Archivi annuali: 2007

appello (non forwardato)

Io sono contrario agli appelli in rete, quindi non metto link (chi vuole, può fare una ricerca con la stringa “Dona a Mattia un sorriso” e troverà il blog relativo). Faccio la segnalazione giusto per questa volta, visto che la madre mi ha scritto attraverso il sito (e non postando un commento a un post a caso, nel qual caso sarebbe stato cassato tutto) e soprattutto perché sono curioso di capire se questa è una nuova formula di marketing virale.
Ripeto: per quanto ne so, l’appello in quel blog è vero. Però la mia linea editoriale è chiara: questo blog non è il posto per parlare di queste cose.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-28 12:32

quiss: che personaggio di Pratchett saresti?

Chi volesse sapere quale personaggio di Neil Gaiman sarebbe, può andare a vedere da Annarella. Per quanto riguarda il Discworld, basta invece cliccare qui sotto e sapere l’inglese, visto che io mi sono tradotto solamente la mia parte. Come sempre, lascio a fan e denigratori il considerare quanto io e Carrot siamo simili! (Ho tentato di far notare come le banane mi piacciano molto, ma la mia imbranataggine coi piedi non mi ha fatto diventare il Bibliotecario…)

Carrot
Che personaggio dei Discworld sei?
creato con QuizFarm.com
Sei risultato essere Carrot Ironfounderson

. Sei il Capitano Carrot Ironfounderson della Guardia Cittadina nella più grande città del Discworld: Ankh-Morpork! Una persona realmente benevolente e onesta, che conosce tutti ed è apprezzato da tutti. Tecnicamente un nano, ma solo adottivo. Preferisci che non ti ricordino che sei il genuino erede al trono, ma questo spiega perché la gente segua naturalmente i tuoi ordini!

Carrot Ironfounderson

75%

Esmerelda (Granny) Weatherwax

63%

The Librarian

56%

Gytha (Nanny) Ogg

56%

Death

50%

Cohen The Barbarian

44%

Lord Havelock Vetinari

38%

Commander Samuel Vimes

25%

Greebo

19%

Rincewind

13%

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:06

Educazione civica

Beppegrillo™: «Il presidente [della Repubblica] va eletto dagli italiani, non dai nostri dipendenti. Non deve avere più di cinquant’anni.» Aspetto i suoi banchetti per le due leggi costituzionali necessarie.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-26 15:24

Aspettando Chirichigno

Insomma, Mediobanca ha deciso: vuole Gabriele Galateri come presidente di Telecom e Franco Bernabè come amministratore delegato. Bernabè è stato AD di Telecom prima del ragionier Colaninno, quando Fiat voleva gestire Telecom con lo 0.7% delle azioni… e Galateri è un uomo Fiat.
Se tanto mi dà tanto, tra qualche anno ritroveremo Francesco Chirichigno, e Telecom sarà contestualmente nazionalizzata. Qui non si parla di corsi e ricorsi storici, ma si vuole davvero tornare indietro nel tempo!

Ultimo aggiornamento: 2007-11-26 12:41

Quando uno si sente capo

Parlare male di Giovanni Catanzaro, capo dei vigili urbani romani che è stato amabilmente filmato mentre lascia la sua Alfa rossa fiammante in una via con divieto di sosta e rimozione forzata, ma con un pass disabili fasullo piazzato sopra, è troppo facile. Chissenefrega.
Per chi non avesse seguito la storia, qua c’è il resoconto del Messaggero e qua la replica dell'(ex?) comandante. Bene. Supponiamo pure per un attimo che Catanzaro non sapesse che la sua compagna avesse usato un permesso scaduto, ufficialmente smarrito, e per un’altra targa per portare a fare dei controlli l’anziana e disabile mamma. Portarla tra l’altro con un’Alfa Brera… ma magari l’auto per cui aveva il permesso era una Porsche, ancora più scomoda per entrarci. Supponiamo anche che sia vero che in via Santa della Croce il divieto di sosta non sia permanente, come afferma Catanzaro, e quindi alle 20 si poteva parcheggiare, come si è affrettato in un secondo momento ad asserire, forte della sua conoscenza del codice della strada. (Beh, conoscenza non esattamente perfetta, visto che in una strada senza marciapiede bisognerebbe lasciare almeno un metro di spazio per il passaggio dei pedoni, cosa che dall’immagine non appare proprio); non essendo a Roma non posso andare a verificare. Peccato che per dirlo sia dovuto andare a ricontrollare il cartello, il che fa immediatamente pensare che quando ha parcheggiato non si era affatto curato di sapere se era o no in divieto di sosta. Niente male per uno che fa il capo dei vigili, vero?
Resta infine il solito piagnisteo italiano del “perché devo pagare più degli altri”. È buffo che in Italia l’unico momento in cui si facciano grandi professioni di uguaglianza è quando si viene colti in flagrante.
(a proposito: ma tutti gli altri che hanno parcheggiato lì? una multicina per loro, niente?)

