Gli ex Monopoli di Stato, ora Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, hanno deciso che i siti di scommesse online che non pagano le tasse sulle vincite non devono essere raggiunti dall’Italia, come potete leggere qui [pdf] (questa, sempre in pdf, è invece la lista dei siti da bloccare).
La cosa non è bella non tanto per i siti in sé, quanto perché è passato il principio che l’internet provider deve bloccare l’accesso a un certo sito, più o meno come fanno in Cina.
A quanto mi si dice, però, ci sono dei problemucci tecnici, leggasi “non ci riescono mica” :-)
Giovanni Gandini
È morto la scorsa settimana, eppure l’ho scoperto solo oggi per caso.
Per me è sempre stato “il vecchio e garbato signore”, forse perché quando lessi le prime annate di Linus (nota a latere: nemmeno un epitaffio sul sito :-( ) che mio zio aveva conservato religiosamente io ero sì e no un decenne e quindi tutti erano vecchi, o forse perché lui si presentava così negli articoli che era tornato a scrivere per la rivista a fine anni ’90.
Sarà proprio per questo che non ne ha parlato nessuno? Non faceva abbastanza notizia?
Google Fratello
Ieri sera ho aggiornato la versione delle mie citazioni matematiche. Nell’ottica di un sempre migliore servizio al cliente :-), ho pensato che sarebbe stato utile aggiungere una pagina contenente solo le citazioni aggiunte. Fatto questo, ho aggiornato la mia homepage indicando nell’apposito riquadro le novità.
Stamattina ho controllato se qualcuno fosse passato a leggere la pagina. Bene, il log mostra due accessi. Uno è il mio alle 21:42; il secondo, alle 3:29 di stamattina, è questo.
66.249.71.54 - - [21/Feb/2006:03:29:41 +0100] "GET /mate/citazioni/new.html HTTP/1.0" 200 78203 "-" "Googlebot/2.1 (+http://www.google.com/bot.html)" 0 xmau.com
Arrendiamoci (o modifichiamo il nostro robots.txt).
Ricorrenze
Oggi è l’anniversario del Grande Disastro del Carrello da Tè.
Per una Milano connessa
Venerdì pomeriggio ho pedalato fino alla libreria Archivi del ‘900, dove Davide Corritore (noto anche come “quell’altro” a chi ha seguito le primarie per il candidato sindaco milanese) ha fatto organizzare ad Alberto Biraghi un incontro su una proposta per una cablatura completa di Milano, sia wireline che wireless. La parte tecnica della proposta è stata presentata da “zeta e zeta”: Marco Zamperini di Etnoteam, e Herman Zampariolo, presidente di iLight Powerline Communications. Completavano i relatori Beppe Caravita, e Fiorella De Cindio della Rete Civica Milanese.
Che dire? La stima dei costi per sfruttare la rete AEM per veicolare la banda larga in casa di tutti a Milano e intanto aggiungere hotspot per strada dovrebbe aggirarsi sui 35 milioni di euro – un terzo di fermata di metropolitana. Perché non la si fa? perché Tronchetti Provera non vuole.
Io non posso dire molto essendo in conflitto di interessi :-), però mi suona difficile riuscire a dare la banda larga in questo modo. Connettività sì, e probabilmente in zone non troppo abitate anche banda larga, ma in genere ci potrebbero essere dei problemi. Il secondo punto che mi pare sia mancato, se non in parte nell’intervento della De Cindio, è che non so quanto il digital divide milanese sia davvero dovuto alla mancanza delle infrastrutture (a prezzi popolari, sottinteso).
Giudizi personalissimi: Corritore ha davvero la faccia simpatica; in compenso, continuo a non avere alcuna affinità Beppe Caravita. Non mi è piaciuto il suo intervento, puramente politico e nel senso più deteriore del termine. Credo che entrambi sopravviveremo lo stesso :-)
PS: qualche foto (quelle di gruppo venute malino). gruppo1 – da sinistra, Herman Zampariolo, Beppe Caravita, Davide Corritore, Fiorella De Cindio; gruppo2 – da sinistra, Alberto Biraghi, Marco Zamperini, Herman Zampariolo e Beppe Caravita; Alberto Biraghi; Davide Corritore.
Corso di fumetto
Nonostante la mia nota abilità manuale – che in genere tende a zero – quest’autunno ho deciso che dovevo imparare a fare dei fumetti. Non chiedo troppo, se uno ci pensa un attimo: niente verismo, pochi tratti e via.
Dopo avere scoperto che non è così facile trovare libri che ti spieghino come fare, ho pensato di iscrivermi a un corso del Comune di Milano; ieri c’è stata la prima lezione (di 15, non credo che diventerò Cavazzano).
Commenti: innanzitutto ho indubbiamente amplissimi margini di miglioramento, come si suol dire; e fin qua me lo potevo immaginare. Quello che non mi immaginavo è che tra la ventina di partecipanti avevo almeno dieci anni più di chiunque altro. Passi l’insegnante, ma è possibile che anche gli allievi fossero pischelli diciottenni con giusto qualche trentenne nascosto nel gruppone?
Saga Alfa Romeo – continua
Beh, non vorrei che mi toccasse fare una categoria tutta per questa storia…
Ieri avrebbero dovuto riconsegnarci l’Alfa. Mi chiamano dall’officina verso le due e mezzo – Anna sarebbe dovuta essere a Palermo. Io faccio “bene, vengo a prendere l’auto stasera?” e dall’altra parte “beh, no. Ieri abbiamo cambiato il copricoppa dell’olio, fatto un giro, sembrava tutto a posto… ma stamattina c’era ancora una goccia d’olio”. Il dialogo continua peggio di una comica: “bene, allora passo a prendere l’auto sostitutiva che ci avevate promesso?” “Domattina l’auto sostitutiva è pronta.” “Ma si era detto stasera!” “Sì, ma la signora oggi non era a Milano…” (in realtà è tornata a casa per pranzo, ma non è questo il punto).
Per farla breve, ieri sera luna Nuova Panda è spuntata e me la sono potuta portare a casa. Non si sa ancora che diavolo abbia stavolta la macchina: quando ho chiesto informazioni, la risposta è stata “vi terremo aggiornati”, al che io ho risposto “guardi, io sono tranquillissimo perché tanto stavolta non devo pagare nulla, ma mia moglie comincia ad arrabbiarsi. E voi l’avete presente, vero?”
Vedremo che succede: mi sa tanto che gli convenga prendere un motore nuovo e sostituirlo, perdono sicuramente molto meno tempo.
Attenti al ductus
Repubblica, sempre sulla notizia (™ dµ), ci fa sapere che non sappiamo più usare la penna. Ma con quali parole!
«Molti scrivono con lo stampatello che non è una cosa da poco, significa rinunciare al ductus, all’andamento sinuoso, flessibile della scrittura», secondo il docente di linguistica Raffaele Simone.
Spero di sopravvivere lo stesso (a parte che la mia scrittura è uno stampatello minuscolo corsivizzato, colpa del don Bianco a Valsalice che mi costringeva a scrivere in corsivo)