Rudi simmetrie (libro)

[copertina] Chi mi conosce sa che sono un affezionato lettore e solutore della e-zine Rudi Mathematici, che “dall’altro millennio” diffonde il verbo matematico nella nostra lingua e ha raggiunto la bellezza di 1400 copie distribuite ogni mese. Sì, è gratuita, ma farsi spedire un malloppo di un megabyte ogni 30 giorni non lo fai comunque a cuor leggero. È pertanto con gioia che, sfidando le ire del Gran Capo della rivista, recensisco la spero prima raccolta in forma cartacea di alcuni degli articoli pubblicati su RM (Rodolfo Clerico e Piero Fabbri, Rudi simmetrie, CS_Libri, pag. 127, € 17, ISBN 978-88-95526-02-7), uscita a tiratura molto limitata per la CS_Libri – per procacciarvi il libro forse vi conviene andare direttamente là. Il libro è formato da due parti ben distinte, ancorché interallacciate; Rudy fa una trattazione prettamente matematica dei teoremi legati ai gruppi di simmetria in due e più dimensioni, mentre Piero presenta una serie di “compleanni”: pezzi di letteratura che con la scusa di festeggiare un matematico nato nel mese di pubblicazione della rivista partono generalmente per la tangente e raccontano di tutto e di più. Se devo fare un appunto, avrei forse limato un po’ la parte più strettamente matematica, pensando a chi si spaventerà almeno per la sua metà del testo. Però, se riuscite a superare le vostre paure, sarete certamente premiati!

Paura, eh?

A quanto pare, sembra che nel futuro Partito Democratico si sia finalmente trovato l’accordo su qualcosa: che cinque euro per andare a votare alle primarie sono troppi, e bisogna abbassare la quota a un solo euro, esattamente come quando si è incoronato Prodi. Come sapete, io penso sempre male, e sono convinto che qualcuno si sia accorto che si rischia un macello, nel senso che l’affluenza sarà risibile rispetto ai quattro milioni di due anni fa.
Per quanto mi riguarda, tanto non andrò comunque a votare. Su Vuoto Weltroni, anche se nel 1994 la pensavo diversamente, non punterei nulla. Paradossamente dicono cose più di sinistra Rosy Bindi ed Enrico Letta, che tra l’altro è stato l’unico almeno qui a Milano a fare delle pre-primarie. Perché poi c’è il secondo punto: le liste sono bloccate, come è ormai la moda in questa nazione. Tu non puoi scegliere una persona: c’è qualcuno che ti dice ne sa più di te e ti “aiuta”, togliendoti la fatica di dovere fare una decisione. Maramotti lo spiega meglio di me :-)
La berlusconizzazione dell’Italia è ormai un fatto compiuto.

beppegrillo™ reloaded

Innanzitutto, ringrazio PiDave che è riuscito a trovarmi quello che dovrebbe essere il testo completo della proposta di legge che varie centinaia di migliaia di persone hanno firmato sabato e di cui avevo parlato. Che dire di più?
Non ho nulla da aggiungere sulla parte della non rieleggibilità dopo due elezioni: o meglio, faccio solamente notare che PresDelCons, ministri e sottosegretari non devono necessariamente essere parlamentari, il che significa che qualcuno dei firmatari potrebbe avere delle sorprese se la legge fosse approvata. Sulla parte del voto di preferenza, di nuovo nulla da dire: ma come avevo detto, qui sono d’accordo. Resta la parte che è stata etichettata come “Parlamento Pulito”. Dal punto di vista legale, il tutto è scritto in maniera “corretta”: ad esempio, chi è condannato in primo o secondo grado non è ineleggibile, ma “sospeso dall’ufficio” (ma se poi lo assolvono, gli danno tutti gli arretrati?) Notate che può tranquillamente candidarsi ed essere eletto, e soprattutto che non può venire sostituito :-) Ma il punto più interessante è quello su chi diventa ineleggibile o sospeso: bisogna essere stati condannati per reato non colposo ovvero a pena detentiva superiore a mesi 10 e giorni 20 di reclusione per reato colposo. Ora, beppegrillo™ afferma di essere stato condannato per omicidio colposo a quindici mesi, che sono sicuramente più di dieci mesi e venti giorni; però io sono un andreottiano, e penso comunque male.
Attenzione: dal mio punto di vista se Grillo volesse candidarsi non avrei problemi. Però non mi piace per nulla il modo di andare avanti a slogan (perché il testo della proposta di legge non è bello in evidenza sul suo sito, e non su un forum di volontari per quanto generosi e dotati delle migliori intenzioni?) Per me quella non è politica: non che sia politica quello che i sedicenti politici stanno facendo in Italia, ma resto dell’idea che per fare politica uno debba spiegare le cose, non lanciare proclami, ukase o fatwa. Con quelli fai il capopopolo.

