Tra i tanti guai che affliggono Wikipedia c’è sicuramente la scarsità di volontari che aggiungono materiale all’enciclopedia. Beh, in realtà c’è tanta gente che vuole parlare di sé stessa o delle cose fatte da loro o delle cose per cui sono pagati per fare pubblicità, ma per il momento tralasciamo questo fatto.
Ma c’è un guaio che si aggiunge al guaio: quelli che non appena un personaggio famoso ha un incidente o una malattia che lo portano in fin di vita, corrono immediatamente ad aggiornare Wikipedia scrivendo della sua morte. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello di Michael Schumacher, dove ieri sera un cretinutente non registrato ha modificato per tre volte in dieci minuti la voce relativa per indicare la sua morte (alla fine la voce è stata semiprotetta, quindi per qualche giorno la potranno modificare solo gli utenti registrati). Il penultimo caso è stato quello di Andrea Brambilla (“Zuzzurro”), dato per morto con ventiquattr’ore di anticipo.
Lo so, non so nulla di psicologia né tanto meno di psichiatria. Però riesco più o meno a intuire la logica – si fa per dire – di chi cerca un minimo di notorietà commentando “PRIMO!!!12!” non appena un vip scrive un post. Riesco anche a immaginare perché qualcuno metta apposta informazioni false su una voce di Wikipedia: la madre degli imbecilli è sempre incinta, e qualcuno può sperare di ridere al pensiero che qualcuno scriva che Napoleone è morto il 1822. Ma in questi casi non c’è nessuna identità associata (e quindi che razza di “primo” sei?) e chi va a vedere quelle voci sa bene che il personaggio in questione non è ancora morto. Quindi che logica ci sarebbe?
Post Scriptum (31/12): mi sono dimenticato di aggiungere tra le varie possibilità quella – capitata piuttosto spesso in passato – in cui un grande o piccolo quotidiano casualmente accede alla voce di Wikipedia proprio nei pochi minuti in cui essa indica erroneamente la morte. Io non sono un grande amante del caso, e quindi in quei frangenti capisco la logica.
Ultimo aggiornamento: 2013-12-30 16:54