Archivi annuali: 2008

Miracoli dell’Ecopass

Oggi sul sito del comune di Milano l’assessore Croci esulta mostrando i risultati del primo mese di Ecopass.
È bello sapere che c’è qualcuno felice. (A me la cosa non fa né caldo né freddo, non vado in centro in macchina, e anche se ci andassi non pagherei). Il comunicato stampa è anche pieno di numeri, percentuali e statistiche che sono evidentemente messe lì allo scopo di intimidire il povero lettore: ma che succede se andiamo a leggere un po’ più attentamente? Vediamo un po’ di frasi.
Rispetto al periodo pre Ecopass i veicoli in ingresso nell’area Ecopass sono diminuiti del 24,5%. Qual è il “periodo pre-Ecopass”? il mese di dicembre 2007, quando c’è stato il solito caos di tutti i dicembri milanesi? Io avrei fatto il confronto con il mese di gennaio 2007
Nel mese di gennaio il traffico nel resto della città è diminuito del 12,5% Di nuovo (a parte come hanno fatto a calcolare il traffico), rispetto a quando?
Gli introiti complessivi derivanti da tali attivazioni relative al mese di gennaio sono di circa 2,5 milioni di euro. Verissimo, immagino. Ma naturalmente è da calcolare quale parte degli abbonamenti è stata effettivamente utilizzata. Anche nella migliore delle ipotesi, un pass da cinquanta ingressi non è stato usato più di venti volte: nei mesi prossimi ci sarà un ovvio calo degli introiti.
tra il mese di gennaio 2007 e 2008, si evidenzia una riduzione a Milano di 15 microgrammi per metro cubo, pari al 20%, rispetto a una riduzione di 9 microgrammi per metro cubo, pari all’11%, registrata nell’area critica. Notate che per la prima volta si fa un confronto esplicito rispetto al mese corrispondente dell’anno scorso. Però notate anche che una riduzione, ancorché minore, anche nel resto della Lombardia. Gente che ha lasciato a casa la macchina perché non poteva entrare in centro a Milano? No, probabilmente più pioggia che ha abbassato la concentrazione di PM10 (soprattutto dopo che a Milano si sono accorti che prima di pesare i filtri bisognava farli seccare :-) ). Tanto che, subito dopo, si scrive
Per quanto riguarda le concentrazioni di ossidi di azoto, parametro che non subisce l’influenza della pioggia, nel periodo di applicazione del provvedimento si nota una chiara relazione tra la riduzione delle emissioni e la diminuzione delle concentrazioni in Centro, rispetto al resto della città.. Sarà chiara, ma i numeri casualmente non ci stanno.
Intendiamoci, potrei pensare male e sbagliarmi di botto nell’interpretazione di questo bel comunicato stampa. Avessi trovato le statistiche complete, avrei potuto commentare con cognizione di causa. Magari le statistiche ci sono anche, nascoste da qualche parte nel sito: però non sono linkate da quella pagina… come sempre, la colpa non è degli assessori ma del webmaster.
Aggiornamento (ore 22): guardando il pdf del rapporto si scopre che il periodo di riferimento è quello delle due settimane 22-26 ottobre e 12-17 novembre. Si salta quindi il periodo dicembrino: non so comunque quanto siano dati comparabili. I flussi fuori dalla zona Ecopass sono stati calcolati, sempre in quel periodo, con “223 sezioni di monitoraggio in continuo”. Qua insomma devo dare abbastanza ragione a Croci.
Sui proventi, affermano candidamente che non si sa appunto quanto possa essere il totale annuo. Per il PM10, i dati in realtà non sono confrontabili con l’anno scorso, visto che hanno spostato una centralina; i “15 µg/m3” di riduzione sono in realtà 12 nella centralina interna alla zona Ecopass (per l’altra, i dati non sono confrontabili). Inoltre, la media di 9 µg/m3 nelle centraline esterne è formata tra l’altro da un calo di 21 microgrammi a Meda e un aumento di 1 microgrammo a Limito: insomma, i dati sono così variabili che non si può dire nulla sulla differenza tra Milano e l’esterno. D’altra parte persino il rapporto afferma che non si può ancora dire nulla di preciso… Infine l’ossido di azoto. Qua si arriva davvero al ridicolo. Nel gennaio 2007, la “concentrazione media feriale diurna” di NOx misurata nella stazione all’interno della zona Ecopass è stata di 173µg/m3. Nel gennaio 2008, è stata di 251µg/m3. Esatto: il 40% in più. Cosa hanno fatto allora per nascondere quei dati? Hanno considerato i valori misurati nella stazione fuori della zona Ecopass, che erano rispettivamente 175 e 282 microgrammi per metro cubo. Invece che notare come la situazione sia peggiorata globalmente, hanno disegnato delle bellissime tabelle per mostrare come nella zona Ecopass i risultati siano migliorati del 20% rispetto alla zona fuori dall’Ecopass. Quei diagrammi gridano vendetta al cospetto dei dio dei matematici.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-11 16:04

