Archivi annuali: 2007

Italici quotidiani

Oggi è partito il Tour de France, chiaramente da Londra. Quindi si parla anche un poco di ciclismo, e capita che ieri il Daily Mail scriva un articolo nel quale racconta uno scoop: il ciclista inglese degli anni ’80 Robert Millar (tipo anche abbastanza bravo, si è vinto nel 1984 la maglia a pois degli scalatori al Tour), che sembrava essere sparito nel nulla, aveva semplicemente cambiato sesso, e ora vive felicemente con la sua fidanzata, e soprattutto non vuole che le rompano le palle. Il Daily Mail, per chi non lo sapesse, non è certo il Guardian o l’Independent: su queste cose ci marcia su che è un piacere, pur senza arrivare ai livelli del tedesco Bild o, tanto per restare in Gran Bretagna, del Sun.
Bene: cosa fanno i due campioni dell’italico giornalismo? Repubblica pubblica semplicemente la foto, manco fosse Novella 2000, con una misera didascalia e giusto un
accenno al fatto che la notizia fosse stata presa dal Daily Mail. Così ad occhio, il Corsera sembra messo meglio: un ampio articolo, compreso di link all’articolo originale sul Daily Mail – purtroppo come loro fanno sempre in un sottoframe – e nessuna foto. Però se uno legge quanto scritto da Simona Marchetti scopre che la giornalista ha semplicemente tradotto il testo inglese. Nulla di male, di per sé, ma allora non sarebbe più corretto scriverlo direttamente?

Ultimo aggiornamento: 2007-07-07 21:37

ATM e la rinormalizzazione del linguaggio

Da oggi sui mezzi ATM di superficie è in vigore l’orario estivo, leggasi un bel po’ di corse tagliate. Nulla di realmente strano: capita tutti gli anni. Quello che mi sembrava diverso dal solito era il fatto che nelle paline non era indicato il periodo di “orario estivo ridotto”, quello che veniva effettuato in agosto e che praticamente ti fa capire come sia meglio avere altri mezzi per muoverti in città. Pensavo a un grande risultato della giunta Moratti, ma poi sono andato sul sito e ho scoperto che in agosto ATM si limita a mettere durante tutta la settimana lavorativa l’orario del sabato, il che significa così ad occhio ancora meno corse di quanto capitasse negli anni passati.
Invece in metropolitana, dopo che già dall’anno scorso si sono inventati l’orario invernale di giugno, le cose non cambiano: o per meglio dire, ad agosto non ci sarà l’orario estivo ridotto ma l’orario di agosto. Visto come è facile usare la lingua italiana per intortare la gente?

Ultimo aggiornamento: 2007-07-07 19:50

Mi sono inguaiato

Stamattina Anna ed io abbiamo aperto un conto congiunto su IWBank. In realtà, avevamo entrambi la firma sul conto dell’altro, ma la cosa era più che altro teorica. Dopo un suo lungo pressing sul fatto (vero) che il mio conto attuale non è che fosse il massimo, ho fatto il gran passo. Adesso la mia autonomia monetaria è finita.
Come se non bastasse, visto che tanto “eravamo in giro”, mi sono anche beccato un paio d’ore di “visita saldi”, entrando e uscendo da negozi con aria condizionata a a palla – tranne all’ammezzato della Rinascente, dove la quantità di gente superava la portata degli impianti – e cercando di farmi largo tra la folla. Inutile dire che vedevo specchiato il mio volto in quello di tutti i maschi dai 20 ai 60 anni trascinati in loco dalle loro mogli-fidanzate-compagne-amanti :-(

Ultimo aggiornamento: 2007-07-07 17:50

Se tu fossi uno dei Simpsons?

mau-simpson-t.PNG In attesa dell’uscita del film sui Simpsons – non chiedetemi quando ci sarà: posso solo dire che negli States la data ufficiale è il 27 luglio – il sito ufficiale permette di crearsi un proprio avatar come personaggio dei Simpsons. Io non sono nemmeno capace a disegnarmi come avatar, e il massimo che mi è uscito fuori è questo: voi magari riuscite a fare qualcosa di meglio… e dire che con ogni probabilità verrei fuori benissimo fumettizzato, basta vedermi in faccia per iniziare a sghignazzare!
(attenzione, non sono riuscito a trovare l’opzione “inviami l’avatar”: per tenervi il vostro autoritratto vi conviene rispolverare l’opzione “cattura schermo” del vostro pc)
 

