No, non parlo delle prime chiappe nude su Famiglia Cristiana: tanto ci hanno già pensato Corsera e Repubblica.
Preferisco una visione più minimale, e recupero da Leggo questa chicca. Non solo le donne più attraenti risultano qulle con i più alti livelli di estrogeni (ma una volta non li chiamavano feromoni?), ma – udite udite – “i visi al naturale sono meno attraenti dei visi truccati”. No, la ricerca non sembra essere stata sponsorizzata da un produttore di cosmetici, ma dalla università di St. Andrews a Londra.
Chi vuole divertirsi, può leggere l’articolo del New Scientist, il comunicato stampa ufficiale, oppure scoprire che l’autrice non è nuova a simili ricerche.
libreria 2
dopo il Sudoku, il Kakuro!
Nel caso qualcuno voglia portarsi avanti col lavoro e poter dire “io lo conoscevo già”, sfrutto Leibniz* e parlo del Kakuro. Il gioco, a vederlo da lontano, assomiglia a uno schema di parole crociate autodefinito, nel senso che le caselle nere possono avere un numero che è la “definizione” della riga corrispondente: solo che la definizione è un numero, che sarà la somma dei numeri messi nelle celle (numeri da 1 a 9, come nel sudoku). Ma c’è ancora un vincolo: nella “definizione” non possono esserci due numeri uguali.
Se non siete ancora scappati, vi faccio un esempio pratico. Se abbiamo la definizione “4” per una voce con due caselle, i valori da inserire non possono essere 0 e 4 (lo zero non è valido), né 2 e 2 (avremmo ripetuto la stessa cifra), quindi devono essere 1 e 3. Che siano nell’ordine 13 o 31 non lo possiamo sapere, se non guardando alle altre definizioni e applicando un po’ di logica (e tante somme…)
Per chi vuole provare, un sito con schemi online è dokakuro.com (che fantasia)
Non dire il mio nome (libro)
Il titolo del libro che la Autorevole Giuria di OneMoreBlog mi ha immeritatamente assegnato (Paola Presciuttini, Non dire il mio nome, Meridiano Zero – Gli Intemperanti 2004, pag. 285, € 11, ISBN 8882370844) racchiude in un certo senso la storia: la ragazzina tosco-napoletana di basso ceto vuole fuggire non solo da Rosignano Solvay e dalla famiglia, ma anche dal proprio nome, che ci verrà detto solamente all’ultima pagina. Non appena scappata di casa ancora diciassettenne lei diventerà Pedro, e troverà nonostante tutto il suo amore.
In questa terza fatica letteraria della Presciuttini, personalmente ho trovato troppo frammentata la prima parte: anche con il senno di poi, i flashback spezzettano inutilmente la storia, che invece scorre davvero velocemente nella seconda e terza parte. La caratterizzazione della protagonista è indubbiamente azzeccata, soprattutto per il punto di vista che ha su quello che capita intorno a lei. Il mondo, anzi i due mondi, che ha frequentato sono infatti descritti in maniera oserei dire asettica, senza costringere nemmeno il lettore a tranciare giudizi. Peccato che le date del suo soggiorno fiorentino non tornino; un piccolo neo di editing.
librerie
Oggi c’è stata l’annuale pulitura della libreria. In pratica, abbiamo tolto tutti i libri, pulito i ripiani, e rimesso i libri più o meno nello stesso ordine (il “meno” è collegato al fatto che sia io che Anna abbiamo un nostro ordine peculiare, e che avendo la libreria praticamente piena non riusciamo mai a mettere i nuovi libri a posto).
Garantisco che i libri sono tanti.
Scelte strategiche
Sappiamo tutti in che situazione versi Alitalia. Bene: ho ricevuto una lettera dove mi si dice che “Il programma MilleMiglia ha scelto di tornare a comunicare con i propri clienti attraverso il suo strumento più prezioso: il Rendiconto” (neretto loro). Notare che io avevo scritto sul sito che volevo solo informazioni via e-mail…
Cosa avranno ipotecato questa volta per trovare i soldi?
Ah, il ponte
Ieri pomeriggio, guardando i parcheggi che miracolosamente spuntavano dalle mie parti, Anna mi ha fatto notare che sarebbe stato stupido non prendere l’auto per andare in ufficio oggi: tra l’altro, i mezzi hanno l’orario del sabato e quindi ce ne sono anche meno. Ho seguito il suo consiglio, ed effettivamente ci ho messo trentaquattro minuti invece che la ormai purtroppo solita ora. Sembra di essere in vacanza.
Toh.
Hanno defaced (defacciato? sfacciato? insomma, hanno craccato la pagina mettendo il loro bel logo) la pagina delle comunità di Splinder.