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Il Diario di Anna Frank e i copyright

Come si può leggere sul blog della Wikimedia Foundation, la versione olandese del Diario di Anna Frank è stata rimossa dalla versione olandese di Wikisource, il progetto Wikimedia che conserva le opere (pubblicate ufficialmente, non il vostro romanzo nel cassetto…) libere da copyright. Il motivo? Non sono le pretese dell’Anna Frank Fonds di cui parlavo a novembre ma l’altra parte del mio post. Gli olandesi hanno messo il Diario in linea perché dal loro punto di vista il copyright è scaduto 70 anni dopo la morte dell’autore: gli americani, che gestiscono i server di Wikisource come quelli di Wikipedia, hanno però detto “qui da noi il copyright dura 95 anni dalla data di produzione dell’opera, quindi per la nostra legge è ancora protetto”.

Chi ha ragione? Entrambi. Banalmente il problema è che le leggi sul copyright sono nate in un periodo storico in cui la possibilità di diffusione dei contenuti era molto ridotta, e quindi ogni nazione ha fatto a modo suo, creando sistemi incompatibili tra di loro. (Ah, ve l’avevo già detto che a fine ‘800 gli USA non riconoscevano il copyright per le opere pubblicate all’estero e quindi se le scopiazzavano senza problemi?) Se volete, è la stessa storia delle imposte dirette e indirette che sono diverse da nazione a nazione, e che oggi portano a tutte le ben note tecniche di elusione fiscale: solo che in questo caso capita il rovescio perché i soldi stanno dall’altra parte del mercato. Noi in Wikimedia Italia avevamo pensato a creare un server locale con le opere in questa situazione, ma non avevamo le forze pratiche per gestire la cosa. In linea di principio la soluzione sarebbe riuscire ad avere uno standard mondiale per il copyright, ma sappiamo tutti fin troppo bene che se mai si facesse la soluzione scelta sarebbe allungarlo ancora di più, quindi è meglio lasciar perdere. La soluzione pragmatica è che queste opere tanto continueranno ad essere distribuite su altri canali (anche ufficiali: ribadisco che in Europa la versione olandese del Diario è fuori copyright, come del resto il Piccolo Principe). Basta saperlo.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-11 15:13

Luca Bizzarri ce l’ha con Wikipedia

Come ha detto il mio amico Ivo, «gli anglofoni c’hanno lo scazzo con Philip Roth, noi con Luca Bizzarri». A ciascuno il suo.

Confesso che non conosco tutta la storia, e che sto cercando di tirare fuori un senso da quello che vedo in giro, a partire da questo status Facebook (dove nei commenti Bizzarri spiega che è una questione di principio) e questo tweet parallelo. Se qualcuno avrà notizie più precise, aggiornerò il post.

Tutto sembra comunque partire dal fatto che a Bizzarri non piace la foto nella pagina di it.wiki su di lui (questa, per la cronaca), e non vuole che ci sia, tanto che ha caricato su Commons un’altra foto col suo cane (questa, sempre per la cronaca). Al rifiuto di ottemperare alla sua richiesta è partita un’escalation di accuse e controaccuse che ha portato al blocco in scrittura dell’utenza di Bizzarri, anche se a quanto pare alla fine è terminato tutto a tarallucci e vino.

Se le cose stanno davvero così, non capisco quali siano state le richieste di Bizzarri. La foto può essere brutta o bella, ma sicuramente non è spregiativa… e soprattutto è a fuoco, a differenza dell’altra. Non essendo la voce sua proprietà, non vedo il problema. Ma forse c’è appunto qualcosa che non conosco…

(ah: il commento di una immagino sua fan, col testo «Parla col tuo avvocato. ..non possono», è davvero interessante)

Ultimo aggiornamento: 2016-02-03 14:34

Foibe: il film che non esiste

foibe Domenica scorsa Wu Ming ha pubblicato un post (nemmeno lungo per i loro standard :-) ) sul film Foibe, con un cast di eccezione e ha avuto un unico piccolo problema: non è mai esistito, nonostante per tre anni ci sia stata una voce su Wikipedia (qui la versione della voce salvata da archive.org, e che è fondamentalmente rimasta la stessa per tre anni).

