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Proprietà di linguaggio

L’anno scorso Nicola Calipari è stato ammazzato. Nelle commemorazioni che si sono tenute, il ministro della Difesa Martino è arrivato a parlare di “tragedia greca” e del “fato che impedisce all’eroe di cogliere il frutto del suo valore”. Questo deve essere sembrato troppo persino al governo, tanto che per fare una doverosa precisazione hanno scomodato nientemeno che Gianni Letta. Il modo con cui Letta è riuscito a dar torto a Martino merita di essere citato integralmente.
“La retorica ha sempre qualche piccola insidia. Forse nel tentativo di nobilitare la figura di Calipari è stata evocata la tragedia greca. Dove, è vero, è il fato che spiega tutto ciò che accade come conseguenza ineludibile di qualcosa che non è conoscibile né influenzabile dall’uomo: ma la tragedia greca è cosa antica, lontana, passata. [Oggi] la responsabilità impone di conoscere e agire coerentemente e conseguentemente. Anzi di agire per conoscere: solo così potremo onorare non soltanto a parole la memoria di un grande servitore dello Stato”.
Peccato che nessuno metterà in pratica queste parole.

Ultimo aggiornamento: 2006-03-04 16:48

Quando si hanno delle certezze

Federico Aldovrandi era un diciottenne di Ferrara morto a settembre mentre era in stato di fermo.
Nei giorni scorsi una perizia di parte, fatta fare dalla famiglia, ha affermato che la morte era dovuta a un arresto cardiaco dovuto a una pressione sul torace, presumibilmente dei carabinieri. Ieri un’altra perizia della procura afferma invece che è morto per un mix di droghe.
Diciamo che normalmente qualcuno potrebbe avere dei dubbi su quale sia la versione reale: City no. Titolo della notizia: “Ferrara, Federico è morto per la droga – Polizia scagionata”. Testo: “… è morto per un mix di droghe e non per le botte degli agenti, come, invece, continua a ipotizzare la madre”. È bello essere certi di qualcosa.

Ultimo aggiornamento: 2006-02-23 22:44

lo sparigliatore

Prodi rilancia: non solo chiede di confontarsi lui da solo contro “le tre punte” della CdL, ma propone che il dibattito sia fatto su una rete Mediaset e soprattutto che abbia come arbitro… Emilio Fede, che «ha più volte avuto modo, diciamo così, di analizzare criticamente le mie proposte, il mio linguaggio e la mia immagine ed è quindi, a pieno titolo, uno dei più attenti e competenti osservatori del mio operato» (lo scrive Romano, mica io!). Il tutto chiedendo come unica contropartita la rinuncia «alla conferenza stampa finale che la Commissione di Vigilanza ha voluto assegnare al Presidente del Consiglio sulle reti Rai». (Per chi non avesse seguito la diatriba: finora l’ultima conferenza stampa prima delle Politiche è stata “tecnica” e tenuta dal ministro degli Interni. Casualmente stavolta le cose sono cambiate, e conoscendo Silvio mi sa tanto che di tecnicità ce ne sarà pochina).
La mossa è bellissima. A parte i vantaggi di cui avevo già parlato in precedenza nel confronto uno-contro-tre, è molto meglio avere un arbitro e un campo chiaramente di parte piuttosto che un finto neutrale, anche perché i veri neutrali sono sempre stati tacciati di essere komunisti. Almeno si sa cosa ci si può aspettare. Inoltre la metodologia proposta per il regolamento del dibattito è quella del protocollo Bush-Kerry per le scorse presidenziali USA, che non si può certo considerare sinistrorso o altro.
Non per nulla, l’unica risposta di Bonaiuti è stata «I confronti tra il presidente Berlusconi e lui sono stati decisi dalla Commissione di Vigilanza e quindi dal Parlamento, così come la conferenza stampa finale del presidente del Consiglio. A quelle regole, volente o nolente, Prodi si deve attenere». Come si nota, non entra affatto nel merito, e non è certo un caso; basti pensare che nella Commissione di Vigilanza, anche se il presidente è designato dall’opposizione, la maggioranza dei suoi membri è ovviamente della maggioranza parlamentare. Si arriva persino al paradosso con Casini che afferma «Dire che il confronto – aggiunge Casini – deve essere fatto con i tre leader della Cdl da Fede è come dire di non volerlo fare». Pensateci: perché dovrebbe essere come non volerlo fare? Quello che Prodi non vuole è esattamente l’opposto: un monologo finale di Berlusconi.
Termino con una nota: l’intervento di Prodi è scritto davvero bene, nel senso che non è affatto fumoso come al solito né si limita a slogan. Invito i miei lettori a dargli un’occhiata direttamente, senza passare dai filtri dei quotidiani.

