Archivi annuali: 2005

Aborto e dintorni

Questa settimana si è parlato tanto dell’aborto, con tutta una serie di iniziative proposte da varie parti politiche: Casini fa partire un’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge, mentre dall’altra sponda politica DS e Margherita propongono un emendamento alla finanziaria che, invece che elargire il bonus ai figli nati, dia una certa (piccola) somma alle donne in gravidanza che non lavorino. Taciamo su Ruini.
Ora, è chiaro che la proposta di Casini è semplice pubblicità, per l’ottima ragione che non c’è tempo di fare nulla; d’altra parte, mettere dei volontari antiabortisti nei consultori servirebbe semplicemente ad aiutare ad applicare la legge, che – come come potete vedere voi stessi, prevede già la cosa. Diciamo che sarebbe molto simpatico che ci fossero anche dei volontari a fornire gratuitamente preservativi – come indicato implicitamente dall’articolo 15 e se si vuole anche dall’articolo 1 quando dice che lo Stato promuove anche “altre iniziative necessarie per evitare che lo aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”. Tra l’altro credo che il costo finale sarebbe minore.
Ma a parte questo, la cosa che non ho capito è la preclusione assoluta alla proposta Turco-Bindi. E non lo capisco per una ragione che più banale non si può: libertà. Esattamente come conosco molte donne che dicono “io non abortirei mai, ma sono contenta che ci sia la possibilità per altre donne di abortire se ne hanno la necessità”, chi siamo noi per decidere che a una persona basterebbero quei pochi soldi per riuscire a portare avanti la gravidanza? Non sarebbe comunque obbligata a farlo, e questo è quello che per quanto mi riguarda conta.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-04 23:12

un fiorino

Oggi ho visto mia mamma, che mi ha portato la posta accumulatasi in un paio di mesi a Torino. C’erano soltanto otto lettere di enti vari – cattolici e laici, nessuna differenza – che mi chiedevano soldi.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-04 22:44

Zucker!… come diventare ebreo in 7 giorni (film)

La trama di questo film è più o meno semplice: Jackie Zucker, nato come Jakob Zuckermann, non ha seguito il resto della famiglia fuggita da Berlino nel ’61 ed è diventato un personaggio abbastanza famoso nella DDR, rinnegando le proprie origini ebraiche. La riunificazione però l’ha rovinato, e sta per essere imprigionato per debiti, quando viene a sapere che sua madre è morta e potrà avere la sua eredità… solo se si riconcilierà con il fratello, che invece è rimasto un ebreo ortodosso. La coabitazione forzata finirà più o meno come ci si può immaginare.
La cosa strana di questo film è che è tedesco. E lo si vede: c’è un qualcosa di “Goodbye Lenin”, e le situazioni, più che yiddish, sembrano essere teutoniche. Il risultato finale non è una grossa grassa risata, ma ad ogni modo è una visione piacevole.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-03 23:40

Digitale terrestre rimandato

Una delle simpatiche idee infilate nella famigerata legge Gasparri fu il Grande Passaggio al Digitale Terrestre. Per la fine del 2006, primi al mondo o quasi, tutti i segnali tv analogici via etere sarebbero spariti, e al loro posto avremmo avuto una quantità enorme di canali digitali, con qualità digitale, e contenuti interattivi.
Forse qualcuno si è chiesto come mai tanta fretta: beh, un po’ per vendere i decoder a spese dello Stato, visto che naturalmente le televisioni non hanno la circuiteria di decodifica integrata e il Ministero delle Comunicazioni ha pensato bene di elargire un po’ di soldini a chi arrivasse con il suo bell’abbonamento televisivo e ne volesse comprare uno; un po’ perché in questo modo non c’era più bisogno di mandare sul satellite Retequattro e togliere la pubblicità a Raitre. In fin dei conti, possedere tre canali su dodici nazionali ufficiali è tanto, ma su decine e decine di meravigliosi canali digitali no…
Sono passati due anni, ed è chiaro che non si è andati affatto avanti come previsto. Fortunatamente, però, ci ha pensato l’Unione Europea a togliere le castagne dal fuoco al nostro governo: il Consiglio delle Telecomunicazioni ha infatti stabilito che il passaggio UE alla tecnologia digitale non dovrà avvenire tra il 2010 e il 2012, ma tra il 2008 e il 2012. Subito il nuovo ministro Landolfi ha colto la palla al balzo e ha spostato di due anni la famosa data di passaggio, anche se i poveri valdostani e cagliaritani avranno solo due mesi e mezzo di grazia prima di essere le cavie ufficiali.
Ma la cosa più tristemente umoristica è la dichiarazione del ministro: la decisione UE viene incontro alle esigenze «di un gruppo di paesi di testa tra cui soprattutto l’Italia e la Gran Bretagna». Traduzione: “È merito del nostro essere stati fuorilegge se hanno anticipato i tempi di quel tanto che basta per farci sembrare in anticipo anche se in realtà siamo in ritardo”.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-02 11:57

