Piergiorgio Odifreddi sembra essere diventato il prezzemolo della divulgazione italiana, minacciando il fino ad ora incontrastato regno della Premiata Ditta Angela&Angela. Buon per lui, anche se devo ammettere che mi era più simpatico quando organizzava i Cenacoli a Torino alcuni anni fa. Ad ogni modo, con questo suo addentrarsi nel proprio campo (Piergiorgio Odifreddi, Il diavolo in cattedra, Biblioteca Einaudi 164, p.XII-299, 17 € ISBN 88-06-16721-9) trovo che abbia toppato di brutto. Si è infatti presentato proprio come uno di quei “tuttologi contemporanei” da lui sbertucciati nell’introduzione: la parte di logica “classica”, vale a dire quella legata tradizionalmente alla filosofia, è buttata giù in maniera molto svolazzante e relativamente incomprensibile. Va meglio quando parla della logica moderna, niente da eccepire: però non riesce a mantenere un taglio divulgativo come ci si dovrebbe aspettare da un libro che in fin dei conti non è un testo universitario. Non garantisco nemmeno che il testo sia stato riletto organicamente: alcune precisazioni sono riproposte come nuove in sezioni differenti, e ad esempio la dimostrazione all’inizio di pagina 221 è sbagliata.
Termino domandandomi cosa gli ha fatto esattamente di male la chiesa e soprattutto la gerarchia cattolica romana. Odifreddi aveva a suo tempo scritto Il Vangelo secondo la scienza dove aveva espresso la propria opinione, e fin qua nulla di male. Ma a quanto sembra deve mettere le sue frecciatine ovunque, anche in un campo dove Papa e vescovi non si sono mai sognati di mettere becco. Sarà contento così.
citazioni e DocBook
nel caso qualcuno si fosse chiesto se mi fossi già dimenticato del mio progetto di citazioni matematiche, posso rassicurarlo. Sono lento, ma sto andando avanti. Gli è da un lato che questo è uno dei progetti che porto avanti quando vado a lavorare coi mezzi (il bello del palmare), e inoltre che vorrei scrivere il tutto in DocBook.
Per la prima parte, sono arrivato alla lettera G. Per la seconda, ho trovato eDE che sembra funzionare in un ambiente Win, e che mi ha permesso di fare quello che si vede qua (160K) in formato “un unico file”, e qua come insieme di file, uno per lettera.
Dritte su come far funzionare meglio l’accrocchio, ad esempio per togliere il “capitolo N” oppure per avere un diverso stylesheet che converta l’originale in formato fortune, sono sempre benvenute. Puntatori a sorgenti XML vanno bene… poi posterò anche il mio :-)
Coscienziosità felina
A casa abbiamo due gatte,Momo e Ariel. Come tutti gli esseri viventi, non sono assolutamente interscambiabili: ciascuna ha i suoi gusti e le sue manie.
Momo ad esempio ha l’abitudine di grattare con la zampa quando la pappa non le piace, come se volesse coprirla allo stesso modo dei suoi bisogni. Deve essere una cosa istintiva, visto che è stata raccolta da Anna quando aveva un paio di giorni al massimo…
Stamattina, mentre facevamo colazione, Anna prende una ciotolina e ci versa dentro un po’ di yogurt, che piace parecchio ad Ariel; in effetti si mette lì a leccare con gusto. Dopo un po’, Momo passa da quelle parti – se la sorella sta facendo qualcosa, non sia mai detto che non si faccia una verifica! Ariel se ne va saziata, Momo annusa la ciotolina e si mette a raspare segnalando la sua disapprovazione. Poi si sposta su un altro punto della ciotola, annusa e raspa. Oh, ha continuato per un paio di minuti, verificando su tutta la circonferenza della ciotola il suo contenuto, e lamentandosene. Ah, le ciotole per così dire “ufficiali” erano da tutt’altra parte.
La scena è terminata solamente quando Anna si è alzata e ha tolto il corpo del reato. Non so, credo che il problema non fosse tanto lo yogurt rimasto quanto l’avere messo un manufatto chiaramente alieno nel suo spazio vitale.
deficit italiano
Ieri l’Istat ha diffuso i dati del primo trimestre 2004 (all’anima della velocità), dove si vede che il deficit è stato al 6.1% del PIL. Subito tutta una serie di commenti sulla “situazione molto preoccupante”. Peccato che nel primo trimestre 2003 il dato era… al 6%. Il primo trimestre, per come si pagano le tasse in Italia, è sempre pesante.
Insomma, con tutti i motivi che ci sono per dire che l’economia sta andando da schifo, bisogna proprio prendere quelli fasulli?
brutta giornata
Qui sul mio pc da ieri pomeriggio non funziona più klipfolio, nel senso che non
parte nemmeno. (beh, come sempre la maieutica funziona, e quindi in questo
momento mi è venuto in mente di rinominare il mio file preferences.xml…
così parte :-) )
Il mio antivirus non parte nemmeno più, magari è un po’ scaduto.
Ho scoperto che non posso usare ftp over http per fare un backup del mio sito (ah, FileZilla sembra molto simpatico)
Forse devo smetterla di usare windows.
come buttare via R&D in Italia
Chi vuole avere un esempio pratico di cosa significano “dal vivo” parole come “esternalizzazione”, e vuole scoprire la considerazione di ricerca e sviluppo in Italia, può fare un salto sul blog di mestesso (tutto attaccato).
Match di imprò a Cesate
Sabato sera ore 21:30, se non ho capito male al centro sportivo. Io gareggio.
Aggiornamento: Ecco qualche informazione in più.
Sabato 17 luglio a Cesate (MI) presso il Centro Sportivo Comunale
via del Centro Sportivo
ore 21,30 – ingresso libero
(e per chi ha fame: Bar – Paninoteca – Ristorante – ampio parcheggio)
info 02 3082611 – 340 0646091
Altro che le nostre autostrade
Su City c’è uno stelloncino Ansa che riporta una notizia dell’Observer, che afferma che il governo britannico sta studiando un pedaggio di 1,3 euro al chilometro su tutte le strade del paese.
Avete presente cosa significa 1,3 euro su tutte le strade? Ad esempio, il costo dell’autostrada Torino-Milano è di 0,06 euro al chilometro.
Sono andato a cercare l’articolo originale. Il prezzo indicato dovrebbe essere corretto (per la precisione è 87 pence al chilometro), ma sarebbe solo su alcune strade e solo nelle ore di punta.
A parte che il sistema continua a sembrarmi un’idiozia, qualcuno ha anche fatto notare come i guadagni sarebbero solo teorici, visto che oltre a dover mettere un ricevitore satellitare su tutte le auto si consumerebbe meno benzina il che fa bene per l’ambiente ma non per le tasse relative. Insomma, fare i conti non è così semplice.