Educazione civica

Beppegrillo™: «Il presidente [della Repubblica] va eletto dagli italiani, non dai nostri dipendenti. Non deve avere più di cinquant’anni.» Aspetto i suoi banchetti per le due leggi costituzionali necessarie.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-26 15:24

7 pensieri su “Educazione civica

  1. .mau.

    ovviamente, considerando che – oltre a dover cambiare l’articolo 83 sull’elezione del PresRep – l’articolo 84 dice che deve avere almeno 50 anni.
    Fortunatamente l’articolo 71 parla di proposte di legge popolari senza specificare “ordinarie”, quindi beppegrillo™ può tranquillamente far partire i banchetti. Io personalmente avrei prima preparato il progetto di legge e poi chiamato alle armi i commentatori del blog, ma infatti io non sono lui :-)
    (poi nel merito è lampante che un presidente eletto dalla gggente in una repubblica parlamentare significa solo voler chiamare guai, soprattutto se il presidente è nel fiore dell’età. Ma queste quisquilie di deduzioni sono forse troppo complicate perché uno riesca a immaginare tutte le conseguenze di una banalissima esternazione)

  2. Yuri

    Non so se faccio bene a dare una risposta seria… ma francamente Grillo mi preoccupa un po’, per certi versi mi ricorda la storia del “Fronte dell’Uomo Qualunque” di Guglielmo Giannini.
    Intendiamoci bravissimo come comico, bravo pure a denunciare tanti malaffari… ma da qui a pensare di sistemare la classe politica con “vday”, battute estemporanee e proposte di legge “a capocchia” ce ne corre.
    Certo la nostra classe politica è messa male, molto male, ma non è che la puoi sistemare per legge (se non altro perchè poi le leggi le fanno loro… perciò sono sempre in tempo a sistemarle a loro favore).
    Forse se votassimo un po’ più con la testa e un po’ meno con la pancia le cose andrebbero un po’ meno male…
    Forse…

  3. Armando Dupaal

    >Forse se votassimo un po’ più con la testa e un po’ meno con la pancia le cose andrebbero un po’ meno male…
    Scusasse questo mirabile con sesso :)) se anch’io volessi dire la mia. Gli è che quando da qualche parte si parla di VOTARE, le antenne mi portano sul posto. E allora vengo con questa mia dirvi che lo SCIOPERO ELETTORALE, il NON andare a votare, è un’idea che mi affascina dal 2003.Perché ? Vediamo dove sbaglio.

    Il TENTATIVO di soluzione, se si pensa ancora che le cosiddette vie democratiche possano portare a qualcosa, sarebbe abbinare ai V-day, le cui istanze sono INECCEPIBILI, la RACCONTA dei Certificati elettorali.
    1) Spaccherebbe il Paese nelle due componenti di sempre, permettendo di contarci. L’Astensione è già nel Paese, ma è INUTILE perché non ha un referente nè motivazioni, per cui può essere liquidata ancora come FISIOLOGICA
    2) Nell’immaginariamo avrebbe un impatto notevole, proprio perché i Gentiloni non potrebbero escludere che tra le X migliaia di Certificati restituiti non ci siano anche i proprio elettori
    3) Sarebbe COERENTE: se è vero, come è vero che ormai Destra sinistra e centro pari sono, continuare a votare è una palese contraddizione, che serve solo ai furbastri alla Di Pietro di trarne giovamente elettorale.
    4) Quand’anche ci fossero candidati affidabili, MA NON NE ESISTONO, sarebbero impossibilitati ad agire nell’attuale sistema dei partiti
    5) E’ risibile che le “Liste Civiche”, ammesso che riusciressero ad
    esprimere qualche candidato, potrebbero mai risolvere il problema Italia.
    6) Una sola cosa li preoccupa ad ogni elezione, ovvero “la percentuale dei votanti”, perché questa e solo questa li tranquillizza sulla tenuta della LORO democrazia, quindi è STUPIDO votare scheda nulla, o ancora peggio,
    scheda bianca.
    7) Tutte le vie democratiche sono state tentate: petizioni, leggi di iniziativa popolari…, per ultimo Grillo è andato ancora una volta a raccontarla a Strasburgo, ma finché la la loro ri-elezione è scontata, è tempo PERSO.
    8- 9- 10…. 1000… è inutile: i c…si sono sempre di chi sono.
    >>
    Se qualcuno vedesse da queste parte .mau. me lo saluti che gli voglio bene troppone assai

  4. .mau.

    Prospero, l’unico modo in cui uno sciopero elettorale potrebbe (forse) funzionare è se si modifica la legge elettorale per far sì che il numero di seggi da attribuire non sia fisso, ma proporzionale al numero di votanti. I politici non si preoccuperebbero più di tanto di tante tessere elettorali restituite proprio perché immaginerebbero che più o meno saranno equamente divise; altra cosa sarebbe se i voti in meno corrispondessero a deputati in meno in assoluto. Ma non preoccuparti: non succederà.

  5. chartitalia

    devo averlo detto da qualche altra parte, e lo confermo qui: con le ultime evoluzioni di Grillo abbiamo un eccellente comico in meno ed un pessimo politico in più.

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