parole matematiche: Teorema

Non so se ve ne siete mai accorti (probabilmente no… magari avete sempre cercato di evitarla, la matematica), ma molti termini matematici sono parole di uso comune, ovviamente con tutt’altro significato. Magari non sapete che la “colpa” di questo stato di cose è nientemeno che di Galileo Galilei, che dovendo creare da zero il linguaggio scientifico scelse di fare così. È buffo notare però che in questi ultimi tempi il fenomeno a volte si è invertito, e termini matematici sono usati nel linguaggio comune… ovviamente in maniera completamente diversa. Ho pensato così di iniziare una doppia raccolta, che lascerò su Wikispaces e rimpolperò di quando in quando. Però, visto che avevo un post doppione da emendare :-), per il momento vi cuccate la prima voce (che è l’unico presente al momento… quindi è inutile che clicchiate sul link che ho lasciato qui sopra!)
Teorema: la parola ha in matematica un significato ben preciso: è un’affermazione che può essere rigorosamente dimostrata a partire da altre affermazioni. Occhei, è vero che non è mai facile capire quando si ha un teorema e quando un lemma o un corollario, ma accontentiamoci, e notiamo che l’etimologia è dal verbo greco the?ré?, “io osservo”. Ultimamente però i politici, soprattutto quando vengono inquisiti, hanno iniziato a parlare di teorema più o meno nel significato di “congiura contro di me, ovviamente senza alcuna prova ma solamente perché ce l’hanno con me”. Come vedete, il senso è esattamente l’opposto di quello matematico: se il “teorema” di cui parlano avesse il significato matematico, i tipi sarebbero ipso facto condannabili! Mi domando se la colpa di questo slittamento di significato sia dell’omonimo brano di Marco Ferradini…

bacco tabacco e venere

Una truffa telematica stile “419” consiste nel comunicarti che hai vinto un premio perché il tuo indirizzo email è stato sorteggiato da non si sa bene chi.
Devo dire però che questa volta si sono superati: il sorteggio è stato fatto “by Coca-Cola in conjunction with the British American Tobacco Worldwide Promotion.”. Mancava solo Playboy.

otto per mille e terrorismo

Venerdì scorso ho consegnato il mio modello 730, con qualche problemuccio perché l’applicazione che mi permette di compilarlo online non ha voluto saperne di capire che non stavo facendo una dichiarazione congiunta con la signora “100”: ma tanto, come mi disse il signorino del call center, “quello che fa testo è il cartaceo”.
Assieme ai fogli del 730 ho coscienziosamente infilato la busta con la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille. Per quest’ultimo non c’è stato un gran problema, vista la mia abitudine nel sovvenzionare Vila Esperança: ma sull’altro ho preso una decisione diversa dal solito. Io sostengo il diritto della gerarchia cattolica a non volere unioni “non benedette”, ma non mi piace per nulla il modo con cui sono entrati a gamba tesa sui parlamentari italiani; quindi ho pensato che nel mio piccolo potevo destinare i soldi a qualcun altro (e ovviamente rendere pubblica la cosa, altrimenti che gusto ci sarebbe stato?)
Il problema è stato a chi darli. Allo Stato, no grazie; avevo pensato ai valdesi, ma l'”appello laico” lanciato da Micromega mi ha infastidito esattamente per lo stesso motivo. La scelta alla fine mi è rimasta tra i luterani e gli ebrei, e hanno vinto questi ultimi :-)
Devo aggiungere che dopo avere sentito le polemiche sul “terrorismo mediatico” delle battute di Andrea Rivera al concertone del primo maggio non posso che essere contento della mia scelta. Le battute possono non essere apprezzate, e le si possono assolutamente stigmatizzare – ci mancherebbe ancora il caso che si vietasse di esprimere un giudizio. Però, vivaddio, “terrorismo”? Rivera ha forse incitato a bruciare san Pietro? Mettersi a parlare di terrorismo per quelle frasi è davvero roba da far ridere i polli… quasi più satirico di chi (il segretario confederale CISL) ha commentato “il concerto del primo maggio non è il luogo adatto per fare politica”.
Ciò detto, come sempre Leonardo l’ha detto meglio.

pixelare

Ok, dovevo immaginare che non si fosse ancora toccato il fondo dell’itagliese. L’avere scoperto una simile perla mi ha fatto tornare la voglia di mettere mano al Gergo Telematico: solo che conoscendomi è meglio partire con un testo più agile che possa aggiornare quando voglio. Al momento aggiungerò pertanto i nuovi lemmi su Google Docs.
(aiutino: le aggiunte saranno molto più rapide se qualcuno mi suggerirà i termini da descrivere…)

Esiste un XML editor online?

Per la precisione, mi basterebbe un DocBook editor online: qualcosa che mi permetta di salvare il file da qualche parte, ed editarmelo a piacere. Da una rapida ricerca, XMLIA, checché ne dica, fa solo da viewer; DocBook Wiki me lo devo installare da qualche parte e devo anche installarmi prima un casino di roba; Google docs, Zoho, ThinkFree non hanno questa possibilità.
Che cosa mi sai dire, caro lettore?

piove

Oramai è diventata una notizia, il fatto che piova. (beh, ieri piovve a Torino ma non mi pare l’abbia detto nessuno… ma si sa che Milan l’è un gran Milan).
Però non ha prezzo guardare fuori casa, vedere che minaccia pioggia, e dire “tanto in meno di un quarto d’ora sono in ufficio, posso prendere lo stesso la bici”!
Aggiornamento: sta diluviando.

asse italo-spagnolo

Dopo la tentata fusione Autostrade-Abertis, l’OPA di Enel su Endesa e l’ingresso di Telefónica in Telecom Italia, vi annuncio in anteprima che persino il phishing sta pensando in maniera sovrannazionale!
Sulla mia vecchia casella mi sono trovato il solito “Caro Cliente Nuovi servizi online di Poste.It sono disponibili.” (compreso di punto nel titolo, sì) che però è stato inviato da “LaCaixa”<service@LaCaixa.es>.
Sarà meglio impararsi un po’ di castigliano, mi sa.