È la targa di un furgoncino giallo (Renault: Kangoo, se non erro, ma io non riconosco affatto le automobili!) che tutte le mattine, o almeno i tre giorni la settimana in cui vado a lavorare in auto o in bicicletta, è parcheggiato all’inizio di via Carducci, quasi angolo piazzale Cadorna.
Sì, lì c’è un divieto di sosta e di fermata grosso come una casa e ci dovrebbero essere . Eppure lui è sempre là.
Si accettano scommesse su chi è il proprietario del furgoncino.
Sciopero giornalisti
Ieri c’è stato lo sciopero dei giornalisti della carta stampata, e quindi oggi non ci sono stati quotidiani, se non i soliti noti (Il Giornale, Libero, Il Foglio); una new entry come Il Riformista, che dimostra la vera collocazione politica del Minimo D’Alema; e… Leggo, che stamattina era in distribuzione come tutti i giorni. Ci si può chiedere se i Caltagirone stiano pensando a qualche nuova fantasia…
Avendo un po’ più tempo del solito, ho scoperto che la tiratura di Leggo è di più di 800mila copie, e che in realtà ha un costo: 3 eurocent. Questo prezzo avrà un senso fiscale? Chi lo può sapere?
28.0 °C
Bossipensiero (?)
Cito da Televideo quanto affermato dal Senatur:
“Quando andiamo da soli vinciamo sempre ma in Friuli non potevamo andare da soli e qualcuno della Cdl non ha votato il candidato della Lega”
Vorrei che qualche fine linguista osservasse il Verbo e ne ricavasse una esegesi migliore di quel poco che posso fare con le mie forze.
Il mio piccolo commento? L’Umberto ha detto in pratica che non può allearsi con nessuno, visto che i suoi non vengono votati dagli elettori. D’altra parte, la Lega non può nemmeno presentarsi da sola ovunque. E a dire il vero a Brescia il candidato leghista si era presentato per conto suo… ma la memoria della ggente è quella che è.
Rinnovamento aziendale
Stamattina la segretaria, pardon il “punto delega”, ci ha chiamati per la consegna di un’importantissima icona aziendale: il collarino portabadge.
Sì, già dai tempi di Saritel siamo tutti costretti, dal direttore generale all’ultimo fattorino, ad avere al collo il nostro identificativo, con un nastro colorato che dovrebbe indicare a prima vista come siamo collocati. C’era una mappa dei colori che non finiva più, se avessero dovuto inserire altre categorie dovevano anche fornire una cartelletta Pantone per distinguere i vari tipi. Altro che i bei tempi in Cselt, dove ho fatto finta di nulla per un paio d’anni…
Bene, adesso abbiamo il nuovo collare, con scritto “Telecom Italia Information Technology” con le quattro onde – solo la capogruppo ha avuto l’indubbio onore di scendere a tre… nei colori aziendali. Quindi è rosso con scritte in bianco.
Il piccolo problema è che nella vecchia legenda, il bianco-su-rosso era riservato ai lavoratori interinali che probabilmente erano visti come un pericolo estremo.
Dobbiamo preoccuparci?
Che cosa sono io
gadget
Mi è stato fatto notare come esista l’equivalente della mania compulsiva del genere femminile [*] di andare a comprare vestiti: noi maschietti siamo irresistibilmente attratti dai “gadget”, cosi che una volta erano più legati all’automobile e adesso sono sempre più elettronici – chessò, l’ultimo modello di macchina fotografica digitale, oppure il termometro con annessi barometro igrometro sismografo e misuratore delle variazioni del campo magnetico terrestre.
È vero. Anche io sono tra gli amanti dei gadget: pur sapendo perfettamente che non mi farò assolutamente nulla di tutte quelle cose, spesso non posso fare a meno di comprarmele. La peggio cosa è che spesso non solo non le utilizzo, ma non le spacchetto nemmeno, e finiscono in quello dei miei tanti scatoloni dedicato a quella tipologia di gadget, dove rimane dimenticato, anche se non impolverato – non per nulla sta in uno scatolone! Così l’anno dopo ricompro la stessa cosa, riapro lo stesso scatolone, perché sono una persona molto precisa in queste cose, ritrovo lo stesso gadget e mi chiedo perché sono così stupido.
Insomma, a ciascuno il suo. Però una differenza c’è. Noi non costringiamo la nostra dolce metà ad accompagnarci in giro, né chiediamo loro commenti sulla bellezza intrinseca o relativa del nostro possibile acquisto. Volete mettere il vantaggio?
[*] Spero sia chiaro che questi sono discorsi generali, che possono non valere per la singola persona.