Ariel ricorsiva

Ariel ricorsiva - 1 Ariel ricorsiva - 2
Per gli amanti della nostra gatta bianca e nera, ecco qui sopra altre due foto. Stavolta c’è un miglioramento, nel senso che si vede lo sfondo del PC di Anna, dove è raffigurata… Ariel.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-11 14:47

Sicurezza per quattro ore

Leggo sul sito ATM che «LUNEDI’ 11 FEBBARIO (sic), dalle 21 al temine (sic) del servizio, per motivi di sicurezza, il capolinea di via Concilio Vaticano II, nel quartiere di Quarto Oggiaro, è posizionato in via Lessona, dopo via Satta.».
Non so bene quale sia la situazione attuale a Quarto Oggiaro, bisognerebbe chiedere al commissario Michele Ferraro :-)
Però mi chiedo perché mai la sicurezza valga solo per le quattro ore di stasera dalle 21 all’una di notte. Forse che c’è stata una segnalazione di una possibile strage di San Pedro De Jesus Maldonado Lucero, che ora che pronunci tutto il nome ti hanno già ammazzato tre o quattro volte?

Ultimo aggiornamento: 2008-02-11 12:17

L’addizione dei voti

sondaggi e somme
L’affezione di rep.it verso il partito democratico e Uolter Weltroni è talmente forte che verrebbe quasi un moto di compassione verso i simpatici giornalisti che devono attenersi ai dettami di scuderia.
L’ultimo esempio è di stamane.
È vero che generalmente i sondaggi sono fatti apposta per poter far dire quello che si vuole, ma in questo caso i numeri sono assolutamente contro, anche con il trucchetto di fare finta che il Porcellum sia un sistema elettorale proporzionale e non maggioritario. (Nota che non c’entra nulla con il post ma è interessante di suo: a Silvio B. non conviene affatto avere troppi alleati, perché potrebbe rischiare di superare il 55% e non averlo affatto, il premio di maggioranza. Chissà perché nessuno parla di questo). A questo punto che hanno fatto? Hanno preso lo scenario meno negativo, e affermato (come da ritaglio qui sopra): «Coalizzato con Di Pietro e opposto a un centrodestra orfano di Casini, il Pd otterrebbe il 34% dei consensi (30+4), che aggiunti all’8% della Cosa Rossa spingerebbero le forze del centrosinistra al 46%.» Però credo che già in seconda elementare un bambino sia in grado di dire che 34 più 8 fa 42, non 46. Anche contando il 2-2.5% di elettori che voterebbero nello schieramento di centrosinistra ma non hanno deciso quale partito (se ne parla giù in fondo), a 46 non ci si arriva proprio, visto che c’è anche una percentuale simile a destra. Ma forse a rep.it sono convinti che le capacità matematiche del loro lettore medio non arrivino a tanto?
P.S.: Leibniz fa notare che anche la percentuale indicata nel titolo (37% per il PdL) non è indicata da nessuna parte. Beh, forse viene considerato senza il 6% della Lega (di cui non v’è traccia nell’articolo, se non in una noticina «43% incassato dall’accordo tra Pdl e Lega Nord»)…
Aggiornamento (14:00) L’articolo è stato modificato in corso d’opera, e adesso la frase incriminata recita «…spingerebbero le forze del centrosinistra al 42% (al 46% con socialisti, radicali e il 2% di coloro che hanno deciso di votare centrosinistra ma non hanno ancora stabilito per quale partito).» Deve essere arrivato qualcuno che sa fare i conti: continua a mancare qualcuno che ricordi che stiamo parlando di un sistema elettorale maggioritario, e se non viene fatta una coalizione quel 46% comunque non esisterebbe.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-11 10:14

Il Codice Olindo

Alessandro mi segnala questa notiziona, che ci rende edotti che il codice dei “geroglifici” scritti da Olindo Romano sulla sua copia della Bibbia è stato “decriptato da alcuni studiosi”. Devono aver fatto una faticaccia per scoprire il codice: ogni simbolo corrisponde ad una lettera dell’alfabeto.
Insomma, è vero che scrittori del rango di Edgar Allan Poe e Arthur Conan Doyle hanno scritto racconti e libri basandosi su codici a sostituzione formati da tanti disegnini: però sono decenni che basta prendere un appassionato solutore de La Settimana Enigmistica e dirgli “a numero uguale corrisponde lettera uguale” per trovare la soluzione. E adesso come farà Bruno Vespa?

