Pisanu teme il pericolo degli Antagonisti alle Olimpiadi.
aria – sempre peggio
aggiornamento categorie
Ho rimesso a posto (almeno spero… altrimenti sono messo bene) le categorie sul blog, creando una serie di archivi per quanto scritto in passato. Non sono certo che qualcuno visualizzi il blog in questo modo, ma non si sa mai.
Ero convinto di avere salvato da qualche parte le operazioni da fare, ma non ho più trovato il file; garantisco che – anche se SQL è stato inventato da un matematico – la logica interna mi sfugge ancora, e tirare fuori la query
update mt_placement set placement_category_id = (select category_id from mt_category where category_label = 'y2005_pipponi') where placement_entry_id = (select entry_id from mt_entry,mt_category where entry_created_on < '2006-01-01 00:00:00' and placement_entry_id = entry_id and placement_category_id = category_id and category_label = 'pipponi');
mi è costata non so quanti neuroni.
PS: inutile dire che adesso mi salvo le query da fare direttamente nel sito.
percentuali elettorali
Stavolta temo bisogni spiegare le cose al giornalista di Repubblica on line che spiega che l’emendamento del Castagnetti italoforzista che afferma “Ogni sesso non può essere rappresentato in misura superiore alla metà dei candidati della lista medesima” è in contrasto con il comma successivo che richiede che “ogni sesso non può essere rappresentato in una successione superiore a tre”.
Se qualcuno ha delle conoscenze nella redazione del foglio scandalistico scalfariano, gli faccia notare che la successione MMMFFF rispetta perfettamente entrambi i vincoli.
Mi sembra però più divertente chiedersi – e chiedere magari a Castagnetti – cosa succede nel caso che il numero di candidati in una lista sia dispari. Ad esempio, su nove persone non possono esserci più di quattro maschi e quattro femmine. E il nono? asessuato o transessuale?
Aggiornamento: come capita spesso il Grande Fratello scalfaro-orwelliano ha modificato l’articolo, ma questa volta sono stato più veloce e ho catturato la schermata :-)
sondaggisti cattivoni
Sabato scorso chi ha letto il Corsera si è trovato l’ennesima esternazione di Silvio B.. Quello che mi preme pubblicizzare è però una semplice frase del premier: “Tutti i sondaggi stranamente si discostano l’uno l’altro di un solo punto. È una cosa che fa pensare all’esistenza di un vero e proprio sindacato dei sondaggi per influenzare i cittadini.”
Peccato che – se i sondaggi sono fatti bene – è ovvio che i risultati non debbano essere troppo diversi l’un l’altro. Tutta la difficoltà nel fare previsioni sta proprio nell’estrapolare dati!
Il tutto naturalmente a meno che non si voglia l’effetto Montecarlo: si lanciano i dadi fino a che non viene fuori il risultato che si vuole.
come fregare l’automobilista
Sabato siamo andati al mare (Pietra Ligure, per i curiosi) a trovare la nostra amica Marina. Faccio benzina a Castelnuovo Scrivia ovest, dò il bancomat per pagare… e mi fanno firmare la ricevuta, invece che digitare il codice.
Controllo se per caso ho dato la carta di credito invece che il bancomat, visto che a volte mi capita, ma non è così. Molto più banalmente, il mio bancomat vale anche sul circuito Maestro, tanto che ad esempio al supermercato a volte mi chiedono come voglio pagare. Ma al supermercato non gliene importa nulla del mio tipo di pagamento, mentre qua col bancomat la commissione la paga il benzinaio e con la carta di credito l’euro e mezzo lo caccio io.
Conclusione: non fermatevi a fare benzina in quell’area di servizio.
Decennale
Oggi ricorrono dieci anni dalla promulgazione ella Legge 6 febbraio 1996 n.52, che all’articolo 17 ha allungato da 50 a 70 anni il diritto d’autore.
Per amor di precisione, quella legge è un omnibus, visto che in vista della scadenza anticipata della legislatura ci hanno ficcato una serie di leggi scorrelate tra loro che avevano come unico punto in comune il fatto che erano direttive europee che dovevamo recepire: quella sul diritto d’autore è la n. 98 del 1993 e quindi eravamo come al solito in ritardo.
Diciamo che i più felici per la legge sono stati quelli della Mondadori, che hanno potuto godere ancora per dieci anni della protezione sulle opere di Pirandello.
satira cattolica
Ieri sulla Stampa (a parte i toni trionfalistici sull’inaugurazione della metropolitana di Torino. Se voi non siete subalpini almeno quarantenni, non potete capire…) il “Buongiorno” di Gramellini riproponeva la vignetta postata da Vauro sul Manifesto il 28 gennaio, e si chiedeva se c’era una differenza, senza sapere dare una risposta.
La vignetta rappresenta il Cristo in croce tra i due ladroni; Gesù sta sparando ai due, dicendo “sorry, è la nuova legge”. Pur tralasciando il fatto che la religione cristiana non ha il tabù della rappresentazione di Cristo, c’è un punto che accomuna la vignetta con le altre: sono completamente fuori contesto. La “nuova legge” è quella infatti che allarga i casi di legittima difesa fino a potere ammazzare chi entra in casa tua. Certo, se la legge avesse affermato “si raddoppiano le pene se il reato è stato fatto da più di una persona” allora la vignetta, oltre che essere molto più dissacrante – in pratica, a Gesù sarebbe stato dato del ladro – avrebbe avuto un senso. Ma così, che ci azzecca?
Aggiornamento: adesso il link c’è.