Archivi annuali: 2007

Kum Back

Le mie ferie sono finite ufficialmente. Domani sono in ufficio :-(
In teoria prima o poi riuscirò anche a mettere in linea foto (troppe) e resoconto delle vacanze. Su Marettimo ce la dovrei fare relativamente in fretta, per la Norvegia ci vorrà molto di più, ma tanto voi siete abituati ad aspettare, no?
Ah: visto che in ferie c’è tempo per leggere libri, e ho letto abbastanza, aspettatevi per qualche giorno un blog monotematico!
(sì, lo so che il layout del blog non è il massimo, quando ci sono poche notiziole come adesso: pazientate un attimo)

Ultimo aggiornamento: 2007-08-23 17:54

intermezzo

Tra un pezzo (andato bene) e l’altro (temo non sarà così) delle mie ferie, interrompo il silenzio stampa per far notare come Milano in questi giorni è davvero in ferie. All’Isola, persino i kebabbari sono chiusi.
(Di per sé quest’ultima non è affatto una brutta cosa, se ci pensate un po’ su: resta il fatto che ci sono dei problemi per chi a Milano è costretto a restarci)

Ultimo aggiornamento: 2007-08-14 19:44

chiuso per ferie

Bene. Domattina si parte per Marettimo, e poi – anche se il 14 sarò a Milano – non tocco pc e blog fino al 24. Qua chiudo i commenti, quindi non lamentatemi se non riuscirete a rispondere!
Buone vacanze a chi ci va, buon rientro a chi ci torna, un augurio almeno di un po’ di relax a chi in vacanza non ci va.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-05 20:51

Mappàmolo strano!

Strange Maps è un blog che – come dice il suo nome – raccoglie le mappe per le cose più strane, come la divisione della Francia in dipartimenti creati come fosse una scacchiera (la proposta era stata fatta davvero, dopo la Rivoluzione francese) o quella degli stati Usa rivisti secondo il tifo per le squadre di baseball.
La parte più interessante del blog è sicuramente la dettagliata spiegazione di tutto quello che c’entra con la mappa trattata, oltre naturalmente ai puntatori a dove è stata trovata che possono far partire una storia tutta loro.
Un must, insomma, per tutti i curiosoni!

Ultimo aggiornamento: 2007-08-05 18:10

Cavalcare la propria tigre (libro)

[copertina] Si sa che il pensiero filosofico orientale, soprattutto quello antico, è al giorno d’oggi di moda. Ci si lancia così anche lo psicoterapeuta Giorgio Nardone con questo smilzo libretto (Giorgio Nardone, Cavalcare la propria tigre, Ponte alle Grazie, maggio 2003, pag. 109, €9, ISBN 978-88-7928-639-8) che come sottotitolo recita “gli stratagemmi nelle arti marziali ovvero come risolvere problemi difficili attraverso soluzioni semplici”. Mah. Di arti marziali in pratica non se ne parla, le soluzioni saranno “semplici” ma i tredici consigli mi sembrano tanto un modo come un altro di fare massime pseudozen. Per i curiosi, i consigli sono: Solcare il mare all’insaputa del cielo; mentire dicendo la verità; partire dopo per arrivare prima; intorbidire le acque per far venire a galla i pesci; se vuoi drizzare una cosa, impara prima come storcerla di più; circolare contro lineare, lineare contro circolare; uccidere il serpente col suo stesso veleno; spegnere il fuoco aggiungendo la legna; far salire il nemico in soffitta e poi togliere la scala; creare dal nulla; lo stratagemma del trucco svelato; cambiare costantemente rimanendo gli stessi; vincere senza combattere.
Il tutto è preceduto da tre capitoletti che spiegano quali sono le arti da seguire: la Metis (astuzia), dove tra l’altro scopriamo che nella filosofia platonica “fede religiosa e scienza si sovrappongono l’una all’altra sacrificando la saggezza al dogma” e che la biblioteca di Alessandria “venne data alle fiamme dai Cristiani che la ritenevano sacrilega”; la guerra (da evitare per quanto possibile); e la persuasione. Qualcosa di interessante lo si trova anche, ma bisogna spulciare bene.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-05 17:55

Attenti al tram

A quanto pare oggi pomeriggio due tram si sono scontrati a Porta Genova, qui a Milano. Inutile dire che il sito ATM non riporta nulla, ma questa non è una novità.
Quello che trovo strano, se proprio devo dirla tutta, è un’altra cosa. Come diavolo è possibile che in un sabato di agosto a Milano ci fossero due tram a distanza minore di un chilometro l’uno dall’altro?