Non ci crederete, ma la cosa non mi preoccupa nemmeno poi tanto. Perché? Beh, semplice. Il titolo del post di Wu Ming che vedete sulla miniatura è falso, e gli stessi Wu Ming lo dimostrano snocciolando tutte le citazioni dell’immaginario film che sono apparse sulla stampa ben prima che un utente anonimo creasse la voce. Per completezza, stamattina il titolo del post è «L’incredibile storia di #Foibe, uno dei più grandi kolossal mai girati (appunto, mai girati). Una bufala da #GiornodelRicordo»: non so se è stato modificato in corsa o cosa sia successo, e non mi importa nemmeno più di tanto. Come ho detto tante volte, Wikipedia punta alla verificabilità (che è oggettivamente misurabile) e non alla verità (ben più difficile da misurare). Se appare una voce che ha come collegamento esterno un articolo del Piccolo (non dell’Araldo di Roccacannuccia), il primo controllo di verificabilità è sicuramente passato. Certo, non è stato il massimo: ma non si può pretendere troppo dalla vita.

In realtà un controllo più approfondito avrebbe dovuto far sorgere qualche dubbio: l’articolo del Piccolo è del 2011, la voce è del 28 gennaio 2013 e inizia con «Foibe è un film che è stato presentato il 10 febbraio 2013, nel Giorno del ricordo dei massacri delle foibe.» Ci sono due cose strane. La prima – e dovreste esservene accorti tutti – è che la voce narra al passato di un evento futuro. La seconda dovrebbe invece essere lampante a ogni wikipediano: affermare che un film è stato (o sarà) presentato ufficialmente è la tipica notizia per cui serve una fonte, e per cui trovare una fonte – se la notizia è vera – non è poi così difficile. Se mi fosse capitata sotto gli occhi quella voce quando è stata creata, avrei messo al futuro la prima frase e avrei aggiunto una nota “CONTROLLARE” segnalando che io la presentazione non l’ho mica trovata in giro. Probabilmente sarebbe lo stesso rimasta così per tre anni, ma almeno si sarebbe instillato il dubbio in chi fosse passato a vedere quella voce (in media sette-otto visite al giorno, secondo le statistiche: i dati di gennaio sono falsati dalle ricerche dei Wu Ming).

Un’ultima curiosità: io una voce sul film la scriverei davvero, proprio per tutti gli articoli che apparvero al tempo sulla stampa :-)

Ultimo aggiornamento: 2016-02-02 13:42

Il cardinale e Giordano Bruno

Ricordate che venerdì 15 gennaio Wikipedia ha festeggiato 15 anni? Ho scoperto solo martedì sera che il cardinale Gianfranco Ravasi aveva scritto questo tweet:

La sapienza abbandonò la terra quando i dotti cominciarono a usare la loro dottrina a scopo di lucro (Giordano Bruno) Auguri

La citazione è molto bella, e come wikipediano potrei farla mia. Ma vedere citato Giordano Bruno da un cardinale di Santa Romana Chiesa a me fa un’impressione un po’ strana, come se volesse trollarci. In fin dei conti, citando Wikipedia che aveva ripreso un articolo di Luigi Accattoli sul Corsera, nel 2000 papa Giovanni Paolo II disse che anche se la morte di Giordano Bruno “costituisce oggi per la Chiesa un motivo di profondo rammarico”, tuttavia “questo triste episodio della storia cristiana moderna” non consente la riabilitazione dell’opera del filosofo nolano arso vivo come eretico, perché “il cammino del suo pensiero lo condusse a scelte intellettuali che progressivamente si rivelarono, su alcuni punti decisivi, incompatibili con la dottrina cristiana”.

Voi che ne pensate?