Ultimo aggiornamento: 2007-07-05 16:03

non ci arrivo

Leggendo sul Corsera le anticipazioni sulla bozza di legge elettorale possibilmente proposta dall’Ulivo (sì, lo so, parlare del sesso degli angeli avrebbe pezze d’appoggio più tangibili), mi ha colpito una frase: «fine delle liste bloccate pur senza il ritorno alle preferenze.»
Può darsi che io sia ancora troppo addormentato, e che la risposta sia banale. Però non riesco proprio a vedere come una lista senza possibilità di preferenze si possa definire “sbloccata”, a meno naturalmente che la lista contenga esattamente 1 (un) nome, e allora si chiama “collegio uninominale”. (occhei, il matematico che è in me mi fa notare che anche una lista che contiene esattamente 0 (zero) nomi rispetta le ipotesi, ma spero non siamo ancora arrivati a quel punto.) Ho provato a immaginare come si possano conciliare quelle due affermazioni; ecco qua i risultati.
– nella scheda elettorale viene aggiunta una didascalia in corpo 18: “QUESTE LISTE NON SONO BLOCCATE”. Vantaggi: la prossima mostra di Magritte farà il pienone. Svantaggi: si rischia un aumento di schede nulle, con gli elettori che mettono la crocetta sulla didascalia e non sui simboli dei partiti.
– viene reso obbligatorio il voto elettronico. Non è possibile indicare nessun nome, però a monitor i candidati vengono mostrati in ordine casuale per evitare il blocco. Vantaggi: Non bisogna più fare il sorteggio delle liste. Svantaggi: tutti quei monitor accesi potrebbero causare blackout.
– la scheda elettorale viene sostituira da una serie di listelli in compensato, tenuti fermi da un frame, stile Gioco del 15. Vantagi: riduzione del numero di liste. Svantaggi: deforestazione selvaggia per costruire le liste, lunghe code ai seggi.
– la lista è uno specchietto per le allodole: gli eletti sono già decisi a priori. Vantaggi: è un sistema collaudato. Svantaggi: mi dicono non essercene…

Ultimo aggiornamento: 2007-07-05 10:11

I miei adoratori…

Non so come mai, ma ultimamente mi sono arrivati un po’ di avvisi “c’è una cartolina per te”, tentativi di virus che pensavo fossero terminati cinque anni fa perché non ci credeva nessuno.
In questo caso però non era un mio “amico” a scriverla:
Your worshipper has sent you an ecard from postcards.org.
È bello avere qualcuno che ti adora, no?
Per la cronaca, il sito – non raggiungibile – è 89.41.98.182, che fa parte di un pool di indirizzi @moldtelecom.md cioè dalla Moldavia (o Moldova che dir si voglia). Devono proprio stare lontani, per riuscire ad adorarmi!

