Io stamattina sarei anche andato in ufficio in bicicletta. Poi stamattina ho guardato fuori e mi sono detto “questo è tempo da neve” e ho deciso di lasciare perdere – ogni riferimento al fatto che ieri sono stato massacrato in palestra dalle 20:05 alle 21:45 è i. Esco a prendere i mezzi, becco il vicino che mi fa “mannò, figuriamoci”. Esco dalla metro e sento qualcosa a metà tra pioggerella e ghiaccio, che però smette quasi subito. Arrivo in ufficio, mi fiondo in assemblea – ne parlo dopo; esco e trovo che sta nevicando che è un piacere. “Un piacere” perché non attacca, ovviamente; e un ulteriore piacere perché la mia bicicletta è rimasta in garage e non prende freddo.
dubbi esistenziali
google groups non più beta
A quanto pare – io almeno me ne sono accorto oggi, ma non vuol dire molto – la ricerca google all’interno dei newsgroup e assimilati non è più una versione beta. Lo so, non vedere più la magica parolina che piace tanto a quelli di Google è sempre un colpo… peggio ancora, però, è scoprire che hanno di nuovo cambiato – ed è la quarta volta – l’interfaccia, e ogni volta mi sa tanto che si perdano dei (vecchi) post. Vabbè, il diritto all’oblio ce lo prenderemo così!
orientamento
Ieri verso le 18 ero in viale Tibaldi (per i non milanesi: circonvallazione, lato sud). Una macchina parcheggia, escono alcuni ragazzotti e mi chiedono dove siamo. Ci penso un attimo (no, non per vedere se la risposta “a Milano” fosse quella giusta, ma semplicemente perché non mi ricordo mai i nomi dei viali della circonvallazione) e dico loro “in Tibaldi”. Seconda domanda: “È lontano l’Alcatraz?’ Qui ci perdo ancora un po’ più di tempo, visto che non ci sono mai stato: faccio mente locale e dico “così ad occhio, siete esattamente dalla parte opposta di Milano”, il che in prima approssimazione è abbastanza vero. Bisogna dire che i tipi hanno avuto un senso di orientamento persino peggiore del mio :-)
Da dove vengo? dove vado?
Ho già raccontato delle segnalazioni visive dell’attuale fermata sulla linea 15. Devo dire che in questi giorni – forse a causa dell’umidità – la situazione sta peggiorando: ieri l’indicazione era bloccata in Pezzotti/Cermenate, oggi in Corso Italia/S. Luca. Estrapolando i dati, per giovedì dovrebbe indicare il capolinea di Piazza Fontana, e a questo punto il tram potrà finalmente evitare di partire :-)
“Collègati con il messaggio”
Telecom ha fatto la Riorganizzazione di Gennaio (che, come del resto si temeva, ha riseparato la struttura per la rete fissa da quella della rete mobile, il che è una gioia per quelli che come il mio gruppo stanno lavorando in progetti di convergenza). Nel sito intranet abbiamo una novità: il videomessaggio di Buora. Bene, il testo da cliccare per raggiungere il link è intitolato Collegati con il messaggio del Vice Presidente Esecutivo Carlo Buora.
Tra le notizie del bellissimo videomessaggio, anche l’annuncio della sponsorizzazione della Ferrari e di Luna Rossa, cose che non possono che farci un enormerrimo piacere; bisogna però dare atto a Buora che è finalmente riuscito a completare un suo pallino, e togliere la parola “corporate” dall’organigramma :-)
La sfiga ci vede troppo bene
Due settimane fa moriva Cianci, il PiaGatto.
Oggi veniamo a sapere che Prospero ci ha lasciati anche lui, per una gastroenterite fulminante. Di nuovo, chi non ha a casa un animale non ha idea di come tu ti possa sentire…
(un abbraccione a Paolo, per quello che conta)
La strada di Levi (film)
Sabato sera sono stato trascin… ehm, portato da Anna al cinema a vedere questo documentario di Davide Ferrario con Marco Belpoliti, che parte dal viaggio di ritorno da Auschwitz che Primo Levi descrisse in La tregua e mostra una serie di istantanee su cosa succede oggi in quei luoghi, o se si preferisce nella “nuova Europa”. Vediamo così la marea antirussa in Ucraina, con un cantante in lingua locale che dopo essere stato assassinato è divenuto l’icona dei vecchi cittadini (ma i giovani se ne sbattono allegramente); la Bielorussia, ultima frontiera del comunismo reale, con il “controllore di partito” che alla fine invita la troupe a casa sua a bere un po’ di vodka e le scene fantozziane con le interviste al capo di un kolkhoz; l’emigrazione dalla Moldavia; la Romania, con il vecchio nipote di un immigrato italiano, il rampante produttore vicentino e le operaie che dicevano “si stava meglio quando si stava peggio”; Monaco, con la riunione di un gruppo neonazista.
Un punto di vista sicuramente diverso dal solito, e quindi apprezzabile; evitate solo di vederlo stando nelle prime file, perché l’uso della camera in spalla fa venire il mal di mare :-)