Archivi annuali: 2006

Corriere della Sera – anteprima (free press)

Alla seconda settimana di uscita, finalmente mi è capitato di mettere le mani sopra l’ennesimo esperimento di free press. Il gruppo RCS non si accontenta di presidiare il segmento mattutino con City, ma esce anche a fine pomeriggio, sfruttando il nome del Corsera che così dopo forse un secolo torna ad essere effettivamente pubblicato di sera.
Il “giornale” consiste in quattro pagine formato tabloid, ma visto che l’ultima è interamente riempita da una pubblicità le pagine vere e proprie sono tre. Se aggiungiamo la quantità di foto presenti, si capisce facilmente che di spazio per le notizie ne resta ben poco; senza contare poi che pagina 3 è occupata dalla guida tv e da una sezioncina “giochi” che francamente fa rimpiangere il sudoku. Resta così spazio per: 9 (nove) notizie, 2 (due) fotonotizie in cui il “testo” è la didascalia; un po’ di autopubblicità per il Corriere, da “domani leggerete..” al servizio “giornale in casa tua alle 7”. Valeva la pena di fare tutto questo casino per così poco? Non è certo un caso che ormai da vent’anni non ci sono più giornali del pomeriggio…

Ultimo aggiornamento: 2006-10-24 22:02

assertività

(sì, in teoria dovrei categorizzare il post sotto “io”, ma è una delle rare volte in cui parlerò davvero di me :-) )
Stanotte non sono riuscito a dormire. Continuava a piovere dalla perdita sul soffitto: il plic-plic-plic della goccia che cadeva (su un asciugamano che però era dentro un catino perché altrimenti mi sarei comunque trovato la camera mezza allagata) è una di quelle cose che mi dà molto sui nervi, a differenza ad esempio di un chiacchiericcio continuo.
Oggi pomeriggio ho ritelefonato per l’ennesima volta al proprietario dell’alloggio sopra e mi sono incazzato. La ragione? il tipo vorrebbe che anche io stressassi l’impresa costruttrice perché si decidesse a venire a fare qualcosa, mentre io continuo a dire che non sono io che devo farlo: al massimo posso stressare l’amministratore (cosa che ho fatto dopo, incazzandomi anche con lui), visto che quelle sono le uniche interfacce ufficiali che posso avere.
Ciò detto, il mio problema (oltre che non riuscire a dormire) è un altro: non riesco a sopportare queste discussioni. Finora credevo che fosse semplicemente per una questione di rabbia repressa per non riuscire a dire quello che voglio, per paura di ferire. Questa volta non è stato così, e questo mi preoccupa, perché significa che non riesco ad essere assertivo. È come se a fare sempre il piacione mi sia bloccato in un circolo vizioso.
(aggiornamento: adesso l’amministratore mi ha ritelefonato. Mi è andata un po’ meglio, ma la sensazione di debolezza continua a rimanermi)

Ultimo aggiornamento: 2006-10-24 16:38

inquinamento acustico

Già non è che pranzare all’interno di un centro commerciale sia così piacevole, soprattutto per lo stomaco. Già trovarsi nei tavolini della “piazzetta” del centro commerciale circondati da quattro monitoroni che trasmettono tale “Italica TV” non è il massimo della vita, ma generalmente basta che uno tenga gli occhi bassi e non ha almeno questo problema.
Oggi no. Il volume dei monitor era sicuramente sopra gli 80 decibel: non da fare male alle orecchie stile discoteca ma sicuramente sufficiente per farmi digerire ancora meno quel povero trancio di pizza. Capisco che metà della gente lì dentro se ne sta col suo iPod e quindi non vengono raggiunti se non in questo modo, ma non credo sia proprio il caso… andrà a finire che pranzerò ancora più tristemente con un panino dinnanzi al monitor nel mio bellissimo open space :-(

Ultimo aggiornamento: 2006-10-24 15:17

ci servirà il mobivelox!

Cito da una citazione di Bubbo Bubboni:
«Nel test, diverse centinaia di utenti saranno in grado di ricevere una serie di canali, trasmessi ad una velocità di oltre 200 km orari
Il Bubbo colpevolmente non mette l’origine della notizia, ma il Vostro Affezionato non poteva lasciarvi a bocca asciutta. Finalmente ho capito perché si parla così tanto di autostrade informatiche.

Ultimo aggiornamento: 2006-10-24 10:18

ah, la tecnica!

Con un ritardo di una decina di giorni – non per nulla il trafiletto è siglato come il giornale, e non da un’agenzia – City ci fa sapere che “SurfControl ha individuato un sito web fasullo che sembra il sito italiano di Google”. Nulla di nuovo sotto il sole: però scoprire che il sito “utilizza una tecnica che fa assomigliare i due siti web e i loro indirizzi, differenziandoli con una lettera” apre inquietanti prospettive sulle incredibili possibilità fornite dall’alfabeto latino.

Ultimo aggiornamento: 2006-10-24 10:09

il tram ha bucato!

Stasera, mentre andavo dal Neri a cazzeggiare un po’ su Macchiaradio, ho visto un 5/ fermo all’incrocio tra Zara e Marche, con tre tipi in tuta arancione che stavano lavorandoci su all’altezza del carrello posteriore, immagino con un po’ di bestemmioni visto che stava piovendo.
Beh, devo dire che la famosa scusa per il ritardo “il tram ha bucato” sarebbe proprio andata a pennello!

Ultimo aggiornamento: 2006-10-24 00:33

Dinamica dei tassi di interesse

La rubrica settimanale “Metrosoldi” immagino sia poco più di una raccolta di marchette. Nulla di male, intendiamoci: “Affari e Finanza” di Repubblica è la stessa cosa più in grande. Non mi aspetto quindi chissà quali notizione. Però mi pare piuttosto strano che all’interno di un peana su conti on line ad alto rendimento mi si venga a dire che rispetto a questa estate “i tassi ufficiali europei sono scesi, e quindi sono scesi anche i rendimenti di questi prodotti”. È vero che in logica per dimostrare una qualunque cosa basta partire da una premessa falsa, però a me pareva che fosse capitato esattamente l’opposto: i tassi europei dovrebbero essere cresciuti… Qualcuno può farmi un rapido corso di economia post-postmoderna?

Ultimo aggiornamento: 2006-10-23 09:33

Kudos a <em>Leggo</em>

I miei affezionati lettori lo sanno: nel panorama della free press italiana trovo che Leggo sia quello di qualità “meno migliore”, per usare un eufemismo. Poco più di una raccolta di gossip, a dirla tutta.
Sono quindi stato molto favorevolmente stupito dall’articolo odierno di Fabio Maccheroni, che stroncando la prossima ennesima raccolta beatlesiana (Love) inizia il suo pezzo scrivendo «Nella celebre parodia dei Beatles, i Rutles parafrasarono All you need is love in “All you need is cash”: avete solo bisogno di soldi.» Non avrei mai creduto che in Italia ci fossero altri estimatori dei Rutles oltre a me (lei è emigrata :-(…) Mi sembra il minimo darne atto pubblicamente, e invitare tutti a cercare Love Life, la presa per i fondelli di All you need is love assolutamente perfetta sin nei minimi particolari!
Ah, il mio giudizio su Love è assolutamente concorde, tanto che non lo comprerò esattamente come non ho mai preso One. Salverei l’Anthology, però.

Ultimo aggiornamento: 2006-10-23 09:32