Ultimo aggiornamento: 2007-08-04 17:45

Il denaro non circola

C’è chi scopre che la banca del proprio paesello ci impiega cinque giorni per farsi mandare dei fruscianti dollaroni. Però si sa, i paeselli anche se industriosi sono comunque fuori dai grandi flussi della finanza mondiale.
Io ho ordinato delle corone norvegesi: capisco che non siano proprio la moneta più scambiata del globo, però non siamo nemmeno al livello della pizza di fango del Camerun. Per riuscire a fare in modo che quelle banconote attraversassero il mare del Nord, si appassionassero alle bellezze della Germania, venissero a contatto con l’aria pura delle Alpi svizzere e finalmente si rimaterializzassero a Milano – la città che in teoria dovrebbe essere il cuore pulsante dell’economia italica – ci sono voluti sette giorni.
Poi ci si chiede perché sono così felice della nascita dell’euro.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-03 13:30

I coefficienti di trasformazione

Vi avevo detto qualche giorno fa che avevo in canna un pippone su quello che non era stato detto sull’accordo riguardo alle pensioni: eccovelo qua, tutto per i poveretti che sono a boccheggiare davanti al PC.
Premessa: tutti i giornali hanno parlato di come non ci sarà più lo scalone l’anno prossimo ma una serie di scalini, e tutte le storie collegate. Ne ho anche scritto io, nel mio piccolo. Quasi tutti hanno pianto per questi poveri lavoratori usurati che dovranno andare in pensione più tardi (beh, in effetti con questa riforma andranno in pensione prima di quanto previsto dalla legge Maroni, ma non sottilizziamo): nessuno è andato a vedere cosa succederà in futuro, per quelli che andranno in pensione con il metodo misto o contributivo.
Come avevo già spiegato a suo tempo, il metodo contributivo parte dal principio teorico “i soldi che tu metti come contributi, previa una rivalutazione perché hanno fruttato interessi, ti verranno ridati statisticamente tutti come pensione”. Quindi non solo “più hai versato, più pensione avrai”, ma anche “più a lungo si suppone tu vivrai, meno pensione prenderai”. La legge Dini del 1995 aveva calcolato una serie di numerini, detti coefficienti di trasformazione, che servivano appunto per calcolare la pensione lorda annua a partire dai contributi versati: vedi anche il sito INPS. Penso che sia chiaro che più giovani si va in pensione, più bassi sono i coefficienti, visto che si prenderanno i soldi per più tempo. Di per sé è anche abbastanza logico che, se la vita media si allunga, i coefficienti si ridurranno: il tutto sempre per la stessa ragione. La legge Dini aveva in effetti previsto che ogni dieci anni i coefficienti sarebbero dovuti essere ricalcolati, però nel 2005 c’è casualmente stata una dimenticanza generale. Stavolta non se ne sono dimenticati, anche se hanno spostato il primo aggiornamento al 2010 e detto che i successivi saranno ogni tre anni e soprattutto automatici a partire dai dati dell’ISTAT. Di quanto si abbasseranno i coefficienti? Ecco qua la tabella riassuntiva con le differenze percentuali a seconda dell’età di pensionamento:
età vecchi nuovi perc
57 4,720 4,419 -6.3%
58 4,860 4,538 -6.6%
59 5,006 4,664 -6.8%
60 5,163 4,798 -7.1%
61 5,334 4,940 -7.4%
62 5,510 5,093 -7.6%
63 5,706 5,257 -7.9%
64 5,911 5,432 -8.1%
65 6,136 5,620 -8.4%
Avete letto bene: quelli sono i soldi di pensione in meno che si piglieranno… e probabilmente saranno ancora di meno, visto che la vita media si sta ancora allungando. Per amor di precisione, i primi che andranno in pensione col metodo misto tra una decina d’anni saranno messi un po’ meglio, visto che la parte retributiva non sarà toccata, ma il trend è questo qua.
Io non sono un populista (sono un rompipalle, che è una cosa un po’ diversa). Non mi lamento di per sé del taglio, che è una logica conseguenza della scelta di ancorare le pensioni alla durata della vita; scelta necessaria, considerando che il modello piramidale dei decenni passati non è più sostenibile. Però mi lamento della connivenza governo-sindacati che hanno tanto urlato perché i poveretti che andranno in pensione adesso erano così sfortunati, e sono stati bene attenti a non dire nulla di quello che capiterà a chi andrà in pensione tra dieci o venti o trent’anni: si sa, mettere sotto il tappeto i problemi rimandandoli è sempre facile. Ah sì, ho dimenticato quelli del Fondo Monetario Internazionale e dell’Unione Europea che continuano a dire che la spesa pensionistica è insostenibile. O sanno già che verrà cambiata con qualche soliti sbracamento, oppure fanno finta di non leggere i dati.
P.S.: se vi chiedeste dove ho recuperato i dati della tabella qui sopra, la risposta è semplice. Mi è arrivata per email, assieme a tutti i dati relativi al resto della riforma. E me l’ha spedita… la Cisl: proprio perché sono un rompipalle, mi faccio spedire un po’ di documentazione generalmente destinata alle RSU. Questo giusto per dire che tutte queste cose sono ben note a Quelli Che Sanno.

Ultimo aggiornamento: 2007-08-03 12:33