A quanto pare (al momento in cui scrivo il sito ufficiale non riporta ancora nulla) la direzione del Tour de France ha escluso dalla corsa Ivan Basso, oltre a Mancebo e Beloki: per quanto riguarda Ian Ullrich, il suo team ha fatto che toglierlo direttamente dalla squadra.
Il tutto nasce da un’inchiesta spagnola sul doping, di cui però non si sa molto di più.
Premesso che avere Rijs come capitano della squadra ciclistica di Basso è una garanzia sulla qualità della “farmacia interna” del team, e che continuo ad avere il forte sospetto che a un certo livello siano tutti dopati – non bastano i ricostituenti a mantenere certi risultati così a lungo – confesso che le prese di posizione dell’organizzazione del Tour mi sembrano talebane e ipocrite. Talebane perché fatte prima di un qualunque tipo di processo, basandosi solo su un’inchiesta; ipocrite perché – come si è visto con Armstrong e l’EPO, presa ancora l’anno prima del suo inserimento nei farmaci non consentiti – viene fatto in modo che quel che è stato non si può toccare.
E se venisse fuori che è stata tutta una bufala?
aggiornamento: un famoso esponente del ciclismo calmo dà questo link a Cycling News con qualche notizia in più.
Quante cose successe ieri!
Oggi Leggo mi ha deluso: nessuna notizia degna di nota da commentare. O magari ero ancora troppo addormentato per riconoscere il genio in certi stelloncini. Per fortuna gli altri due giornali gratuiti mi hanno ricompensato con gli interessi. Inizio però con una cosa seria: in un panificio industriale di Settimo Milanese hanno trovato 15 tonnellate di sale alimentare lasciato in mezzo a insetti e topi morti. Purtroppo non viene indicato il nome del panificio, ma consiglierei comunque chi prende il pane nei supermercati di verificarne la provenienza.
Passando alle cose leggere, Metro ospita la prima di quelle che temo saranno le infinite esternazioni nel neoassessore meneghino – d’accordo che ho deciso io di venire a Milano, ma perché tanto odio? – Vittorio Sgarbi. Il nostro tuona contro il costruendo museo della moda, affermando che i due termini “sono inconciliabili”. I suoi strali si posano anche sui musei del design “perché sembrano dei cimiteri vuoti”, favorendo invedce un centro di documentazione (che, aggiungo io, si direbbe più vicino a quello che potrebbe fare lui). Da una notizia a quanto pare riportata anche dai quotidiani “seri” (ma dove?), non posso fare a meno di riportare la proposta lanciata da Bruno Vespa: vallette e veline dovrebbero essere assunte per concorso, e la laurea potrebbe essere titolo preferenziale. Ma non preoccupatevi! il signor Parta a Porta concede benignamente che “alla fine è l’esame pratico a fare la differenza”. Chiedere a Sottile per ulteriori informazioni.
City racconta di un girasole alto 410 centimetri e del furto di alcune reliquie di Padre Pio: le notizie non sembrano correlate, ma non si sa mai. L’articolone sui “pirati del web in giacca e cravatta” sembra anch’esso essere stato pubblicato in giro e quindi non ne parlo qua se non per citare il nome della FPM che non è un refuso per la PFM ma la Federazione contro la Pirateria Musicale: mi raccomando tutte le maiuscole al loro posto. Chi non è debole di cuore può andare sul loro sito. Più divertente scoprire come per par condicio ci siano la notizia che Vuitton è riuscita a farsi sganciare da Google 300.000 dollari perché nelle pubblicità mostrate con le ricerche ci fossero siti specializzati nelle false borse, mentre Yahoo! è finita nella mira dei suoi inserzionisti a causa dei finti clic fatti fare dai concorrenti per far loro spendere soldi per nulla.
Termino con un’importantissima notizia cui misteriosamente è stato dato poco spazio: hanno rubato le foto del bagnetto della figlia di Brad Pitt e Angiolina Julie. Le foto sarebbero “nella memory card di una macchina fotografica digitale, ora in vendita su Internet”. Non so se potrò sopravvivere, ora che so.
Fortuna audaces iuvat
Stanotte è piovuto. Una cosa bellissima che ha rinfrescato l’aria, anche se come effetto collaterale ci siamo trovati Ariel che reclamava pappa dalle 5 del mattino.
Così stamattina ho pensato bene di prendermi la bici per andare in ufficio, senza nemmeno partire coi pantaloncini corti e sandali come feci martedì.
Solo che mentre stavo pedalando mi sono accorto che il cielo nero si stava spostando pericolosamente sopra di me, e mentre ero sul naviglio ho anche sentito qualche gocciolina di pioggia. Ho quindi iniziato a pedalare molto vigorosamente, per arrivare almeno in un posto dove fosse possibile telefonare a qualche collega e farmi venire a prendere. Pur senza raggiungere velocità relativistiche sono comunque riuscito ad arrivare in ufficio asciutto, persino fermandomi a comprare il pane per il pranzo di oggi.
