Quando uno si sente capo

Parlare male di Giovanni Catanzaro, capo dei vigili urbani romani che è stato amabilmente filmato mentre lascia la sua Alfa rossa fiammante in una via con divieto di sosta e rimozione forzata, ma con un pass disabili fasullo piazzato sopra, è troppo facile. Chissenefrega.
Per chi non avesse seguito la storia, qua c’è il resoconto del Messaggero e qua la replica dell'(ex?) comandante. Bene. Supponiamo pure per un attimo che Catanzaro non sapesse che la sua compagna avesse usato un permesso scaduto, ufficialmente smarrito, e per un’altra targa per portare a fare dei controlli l’anziana e disabile mamma. Portarla tra l’altro con un’Alfa Brera… ma magari l’auto per cui aveva il permesso era una Porsche, ancora più scomoda per entrarci. Supponiamo anche che sia vero che in via Santa della Croce il divieto di sosta non sia permanente, come afferma Catanzaro, e quindi alle 20 si poteva parcheggiare, come si è affrettato in un secondo momento ad asserire, forte della sua conoscenza del codice della strada. (Beh, conoscenza non esattamente perfetta, visto che in una strada senza marciapiede bisognerebbe lasciare almeno un metro di spazio per il passaggio dei pedoni, cosa che dall’immagine non appare proprio); non essendo a Roma non posso andare a verificare. Peccato che per dirlo sia dovuto andare a ricontrollare il cartello, il che fa immediatamente pensare che quando ha parcheggiato non si era affatto curato di sapere se era o no in divieto di sosta. Niente male per uno che fa il capo dei vigili, vero?
Resta infine il solito piagnisteo italiano del “perché devo pagare più degli altri”. È buffo che in Italia l’unico momento in cui si facciano grandi professioni di uguaglianza è quando si viene colti in flagrante.
(a proposito: ma tutti gli altri che hanno parcheggiato lì? una multicina per loro, niente?)

Ultimo aggiornamento: 2007-11-26 12:31

Un pensiero su “Quando uno si sente capo

  1. robie

    da abitante di via della croce, non santa croce, posso rispondere.
    Allora su quel tratto di via della croce, c’è effitivamente un posto per i disabili.
    Però poi bisogna entrare in un discorso un po’ più ampio, dopo l’avvio degli ultimi lavori su piazza augusto imperatore, che ha levato almeno 40 posti ma la situazione prima non era molto diversa, è di consietudine dopo le 21 di parcheggiare sulla via a “patto” di rimuovere l’auto prima dell 7.30 orario in cui cominciano le raccolte dei rifiuti e le consegne presso i negozi.
    Le macchina dei residenti sono poche, a cui però si aggiungo quelle dei clienti dei ristoranti, che se ne fottono delle leggi e dell’educazione che rendono via della croce, invivibile.
    Altre volte invece, se ad un vigile girano le palle, succede che dalle 2 alle 3.30 del mattino senza che ci sia stata una chiamata, fanno le multe (ormai solo ai residenti, perchè i ristoranti sono chiusi) e (per fortuna poche volte) le rimozioni, su preciso ordine del comando dei vigili (parole testuali dei vigili)
    Ora io non sono indignato più di tanto perchè qui, Roma e via della croce, ce ne sarebbero tante ma proprio tante da raccontare e incazzarsi, però credo che sia giusto rimuovere quelle persone che abusano della loro posizione o che infrangono le leggi che invece dovrebbero rispettare per primi e poi far rispettare, in altri paesi potrebbe addirittura trattarsi di un discorso più ampio riferito a quel termine sconosciuto che De Mauro cita come “meritocrazia”.
    Ah vorrei proprio sapere da il caro ex capo, se è stato nel locale dove non vengono rispettate le leggi sull’inquinamento acustico e disturbo alla quiete pubblica.

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