Berlusconi in Medio Oriente

Come sapete, il nostro Presidente del Consiglio, su richiesta del suo grande amico Giorgino Bush, ha lasciato perdere tutti i suoi impegni ed è volato in Medio Oriente per dare il suo Grande Contributo alla Pace nella Regione.
Sono certo che abbia preso questa decisione con la tristezza di non potere onorare l’impegno che aveva preso con i giudici di Milano: potere fare le proprie dichiarazioni spontanee (quelle per cui il PM non può controinterrogarti, NdR) e raccontare finalmente di chi è la vera colpa nel processo SME, e perché Lui è un Santo Benefattore. Infatti non voglio parlare di questo.
Il guaio è che il Cav. ha detto di non volere incontrare Arafat, e allora per ripicca l’ANP ha detto che non potrà neppure incontrare il premier Abu Mazen.
Bene, per una volta sono d’accordo col Berlusca. Quello che i vari commentatori fanno finta di dimenticare, infatti, è che Sharon ha già detto da un bel pezzo che lui non incontrerà nessuno che abbia anche un incontro con Arafat. All’atto pratico questo significa che o si vede uno, o si va dall’altro. Il tutto sminuisce, se ciò fosse ancora possibile, la figura del premier israeliano: ma significa anche che chiunque vada in Israele e Palestina deve decidere quale dei due vedere, e l’entourage del Silvio ha deciso per l’amico Ariel: scelta perfettamente legittima.
Insomma, con tutti gli altri motivi per prendersela con l’arcoriano, perché darsi la zappa sui piedi?

Repubblica e il P2P

La scorsa settimana, Repubblica, sia nella versione cartacea che in quella elettronica, ha sbattuto in prima pagina la notizia di una retata della Guardia di Finanza, che per la prima volta aveva applicato la nuova legge sul diritto d’autore e aveva emesso avvisi di garanzia contro centinaia di persone che utilizzavano i sistemi peer-to-peer per scambiarsi file protetti da copyright.
Non sto a parlare della ragioni a favore o contro il P2P, cosa che mi richiederebbe molto più tempo e spazio, e non porterebbe da nessuna parte. Molto più interessante fare notare come alcuni (Paolo Attivissimo e Punto Informatico, giusto per fare i nomi) hanno provato a intervistare il capitano della GdF che avrebbe condotto questa indagine, il quale è cascato dalle nuvole e ha detto “noi stiamo semplicentemente facendo un’operazione contro una banda che stava vendendo materiale musicale pirata”. Qualche timida smentita la si è potuta leggere anche su Repubblica… cartacea, o la versione a pagamento. Il cibernauta qualunque è ancora fermo alla retata conto gli “scambisti”. Ah, visto come basta scegliere un termine specifico per convogliare subito una certa idea? Pensavate che a Repubblica fossero tutti ingenuoni?
La cosa più interessante è come sempre chiedersi cui prodest?. Se qualcuno ha un’idea, me lo faccia sapere!

zanzare

direi che dopo la falsa partenza di un mese fa, adesso le zanzare sono ufficialmente arrivate in forza. Non ci sono ancora quelle tigre, ma le mie belle punture me le sto già trovando.

il BugBear di ieri

(che è un worm, non un virus: la differenza è che il worm ha come scopo principale il propagarsi)
Deve avere fatto MOLTI danni. Ho visto server di mail – a parte quello di IT Telecom che ha già problemi di suo – che non riuscivano a spedire né a ricevere posta: Anna doveva spedire il testo del nuovo capitolo, e alla fine sono stato costretto a fare ftp su una macchina non troppo carica e inviare il tutto di là.
Ah. l’informatica!
Aggiornamento: la copia di controllo del messaggio di 600K accettato da tin.it (ho visto il log…) ieri sera alle 20:30 mi è arrivato in casella alle 13 di oggi. Insomma, i server interni di tin.it erano leggermente incasinati.

addio brontolo

per un mesetto circa c’è stato un blog, brontolo.splinder.it, di un anonimo che sparava a raffica freddure in due righe.
Oggi il blog non c’è più, o meglio ce n’è un altro al suo posto, probabilmente perché il brontolo originale ha cancellato tutto.

giochi matematici

Alla fine mi sono classificato venticinquesimo.
Se non avessi fatto quell’errore idiota di pensare al 5 invece che al 6, sarei stato diciannovesimo.
Se avessi risolto anche il problema della piramide, cosa che era nelle mie capacità, sarei stato dodicesimo.
Ma anche se avessi risolto tutto correttamente, sarei comunque stato settimo, visto che ci ho messo 111 minuti e i primi due hanno consegnato le risposte trentacinque minuti prima di me.
Sono lentuccio, direi…

outage

cioè fregatura. Dopo una serie di operazioni avventate, ho resettato il mio Zaurus. All’inizio non pensavo fosse una cosa così tragica, visto che avevo il backup delle mie applicazioni PIM e avevo da parte tutti i pacchetti aggiunti.
Peccato ci fossero anche gli altri miei dati personali, di cui il backup sembra essere vecchio di un mese :-(

Ghisa: una garanzia

Stamattina sono uscito di casa qualche minuto prima, e ho deciso di provare il percorso “con passeggiata”: con la metro fino a Famagosta, poi camminare un chilometro per raggiungere via Montegani e prendere il 15 per Rozzano. Forse mi va anche bene per questa volta, anche se sembra proprio un caso fortunato :-)
Sembra però che piazzale Abbiategrasso sia chiuso, e quindi ci sono i vigili che stazionano all’incrocio con via Neera, impedendo alle macchine di andare dritto, e al semaforo pedonale sul naviglio, a fare… non l’ho capito esattamente. Posso solo confermare che entrambi, ma soprattutto quest’ultimo, riuscivano a combinare un casino non indifferente, confondendo tutti.
Ma se ci sono queste necessità particolari, non sarebbe meglio spegnere temporaneamente i semafori?