A Berlino ci son stato con Bonetti

Dopo la quantità abnorme di notiziole di questi giorni, vi annuncio con gioia che fino a domenica sarò a Berlino con Anna, e quindi non posterò assolutamente nulla. Questo significa che fino a lunedì non approverò nemmeno i commenti eventualmente ricevuti: non prendetela come una censura, garantisco che come al solito verranno tutti letti!

libertà a senso unico

La mia ultima sfrucugliata, probabilmente perché la maggior parte dei blogghers sono ancora a smaltire il cenone di capodanno, stamattina alle 11:30 è stata ripresa da liberoblog (http://liberoblog.libero.it/economia/bl5767.phtml per chi volesse vederlo in tutto il suo splendore); la redazione alle 11:52 me ne ha dato notizia, con l’usuale polpettone “se non ti va, puoi chiedere di farlo togliere”. Io alle 12:06 ho risposto così:
To: blog.n2k@libero.it
> Nel caso tu fossi contrario a questa iniziativa, il cui fine è quello di segnalare ai nostri lettori i contenuti più validi rintracciati nella blogosfera, ti preghiamo di segnalarcelo via e-mail chiedendo la rimozione del tuo post dal servizio. Procederemo immediatamente.
sì, preferisco non essere segnalato. Non ho bisogno di più visibilità
di quella che ho, e personalmente ho delle idiosincrasie contro la
forumizzazione (in pratica, i pacchi di commenti che fanno vita a sé)
cordialmente, .mau.

Sono le 16:18, e l’articolo continua a campeggiare su quel sito, con al momento 252 commenti. Avevo dato un’occhiata ai primi trenta-quaranta, e come immaginavo ce n’era giusto uno che non fosse un generico rant politico (a volte di sinistra, ma generalmente di destra, d’altra parte il portale si chiama Libero…). È vero che la mia vita non cambia quasi per nulla (basta notare che c’è stata una sola persona che è passata sul mio sito a commentare “dal vivo”, per capire come i lettori di liberoblog siano una casta chiusa) ma resta la sensazione di essere preso per i fondelli.
Aggiornamento: (scritto il 10 gennaio, ma solo perché me ne sono andato via) A giudicare dai referrer, l’articolo è stato tolto un po’ dopo mezzogiorno del 4. Sappiamo tutti che dopo tre giorni una notizia non esiste più, e dopo 24 ore è comunque già vecchia e quindi può essere cassata senza grossi problemi: ma accontentiamoci.

mi sono inguaiato

Dopo avere speso un bel po’ di soldi nei saldi (gioco enigmistico non voluto), ho pensato di fare finalmente un ordine di libri di giochi e problemi matematici, rigorosamente in inglese perché in Italia trovi ben poco. Peccato che sia arrivato rapidamente a 235 euro ;-( Sono undici libri, ma quelli che alzano il totale sono quelli della MAA. Mi consolo pensando che dovrebbero bastarmi – come roba matematica, intendo: altri libri si compreranno sempre… – per almeno un anno.

presaldi

Andare per saldi è ancora di moda, ma non è certo “in” come un tempo. È da qualche anno ormai che il segno distintivo sono i presaldi. I clienti affezionati (leggi, che durante l’anno danno ai negozi di abbigliamento una barcata di soldi) vengono infatti contattati via lettera o email, e si dà loro la possibilità di acquistare i capi al prezzo di saldo con qualche giorno di anticipo. A differenza dell’anno scorso, stavolta le Regie Poste hanno lavorato bene, così mentre Anna si è presa due paia di scarpe da Fratelli Rossetti io mi sono preso una camicia e un maglione (di cachemire, se lo fa il Bevti perché non lo posso fare anch’io) da Boggi. Tutti capi preselezionati da Anna, che ha il tocco magico per scegliere le cose più care: diciamo che io faccio le mie scelte più o meno come il cantante di questo ben noto sketch.
Però bisogna dire che rispetto al carnaio che ci sarà domenica la situazione è completamente diversa e molto più rilassata :-)

S.T.I.E.

Gli autisti di questa compagnia di trasporti sono noti per la loro guida molto sportiva: ma bisogna dire che hanno anche un senso del territorio molto ampio. Stamattina alle 8:42 in via Paleocapa c’erano tre autosnodati fermi in seconda fila, costringendo praticamente l’incauto automobilista a usare la corsia per girare a sinistra anche se voleva proseguire dritto. Ammesso e non concesso che abbiano bisogno di tutto quello spazio al loro capolinea – in realtà di parcheggiato regolarmente ce n’era solo uno – non sarebbe più semplice chiedere al Comune che glielo preveda?

la comunicazione del ministro

Magari avete sentito dire del decreto antipedopornografia firmato ieri da Gentiloni, in collaborazione col ministro per l’Innovazione Nicolais. Se non ne sapevate proprio nulla, potete sempre leggere il comunicato stampa sul sito del ministero delle Comunicazioni.
Peccato però che, come Mantellini fa notare, l’unica informazione che si può trovare è appunto il comunicato stampa. Non c’è traccia alcuna del testo del decreto: non parliamo poi del sito dell’altro ministero, che tace del tutto.
Sarà anche vero che fino a che il presidente della Repubblica non controfirma il decreto, questo è come se non esistesse: ma allora non converrebbe aspettare un paio di giorni a comunicare la notizia?
(non parlo del decreto in sé, perché non ho dati reali a disposizione per commentarlo)

The Free Dictionary

magari uno può anche dire che preferisce trovarsi le informazioni dalla fonte principale, però devo dire che The Free Dictionary presenta una schermata carina, e molto editabile in modalità “web 2.0”. Diciamo che alla peggio è una pagina che si può aprire una volta ogni tanto, quando si vuole imparare qualcosa di nuovo!

Il meteo di Radiopop

Lo so, è come sparare sulla Croce Rossa. Però ultimamente mi pareva che le previsioni fossero un po’ migliorate: invece no. Sono due giorni che continuano a dire “al nord, cielo coperto” e a Milano ci troviamo con il cielo terso e almeno trenta chilometri di visibilità, che è una cosa assolutamente incredibile come chiunque sia stato da queste parti comprende benissimo. D’accordo che gli studi di Radio Popolare in via Ollearo sono un po’ incassati, ma uscire a fumarsi una sigaretta e guardarsi intorno proprio no?