Archivio mensile:Agosto 2008

panem et circenses (pane poco)

Anche questa volta si è scongiurata la guerra civile. Venerdì sera la Rai e la Lega Calcio hanno graziosamente acconsentito a un accordo per i diritti delle trasmissioni radiotelevisive in chiaro. Pare che il nostro Nume Tutelare, Silvio B., abbia fatto discretamente delle pressioni sui vertici RAI per incrementare l’offerta economica: naturalmente, per ovvio conflitto di interessi, non ha potuto dire nulla al riguardo a Mediaset.
Detto tutto questo, mi chiedo un po’ di cose. La più banale è perché io, come utente pagante il canone RAI, devo vedere parte dei miei soldi usata cosicché la gente abbia il “diritto naturale” di vedersi i gol in tv? La cosa aveva senso prima della nascita delle pay tv: uno poteva dire che non aveva altra possibilità; ma adesso viviamo nel migliore dei mondi possibili, e quindi se mi interessa qualcosa basta pagare il giusto. Detto questo, è interessante notare come Matarrese abbia pianto miseria per conto delle squadre di calcio, quando si sono fatti tutti quei soldi proprio grazie alle pay tv che hanno tolto interesse per i canali generalisti.
Ma la vera domanda è: adesso che sono arrivati nuove palanche, non è che le società calcistiche finalmente pagheranno i danni fatti a nome loro?

Ultimo aggiornamento: 2008-08-31 19:13

Croccantini: una garanzia

Ieri sera, mentre eravamo a cena con la Simona e la Cri, mi è improvvisamente venuto in mente un orribile pensiero: avevamo dimenticato a Chiavari sia il vaso con i croccantini per le gatte che la confezione di scorta, e a casa non avevamo nulla. Erano già le 21:30, e quindi i supermercati erano chiusi: e se le nostre (viziate) gatte non avessero avuto i croccantini come tutte le notti, miagolii e raspamenti sarebbero stati tali da non farci dormire.
Sono così andato al discount alla Stazione Centrale, e ho comprato una scatola di croccantini DiCo, sperando in bene. Arrivato a casa, ho lasciato la scatola sopra il tavolo e mi sono allontanato. Dopo qualche minuto sento un rimestio e un tonfo; l’associazione a delinquere felina aveva buttato giù la scatola per vedere se si apriva.
In effetti stanotte abbiamo dormito di gusto.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-31 11:31

Amarcord: La vera storia italiana

Vi ricordate La Vera Storia Italiana, il “libro” (più che altro una rivista in carta patinata) che Silvio Berlusconi ci spedì a casa in occasione delle elezioni del 2006? Ne parlai a suo tempo.
Bene: qualcuno si è preso la briga di scansionare tutto il testo e postarlo su su laverastoriaitaliana.blogspot.com. Avete così la possibilità di vedere un po’ lontano dall’immediato cosa scrisse l’allora-e-attuale PresConsMin: mica facile, al giorno d’oggi!

Ultimo aggiornamento: 2008-08-31 08:23

back to blog

Ho mantenuto le promesse. Dal 12 a oggi non ho toccato internet (i post che avete visto erano stati preparati in anticipo). Mi sono trovato 305 email e 586 spam, e per fortuna Gmail ha dato solo un falso negativo; adesso mi dedicherò con molta calma a leggere e rispondere alle mail.
E questo povero blog, lasciato così negletto? Non preoccupatevi. In vacanza ho letto parecchio, e quindi c’è un pacco di recensioni che arriveranno automaticamente una al giorno, insieme a qualche altra notiziola che mi sono appuntato in questi giorni. In realtà mi sono persino dato alla narrativa con due microracconti fantascientifici, ma quelli li troverete sul mio posterous, sempre per non rovinare la bellezza delle notiziole!