Ultimo aggiornamento: 2006-02-23 12:27

Quando gli straordinari servono

Mi sono sbagliato.. Le Camere si sono chiuse sabato scorso, ma qualcuno è rimasto dentro e ha approvato – questa volta definitivamente – la legge Pecorella sull’inappellabilità. Non ho capito esattamente come: l’articolo 77 della Costituzione afferma infatti solamente
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
Quando, in casi straordinari di necessità e d’urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.

Qui non si tratta certo di “provvedimento provvisorio”, ma sono certo che ci sarà qualche ottima altra ragione. (per i curiosi, ho trovato qualcosa qua, anche se indiretta: si spiega che se una legge è stata rimandata alle Camere da dal Presidente della Repubblica e “le Camere sciolte, che pur ne hanno la facoltà e l’hanno esercitata, non abbiano proceduto ad una nuova deliberazione …”)
Ma d’altra parte nessuno ha capito il vero motivo per questa legge: fare risparmiare soldi ai contribuenti. Lo dimostra il fatto che anche un’assoluzione “perché non è possibile attribuire con certezza l’atto” (l’equivalente della vecchia “insufficienza di prove” non è appellabile. Ma non è venuto in mente a nessuno quante ricerche inutili verranno evitate? se non ce l’hanno fatta la prima volta, a trovare prove a carico, perché dovrebbero avere maggior fortuna in seguito?
E questi comunisti ex-comunisti post-comunisti invece avrebbero voluto continuare a vessare il povero cittadino, invece che presumerlo innocente!

Ultimo aggiornamento: 2006-02-15 12:43

chi firma ai referendum

Anche se praticamente fuori tempo massimo, Anna e io oggi abbiamo firmato per il referendum sulla Costituzione. Lo so, le nostre firme erano inutili, ma ci sono anche dei principi che uno intende seguire.
Nel sereno ma freddo pomeriggio c’erano una dozzina di persone in fila davanti a noi, e come purtroppo ci capita spesso in queste occasioni eravamo i più giovani; fortunatamente poi si sono aggiunti alla coda alcuni che giovani lo erano davvero. Ma quello che mi ha stupito di più è che, dando un’occhiata ai dati di chi aveva firmato prima di me, c’era uno della classe 1922. Che voglia!

Ultimo aggiornamento: 2006-02-12 23:03

Uno contro tutti

L’uscita di Prodi, che vuole confrontarsi con tutti e tre i leader del Polo contemporaneamente, non è così stupida come potrebbe sembrare a prima vista.
Innanzitutto in questo modo Romano può sfruttare l'”effetto occhioni”, quello insomma in cui la gente tende a fare il tifo per la parte percepita più debole; e questo non fa mai male.
Ma soprattutto scompagina mica male gli avversari. Ricordo infatti che siamo in par condicio, quindi lui da solo avrebbe la somma dei tempi concessi agli altri tre per parlare. Ora, i casi sono due: o Silvio si cucca solamente un terzo del tempo, oppure – e conoscendolo è la cosa più probabile – si allarga fregando gli spazi a Fini e Casini, con il risultato di fare innervosire gli alleati e fare vedere a tutti la sindrome di presenzialismo “faso tuto mi” di cui è affetto.
Capite perché gli altri – che hanno consiglieri sicuramente più intelligenti di me – risponderanno picche?

Ultimo aggiornamento: 2006-02-09 11:34

aria – sempre peggio

Se non lo sapeste – e probabilmente non lo sapete, perché non viene detto in giro – le concentrazioni di biossido d’azoto sono sopra la soglia limite da una settimana circa. Ma naturalmente va tutto secondo le previsioni, e non c’è da preoccuparsi…

Ultimo aggiornamento: 2006-02-08 19:26

come fregare l’automobilista

Sabato siamo andati al mare (Pietra Ligure, per i curiosi) a trovare la nostra amica Marina. Faccio benzina a Castelnuovo Scrivia ovest, dò il bancomat per pagare… e mi fanno firmare la ricevuta, invece che digitare il codice.
Controllo se per caso ho dato la carta di credito invece che il bancomat, visto che a volte mi capita, ma non è così. Molto più banalmente, il mio bancomat vale anche sul circuito Maestro, tanto che ad esempio al supermercato a volte mi chiedono come voglio pagare. Ma al supermercato non gliene importa nulla del mio tipo di pagamento, mentre qua col bancomat la commissione la paga il benzinaio e con la carta di credito l’euro e mezzo lo caccio io.
Conclusione: non fermatevi a fare benzina in quell’area di servizio.

Ultimo aggiornamento: 2006-02-06 11:04