Il mistero Barbarella

Nella notte tra sabato e domenica, causa gatta vomitante, non riuscivo a prendere sonno e così mi sono ridotto a leggere sul tablet la colonnina infame di Repubblica, scoprendo che era morta la pornostar Barbarella (che la terra le sia lieve). Il “piccolo” problema è che la fotogallery iniziava con “E’ morta a 52 anni la pornodiva Barbarella, al secolo Virna Aloisio Bonino. A darne la notizia, la seconda data di Wikipedia (28 maggio 1963 – 3 dicembre 2015)”, e io sono sobbalzato. Sono andato a vedere la voce di Wikipedia: la fonte per la morte di Barbarella è… l’articolo di Wikipedia. A questo punto, ho controllato quando era stata inserita la data della morte: è avvenuto il 21 dicembre scorso, da parte di un anonimo che ha compiuto solo e unicamente quella modifica all’enciclopedia. Modifica che si sarebbe dovuta cancellare immediatamente perché senza fonti: ma evidentemente non c’è più così tanto interesse per le pornodive degli anni ’90 – tanto per dire, il sito ufficiale indicato (http://missbarbarella.com/) non esiste più e bisogna andare qui – e così la presunta data della morte è rimasta e ora è stata ufficializzata dalla stampa.

Per la cronaca, ora il testo è diverso, visto che recita “A darne la notizia, su Facebook, le ex colleghe Ilona Staller, meglio nota come “Cicciolina” e Jessica Rizzo.”>; ma io ho lo screenshot. Ma il mistero resta fitto lo stesso, perché se vedete
il post di Ilona Staller è datato 22 gennaio, quindi prima della fotogallery di Repubblica ma un mese dopo l’aggiunta della data di morte su Wikipedia e un mese e mezzo dopo la morte: per quanto ne possiamo sapere, Cicciolina era per caso andata a vedere la voce su Wikipedia, ha letto della morte della sua amica e ha giustamente pensato di scriverne un ricordo… oppure potete credere al Messaggero che scrive «Poi, lo scorso dicembre, un fugace sms ricevuto da Ilona Staller in cui il compagno di Barbarella la avvisava del ricovero d’urgenza dell’ex collega, ma senza le indicazioni dell’ospedale.». A questo punto crederei davvero più all’anonimo compagno dell’attrice che abbia voluto farlo sapere: ma in ogni caso quella segnalazione come fonte non può valere.

Qualche anno fa, lo sport preferito da molti giornali era segnalare come Wikipedia avesse scritto una bufala, indicando che una qualche persona era morta mentre era viva e vegeta. Ho sempre avuto qualche dubbio su come un giornalista fosse così fortunato da accorgersi della modifica fatta da un anonimo alla voce nei due minuti prima che qualcuno rimettesse le cose a posto: ma in fin dei conti l’enciclopedia rimaneva affidabile. Ora invece sembra che arrivi la tendenza a considerare Wikipedia fonte primaria… e questo è pericolosissimo. Wikipedia non può essere fonte primaria: a parte che è contro i cinque pilastri dell’enciclopedia, rovinerebbe del tutto la ricerca dell’affidabilità, che è il suo compito assieme a quello della raccolta della conoscenza.

Buon compleanno, Wikipedia!

Non credo serva nemmeno che ve lo dica che oggi Wikipedia compie 15 anni, visto che la notizia sta passando più o meno su tutti i quotidiani: potete trovare i link ad alcuni articoli direttamente su Wikipedia stessa, in una delle pagine di servizio. Quindi mi limito a segnalare gli auguri del Presidente Andrea Zanni, le 10 situazioni in cui Wikipedia ci ha salvato la vita (grazie, Ugo, per il link!), e la lista delle 10 pagine più viste di Wikipedia, dove per l’Italia la pagina più vista è… Italia. Al direttore generale della Loescher che si lamenta perché “con il web servono garanzie” risponderò più tardi :-)

Infine, quale modo migliore per augurare a Wikipedia “buon compleanno” se non quello di farlo vedere e sentire, sfruttando il fatto che finalmente negli ultimi mesi del 2015 (!) è stato sancito il fatto che la canzone è di pubblico dominio?