Ultimo aggiornamento: 2008-08-30 17:04

Il pianeta dove scomparivano le cose (libro)

[copertina] Credo che questo libro (Roberto Casati e Achille Varzi, Il pianeta dove scomparivano le cose, Einaudi – ET Pop 1384, 2006, pag. 155, € 13.50, ISBN 978-88-06-18071-3) detenga il record della più veloce mia lettura: venti minuti. D’altra parte, se uno sfoglia le pagine, si accorge che il testo è ridottissimo, e le pagine sono riempite da disegnini (colorati). In effetti, il libro si direbbe uno di quelli che si comprano per i bambini, e anche nella quarta di copertina si parla di dodici fiabe. Le “fiabe”, però, servono a elencare alcuni dei problemi filosofici più noti: si inizia con il quesito “Come possiamo essere certi che le cose esistano quando non le vediamo?” al problema dello spettro invertito al paradosso della nave di Teseo (“quand’è che a furia di cambiare le sue parti un oggetto non è più quello originale?”) Quello che secondo me manca al libro è una spiegazione non tanto delle risposte ai problemi ma dei problemi stessi. Altrimenti, se uno regala il libro ai propri figli, corre il rischio di doversi arrampicare sugli specchi alle domande dei ragazzini!

Ultimo aggiornamento: 2008-08-26 08:38

Delitti pitagorici (libro)

[copertina] I delitti di questo libro (Tèfros Michailìdis, Delitti pitagorici [Pythagòrcia enklìmata], Sonzogno – I romanzi, aprile 2008 [2006], pag. 269, € 17.50, ISBN 978-88-454-1461-9, trad. Andrea Di Gregorio) sono due, ma il primo, quello di Ippaso, è di quasi duemilacinquecento anni fa e fa parte della storia solo indirettamente. Michailìdis racconta l’amicizia di due studenti di matematica che si incontrano al Congresso dei Matematici parigino del 1900, dove – con un piccolo anacronismo – fanno anche conoscenza con Picasso; il racconto prosegue fino al 1931, tra la matematica e la storia greca. Come giallo probabilmente non vale molto: l’autore è un matematico e ha voluto fare un libro più che altro didascalico dove racconta un po’ di storie e di teorie sulla matematica, alcune delle quali probabilmente ignote al lettore qualunque. A mio parere, ha però un po’ esagerato con l’aspetto didascalico, correndo il forte rischio di allontanare, più che avvicinare, i possibili lettori dalla matematica; peccato. La traduzione è scorrevole e quasi sempre corretta anche matematicamente: una piacevole sorpresa, visto che il libro non è ovviamente tecnico.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-21 08:33

Un mondo di cospiratori (libro)

[copertina] Adelphi sembra aver deciso di centellinare Richler per i lettori italiani: questo libretto (Mordecai Richler, Un mondo di cospiratori, Adelphi – Piccola Biblioteca 553 , pag. 199, € 11, ISBN 978-88-459-2151-3, trad. Matteo Codignola e Franco Salvatorelli) è solo una scelta di brani dall’originale Broadsizes, e non credo sia stata fatta col criterio dell’antologia.
Richler sarebbe stato un blogger perfetto: anzi no, perché giustamente avrebbe preferito scrivere per chi l’avrebbe pagato. Però il suo stile è davvero piacevole e leggero – la traduzione lo mantiene bene – sia che faccia un racconto della scuola ebraica da lui frequentata da bambino, sia che racconti della sua intervista a un’esperta di cospirazioni o della settimana passata al Terzo Festival Acquariano Gnostico Annuale di Astrologia, Potenza mentale, Scienze occulte & Stregoneria nella New Age, o ancora nelle voci di diario che terminano il libro. I ritratti che fa delle persone incontrate sono vivaci e almeno a me hanno dato quella strana impressione che si ha quando si è convinti che l’interlocutore sta parlando di cose che tu hai appena sentito al telegiornale.
Non è un capolavoro, d’accordo: ma a mio parere vale comunque la pena leggerlo.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-16 08:32

si chiude davvero

Dopo la breve pausa di controllo, adesso chiudo davvero fino al 30. Ho persino settato il vacation di Google (solo con i contatti che erano finiti nella lista uffficiale… se uno mi scrive e non gli arriva il messaggio può lamentarsi con me a settembre).
Ci sono tre recensioni di libri – letti in questi giorni – che appariranno automagicamente sul blog: se volete commentare fate pure, ma se non siete Commentatori Ufficiali sappiate che nessuno vedrà quello che avete detto fino al 31 prossimo venturo.

Ultimo aggiornamento: 2008-08-12 20:53