Archivi annuali: 2008

ristabiliamo la verità storica

Secondo La Stampa (che cita una fantomatica inchiesta sul sito web del Times: inchiesta che non ho trovato nemmeno scrivendo correttamente il cognome di Serge Dassault) S.E. il Cavalier Silvio Berlusconi non vincerebbe nemmeno una medaglia alle Olimpiadi dei Politici Ricchi. Con un patrimonio – immagino pre-crollo delle borse – di 9,4 miliardi di dollari è infatti battuto dal senatore russo Suleiman Kerimov, che dispone di ben 17,5 miliardi di dollari; dal sindaco di New York Michael Bloomberg (11,5 miliardi) e appunto da Dessault che oltre ad essere capo dell’omonima azienda è senatore francese del partito di Sarkozy, e ha 9,9 miliardi. Sìlviolo deve anche stare attento al ministro indonesiano del Welfare – ottima posizione, vero? – Aburizal Bakri, con i suoi 9,2 miliardi di dollari.
Insomma, smettiamola di insultare gratuitamente il nostro PresConsMin, e facciamo in modo che abbia il posto che merita!

Ultimo aggiornamento: 2008-10-18 11:37

Il Parlamento va d’amore e d’accordo

Qualcuno stava ancora temendo per i tagli delle sovvenzioni all’editoria? Nema problema!
Leggo da Mantellini che, zitti zitti, nella Commissione Cultura della Camera è passato un simpatico emendamento (è il primo sotto il titoletto “ALLEGATO 5” qua che rimpolpa il fondo per l’editoria, portandolo a 142 milioni di euro per il 2009 e 2010 e a 100 milioni per il 2011. Perché un emendamento sia approvato in commissione significa che sono tutti d’accordo: in effetti c’era anche un controemendamento della minoranza, il 1713/VII/Tab. C. 7: i fondi in questo caso erano però di 150 milioni per i primi due anni, e quindi dobbiamo ringraziare la maggioranza per aver contenuto le spese.
Sempre istruttivo leggere il resoconto della seduta: non tanto per la votazione (è a pagina 125: dopo avere fatto una pausa per un rapido spuntino hanno votato molto rapidamente) quanto per quello che si legge prima quando prende la parola il ministro Sandro Bondi. Credo che qualche sua frase meriti di essere ripresa anche da queste notiziole:
«Il ministro Sandro BONDI segnala che si è in presenza di una crisi economica internazionale grave, della quale non si conoscono ancora gli esiti esatti. Ritiene che se l’Italia ha potuto affrontare bene la crisi, ciò è dovuto al fatto che il Governo ha previsto la crisi in anticipo e l’ha gestita; […] Per quel che riguarda i temi della Commissione, esprime la convinzione che la cultura sia legata sia allo sviluppo economico che alla democrazia. Aggiunge, a tal proposito, che il mercato librario italiano e quello dei giornali è uno dei primi al mondo, anche se esso è sostenuto da una piccola parte dei cittadini.»
Eppure, sembra incredibile ma è così, subito dopo queste illuminanti frasi Bondi ne ha pronunciata una che faccio mia di tutto cuore: Evidenzia quindi che solo una piccola parte della popolazione si occupa di cultura e ciò si riverbera sulla democrazia. Vedete che si può essere d’accordo anche da posizioni politiche diverse?

Ultimo aggiornamento: 2008-10-17 15:02

Classi ponte – 2

Giusto perché si sappia esattamente di cosa stavamo parlando, consiglierei di andare a leggere il testo ufficiale delle mozioni. La prima (quella Cota), a parte tutte le premesse, dice
(a) se non passi i test non entri nelle classi “normali” (giustissimo, ma deve valere anche per i bimbi italiani, allora)
(b) che le classi ponte consentono «di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana» e sono «propedeutiche all’ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti» (il che mi sembra pococcoerente, visto che allora non sarebbero classi ponte ma appunto corsi propedeutici)
(c) «a non consentire in ogni caso ingressi nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre di ciascun anno» (indipendentemente da quanto bene sappiano l’italiano)
(d) bisogna però «scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri;» (non si sa bene come;
(e) infine occorre che queste classi ponte favoriscano il «rispetto di tradizioni territoriali e regionali del Paese accogliente, senza etnocentrismi» (cosa voglia dire “senze etnocentrismi” qualcuno me lo spieghi per favore) e il «rispetto per la diversità morale e cultura religiosa del Paese accogliente». Naturalmente il rispetto – che ci deve essere, sono d’accordo – è a senso unico.
Giusto per la cronaca, la mozione UDC (è la seconda), quindi non stiamo parlando di perikolosi komunisti, è generalmente fumosa ma prevede «il raggruppamento di alunni bisognevoli di specifici interventi di insegnamento-apprendimento;» e di «arricchire i curricula di contenuti che abbiano riferimento alle varietà culturali»
Per la cronaca, c’è anche una mozione PD che dice “facciamo funzionare il piano di insegnamento L2 dell’italiano come seconda lingua”, cosa che a me appare comunque limitante ma forse è perché non so come funzionerebbe questo piano di insegnamento, e una mozione IdV che è ancora più fumosa di quella UDC.
Per cosa è successo dopo, vi lascio al resoconto stenografico, compreso di scambio di battute finale tra Di Pietro e il presidente di turno.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-16 15:58