“settimo anniversario”

Alle sette e mezzo del mattino non sono molto sveglio, ma sono ragionevolmente certo di avere sentito per due volte a Radio Popolare che si parlava del settimo anniversario dell’11 settembre 2001. Strano, 2007 meno 2001 fa sei, e “sesto” e “settimo” hanno un numero di sillabe diverso e quindi si riconoscono bene.
(ps: che facevo io l’11 settembre 2001? me ne stavo a lavorare nel mio ufficio. E ho acceso la radiolina che tengo sempre per sicurezza)

come dite voi a Milano, “ingorgo”?

La scorsa settimana scrivevo che il lunedì è una giornata relativamente tranquilla e con meno traffico a Milano. Sono subito stato smentito. Oggi pomeriggio verso le 18:15 esco, e invece che il giro solito passo dal mio pusher di fiducia ad ordinare un po’ di robba buona per me (e per Anna che è tutta la settimana a Cagliari). Via Cagliero è incasinata come al solito, ma dopo l’incrocio con via Steffini mi trovo bloccato. Passo la rotonda, noto che il blocco sembra essere verso piazza Istria, ma non ci faccio più di tanto caso. Anche via Ragusa è bloccata, così come il controviale di viale Zara, ma quelllo potrebbe anche essere normale. Faccio il mio ordine, esco, decido di tornare per Arbe, e mi trovo l’incrocio con Marche completamente bloccato (spero che le telecamere per beccare chi passa il semaforo col rosso funzionino). Arrivo a casa, fino alle 20 sento rumori di clacson, poi esco e vado a comprarmi un po’ di roba per cena. Viale Marche è normalmente intasato, ma vedermi bloccata via Nava è una cosa che non avrei mai creduto. Non parliamo poi di Lario e Murat: la coda bloccava persino la circonvallazione. Giusto alle 21 cominciava semplicemente ad esserci molto traffico.
Sono pronto a scommettere che c’era solamente un punto, massimo due, dove c’è stato qualche problema. Quel punto basta per bloccare la circolazione in una buona fetta di Milano, anche con il grande aiuto di persone che probabilmente sabato hanno firmato per la proposta di legge di beppegrillo™, ma non sono in grado nemmeno di ricordarsi che il codice della strada – quello che avrebbero dovuto studiare per prendere la patente – e il buonsenso ti dicono che anche se il semaforo è verde non devi iniziare ad attraversare una strada se non sei sicuro di arrivare dall’altra parte. Continuo a pensare che siamo governati da una rappresentanza della nazione.

Stereotipi su conservatori e liberali

Rep.it, sempre pronta a raccontarci le ultime scoperte scientifiche, ci delizia con questo articolo, in cui si racconta come David Amodio della NYU (università seria, tra l’altro) ha scoperto una differenza tra chi si dichiara conservatore e chi liberale. La differenza si estrinseca… sullo schiacciare i tasti M e W. Non scherzo: ai volontari veniva presentata una delle due lettere, e bisognava schiacciare in fretta il tasto corrispondente. Però la frequenza di apparizione non era identica, ma molto sbilanciata (un fattore di quattro a uno), il che faceva venire voglia di schiacciare sempre lo stesso tasto. Bene, sembra che i conservatori “conservassero” :-) il tasto nel 47% dei casi, a differenza dei liberali che lo facevano solo nel 37% dei casi.
Purtroppo l’articolo è a pagamento, ma leggendo l’articolo da cui presumo Rep.it abbia copiat si sia ispirata direi che il resoconto è corretto. Non ho dati sufficienti per potere dire se la differenza nel comportamento sia davvero significativa: però mi stupisce notare come al fogliaccio scalfariano non sia venuto in mente il mio primo pensiero: “la differenza è che a sinistra pensano prima di fare qualcosa” (con il corollario di segno opposto “e pensano così tanto che non fanno mai nulla”). Ad ogni modo, è proprio vero che repetita iuvant.

