Quando gli straordinari servono

Mi sono sbagliato.. Le Camere si sono chiuse sabato scorso, ma qualcuno è rimasto dentro e ha approvato – questa volta definitivamente – la legge Pecorella sull’inappellabilità. Non ho capito esattamente come: l’articolo 77 della Costituzione afferma infatti solamente
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
Quando, in casi straordinari di necessità e d’urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.

Qui non si tratta certo di “provvedimento provvisorio”, ma sono certo che ci sarà qualche ottima altra ragione. (per i curiosi, ho trovato qualcosa qua, anche se indiretta: si spiega che se una legge è stata rimandata alle Camere da dal Presidente della Repubblica e “le Camere sciolte, che pur ne hanno la facoltà e l’hanno esercitata, non abbiano proceduto ad una nuova deliberazione …”)
Ma d’altra parte nessuno ha capito il vero motivo per questa legge: fare risparmiare soldi ai contribuenti. Lo dimostra il fatto che anche un’assoluzione “perché non è possibile attribuire con certezza l’atto” (l’equivalente della vecchia “insufficienza di prove” non è appellabile. Ma non è venuto in mente a nessuno quante ricerche inutili verranno evitate? se non ce l’hanno fatta la prima volta, a trovare prove a carico, perché dovrebbero avere maggior fortuna in seguito?
E questi comunisti ex-comunisti post-comunisti invece avrebbero voluto continuare a vessare il povero cittadino, invece che presumerlo innocente!

informazione tecnica

Ieri sera verso le 21 la pista ciclabile che tentavo di fare in via Olona era bloccata da un’auto (per una volta non un’Audi ma una Z3) che l’aveva adibita a parcheggio.
Ora io non sono un tipo da azioni distruttive, quindi non mi pare il caso di tagliare le gomme per spiegare che forse non è il caso di lasciare la macchina alla pene di segugio. Però credo che sgonfiare un paio di gomme sia un’idea interessante, perché costringe il tipo ad andare a passo d’uomo a cercare un benzinaio e perdere così il tempo che aveva creduto di guadagnare con la sua “intelligenza”.
Il problema è che io sono all’abc su queste cose. C’è qualcuno che può darmi qualche dritta?

Economia di mercato

Una volta i lavavetri modificavano il loro mercato (vendendo le mimose) l’8 marzo. Ora a quanto sembra puntano anche a san Valentino; ne ho visti due con dei mazzi di fiori non meglio identificati (erano lilla-violetti. Sono un pessimo maschietto). Molto interessante notare come i due avessero lo stesso tipo di mazzo. Non che la cosa faccia stupire più di tanto: sarebbe carino scoprire chi è lo sfruttatore.

Globali e solidali (libro)

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Il sottotitolo di questo libretto (Pietro Merli Brandini, Globali e solidali, Edizioni Lavoro – I grandipiccoli 2005, pag. 100, € 5, ISBN 88-7313-136-0) è “Nuovi scenari economici e nuove strategie sindacali”; l’autore del resto è stato per molti anni dirigente Cisl. Gli argomenti trattati sono la globalizzazione e il cambiamento del ruolo del sindacato; mentre quest’ultima parte è svolta in una maniera piuttosto circostanziata, mi pare che sulla globalizzazione l’autore dia degli spunti interessanti, ma poi non riesca a trarre delle conclusioni pratiche. Soprattutto, quello che pare mancare è una coesione del libro; è come se ci fossero tanti piccoli saggi indipendenti.
Per non parlarne solo male, aggiungo due punti molto interessanti del testo sono l’analisi sociopolitica del motivo per cui la Francia dovrebbe nuovamente diventare la forza trainante dell’Unione Europea, e le (terribili) statistiche sulla differenza tra produttività e aumenti in Italia negli anni ’90, sia nel pubblico che nel privato. Anche tenendo conto dell’inflazione, si comprende quali siano i nostri veri problemi.

chi firma ai referendum

Anche se praticamente fuori tempo massimo, Anna e io oggi abbiamo firmato per il referendum sulla Costituzione. Lo so, le nostre firme erano inutili, ma ci sono anche dei principi che uno intende seguire.
Nel sereno ma freddo pomeriggio c’erano una dozzina di persone in fila davanti a noi, e come purtroppo ci capita spesso in queste occasioni eravamo i più giovani; fortunatamente poi si sono aggiunti alla coda alcuni che giovani lo erano davvero. Ma quello che mi ha stupito di più è che, dando un’occhiata ai dati di chi aveva firmato prima di me, c’era uno della classe 1922. Che voglia!

quelli che (qualsiasi) calcio

Venerdì sera arrivo a casa qualche minuto prima delle 19:30, e accendo la radio per sentire il GR di Radiopopolare. Esce fuori una voce in arabo. Ora, Radio Maria spesso sfora frequenza, ma questo non mi pareva esattamente il caso. Dopo un paio di minuti ho scoperto l’arcano. Stavano trasmettendo la radiocronaca della finale della Coppa d’Africa di calcio, mentre all’auditorium della radio c’era un centinaio di tifosi che guardavano la partita al maxischermo. Solo che la gara è finita ai rigori, e pertanto il notiziario è stato trasmesso con quasi mezz’ora di ritardo.
Insomma: a Radiopop saranno alternativi, ma quando c’è il calcio non ci sono storie!

siamo di nuovo qua

Per tutti quelli che in questi giorni si sono preoccupati: c’è stato semplicemente un cambio di fornitore di connettività del mio provider venerdì scorso, cambio che è funzionato perfettamente – venerdì pomeriggio mi potevo connettere via ssh – ma che ha avuto come effetto secondario il problema che – fino a che i DNS non conoscevano il nuovo indirizzo – nessuno poteva raggiungere il sito; e anche se uno conosceva l’indirizzo IP, si trovava un altro sito (anch’esso ospitato su questo server).
Adesso si torna alla programmazione usuale.