Archivi annuali: 2005

le cantine di Torino

Niente paura: ci pensa Repubblica a fornire materiale curioso, seguendo la sua linea editoriale “un po’ di Novella 2000 non può che far bene”.
Oggi c’è un articolo sulle baby gang torinesi che conoscono a menadito l’intrico di cantine e cunicoli nel sottosuolo della città. Tralasciamo gli accenni dickensiani o meglio postmoderni, tipo “«Io guadagno anche trecento euro al giorno e non penso proprio di tornare a casa, in Marocco, è un posto troppo brutto» racconta Nabil, spacciatore di tredici anni che ne dichiara sei e indossa solo scarpe da ginnastica firmate.” Sì, Repubblica è interessata a questi dettagli. Peccato che siano decenni che si sappia che il sottosuolo torinese è tutto una galleria, e si siano scritti libri a proposito – a me vengono in mente quelli di Renzo Rossotti, ma ce ne sono stati sicuramente degli altri. Ma volete mettere il “tocco di cronaca umana”?

Ultimo aggiornamento: 2005-03-14 12:03

dai giornali di oggi

Era un pezzo che non davo un’occhiata ai quotidiani gratuiti, per tirare fuori qualche chicca. Purtroppo stamattina è stato difficile trovare qualche notizia divertente: si parlava solo di cose tristi… o di calcio, che mi intristisce uguale.
Però spulciando bene qualcosa su City l’ho trovato. Iniziamo dal paginone “medicina”: con un bel titolone ci viene detto che “L’amore è come la roga: dà dipendenza. – Gli innamorati sono schiavi del piacere”. Nessuno l’avrebbe mai detto. Per la serie “una radio è libera, ma libera veramente” veniamo invece a sapere che è stato assolto in appello il sacerdote condannato a 80 giorni di reclusione per avere detto messa alla radio “pirata” di una chiesa di Deiva Marina. Mi chiedo chi avesse deciso di sporgere denuncia, e quale fosse la potenza dell’emittente…

Ultimo aggiornamento: 2005-03-14 11:28

biciclando a Milano

Sarà che si avvicina la primavera, ma oggi il Corsera era prodigo di notizie per i ciclisti. L’assessore al traffico Goggi ha trionfalmente affermato di essere riuscito a ridurre da tre a due milioni di euro il taglio dei finanziamenti per le piste ciclabili, dai quattro totali di preventivo. Allegria… Naturalmente Goggi non si è risparmiato la sua polemica: «Osservo solo che se uno vuole andare in bici, può farlo sin d’ora anche con le piste che ci sono. Che spesso, tra l’altro, a Milano sono sottoutilizzate». Peccato che nemmeno lui sia riuscito a negare che le piste ciclabili (ne ho trovata una l’altro giorno, che parte dalle ex Cartiere Binda e si perde tra Famagosta e la Barona) siano fatte a pezzettini sparsi a caso. «Ma è solo questione di tempo e si attaccheranno tutti: il progetto esiste già – ripete Goggi – e chiunque può vederlo nel piano traffico». Beh, ammetto che non è impossibile trovare un piano traffico (è qui per chi si fosse perso): peccato che non sia così facile vedere cosa c’è, cosa ci potrebbe essere e cosa piacerebbe che ci fosse.
Notizia più interessante, anche se l’ho letta a cose fatte: oggi Ciclobby aveva attivato il suo gazebo-officina in piazza Cairoli per riparare le dinamo delle bici e montare i catarifrangenti – che tra l’altro sono obbligatori – sulle ruote. Questa iniziativa mi piace davvero: sono sempre troppi i cicliisti notturni assolutamente invisibili.
Sapevo infine della manifestazione di oggi, cui non ho partecipato per altri impegni. Insomma, esistono le bici!

Ultimo aggiornamento: 2005-03-12 22:56

giochi matematici 2005

Anche quest’anno niente finali. Si vede che sto invecchiando.
Però quest’anno dei tre sbagliato uno proprio non so da dove iniziare a risolverlo – e non ero il solo, credo l’abbia risolto solo uno! la geometria è sempre tosta; uno l’ho sbagliato da pollo, nel senso che avevo trovato la soluzione ma ho scritto il massimo valore per cui la tesi era falsa invece che il minimo per cui è vera; per quanto riguarda il terzo, la mia soluzione “creativa” è migliore di quella ufficiale e rispetta il testo del problema, ma si sa che in questi casi fanno fede i Sacri Testi.
In compenso, non sono caduto in un tranello di quelli in cui mi ci fiondo sempre…
Un bravo a Marco Broglia arrivato quinto, e a Stefano Bellini che è arrivato secondo!