"avanches"

Questa settimana non mi era ancora capitato di passare al Fiordaliso e vedere la locandina di il Sabato News. È stato un peccato, perché mi sono perso il titolone che lasciava presagire chissà quali sordide storie:
20 coltellate per “avanches” troppo audaci tra uomini.
Sì. “Avanches”. Virgolettato. E con l’acca.

Ultimo aggiornamento: 2005-12-02 10:30

_Longitudine_ (libro)

[copertina]
Oggi abbiamo i GPS che ci dicono dove ci troviamo con un errore massimo di pochi metri, e la facciamo semplice. Ma non è sempre stato così: fino a pochi secoli fa, soprattutto in mare, ci si poteva perdere, e rischiare di morire per inedia o naufragando contro gli scogli. Il problema della latitudine si poteva risolvere abbastanza facilmente; ma la longitudine (“sinistra o destra?” su una cartina geografica, tanto per intenderci) sembrava impraticabile. Ecco così la storia (Dava Sobel, Longitudine [Longitude], Rizzoli BUR Saggi – 1999 [1995], pag. 155, €7, ISBN 88-17-11290-9, trad. Gianna Lonza e Olivia Crosio) di una lotta titanica per trovare un sistema per calcolare la longitudine, il tutto condito da un enorme premio, l’equivalente di vari milioni di euro, offerto da un’apposita Commissione per la longitudine britannica. Eh sì, gli inglesi dominavano i mari e quindi ne avevano un gran bisogno. Ci furono due partiti: quello degli astronomi, che utilizzavano le stelle fisse e una serie di manuali, e quello… di John Harrison, un orologiaio autodidatta che passò la sua vita a costruire quattro diversi modelli di orologio, sempre più precisi. Infatti un orologio sincronizzato esattamente con l’ora di un certo luogo permette automaticamente di calcolare la longitudine relativa: basta misurare la posizione del sole a “mezzogiorno”. Harrison fu sempre inviso all’establishment, nonostante i suoi modelli sbagliassero di qualche secondo in tre mesi di viaggio in mare, e non ottenne mai tutto il premio meritato.
Il libretto è molto avvincente, anche se qualche volta la traduzione mi sembra un po’ tirata; una lettura piacevole.

Ultimo aggiornamento: 2017-02-07 23:11

Finirò in purgatorio

Almeno secondo il test della settimana. Per la precisione, il mio punteggio è stato 49, e il commento “At present, it looks like you are headed to Purgatory. Your test results indicate that you have conflicting beliefs and actions. When these beliefs and actions merge harmoniously, you will find inner peace and embark on your journey to Heaven or Hell”. Un perfetto terzista, insomma, a differenza degli altri di persone che finiranno tutti all’inferno…

Ultimo aggiornamento: 2005-11-30 10:33

a passo d’uomo

Stamattina sono venuto in ufficio facendomi dare un passaggio da Adolfo. Mi sono incamminato su via Taramelli, e al semaforo di piazza Appio Claudio un atuobus ha girato insieme a me. Ho camminato per quei seicento metri circa fino al punto d’incontro: l’autobus è arrivato dopo un paio di minuti.

Ultimo aggiornamento: 2005-11-29 10:42