testi che per noi italiani sono liberi ma non possono essere caricati su wikipedia perché per la legge inglese sono sotto copyright. Nonostante io sia un socio fondatore di Wikimedia Italia, non mi era mai capitato di entrarci, quindi ho dovuto creare l’account. Come antispam, mi si chiedeva di inserire il risultato di “una semplice operazione aritmetica”: peccato che l’operazione fosse 3 – 9. Naturalmente ho inserito -6 ed è andato tutto bene: però mi sa che la mia definizione di “semplicità” sia un po’ diversa :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-10-06 18:37

ok, non è giornata

Tornato a casa, ho deciso di passare in posta a pagare la TARSU per la casa di Torino. A dire il vero sui bollettini c’era scritto che avrei anche potuto usare i bancomat Unicredit, indicando “altri pagamenti”; la scorsa settimana ci avevo provato, e il risultato era stato assolutamente nullo. Immagino avessero altro cui pensare.
Entro nell’ufficio, schiaccio il pulsante per avere il numerino, e il numerino si incastra. Rischiaccio il pulsante: nulla. Vabbè, mi dico, casualmente ho in tasca delle pinze pieghevoli (uno dei tanti miei acquisti compulsivi alla LIDL: non sto a spiegarvi perché me l’ero dimenticate in tasca) ed estraggo il biglietto.
Arrivo allo sportello, stacco il bollettino giusto, che mi sa che venerdì si era preso un po’ d’acqua assieme a me; l’impiegato lo mette nella macchina, e si inceppa. Al quarto tentativo, mentre io cercavo timidamente di dire “ma magari posso compilarne uno in bianco”, finalmente riesce a passare: la mia ricevuta è un po’ strappata, ma amen.
Ah, lo sapevate che dal primo ottobre il costo di un bollettino è passato a un euro e 10? In pratica, dal primo gennaio 2002 (77 centesimi, la conversione delle 1500 lire precedenti) abbiamo avuto un aumento del 42.8%. In effetti Posteitaliane non sembra essersi lamentata della crisi finanziaria.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-06 18:14

Crisi bancaria

Dopo essermi salassato in farmacia – salasso metaforico al portafoglio, prima che qualcuno pensi a chissà che – sono andato a prelevare un po’ di denaro al bancomat. Su tre banche che ho provato, la prima mi ha subito detto “non abbiamo contanti”; la seconda mi ha fatto attendere un minuto prima di dire “non c’è collegamento”; la terza aveva ancora la schermata “no connection”.
Comincio a preoccuparmi.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-06 13:17

Tempismo ATM

Ieri ATM ha lanciato un servizio di allerta (al momento gratis, ma poi a pagamento) che invia SMS agli abbonati su eventuali problemi della linea 1 della metro.
Stamattina si è piantata la linea 2 tra Caiazzo e Cascina Gobba, e Milano era molto peggio del solito, vi assicuro. Anche dalle parti di casa mia, che non sarebbe dovuta essere toccata, c’era un casino indicibile. Proprio quando, essendo malato, avevo deciso di andare in ufficio in auto.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-06 12:08

Rinormalizzazione faziana

Ieri sera, nell’attesa di Blu Notte, abbiamo visto l’ultima mezz’ora di Che tempo che fa. Anna, che notoriamente è più intelligente di me (e infatti non ha un blog), mi ha fatto notare che chi scrive i testi per la Littizzetto ha (magari sua sponte, intendiamoci) eliminato brutalmente tutta la parte legata alla politica. Ieri ci sono semplicemente stati i siparietti con Fazio, una tirata sulle forze di polizia e una contro i turisti che se ne vanno in giro nei posti pericolosi e poi devono essere salvati. Non mi ha fatto ridere.
In compenso mi è aumentata la febbre dopo aver sentito Marco Tronchetti Provera che, a domanda “Cosa non andava bene nell’offerta AirFrance-KLM per Alitalia dello scorso marzo?” è riuscito a rispondere “Nel piano si parlava di sostituire solo tre aerei l’anno” (si sa, bisogna muovere l’economia) e soprattutto “Come aveva anche ammesso Padoa Schioppa, bisognava chiudere Malpensa, che fa il 25% del traffico italiano”. Sì, ha detto proprio chiudere. Non “togliergli lo status di hub”, che era quello che voleva fare Spinetta, ma che forse è stato considerato un concetto troppo complicato.
Insomma, direi che effettivamente la Littizzetto si può anche togliere, i comici sono gli altri. E col placet di S.E. Cav.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-06 11:14

Gli enigmi di Canterbury (libro)

[copertina] Il secondo volume della collana Sfide Matematiche (Henry Dudeney, Gli enigmi di Canterbury [The Canterbury Puzzles], RBA Italia – Sfide Matematiche 2 – 2008 [1958], pag. 234, € 9.99, trad. Angela Iorio) è “nuovo” nel senso che non era mai stato tradotto in italiano – anche se la compilazione originale è di cinquant’anni fa – per non parlare naturalmente dei problemi: il gruppo che dà il nome alla raccolta è stato inizialmente pubblicato nel 1907.
Personalmente non apprezzo molto questo tipo di problemi, che richiedono in genere molta pazienza ma poco intuito: ad esempio, un problema richiede di dividere le cifre da 0 a 9 in due gruppi, e scrivere con le cifre di ciascun gruppo un numero di due cifre e uno di tre cifre che moltiplicati per loro diano lo stesso valore, valore che deve essere il minore possibile. Inoltre spesso Dudeney dà la soluzione ma non spiega come si risolvono i problemi, probabilmente proprio perché è semplicemente una serie infinita di conti. Però ci sono alcuni problemi, quelli che “richiedono un trucco” (come il giro ferroviario dell’Inghilterra) che sono davvero piacevoli.
La traduzione ha qualche punto debole e qualche errore, che ho segnato nelle note a margine di aNobii (vedi link in cima).

Ultimo aggiornamento: 2008-10-06 10:17