L’evoluzione degli spalloni

A me è stato raccontato che nel dopoguerra nelle valli insubri era abbastanza comune “lavorare” come contrabbandieri, passando il confine tra Svizzera e Italia con gli zaini pieni di stecche di sigarette che in Ticino costavano molto meno.
Non saprei dire quando e come il traffico si sia esaurito. In compenso, oggi leggo da MdI che sembra che il nucleo di polizia tributaria della GDF di Cuneo abbia inviato un decreto di sequestro preventivo per due siti web dove si possono comprare sigarette a prezzi stracciati (sequestro in spregio alle leggi italiani, a meno che non si pensi che con le sigarette si faccia pedopornografia o si giochi d’azzardo… ma sappiamo che la censura in Italia esiste eccome). La cosa divertente, però, è che uno dei siti (l’altro è www.rebelsmokes.com) è www.k2smokes.ch. Corsi e ricorsi storici: si torna sempre in Svizzera!

Ultimo aggiornamento: 2008-10-16 14:31

classi ponte

Non bastavano gli otto miliardi di euro di tagli alla scuola proposti dalla Maria Stella Gelmini (anche se a dire il vero il corteo per la manifestazione di ieri al Trotter è passato sotto il mio ufficio, e ci saranno sì e no state duecento persone, giusto per dare un ordine di grandezza). La Lega, già che ha visto l’opportunità, ha pensato bene di far votare una mozione per creare “classi ponte” dove mettere i bambini che non parlano italiano (leggasi gli stranieri). Persino da destra si sono levate voci contrarie: magari perché si corre il rischio di non riuscire ad approvare il decreto Gelmini prima che scada. Anche i blogh e i bloggher ne parlano, immagino con maggior cognizione di causa del sottoscritto che non ha figli e non sa come sia la classe di scuola di suo nipote a Torino. Però non evito comunque di sparare le mie idee.
Innanzitutto, già vent’anni fa per bocciare un bambino nella scuola elementare dove insegnava la mia mamma occorreva che fossero d’accordo il maestro, il direttore della scuola, lo psicologo e i genitori del bambino: giusto per capire che il problema non è dei bambini extracomunitari, che al tempo non c’erano almeno nella scuola vicino a casa mia. Possiamo discutere se sia meglio avere una classe con bambini dello stesso sviluppo fisico o una classe con bambini dello stesso sviluppo cognitivo, ma è appunto una discussione diversa.
La risposta più logica (beh, a dire il vero è anche quella dei legaioli) è “è meglio avere una classe con bambini dello stesso sviluppo fisico e dello stesso sviluppo cognitivo”. D’accordo, in linea di principio. Però in questo caso sarebbe più logico avere un percorso aggiuntivo, dove chi non sa l’italiano a sufficienza e quindi ha difficoltà a seguire le lezioni abbia corsi suppletivi di italiano al pomeriggio che lo aiutino a raggiungere il livello sufficiente. Altrimenti è ovvio che separando le classi otterrai bambini di serie A e bambini di serie B-C1-C2…
Oops. Dite che è appunto così?

Ultimo aggiornamento: 2008-10-16 11:19

L’inflazione colpisce anche Lidl

Visto che – da quando ne scrissi un anno e mezzo fa – ogni tanto qualcuno arriva da queste parti a chiedere informazioni, vi comunico che da giovedì 23 a mercoledì 29 ottobre Lidl avrà in offerta lo sfornapane automatico, noto anche come “macchina per fare il pane”. L’unico problema è che è un nuovo modello, e ha un nuovo prezzo: 44 euro invece che 39, con un aumento superiore al 10%. Sempre molto meno dei modelli equivalenti che si trovano in giro, d’accordo: però è un altro segnale della crisi.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-16 09:40

Repubblica si espande

Dopo le ultime minacce di morte, Roberto Saviano medita di lasciare l’Italia. Non è certo una bella notizia (in generale, intendo). Rep.it ha deciso però di renderla nota urbi et orbi, mettendo sul proprio sito la traduzione in inglese e in francese: dai nomi dell’URL si direbbero le versioni lanciate dalle agenzie di stampa, e in effetti il testo non è per nulla maccheronico.
Mi domando solo l’utilità della cosa: non credo proprio che aumenti il numero di contatti, né immagino che uno straniero che per puro caso capiti su quelle pagine possa essere interessato a leggere il resto del quotidiano in italiano. Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2008-10-15 15:00