Ultimo aggiornamento: 2005-03-12 20:10

Immagini varie

Oggi sono andato all’Avis a donare il sangue, quindi la giornata è stata molto tranquilla e senza fretta. Così stamattina mi è capitato di passare in banca – dovevo versare un assegno, queste cose non si fanno on line – e scoprire che non c’era nessuno. Non solo nessun cliente, che alle 11 del mattino non è una cosa così strana, ma sulle prime non ho nemmeno visto nessun dipendente! Poi ce n’era uno su una postazione nascosta, e in due minuti ho fatto tutto.
L’altra scoperta è stata un “immobile sottoposto a sequestro fiscale”. L’edicola di via Melchiorre Gioia angolo via Galvani aveva i sigilli, o qualcosa che gli assomigliava (a me pareva solo la saracinesca giù). Mi chiedo quali misfatti fiscali riesca a fare un’edicola.

Ultimo aggiornamento: 2005-03-11 19:07

_Io e l’altro – racconti fantastici sul doppio_ (libro)

[copertina]Il tema del doppio è tra i più sfruttati nella letteratura: tanto per dire, Sosia è il personaggio di una commedia greca di Plauto. Con questa antologia (AA.VV., Io e l’altro – racconti fantastici sul doppio, Einaudi tascabili letteratura 2004, p. XIII-360, € 11.50, ISBN 8806170996), Einaudi continua un in filone da loro amato. Oltre naturalmente a limitarsi ai racconti, la scelta dei curatori è andata a mostrare varie definizioni di “doppio” e le diverse scuole nazionali: troviamo racconti di Stevenson, Conrad, Maupassant, Kafka, Gogol’, Borges e altri. Anche la scuola italiana vi è rappresentata in maniera folta. Per i miei gusti personali, la raccolta tende un po’ troppo al gotico e all’800, ma alcuni racconti li ho apprezzati davvero: la favola di Andersen L’ombra – che non racconterei però ai bambini… – e L’angolo prediletto di Henry James. Le note di prefazione alle singole storie sono sempre ottimamente curate.

Ultimo aggiornamento: 2017-09-14 07:26

aria fetida

Dopo le nevicate e il gelo della scorsa settimana, qui a Milano il tempo sembra aver deciso che può dare un’idea di primavera. Ieri e oggi c’è un cielo azzurro, e ieri pomeriggio non ho nemmeno dovuto mettere i guanti e chiudere il giubbotto per tornare a casa.
Peccato che l’aria fosse assolutamente irrespirabile. D’altra parte, leggendo le notizie di ieri scopriamo che in consiglio comunale hanno deciso di tagliare 3 dei 4 milioni di euro che sarebbero stati chiesti per le piste ciclabili. Ma c’è anche il colpevole: l’assessore all’Ambiente Domenico Zampaglione sentenzia infatti che «L’Ue a mio parere non conosce abbastanza le condizioni del bacino del Po, che sono diverse da qualsiasi altra zona d’Europa per la facilità con cui si accumulano gli inquinanti».
Sono d’accordo che vivere a Milano non è una scelta così intelligente, ma almeno avere un minimo di vergogna a dire certe cose?

Ultimo aggiornamento: 2005-03-09 10:59

brevetti software: sconfitta

Per chi ha seguito da queste pagine la saga dell’approvazione di una direttiva UE sui brevetti software (prima parte, seconda parte) e vuole sapere come è andata a finire, la risposta è purtroppo negativa. Non è stata accolta la proposta di spostare il punto dalla classe A (si accetta e basta) alla classe B (si ricomincia a discutere).
Le fonti sono le solite: ffii.org e NoSoftwarePatents. Traducendo un po’ sia dall’inglese che dal loro punto di vista che non è esattamente quello della Commissione :-), si direbbe che tutta la storia è stata un misto di regolamenti e procedure formali. Se qualcuno si fosse alzato a dire “questo punto non è stato messo all’ordine del giorno con almeno 14 giorni di anticipo”, lo si sarebbe dovuto sfilare via. Il ministro danese, nonostante il suo parlamento nazionale avesse approvato una mozione chiedendogli ufficialmente di fare spostare quel punto, non ha protestato più di tanto. Il ministro lussemburghese, presidente di turno, ha fatto tutto un bel discorso dicendo che questa modifica avrebbe creato un pericoloso precedente, e che tanto c’è sempre la possibilità che l’Europarlamento modifichi la direttiva. Quello che non ha aggiunto è che non basta una maggioranza dei votanti, ma ci vuole la maggioranza assoluta degli eletti, vale a dire 367 voti a favore di una modifica. La vedo molto male.

Ultimo aggiornamento: 2005-03-08 14:44