Ultimo aggiornamento: 2008-02-10 18:44

Rivoluzione all’italiana

Ho già parlato più volte di Rivoluzione Italiana, il blog di Paolo Guzzanti. Oltre alla copia dei comunicati stampa da lui inviati in giro, Guzzanti sr. ha creato una sua comunità, sotto i princìpi appunto della “Rivoluzione Italiana”: «perché l’Italia non ha mai avuto la sua rivoluzione democratica e borghese, quella che in modi diversi ma non troppo hanno avuto l’Inghilterra nel 1688, gli Stati Uniti d’America con la guerra di indipendenza e di rivoluzione democratica culminata nella dichiatazione del 4 luglio 1776, e la prima parte della rivoluzione francese del 1789, prima che degenerasse nel mostro che produsse tentacoli e orrori fino ai nostri giorni attraverso il nazional socialismo hitleriano e il comunismo marxista.» (lo scrisse lui).
Si va alle urne e comunica – previo sondaggio bulgaro nel blog – che «Il senatore Paolo Guzzanti annuncia che il laboratorio politico-culturale ‘Rivoluzione Italiana’ confluira’ nel Popolo delle Liberta’.»
Giusto per mettere le cose in chiaro: non c’è nulla di male nell’avere avuto un sondaggio bulgaro. Immagino che i seguaci di quel blog siano effettivamente tutti della stessa idea del loro Nume, altrimenti che ci starebbero a scrivere a fare? Comprendo benissimo anche la chiosa di Guzzanti sr sul non avere nessun problema di trovarsi dentro con Mastella e Dini: “pacta servanda sunt”, afferma il nostro, e i due sono stati ai patti.
Però definire tutto questo una rivoluzione… no, grazie.

Ultimo aggiornamento: 2008-02-10 18:19

no, non c’è la BBC!

Premessa: sono tre anni che Anna mi chiede di mettere un ricevitore satellitare free-to-air (anche la sua religione, oltre alla mia, le vieta di usare Sky) per potere vedere le news della BBC e fare esercizio di inglese: ricevitore che avevo preso a suo tempo.
Premessa due: è passato più di un anno dal mio primo e ultimo tentativo di farci qualcosa.
Bene: giovedì, in un impeto di decisionismo che mi fa paura, sono andato da un antennista, per la serie “pago, ma almeno lo faccio funzionare”. Non so esattamente cosa abbia fatto l’amico, oltre che prosciugare un po’ il mio conto corrente, ma in effetti adesso si vede una pletora di canali free, dai nomi e dalle lingue più che altro improbabili. Però la BBC non si vede. A dire il vero, si sente la BBC radio, e si può vedere un “BBC Arabic” che però non è esattamente la stessa cosa.
Occhei, penso io: vado sul sito della BBC, cerco i parametri per Hotbird (la nostra antenna condominiale è puntata là) e sono a posto. I dati li ho anche trovati: 11.334 GHz H, oppure 11.432 GHz V, o ancora 12.597 GHz V, con 27.500 Msym/s che per me è una sigla arcana ma che si può mettere nella posizione che mancava nella configurazione del Nokia Mediamaster. Però la ricerca non mi ha fatto trovare nulla di nuovo.
E mo’ che faccio? :-(

Ultimo aggiornamento: 2008-02-10 17:50

autorizzare l’espressione delle mie sensazioni più distinte

Le truffe nigeriane (i cosiddetti 419, dall’articolo del codice penale locale assolutamente disatteso), in cui qualcuno ci chiede aiuto per portare all’estero dei soldi di qualche ex dittatore o ministro improvvisamente morto) sono una costante da una decina d’anni almeno. Solo che quello che mi è arrivato oggi è il primo caso di un simile messaggio in “italiano”. Scusate le virgolette, ma date un’occhiata al testo:
Buongiorno,
So che non lo conoscete personalmente, tuttavia io voglia che lo aiutavate dopo lettura della mia posta. Tengo a metterli al corrente che lavoro in una banca qui in Costa d’Avorio come direttore del servizio dei trasferimenti, fuoco Sig.ra. Lany Johnson aveva depositato la somma di $3.500.000 alla nostra banca prima che sia morta e da quando è morta nessuno non è venuto per i reclami di questi fondi.Vorrei dopo lettura della mia posta che la contattavate affinché possa fornirvi le precisazioni complete sul modo in cui i fondi saranno trasferiti nel vostro conto bancario senza alcuno problema.
Per la vostra informazione questa transazione è al 100% senza rischio. Per il vostro aiuto vi darò il 30% di questi fondi.
Grazie e che dio voi benedica.
Io voi pregati di autorizzare l’espressione delle mie sensazioni più distinte.
Il Sig. Tim Benson.
Devo comunque aggiungere che sarà anche vero che Repubblica (cartacea) oggi diceva che l’italiano è la lingua con la maggior quantità di phishing dopo l’inglese; però la settimana scorsa mi era arrivato un 419 in tedesco, sicuramente più corretto di quanto lo parli io, tra l’altro. Forse siamo messi così male che i phisher ritengono che non serva nemmeno scrivere in italiano corretto :-(

Ultimo aggiornamento: 2008-02-10 17:06