Volare oggi

Il giro turistico romano tra venerdì e sabato mi ha fatto provare dopo vari mesi le delizie del viaggi: ecco un breve resoconto di quello che mi è capitato.
Il percorso coi mezzi da casa mia a Linate non è propriamente veloce: nonostante avessi preso la 90 al volo, ci sono voluti cinquanta minuti per arrivare in aeroporto. Non che avessi troppa fretta, per fortuna. Del resto, alle 9:10 Linate era vuoto. C’erano cinque banchi accettazione senza nessuno a fare check-in – ma la tipa mi ha detto che tre le cinque e le sei di stamattina non era esattamente così – e mi hanno persino anticipato la partenza col volo prima, cosa che avrei creduto assolutamente impossibile con un biglietto premio. Addirittura al metal detector c’era un nastro senza nessuno in coda: ci ho perso un attimo per capire che potevo utilizzarlo! Che poi mi abbiano fermato per chiedermi cosa avevo nello zaino (liquido sotto forma di mandarino…) è solo un corollario.
Il volo è stato tranquillo: ho imparato che il finger in italiano (alitaliese?) si chiama “pontile” e ho scoperto che c’è gente che ad aereo ancora rullante si mette ad accendere… il PC. Dev’essere una brutta vita, la loro. Ho preso letteralmente al volo il trenino, dopo aver lottato con le macchinette obliteratrici che esistono ma non timbrano – cinque, ne ho passate! – e scoprendo che fa un vero servizio metropolitano comprensivo di suonatori ambulanti. Il traffico romano in compenso è ancora più caotico di quanto mi ricordassi, non credo che riuscirei a guidare soprattutto nelle strade strette a doppio senso in salita e piene di auto parcheggiate sui due lati.
Per il ritorno, oltre che scoprire come alla stazione ferroviaria del Nuovo Salario hanno dovuto mettere delle protezioni in plexiglas per evitare che scassassero le obliteratrici – non che comunque funzionassero… le uniche cose degne di nota sono state a Fiumicino. Il checkin alle macchinette è semplicemente fa-vo-lo-so, lo fai in un attimo: non ho solo capito cosa devi fare quando hai i bagagli, ma non era un mio problema. Un mio problema è stato invece il passare al metal detector: non tanto per me, visto che non ho avuto nessun problema nemmeno col mandarino :-), ma perché quelli davanti a me sembravano tutti più imbranati della media, sia per il mettere le cose sul nastro che per il metterle tutte. Ma devono essere i viaggiatori del sabato: salito sull’aereo ho sentito uno dire ad alta voce “ho il posto in fila 16 numero 35” e cercare di convincere quelli già seduti in fila 16 che il posto era suo, quando io – noto “bastardo inside” gli ho fatto amabilmente notare che “16.35” era l’orario di imbarco… Occorre comunque aggiungere che ho sentito qualcuno ridacchiare dopo la mia uscita!
Un altro segno del fatto che fosse sabato è che il volo è atterrato con un quarto d’ora di anticipo (il che, per chi non è avvezzo ai tempi delle compagnie aeree, significa che è partito in orario e non in ritardo come al solito). La cosa è così rara che nel messaggio di commiato hanno rimarcato il fatto che il volo era in anticipo :-)

trasloco 5

Naturalmente non poteva andare tutto avanti così bene. Giovedì, mentre facevo gli ultimi pacchi con il PC e il monitor, c’era già il sentore; venerdì pomeriggio mi telefona Daniele e mi dice “lunedì Rozzano, ci si sposta mercoledì”. Non so esattamente con cosa lavorerò in questi due giorni, però :-)

