Archivi annuali: 2007

Ancora sulle pensioni

Per una volta, non mi trovo d’accordo con le opinioni espresse da Tito Boeri sulla Stampa di sabato, La buona e la cattiva notizia. La prima sua affermazione su cui discuto è che “è meglio avere minimi anagrafici che quote basate principalmente sugli anni di contributi”. Per chi va in pensione adesso, quindi col metodo retributivo, forse la cosa è relativamente vera: ma col contributivo in realtà non ci sono problemi… se fatto in maniera seria, chiaramente. Sul fatto che i costi dell’abolizione dello scalone e delle esenzioni dei lavoratori usuranti andranno a finire sui contributi pagati da tutti… beh, sono abbastanza d’accordo per la parte dei pensionati “normali” (che in tutte queste riforme delle pensioni hanno perso molto meno che quelli della mia età, per non parlare di quelli più giovani; però non mi pare così strano affermare che ci sia una quota di solidarietà. Infine non vedo che cosa ci sia di male a decidere di aumentare i contributi, invece che contenere la spesa previdenziale. Il metodo contributivo dice in pratica “i soldi che metti come contributi ti tornano come pensione”. Si può benissimo dire “bene, pago di più così lavorerò per meno anni, oppure avrò più soldi”. Chi dice che non si può?

Ultimo aggiornamento: 2007-07-22 18:56

Il mito continua a crollare

Tre anni dopo questa notiziola, la situazione è vieppiù peggiorata.
Ieri ero in montagna da mia mamma, che nel pomeriggio aveva la televisione accesa. Tra gli spot me ne sono visto uno… della Settimana Enigmistica. Ero convinto che non avrebbero mai avuto bisogno di fare pubblicità:, tanto meno in estate quando tutti si comprano i vari giornaletti. Sarebbe interessante scoprire se c’è una diminuzione del numero totale delle riviste, oppure è il sudoku che sta erodendo il predominio assoluto della Settimana Enigmistica.
(Quelli che invece sembrano resistere sono i miei processi mentali. Non solo – mentre me la scrivevo sul palmare in attesa di tornare a Milano a postarla – avevo intitolato questa notiziola “Mi crolla un mito”, il che al limite indicherebbe poca fantasia da parte mia; ma ero certo di avere già scritto qualcosa al riguardo anni orsono, e in effetti la ricerca sul blog mi ha dato ragione!)

Ultimo aggiornamento: 2007-07-22 18:52

Questo non è uno spoiler

Non scriverò sul finale del settimo (e spero ultimo) libro della saga di Harry Potter… salvo linkare la vignetta di User Friendly, cosa che garantisco non dare problemi di sorta. Non che la cosa sia importante, dato che a quanto ne so tutti i quotidiani italiani e tutti i servizi di news italiani e tutti i siti italiani si sono messi a spiattellare il tutto il prima possibile: La Stampa di ieri aveva un’intera paginata, con highlight in prima pagina, e mi dicono sia anche stata uno dei più sobri. (Anche se devo aggiungere che nella versione online ti racconta l’ultimo capitolo)
Ogni tanto credo di essere davvero fuori dal mondo, visto chi si rinchiude pur di non sapere nulla e quelli che invece spergiurano che a loro non gliene può fregare nulla e non hanno mai letto una riga dei libri del maghetto. Io mi comprerò il libro quando uscirà in edizione economica inglese, quindi tra un annetto: non tanto per risparmiare, visto che in pratica mi costerà lo stesso, quanto per ragioni estetiche di libreria. Me lo leggerò con calma, pur sapendo come finisce: in fin dei conti, l’importante non è il luogo dove si arriva ma la strada che si fa per arrivarci.
Resta da capire come mai i media italiani abbiano fatto tutto questo casino, e se la stessa cosa è capitata all’estero oppure no: nel secondo caso il nostro pianeta ha qualche speranza, altrimenti siamo davvero messi male.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-22 18:11

Antonio, fa caldo!

Il ciclocomputer della mia bicicletta ha un termometro incorporato. Oggi alle 17, quando sono uscito dall’ufficio, segnava 29 gradi. Alle 17.15, mentre scendevo la rampa dei box, segnava 40 gradi.
È vero che ho pedalato al sole, e la temperatura si misura all’ombra. Ma è anche vero che per l’appunto mi muovevo, e soprattutto che di ombra non ce n’è. Stasera sarà molto bello andare in montagna dalla mia mamma, mi sa tanto.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-20 17:27

I sindacati sanno fare di conto?