Ultimo aggiornamento: 2016-01-15 16:09

la sponda del fiume Wikipedia

Ricordate questo post, dove mi era stato chiesto come mai la voce di Wikipedia su Caitlyn Jenner presenta la foto di un uomo? Avevo allora spiegato che la ragione era molto semplice: non esistevano foto libere da diritti successive al cambio di sesso di Bruce Jenner. Bene: a quanto pare ora una foto è stata fatta, è stata caricata su Wikipedia Commons giovedì scorso, e oggi un utente ha sostituito la foto precedente con questa nella voce di it.wiki. Se ci sediamo davanti al fiume Wikipedia e aspettiamo abbastanza a lungo, non vedremo arrivare il cadavere del nostro nemico: ma un aggiornamento delle voci probabilmente sì.

Come nota a margine, io sono convinto che la voce dovrebbe anche avere una foto di quando Caitlyn era ancora Bruce: non certo come foto principale, ma comunque presente come miniatura nel corpo dell’articolo. Non per altro, ma così la voce è incompleta esattamente come lo era prima. Ma non posso fare tutto io…

Ultimo aggiornamento: 2015-12-13 18:07

Come si propagano le bufale

Scopro da Daniele che si trova in linea il testo della lectio magistralis di Umberto Eco al Festival della Comunicazione su Tu, Lei, la memoria e l’insulto. Ci sono cose interessanti, cose già sentite, cose un po’ meh: e c’è un inciso in cui Eco parla di Wikipedia.

No, non ne parla male :-) Tornando alla sua definizione degli imbecilli in rete, la quantifica indicando il numero di persone che non si dà più nemmeno la pena di consultare Wikipedia. Se mi è concesso interpretare il suo pensiero, mi sembra che Eco affermi che Wikipedia è un punto di inizio, un minimo sindacale per avere una seppur minima idea di un concetto, pur sapendo che è lacunosa e piena di errori. Da portavoce del fan club ufficiale italiano di Wikipedia – cioè di Wikimedia Italia – gli do pienamente ragione. Errori ce ne sono tanti e mancanze pure, e anche la forma lascia spesso a desiderare: ma è un punto di partenza.

Peccato che per affermarlo dica «Trecento milioni è infatti il numero dei navigatori che
hanno smesso di consultare Wikipedia», riprendendo questo articolo del Corriere che ha fatto un minestrone, confondendo pagine visitate e numero di utenti unici, ciascuno dei quali tipicamente visualizza ben più di una pagina. Chi non ci crede può leggere la fonte originale: se andiamo più a fondo scopriamo che la stessa fonte aveva pubblicato un aggiornamento – ben prima dell’articolo italiano in cui anche il calo nelle pagine visitate veniva ridimensionato, ma non entriamo nei dettagli.

In pratica, abbiamo insomma una bufala che – visto che è stata pubblicata in prima pagina sul maggior quotidiano italiano – viene ripresa da uno dei maggiori intellettuali italiani rafforzando ancora di più l’idea che non sia una bufala ma la verità; e per quante correzioni si facciano, comprese di dati puntuali a sostegno della tesi corretta, diventa praticamente impossibile confutare l’affermazione erronea. Se ci pensate un attimo, da questo punto di vista Wikipedia è paradossalmente più affidabile, proprio perché non ci si aspetta che lo sia e quindi chi la consulta dovrebbe farci più attenzione. Occhei, probabilmente non lo fa. Ma c’è qualche possibilità in più rispetto a quanto scritto da un grande quotidiano. Quello che in genere manca è la capacità di attivazione del nostro senso critico: di nuovo, chi contribuisce seriamente a Wikipedia – non con le offerte ma con il miglioramento delle voci già presenti – questa capacità se la crea sul campo, ma sarebbe bello che entrasse di più nelle scuole.

Ecco, mi piacerebbe che una volta Eco parlasse di come mettere alla prova il senso critico a partire da testi reali. Mi va benissimo anche che mazzuoli Wikipedia prendendo esempi reali: non solo perché quegli esempi verranno subito corretti, ma perché c’è la speranza che dieci, cento, mille persone capiscano che gli errori si possono correggere e i testi migliorare, e il risultato finale sarà quindi un’enciclopedia migliore e un gruppo di persone più consapevoli. Ditemi se è poco.

Ultimo aggiornamento: 2015-09-22 22:34