Festival della matematica 3

Qualche cosettina dal Festival della matematica, o almeno dal pezzetto che ho visto.
– C’era tanta gente: venerdì alle 14:40 (un’ora e venti prima dell’inizio della conferenza di Hofstadter) c’erano già 200 persone in coda.
– L’organizzazione era approssimativa a dire poco: capisco che ad esempio abbiano mandato fuori tutti alla fine della lectio magistralis di Hofstadter per permettere ad altre 1700 persone di sentire qualcosa (Connes, in questo caso), ma il modo con cui è stato fatto non è stato assolutamente piacevole.
– Potersi procurare un badge “STAFF” è molto comodo in certi momenti, ma ti fa correre il rischio di essere preso per uno dello staff e apostrofato in malo modo dalla gente incazzata per quanto scritto sopra.
– La mia facciaccia è troppo nota, mi sa tanto: sono stato riconosciuto da Lobacevskij (Rudi Mathematici), Laurentius (Wikipedia), Loriga (MaRIO).
– Ho scoperto che Odifreddi magari non si ricorda del mio nome, ma della mia faccia sì.
– Ennio Peres mi ha presentato Dario De Toffoli, uno dei miei miti di quando ero giovane.
– Ho il nuovo libro di Hofstadter (dieci giorni prima della data di uscita :-) )
– Ma la cosa più “da Mastercard” è stata stamattina, alla reception dell’albergo dove erano ospitati i congressisti. Mentre aspettavo di chiedere dove trovare Hofstadter (mi aveva dato appuntamento per regalarmi il libro…) vicino a me avevo John Nash che si lamentava perché di due televisioni nella sua suite nessuna funzionava :-)
ps: quando ho un po’ di tempo, posto quello che sono riuscito a trascrivere della lezione di Doug.

Festival della Matematica/2

Ebbene sì. Domani (e forse sabato mattina, purtroppo l’unico volo di ritorno che ho trovato è stato alle 17) riesco ad essere a Roma all’Auditorium :-)

Telecom Italia Palermo

Dopo una litigatina con la mia postazione hardware (in pratica ho dovuto fare il downgrade da IE7 a IE6, perché gli script del sito facevano piantare tutto) sono finalmente riuscito a scaricare il mio CUD2007, e ho scoperto che il mio datore di lavoro (Telecom Italia SpA) ha sede… a Palermo, in via Ugo La Malfa. Ho telefonato per chiedere lumi e mi hanno detto che è tutto regolare, non ho capito bene per quale ragione.
Si accettano scommesse su questo riposizionamento della sede Telecom :-)

pirellifilm

Ieri l’ultima pagina di uno dei quotidiani gratuiti era occupata da una pubblicità che sembrava la locandina di un film, con Uma Thurman in “Mission Zero”. Il tutto con un link a fondo pagina che invitava a visitare pirellifilm.com. In effetti, entrando sul sito (oggi, perché ieri mancavano ancora dei pezzi… chissà domani!) si trova scritto – in inglese – che Pirellifilm «è un nuovo mezzo di comunicazione di tipo unico che intende lanciare cortometraggi di alta qualità attraverso diversi canali. I protagonisti saranno stelle dello schermo che interpreteranno il famoso motto Pirelli – “La potenza non è nulla senza controllo” – in un modo diverso ogni anno.»
Io ho un’idiosincrasia contro i video, non parliamo poi di quelli in flash, quindi non so che dirvi a riguardo. Fate voi…

Matematica country

Rassegna stampa di Radio Popolare: “Tra i partecipanti al festival della matematica ci sarà il Nobel John Nashville”.

L’efficienza prodiana

Stasera sono passato in biblioteca. Mentre uscivo, ho visto vicino alla portineria un pacco di carta in fascicoli. Mi avvicino per controllare di che si trattasse, e scopro che sono i moduli 730. Oggettivamente non è che mi servano più di tanto, visto che Telecom me lo fa fare online; però una copia delle istruzioni (e della famosa busta per l’ottopermille) è sempre comoda. La cosa che mi stupisce è che a mia memoria non è mai successo che i moduli fossero disponibili così presto. È vero che nessuno di noi ha voglia di pagare le tasse, ma generalmente dobbiamo unire al danno la beffa di non riuscire a trovare i moduli; quest’anno almeno la beffa ce la evitiamo :-)