l’occhio del padrone ingrassa il cavallo

Repubblica ci fa sapere che è stato scoperto un nuovo asteroide, 2006 HZ51, che tra due anni potrebbe colpire la Terra. Ma aggiunge subito di non preoccuparsi:
«bisogna attendere ancora qualche settimana prima di essere certi di un’imminente catastrofe. È il tempo necessario per poter calcolare l’orbita dell’asteroide con maggiore precisione, un calcolo che solitamente diminuisce notevolmente le possibilità di uno scontro planetario».
Avete letto bene. È il calcolo a far diminuire le possibilità, non – come ci si sarebbe aspettato – la maggior precisione dei conti che elimina alcuni casi. Secondo me l’articolista stava pensando al miracolo per cui i risultati degli exit poll cambiano repentinamente non appena si fa il conteggio delle schede!

totopresidente

Così Ciampi rinuncia al reincarico. E lo fa anche in maniera bella tosta, mettendo praticamente in chiaro che o si cambierà la durata del mandato, o nessuno avrà il coraggio in futuro di ricandidarsi. Per un presidente che nei suoi discorsi ha sempre detto banalità condivisibili proprio per il loro contenuto nullo, è davvero un bel colpo.
Silvio ci è rimasto male, dopo che aveva puntato tutto su colui che fino a qualche settimana fa detestava, e così è tornato alla sua prima idea: la Casa delle Libertà, «avendo dalla sua parte la maggioranza assoluta degli italiani» (ipse dixit), presenta un gruppetto di persone degno della carica e scevro di ogni sospetto di komunismo, e l’Unione potrà scegliere chi vuole. Credo che a sinistra qualcuno apprezzi seriamente questo metodo, così può dire che non è colpa sua.
E lo squillo di tromba che risponde a sinistra? Mah. D’Alema ha fatto finta di volere la presidenza della Camera in modo da poter fare il bel gesto e guadagnarsi i punti-Quirinale; Amato sta zitto per piazzare la sua zampata, ma potrebbe avere esagerato col silenzio; altri al momento non si vedono (Tina Anselmi è purtroppo messa troppo male di salute), ma si sa che se si passano le prime cinque votazioni il tutto diventa come un conclave: chi entra papa ne esce cardinale.
La mia speranza? che eleggano Minimo, magari si toglie dalle palle (anche se il precedente di Cossiga non induce a sperare troppo).

Terroristi un po' strani

Da Haramlik, via Storie di me, una analisi davvero accurata degli attentati in Egitto della scorsa settimana a Dahab. Generalmente non apprezzo il modo di scrivere di Lia né vado molto d’accordo con le sue idee, ma in questo caso mi fido molto più di lei – che ricordo avere esperienza di prima mano dell’Egitto – che dei Grandi Opinionisti dell’italico mondo dei media.
Per chi è ancora più pigro di me e non ha voglia di leggersi il tutto, ecco un executive summary: “l’attentato è stato fatto apposta per non toccare eventuali turisti occidentali e incolpare gli oppositori di Mubarak”.

macché bici a rotelle!

Vorrete mica che nella patria dell’operatore ecologico e del sordo preverbale si possa avere una bicicletta con le rotelle? Non sia mai che la plastica mente del giovin virgulto che cerca di imparare a reggersi in equilibrio sia rovinata dal pensiero di quella parolaccia. Come da volantino preso oggi all’Iper, bisogna parlare di “stabilizzatori laterali”, termine che è indubbiamente corretto – anche se a questo punto una coppia di pattini andrebbe lo stesso bene – ma dona una dignità maggiore all’umile strumento.

timbratrici ritardatarie

Ieri sera prendo il 15 per tornare a casa: timbro il biglietto, lo guardo, e noto che l’ora indicata è le 16:50. Mi viene un dubbio: sono forse uscito un’ora prima? No, controllo il mio orologio e deduco che è la macchinetta ad essere indietro di un’ora. Visto che tanto il tram è fermo al capolinea, avviso il conducente, che mi dice che non ci può fare nulla, visto che tutte le timbratrici hanno l’ora settata da remoto (mah), e di avvisare eventualmente il controllore che ti fermasse poi in metropolitana… tanto c’è il numero della macchinetta. Per fortuna non ho dovuto mettermi a perdere tempo a discutere a una controllo.
La cosa più interessante, almeno da un punto di vista sociologico, è però un’altra. Ho fatto più di venti minuti di viaggio, ed ero seduto proprio davanti alla macchinetta incriminata, dove avrà timbrato una dozzina di persone. Nessuno si è accorto della cosa, nonostante alcuni avessero dato un’occhiata al biglietto timbrato. L’orologio era ancora indietro, perché ho visto uno di questi biglietti prima che la tipa lo riponesse in borsa, e l’ora era appunto quella vecchia. Comincio a pensare di essere parecchio più strano della media.

choc termico

L’autopsia dei soldati morti a Nassiriya afferma che la causa della morte è stata uno “choc termico”. Hanno paura di dire alla gente che sono bruciati vivi?