Io sono uno di quelli che credono che l’accordo del 2004 tra Maroni e i sindacati sia stata una truffa vera e propria: si sono accordati tutti per mettere sotto il tappeto il problema dell’età pensionabile, spostando il problema al governo successivo e dimenticandosi dell’aggiornamento dei coefficienti di rendita. In pratica ci guadagnavano quelli che vanno in pensione con il metodo retributivo (che potevano andare in pensione prima) e quelli che andranno in pensione con il metodo contributivo (che vivranno più tempo di quello per cui in teoria si sarebbero pagati la pensione con i contributi).
Ciò detto, per me lo scalone era iniquo non per l’innalzamento dell’età pensionabile ma per farlo tutto di colpo, e quindi sono d’accordo per il suo addolcimento. Però guardiamo il testo dell’accordo: scopriamo che ci sarà uno scalino di un anno subito, e altri due scalini a distanza di un anno e mezzo ciascuno, oltre a un quarto nel 2013; inoltre ci saranno le famigerate “quote”, cioè la somma di età anagrafica e di anni di contribuzione, che dovrà essere sufficientemente alta. Che succederà?
In pratica, uno nato nel primo semestre del 1951 rispetto alla riforma Maroni guadagnerà due anni e mezzo; uno nato nel secondo semestre del 1951 guadagnerà due anni ma dovrà fare i conti con la “quota 95”; uno nato nel 1952 guadagnerà un anno ma avrà una quota ancora più alta. Inoltre i coefficienti di rendita (che, ripeto, a chi va in pensione adesso non importano una cippa) verranno aggiornati ogni tre anni e non ogni dieci, e soprattutto l’aggiornamento sarà automatico.
Tradotto in pratica, ci perderanno un po’ meno quelli già più fortunati che hanno pagato relativamente pochi contributi, mentre gli altri saranno sempre più penalizzati. Toh. Mi ricorda qualcosa… forse allora i sindacati sanno davvero fare di conto.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-20 15:10

per gli amanti dell’arte

In questo blog trovate un video in cui un centinaio di volti femminili ritratti nei quadri più famosi si trasformano l’uno nell’altro via morphing. L’effetto è assolutamente ipnotico, ve l’assicuro!
(la fonte di questa notiziola è nientemeno che Douglas Hofstadter, che però dovrebbe stare attento a inviare messaggi intitolati “?a quite amazing Web site that Kellie just sent to me” e testo costituito solo dal link. Un sistema antispam serio lo butterebbe via immediatamente)

Ultimo aggiornamento: 2007-07-20 13:57

Ho fatto due etti e mezzo di bit. Lascio?

Ieri su Slashdot c’era la segnalazione di questo sito croato, che afferma di avere in linea un generatore di bit casuali ottenuti con processi quantistici, e quindi casuali per davvero.
Come forse non sapete, nella vita odierna i numeri casuali servono più o meno ovunque. Tanto per darvi un’idea, anche i sistemi di cifratura moderni hanno bisogno di un generatore di numeri casuali. Come si fa in genere? beh, ci sono algoritmi che permettono di generare una successione di numeri pseudocasuali: che cioè non sono per nulla casuali, visto che il successivo è perfettamente determinato dai precedenti, ma che all’atto pratico vanno bene per la maggior parte degli utilizzi.
Ma a volte devi essere più paranoico del solito, e usare dei numeri davvero casuali: in questi casi, visto che lanciare un dado o prendere i numeri alla roulette sono sistemi scomodi e comunque non sicuri al 100%, il sistema tipico consiste nel prendere un qualche processo atomico tipi o tick di un contatore Geiger, e convertirli in numeri casuali. Bene, i croati dicono di avere fatto la stessa cosa a partire dalle emissioni di fotoni da parte dei semiconduttori. Non posso garantire la cosa, anche perché non ho scaricato da loro dei numeri, però potrebbe essere un’idea regalare un numero davvero casuale, no?
PS: per registrarti al servizio devi calcolare un integrale definito… altro che digital divide!

Ultimo aggiornamento: 2007-07-20 10:52

Quando il nome è un programma

Non so se è a causa del caldo torrido che ammoscia, ma il trend dello spam in questo periodo si sta di nuovo spostando dagli orologi falsi ai sistemi di ingrossamento del pene. Devo ammettere che delle pillole che si chiamano “MegaDik” hanno un nome che fa sempre un bell’effetto, anche se forse da noi fanno più venire in mente Diabolik. Mi spiace però di non potere completare la recensione: sul sito (kallimera.com, che è già un bel nome di suo, greco-come-lo-potrebbe-scrivere-un-americano, e registrato da un hongkonghese di healthworldwideinc.com) io non ci vado se non con lynx, e l’esperienza visiva rimane piuttosto tarpata, anche se a dire il vero c’erano solo tre cookie e di questi solo il DYNRED aveva un nome che non mi piaceva troppo.
Chi è più interessato di me può dare un’occhiata ai piselli (non in erezione, però) prima e dopo la cura: le figure sono /pics/before1.jpg e /pics/after1.jpg.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-20 08:32