A quanto pare, Silvio B. amava così tanto la carta intestata PresConsMin da usarla l’ultimo giorno del suo governo per scrivere ai cari suoi amici capi di stato piangendo l’ingiustizia perché con il 50.2% dei voti non è rimasto al potere per colpa del “particolare sistema elettorale italiano” che l’ha penalizzato.
Tralasciamo il particolare che il particolare sistema elettorale italiano l’ha voluto lui, e concentriamoci sulle cifre. Com’è possibile che in un sistema con premio di maggioranza non sia bastato il 50.2% dei voti per vincere le elezioni? Elementare. Basta scegliere i dati giusti.
Come si può leggere sul sito del Viminale, la Casa delle Libertà ha effettivamente ottenuto il 50.2% dei voti. Peccato che siano i voti del Senato, e in diciotto regioni italiane (mancano Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, che hanno un conteggio diverso, e manca l’estero).
Lasciando pure perdere i votanti fuori dall’Italia e le due regioni a statuto speciale, il punto fondamentale è che casualmente viene considerata solo una parte dell’elettorato; infatti chi ha meno di 25 anni può votare solamente alla Camera. E lì i risultati sono naturalmente diversi: escludendo la Valle d’Aosta che comunque è andata al centrosinistra, la CdL ha ottenuto il 49.7% contro il 49.8% dell’Unione (il resto è finito a partiti minori). Come sempre, basta saper scegliere i numeri giusti…
Ultimo aggiornamento: 2006-05-25 12:39