<em>Il Sabato News</em> versione estiva

Con l’estate, le locandine del settimanale del sud Milano si sono arricchite di una fotografia a colori per sottolineare la notizia principe. Passi questa settimana, in cui si annuncia che è stato trovato un cadavere sotto il ponte della tangenziale – e la foto è ovviamente del pilone del ponte. Ma la settimana scorsa abbiamo scoperto che si è rotto un ascensore e una persona cade dal quarto piano, facendosi solo una botta in testa. La foto era del tizio vistosamente fasciato.

crumirismo atto "dovuto"

Lo sciopero dei lavoratori contro il padronato è un’extrema ratio: un modo in cui il dipendente perde dei soldi ma ne fa perdere si suppone di più al padrone, e gli fa capire che in un certo senso entrambi sono sulla stessa barca, e che conviene arrivare a più miti consigli.
Da oggi non è più così, almeno per la società Autostrade. In occasione dello sciopero di oggi dei casellanti – tra l’altro, uno sciopero che non solo non dà problemi alle terze parti, ma anzi semplifica la vita… – un comunicato precisa che “pagare il pedaggio è un atto dovuto”. Anche se non fossimo in Italia, il concetto sarebbe immediatamente rimandato al mittente… ma magari c’è chi è ottimista.

<em>Alice nel castello delle meraviglie</em>

Ieri, vista la giornata non esattamente delle migliori, Anna e io abbiamo pensato di vedere se c’era qualche mostra interessante. Alla fine siamo finiti al Castello Sforzesco, dove c’è questa mostra temporanea, sottotitolo “Il mondo fuori forma e fuori tempo nell’arte italiana del Novecento”. Il biglietto è compreso in quello della visita al Castello, e costa tre euro con i quali potete anche vedere le collezioni del Castello. Noi abbiamo girato la parte principale, dove si trovano soprattutto reperti di architettura e monumenti, ci siamo trovati un po’ di fogli informativi che però almeno dal mio punto di vista completista non è che informassero molto. Vabbè.
La parte dedicata ad Alice è invece molto bella, pur non avendo chissà quali capolavori. L’allestimento però è fatto molto bene, e secondo me valorizza le opere, anche se d’altro canto rende difficile contestualizzare gli artisti: ma forse non si può pretendere troppo dalla vita. Una piacevole e consigliabile visita, però.
La mostra resterà allestita fino al 18 settembre, orario 9-17.30, lunedì chiuso.

"beach" volley

Dopo avere saltato per motivi vari un paio di partitelle a basket che alcuni miei colleghi si erano messi a fare le scorse settimane, stavolta ho detto “va bene, vengo anch’io”. Peccato che gli altri abbiano deciso “va bene, ma stavolta si gioca a beachvolley”. E ancora più peccato che, per una serie di defezioni, con me si era in quattro, quindi non potevo nemmeno dare forfait.
Premessa: sì, si può giocare a beach volley a Milano. Siamo andati in un centro sportivo in via Washington, dove oltre ai campi da tennis ne hanno fatto uno con la sabbia (chissà se, come maligna Ugo, è una Pura Sabbia Padana) e la rete. Avevamo un’ora (abbondante, perché siamo arrivati in anticipo e non c’era nessuno) di tempo per giocare: io ho iniziato più o meno baldanzoso ricordandomi che in fin dei conti venti (venticinque?) anni fa avevo giocato un po’ a pallavolo, e ho scoperto che il campo è praticamente grande uguale (8*16 invece che 9*18) ma appunto ci si sta in due invece che in 6, e che la sabbia ti rallenta che è un piacere… oltre naturalmente a non avere più fiato. Il risultato finale è stato di un pollice mezzo slogato (ahia) e di un dolore odierno alle gambe.

Attentati a Londra

No, non ho sbagliato a scrivere la categoria (“io”). È proprio che li sento distanti, anche rispetto ad esempio a quelli madrileni dell’anno scorso. Non so se sono io che oggi comunque sono in una giornata no, oppure sto diventando più cinico e/o menefreghista del solito.

Brevetti software: per il momento stop

Il Parlamento Europeo ha bocciato quasi all’unanimità la direttiva sui brevetti software.
I più ottimisti dicono che i parlamentari europei si sono arrabbiati perché la Commissione non ha voluto tenere conto del loro parere; i pessimisti dicono invece che le multinazionali temevano che tra tutti gli emendamenti che erano stati proposti ne sarebbe passato qualcuno che in pratica le avrebbe messe in difficoltà, e hanno preferito convincere i loro lobbizzati a votare contro, per poter ripartire tra un po’ quando il chiasso si sarà spento. Per il momento, respiriamo.

mozzarella globale

Oggi sono restato a pranzo in mensa. Ho preso una mozzarella (alternative possibili: crescenza), dell’insalata (oppure c’erano carote lesse), una micromela (micropesca) e una bottiglietta d’acqua. Hanno detto che ci sono stati problemi con la cucina: non che generalmente ci sia molto di più, intendiamoci.
Mentre mi centellinavo il mio lauto pasto, ho dato un’occhiata alla confezione della mozzarella (Galbani Santa Lucia, per onor di completezza): ho così scoperto che è stata prodotta… in Slovacchia. Nulla di illegale, né mi preoccupo dell’igiene o d’altro: resto solo basito.

IVC

Il rito della ricezione della busta paga si è molto impoverito negli anni. Già il fatto di avere lo stipendio accreditato sul conto dà un brutto colpo; ma qui in TIM non esiste nemmeno il rito della consegna del foglio riassuntivo, che ci dobbiamo pigliare via internet. Va così a finire che uno non ci pensi nemmeno troppo su. Però venerdì mi ero ricordato di scaricare il pdf, ci avevo dato un’occhiata e avevo notato che dal 1. maggio (quindi già il mese scorso) il mio stipendio era aumentato: c’era infatti una voce ulteriore, “IVC”, per la bellezza di setteeuroecinquantatrécentesimi (lo scrivo in lettere, perché sembra un po’ di più). Sulle prime mi sono chiesto come mai non l’avessi notato il mese scorso, poi ho visto che questo mese avevo anche gli arretrati. Data l’entità della cifra, ammetto di essermene dimenticato.
Finalmente ieri pomeriggio prima di uscire guardo le comunicazioni aziendali in bacheca, e scopro che la sigla sta per “Indennità di Vacanza Contrattuale”, viene automaticamente erogata dopo sei mesi dalla scadenza del contratto (che in effetti valeva fino al 31 ottobre scorso) ed è pari per i primi tre mesi (dopo non lo so…) al 30% dell’inflazione progammata per quest’anno, immagino rispetto al minimo contrattuale.
Ad essere sincero mi sembra una presa in giro.