Ultimo aggiornamento: 2007-07-04 19:56

La messa in latino

Non avevo ancora parlato del motu proprio ratzingeriano che faciliterebbe la possibilità di celebrare la messa secondo il rito tridentino, per l’ottima ragione che il motu proprio non è ancora stato reso pubblico, e non mi andava affatto di parlare sul nulla. Però a quanto pare sono in minoranza: basta leggere Repubblica sempre sulla notizia e scoprire come i cattolici inglesi si lamentino perché la Messa (pardon, la Mesa: ora che Repubblica sta riproponendo i fumetti di Tex, si scoprono delle strane commistioni…) sia antisemita. Sapendo che la maggior parte di quelli che mi leggono sono di estrema sinistra :-), e di queste cose non ne sanno magari troppo, mi pare opportuno dare qualche notizia in più, che può sempre essere utile nelle chiacchierate alla macchinetta del caffè. Altrimenti, come al solito, siete liberi di saltare la lettura.
Innanzitutto, iniziamo da uno scoop di base. Il problema non è la messa in latino. In effetti, come si può vedere andando a sfogliare i documenti del Vaticano II, la Sacrosanctum Concilium (III, 36) dice che nel rito latino la lingua ufficiale è… il latino. Poi viene graziosamente concesso, sotto controllo vescovile, di usare la lingua nazionale. In pratica non credo di conoscere nessun posto in cui la messa venga celebrata col rito postconciliare, ma in latino; però non ci sarebbe nessun problema ecclesiastico a farla. Quello che vogliono i lefebvriani è celebrare la messa col rito tridentino; che il rito sia in latino è un fatto, che ritengano il latino più “degno” per la celebrazione è probabilmente un altro fatto, ma sono due cose distinte.
Secondo scoop: di “perfidi ebrei”, o addirittura i “giudei infami” (sempre da Rep.it, questa volta addirittura in homepage. Strano, non mi pareva che avessero ripubblicato il Cuore, né il Diario minimo con l’Elogio di Franti. Chissà da dove gli è venuto fuori l’aggettivo) effettivamente se ne parlava nel messale Tridentino, durante la funzione (che non è una messa, ma qui entrerei troppo nel dettaglio) del venerdì santo. C’era infatti una preghiera “pro perfidis Iudaeis”: Wikipedia ne riporta il testo. La preghiera “per gli Ebrei” continua ad esserci ancora oggi, anche se il testo è molto cambiato, non solo per la cancellazione della parola “perfidi” ma anche perché non si dice più “fa’ che capiscano qual è la Vera Fede”. C’è tutta una diatriba sul vero significato dell’aggettivo “perfidis” in quel contesto: la mia personale opinione è che era nato nell’accezione latina “che hanno rotto il patto” (quello di Abramo che per un cristiano è stato completato dal Cristo) ma che ha rapidamente assunto il significato attuale di “perfidi” per colpa proprio di quella frase e dell’antisemitismo nemmeno troppo strisciante dei secoli passati. Però…
Il punto è però che quando ho scritto che “se ne parlava“, non è che pensassi al nuovo messale. Il rito tridentino ha avuto varie modifiche, a partire dal 1570 quando fu promulgato; l’ultima avvenne… nel 1962, dove la frase incriminata era stata appunto tolta da Giovanni XXIII, che dietro la faccia contadina da Papa Buono era un finissimo politico e aveva capito che forse era meglio evitare certe espressioni. È possibile che qualche lefebvriano sia un sedevacantista, ma non credo che ritengano diabolica la versione del 1962 dell’Ordo Missae: insomma, la ragione indicata nell’articolo di Rep.it mi pare tanto una bufala. Nulla di così strano.
Per quanto riguarda me, sono completamente agnostico rispetto alla reintroduzione del rito tridentino, almeno fino a quando rimane facoltativo: dal mio punto di vista è troppo esoterico, e non credo nemmeno che la chiesa cattolica ci guadagni qualcosa, ma chi sono io per giudicare?
Aggiornamento: (5 luglio) Anna mi ha fatto notare come in Inghilterra il latino abbia avuto delle connotazioni molto negative a partire dallo scisma anglicano e dalla contestuale King James Bible. Magari la vera ragione è questa…
Aggiornamento: (8 luglio) Continuo l’analisi qua.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-04 14:20

Contrordine compagni

La settimana scorsa avevo scritto che erano apparsi i primi cartelli di lavori per la linea 5 della metropolitana di Milano. È vero che c’era scritta la data d’inizio (il 26 giugno) ma non quella di termine dei lavori: ma si sa che questa è la norma, in Italia, e tanto nessuno crederebbe alla data indicata.
Però mentre ieri sera tornavo a casa mi sono accorto che i cartelli sono stati parzialmente coperti, in modo da nascondere anche la data di inizio dei lavori stessi. In effetti, non è che in questa settimana abbia visto chissà quali scavi, e nemmeno un misero pezzetto di nastro colorato per indicare il punto dove in un universo parallelo qualcuno sta effettivamente facendo qualcosa. Però così mi rimane un dubbio: ma faranno qualcosa?

Ultimo aggiornamento: 2007-07-04 09:25