Sono stato accusato (in privata sede) di essere fissato contro Berlusconi, e non perdere l’occasione di parlare male di lui, anche quando scrivo di tutt’altro. In realtà non è vero: mi capita spesso di parlare del PresConsMin per l’ottima ragione che lui è un presenzialista estremo, e sicuramente non penserei mai di votare per lui, ma non c’è nulla di più.
D’altra parte, il fogliaccio scandalistico scalfariano, AKA Repubblica, mi pare messa molto peggio di me. Basta vedere questo articolo, dove l’anonimo estensore riporta che il nostro PresConsMin, durante un incontro col presidente russo Medveded, definisce il prossimo presidente USA «giovane, bello e “abbronzato”» e commenta che la frase «sfiora pericolosamente i confini del razzismo. Dimenticando che storicamente il razzismo si nutre non solo di violenza e discriminazione, ma anche e sopratuttto di battute a doppio senso».
Questa è sicuramente una battuta che non fa per nulla ridere. Io la definirei semplicemente “inutile”, nemmeno stupida. Ma da qui a considerarla criptorazzista mi pare ce ne voglia davvero tant. Ecco: diciamo che io inizio a preoccuparmi se il secondo quotidiano d’Italia si abbassa a fare “analisi politiche” di questo livello. Davvero in confronto io sono un editorialista gigante.
Aggiornamento: (7 novembre) Di per sé non è stata solo Repubblica a sbattere il tutto come prima notizia, come ho mostrato sugli Archivi. Notate che ieri sera Radio Popolare ha preferito metterla come terza notizia, facendola precedere da robettine tipo il taglio di mezzo punto del tasso di sconto e le nuove stime al ribasso del Fondo Monetario. Non mi sembrava poi così difficile.
Ultimo aggiornamento: 2008-11-06 16:47