le ultime frontiere degli antivirus

Stamattina trovavo il mio PC un po’ più lento del solito, e ho dato un’occhiata al Task Manager per vedere chi è che stava rubando RAM. Ho scoperto che NTRtScan.exe si pigliava 60 mega di spazio, per la precisione 59.928K. Il programma fa parte della suite antivirus TrendMicro che ci è appioppata automaticamente; però temevo ci fosse qualcosa che non andasse, e così sono andato a chiedere informazioni agli esperti. Alessandro mi dice che non ci dovrebbero essere problemi: in effetti dà un’occhiata al suo Task Manager, e lì il processo supera leggermente i 60 mega.
Non che io non sia abituato a programmi che si gettano contro ogni particella di memoria per assimilarsela: Firefox ad esempio è tanto bello ma ha dei memory leak da far paura, e quando mi supera i 300 MB in genere è meglio farlo ripartire. Però mi chiedo cosa diavolo deve fare uno scan in tempo reale per mangiarsi tutta quella memoria. Non è che stia cercando di distruggere i virus togliendo loro lo spazio per prosperare?

Le tre leggi della Grillotica

Io me ne starei anche tranquillo senza beppegrillo™ però se centinaia di migliaia di persone si fanno ore di coda per firmare per una proposta di legge popolare da lui pubblicizzata, io vedo due cose: (a) lui è davvero bravo – come anche Silvio B., del resto; e (b) non è possibile far finta di nulla e non mettersi a studiare il testo del disegno di legge. Purtroppo ho solo trovato le versioni “ridotte” postate in giro e non quella completa, spero di non andare troppo per la tangente.
(1) No ai parlamentari condannati: contrario. Intendiamoci: sono indignato perché il giorno dopo la condanna definitiva a Cesare Previti, con conseguente interdizione perpetua dai pubblici uffici, il nostro parlamento non l’abbia automaticamente depennato. Però ci sono due differenze. Innanzitutto, la condanna era appunto definitiva, mentre beppegrillo™ vuole fuori quelli condannati in primo grado alla faccia della presunzione di innocenza; la seconda cosa è che c’è condanna e condanna. Paradossalmente, dopo che un omicida ha scontato la sua pena, io non avrei problemi se si candidasse, a differenza di uno condannato per corruzione o concussione, cioè reati contro lo Stato che sono anch’io. Ma per questi reati basta semplicemente fare funzionare davvero l’interdizione dai pubblici uffici, no?
(2) Due legislature: molto incerto. Se fosse limitato agli incarichi di governo, sarei favorevole: su tutti i parlamentari mi pare che butti via il bambino con l’acqua sporca, e impedisca di avere una classe politica che sappia fare il politico. Sì, lo so che non è che adesso ci sia chissà chi, ma almeno la possibilità teorica c’è. Ecco, magari dire che dopo due legislature devi stare fermo per un giro: quello potrebbe essere interessante.
(3) Elezione diretta: favorevole. Questo è un punto sacrosanto. Non state a credere a quelli che dicono “con le preferenze c’erano i brogli”: ci sono stati nel periodo in cui tu potevi mettere fino a quattro preferenze, e un qualunque esperto di combinatorica poteva dare a un centinaio di persone i numeri da giocare al lotto… pardon, scrivere sulla scheda elettorale, in modo da verificare la “corretta” votazione. Con la preferenza singola, può al limite capitare che chi mette più soldi è favorito: non sarebbe comunque un peggioramento rispetto ad ora, dove chi è più amico degli amici è favorito.