Archivi annuali: 2008

E sarei io ad avercela con Silvio?

Sono stato accusato (in privata sede) di essere fissato contro Berlusconi, e non perdere l’occasione di parlare male di lui, anche quando scrivo di tutt’altro. In realtà non è vero: mi capita spesso di parlare del PresConsMin per l’ottima ragione che lui è un presenzialista estremo, e sicuramente non penserei mai di votare per lui, ma non c’è nulla di più.
D’altra parte, il fogliaccio scandalistico scalfariano, AKA Repubblica, mi pare messa molto peggio di me. Basta vedere questo articolo, dove l’anonimo estensore riporta che il nostro PresConsMin, durante un incontro col presidente russo Medveded, definisce il prossimo presidente USA «giovane, bello e “abbronzato”» e commenta che la frase «sfiora pericolosamente i confini del razzismo. Dimenticando che storicamente il razzismo si nutre non solo di violenza e discriminazione, ma anche e sopratuttto di battute a doppio senso».
Questa è sicuramente una battuta che non fa per nulla ridere. Io la definirei semplicemente “inutile”, nemmeno stupida. Ma da qui a considerarla criptorazzista mi pare ce ne voglia davvero tant. Ecco: diciamo che io inizio a preoccuparmi se il secondo quotidiano d’Italia si abbassa a fare “analisi politiche” di questo livello. Davvero in confronto io sono un editorialista gigante.
Aggiornamento: (7 novembre) Di per sé non è stata solo Repubblica a sbattere il tutto come prima notizia, come ho mostrato sugli Archivi. Notate che ieri sera Radio Popolare ha preferito metterla come terza notizia, facendola precedere da robettine tipo il taglio di mezzo punto del tasso di sconto e le nuove stime al ribasso del Fondo Monetario. Non mi sembrava poi così difficile.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-06 16:47

linguaggio sessista

Dopo la storia di Susanne Klatten e del suo amante a pagamento svizzero Helg Sgarbi (che razza di cognomi strani hanno gli elvetici!), si direbbe che la parola gigolò sia tornata prepotentemente d’attualità. La parola, ovviamente, non il concetto che è sempre stato ben noto anche se solitamente non appare nei media.
Se si leggono però notizie come questa, si scopre un’asimmetria nel linguaggio usato. Mentre la “persona di sesso maschile che dietro pagamento di congruo compenso allieta le serate di non più giovani persone di sesso femminile, con un tipo di attenzione non trovato nella prostituzione comune” è detta gigolò, la “persona di sesso femminile che dietro pagamento di congruo compenso allieta le serate di non più giovani persone di sesso maschile, con un tipo di attenzione non trovato nella prostituzione comune” è chiamata invece squillo. Può darsi che sia colpa mia, ma quest’ultima parola suona “più cattiva” dell’altra. Chissà quando si potrà tranquillamente parlare degli squillo.

Ultimo aggiornamento: 2008-11-06 12:40

Più fumetti per tutti

Scopro da Pensieri spettinati che United Features, una delle grandi agenzie americane di fumetti, ha deciso di rendere gratuita l’iscrizione al sito (compreso il feed RSS, il messaggio con le strisce del giorno, e tutti gli archivi). Il fumetto più noto sono sicuramente i Peanuts, ma probabilmente ne conoscete tutti degli altri, tipo Get Fuzzy. Può essere un ottimo metodo per ripassare lo Street American English, quello insomma che il vostro insegnante non vi ha mai insegnato… a meno ovviamente che non scegliate Ferd’nand!

Ultimo aggiornamento: 2008-11-06 11:05

Ottima bufala

Ieri mi era arrivata questa tabella che mostrava una correlazione praticamente perfetta tra il quoziente intellettivo medio nei diversi stati USA e il voto a favore di Obama e McCain: gli intelligentoni avrebbero votato democratico e gli stupidotti repubblicano.
Stanotte Fabio Forno ha recuperato un articolo di Snopes (che per chi non lo sapesse, è l’equivalente americano del Servizio Antibufala di Attivissimo) che spiega come quella tabella sia una bufala, e che i dati sul QI della popolazione americana sono stati inventati di sana pianta.
La cosa più divertente è che l’inchiesta di Snopes è stata fatta dopo le elezioni del 2004, il che significa innanzitutto che la bufala è così buona che la si è potuta riciclare a distanza di quattro anni. Ma c’è una cosa ancora più strana: usando gli stessi valori di QI, quest’anno la dicotomia è persino maggiore di quattro anni fa! Il motivo più probabile per un risultato così perfetto immagino sia che i valori del quoziente intellettivo erano stati scelti in modo da lasciare verso la metà della graduatoria gli stati in bilico: però bisogna dire che l’effetto è davvero incredibile.

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:05

Bulgaria, DC

Occhei, ho ciccato completamente le previsioni elettorali. Amen. Ma avrei potuto facilmente vincere una scommessa su chi avrebbe conquistato i tre Grandi Elettori del District of Columbia. Già quattro anni fa, infatti, nella città di Washington Kerry prese il 90% dei voti, contro il 9% di Bush e qualche voto disperso.
Ma quest’anno le percentuali finali sono state OBAMA: 93% – MCCAIN: 7%. Nemmeno in Kazakistan si arriva a questi livelli!

Ultimo aggiornamento: 2008-11-05 15:50

Un posto al sole

Una piccola curiosità: la pagina sul sito BBC dove si raccolgono le reazioni dei leader europei alla vittoria di Obama. Nell’ordine si riportano le affermazioni del presidente francese Nicolas Sarkozy; del primo ministro britannico Gordon Brown; del cancelliere tedesco Angela Merkel; del presidente UE Jose Manuel Barroso (!)l del viceministro degli Esteri (!!) russo, Grigory Karasin. Fine.
Dal punto di vista dell’Italia, la cosa non è così negativa per almeno due ragioni: che non sono state raccolte le dichiarazioni di Gasparri, e che non hanno nemmeno intervistato Zapatero :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-11-05 13:57

E un bel tacere, proprio no?

Maurizio “chi? io?” Gasparri lo conosciamo tutti. Secondo me, Silvio B. lo apprezza perché lo fa sentire un uomo di cultura. Insomma, non c’è per nulla da stupirsi se stamattina è riuscito a dire che «Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta», dimostrando tra l’altro di non avere nemmeno chiaro come funzionino i meccanismi di un terrorismo guerrigliero.
Cosa fare in casi come questo, se appartieni allo schieramento politico opposto? Evidenzi quella frase, ed eviti di commentare: tanto quelli che non riescono a capire le conseguenze di una frase simile non li schiodi certo con un discorso articolato. Anna Finocchiaro no. Se ne va ad affermare che «si tratta di parole che rischiano di minare i rapporti dell’Italia con il nostro maggiore alleato e che il governo con questa affermazione si trova in una gravissima situazione.» (ah: in questa legislatura Gasparri è il capo dei senatori PdL, quindi non fa parte del governo: ma si sa che queste minuzie costituzionali sono solo fastidiose.) Immagino che (lo staff di) Gasparri non abbia creduto alle proprie orecchie e abbia esultato per la possibilità di rigirare la frittata.
Poi ci stupiamo di chi abbiamo al governo: non è che da noi il cambiamento porterebbe chissà cosa!

Ultimo aggiornamento: 2008-11-05 12:39