Dieci minuti dopo è partita una di quelle grandinate…
Dai giornali di oggi
Il Mondiale di calcio ovviamente si spalma abbondantemente sui quotidiani gratuiti, e quindi inizio la mia rassegna stampa personale odierna con Leggo, che ci racconta come le mogli e fidanzate dei calciatori britannici stanno facendo la fortuna di un locale di Baden-Baden che lunedì ha servito 700 litri di birra e alcune centinaia di bottiglie di champagne: il tutto immagino anche ad altri avventori. Ma si sa che il calcio muove l’economia: per la sezione “scienza” scopriamo che uno studio casualmente promosso dal sito inglese di scommesse Betfair mostra come gli spettatori, ma soprattutto gli scommettitori, raggiungono livelli di eccitazione maggiori che durante un orgasmo. Ma persino la pubblicità di una finanziaria, che completa la pagina, è in tema: ci offre infatti il “Prestito azzurro”, che oltre a non meglio identificati vantaggi ti regala la bandiera italiana, “per sostenere la nostra Nazionale!**” I due asterischi immagino si riferiscano a una di quelle noticine in corpo due, che però è di formato minore della risoluzione della pagina e quindi risultano impossibili da leggere.
Lasciando da parte le vicende calcistiche , Metro ci fa sapere che in Thailandia un ricco imprenditore ha affisso fuori dal suo ufficio un cartello “Cercasi eroe”; l’impresa che questo tipo dovrebbe compiere sarebbe sposare una delle sue quattro figlie, che forse per gli standard locali sono zitellone ma hanno poi tra i 18 e i 27 anni. Non è che sia un sistema per risparmiare sulla dote? Ricco sì, ma quattro figlie quattro da accasare sono parecchie.
Il paginone Salute&Benessere ci delizia con un articolone di Barbara Maffeo sulla “dietetica cinese”, che classifica gli elementi secondo Potere Vitale, vale a dire il potere energetico; Natura, calda o fredda che sia; Tendenza, che indica dove si dirige l’energia; Sapore, che “inciderebbe sugli organi”, e una non meglio precisata capacità di lavorare sui “meridiani”, che non sono altro che i canali che trasportano l’energia. Purtroppo per i miei lettori non è indicata alcuna biografia; potete restare però riassicurati nel sapere che il vin brulè è considerato cibo “caldo e piccante”.
Termino la panoramica con lo studio della canadese Brock Uinversity nello stato dell’Ontario, che afferma che “il feto maschio può innestare una reazione immunitaria che cresce ad ogni gravidanza”, e quindi rendere statisticamente più probabile un orientamento sessuale gay nei figli maschi minori. Mi chiedo chi gliele paga, queste ricerche.
commenti spammosi
caro ufficiostampa@italymedia.it, d’accordo che visto il titolo del post precedente il tuo neurone potrebbe anche avere pensato di essere in tema.
Ma dei tuoi sproloqui su te stesso, aka Antonello De Pierro, non me ne può fregare di meno esattamente come non gliene frega un tubo al 95% di quelli dove cerchi di farti conoscere surrettiziamente. E detto tra noi mi fa ridere il pensiero di questo tentativo di nanovisibilità.
Giusto perché tu lo sappia: il tuo commento non è mai apparso pubblicamente in questo sito, e il testo di questa notiziola è stato scritto in modo tale che non ti porterà nemmeno un link in più al tuo nome o al tuo indirizzo (del tuo sito non se ne parla nemmeno… questo è ovvio)
spam doppio carpiato
Beh, ricevere (all’indirizzo @tin.it) un messaggio dell’IRS che mi comunica di avere ottenuto un rimborso di ben 63.80$ è indubbiamente una notizia interessante. Ancora più interessante però è scoprire qual è il collegamento su cui devo cliccare per ottenere il mio agognato rimborso: per la precisione, http://www.ezenrecruit.com/~ezenjoy/ / /index.html.
La cosa divertente è che ezenrecruit.com è un sito – direi coreano, così ad occhio – di reclutamento persone, e che – a giudicare dal formato dell’URL che ho indicato sopra con tutti gli spazi – è stato bucato dai phisher che poi vanno a posizionarsi in Romania – il sito finale è http://ap.ro/~tif/%20%20/IRS/refund/caseid886432/pas.php? seguito da una sfilza di opzioni che si direbbero un tentativo mal riuscito di fare una POST.
Ah, la globalizzazione!
Preveggenza
Ieri Bondi segnalava irregolarità sui voti dall’estero. In effetti la Circoscrizione Estero è l’unica dove ha vinto il sì.
SMS o caro
Dopo la falsa partenza, sembra che oggi sia partita ufficialmente la sperimentazione del pagamento della sosta via SMS. La pagina che City subappalta all’ATM oggi raccontava la rava e la fava, annunciando che come misura promozionale fino a quest’autunno non si pagherà il messaggio di risposta del Centro Servizi (ma si pagherà naturalmente il messaggio di richiesta). Inoltre, come grande concessione, la sosta minima da pagare non sarà di un’ora ma di sola mezz’ora, perché “abbiamo visto che quello è il periodo minimo in cui la gente lascia l’auto nei parcheggi”.
Ora, capisco che il costo marginale di due SMS diventerebbe maggiore di quello della sosta vera e propria se questa fosse di un quarto d’ora. Però mi viene da dire che a questo punto se lascio la macchina ferma dieci minuti esigo che non mi diano la multa. Nemmeno a Linate (dove stanno facendo di tutto per impedire che la gente venga a lasciare e prendere chi vola… non dico di fermarsi sotto l’aerostazione, ma un posto a un duecento metri dove fermarsi restando in auto è troppo?)