Ultimo aggiornamento: 2007-11-26 12:31

Una gita a… Torino

Devo sfruttare tutti i modi possibili per tornare nella mia natia città. Così ieri ce ne siamo andati al PalaIsozaki dove si teneva l’edizione torinese 2007 di Golosaria. Fino a sabato, visto il tempo, la gita sembrava in forse: ma qualcuno lassù in alto mi vuole bene, e anche se a Milano, quando a mezzogiorno siamo partiti, il cielo era ancora coperto, a Torino ci siamo trovati una bellissima giornata. Rispetto all’anno scorso, quando gli stand erano a Stupinigi, gli spazi erano molto più ampi, anche se mancava chiaramente la bellezza del luogo. Anna si è molto lamentata per l’assenza del banchetto dove si poteva – pagando il giusto – comprarsi le ostriche da mangiare al volo, ma credo se ne sia comunque fatta una ragione, visto che alla fine avremo speso sì e no cento euro di prodotti vari.
Dopo questo simpatico modo per aiutare l’economia italiana, ci siamo diretti verso il Lingotto, dove siamo stati raggiunti da Maria e Yagoub, per vedere la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli: insomma, qualche quadro – no, ci sono anche due statue di Canova – di quelli che Giuanin Lamiera teneva a casa sua. Sono venti quadri o giù di lì, ma sicuramente meritano. Certo che però va bene che ti dicano che l’ingresso è a partire dalla galleria di negozi 8 Gallery, ma magari un paio di indicazioni in più per capire che devi salire al primo piano e poi lanciarti oltre il cinema non sarebbero state così male. C’era anche una mostra temporanea, di titolo Why Africa? e dedicata alla “Pigozzi collection”, creata da Jean Pigozzi, che si è fatto i soldi con il venture capital e si è dedicato all’arte africana contemporanea. Ah, naturalmente era sottolineato che è di origine torinese… ma per noi sabaudi non c’è nulla di strano ad aggiungere queste note. Non sono riuscito a farmi fotografare vicino alla Bicicletta rurale, visto che come si sa in Italia i musei hanno paura non si sa bene di cosa.
Il bonus non scritto nello spendere i sette euro del biglietto è che si ha la possibilità di uscire sulla pista sopraelevata del Lingotto. Ieri, con il cielo terso dopo la pioggia dei giorni scorsi, era davvero uno spettacolo: c’era un tramonto con dei colori incredibili, e poi garantisco che la curva parabolica è davvero inclinata… se uno è in macchina e non pesta sull’acceleratore si ribalta immediatamente.
Per terminare il pomeriggio e spendere ancora un po’ di soldi – per uno sconto del 5% Anna si è comprata sei bottiglie di vino – siamo finiti ad Eataly, quella che non piace a vb. Io però vorrei plaudire a come hanno rimesso in sesto il vecchio stabilimento della Carpano, un recupero industriale davvero ben riuscito.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-26 11:29

Ma che cosa pensano gli afghani?

Che Daniele Paladini, il soldato italiano ammazzato oggi vicino a Kabul, stesse costruendo con i propri commilitoni un ponte per la comunità afghana credo proprio sia vero: perlomeno, lo dice anche la BBC, anche se c’è quella frasetta “la polizia afghana ha smentito che gli italiani abbiano aperto il fuoco dopo l’attentato” che suona strana.
Quello che mi chiedo – seriamente, anche se so che non potrò mai avere la risposta – è se la popolazione afghana stia o no apprezzando il lavoro degli italiani nel paese. Non parlo ovviamente dei kamikaze, ma di tutto il resto della gente, che rischia la vita a causa loro. Per dare un’idea, trent’anni fa avevamo le Brigate Rosse, ma la stragrande maggioranza della gente, dopo qualche tentennamento iniziale (chi si ricorda i “compagni che sbagliano”?) si è schierata decisamente contro di loro, permettendo una lenta ma sicura vittoria. Ma lì non so davvero cosa stia succedendo: a volte mi pare di ricordare la battuta del boy scout che costringe una vecchietta che non ne aveva affatto intenzione ad attraversare la strada perché lui deve fare la buona azione quotidiana… Il mondo non è mai troppo facile da comprendere.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-24 19:57