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E le altre “due ruote”?

Rep.it parla di “Allarme sicurezza per le due ruote”. Senza togliere nulla ai motociclisti, è tristemente sintomatico come in Italia il concetto di “due ruote” non sia proprio applicabile a una bicicletta, un po’ come se chi scrive non sia mai andato in bicicletta o se sì non abbia mai tolto le rotelle, e quindi veda la bici come un mezzo a quattro ruote. Notate anche come il documento dell’ETSC parli esplicitamente di “motorcyclists” o di “Powered Two Wheels” (PTW), il che dimostra che all’estero la differenza è ben chiara.
Meglio concludere con una nota più leggera: un supercomputer al MIT che funziona a pedali (da Slashdot)

Ultimo aggiornamento: 2007-12-20 11:48

Biglietto di Natale – niente parte 4

Mi spiace per tutti quelli che stavano aspettando la nuova puntata del serial dicembrino. Però la mail che inviai venerdì scorso ad assessore.croci@comune.milano.it sembra essersi persa nel nulla, ed esiste solo la copia nel mio gmail – sent items. Perché non ho usato il bellissimo form del Comune, invece di mandare una mail esterna che corre il rischio di finire sotto le grinfie di un antispam? Perché non mi permette di scrivere a un singolo assessore, ma solo “al Comune” in generale, quindi non avrei ottenuto nulla. Perché Croci e il suo staff non hanno risposto? Beh, magari sono troppo impegnati a verificare l’Ecopass, oppure stanno aiutando i vigili urbani a mantenere almeno un minimo di circolazione in città, oppure chissà cos’altro… il silenzio può essere dovuto a tutto.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-19 09:15

Biglietto di Natale – parte 3

Riassunto delle puntate precedenti: dopo che ATM mi ha detto che loro non hanno emesso il biglietto di Natale perché il Comune non ha detto loro di farlo, ho scritto al Comune.
Dalla homepage del Comune si vede subito il link “scrivi al Comune”. Peccato che al servizio bisogna “accedere”: o in modalità “utente certificato” (e andare in Via Larga a farmi dare il PIN per ottenere il certificato digitale da installare sul PC, tutto per fare una domanda, mi sembra francamente esagerato) oppure da “utente registrato”. Ora, capisco che si voglia che chi fa una richiesta abbia un indirizzo email esistente, ma per fare questo basta fare come ATM che invia all’indirizzo indicato dal mittente una richiesta di conferma. No, qua bisogna fare tutta una registrazione, e aspettare una mezz’oretta per ricevere il link di attivazione. Ad ogni modo, stamattina sono riuscito ad avere l’agognata password (almeno otto caratteri di cui almeno due cifre e almeno quattro lettere…) e ho scritto il seguente messaggio alle 11:40.
Biglietti di Natale ATM
A differenza degli anni scorsi, quest’anno non è stato emesso il Biglietto di Natale ATM, che al costo di 2.50 euro permetteva un numero illimitato di corse e nei giorni festivi era utilizzabile da un nucleo familiare (due adulti e due bambini).
Ho chiesto lumi ad ATM, e la risposta è stata che «è il Comune di Milano a stabilire convenzioni o iniziative».
A questo punto vi giro la domanda: come mai quest’anno non avete deciso di fare emettere il biglietto di Natale? In una città come Milano, dove già ci sono enormi problemi di traffico e nella quale a dicembre prendere l’automobile e muoversi per le strade contribuisce solamente a peggiorare l’aria e la vita di tutti, il biglietto di Natale era un interessante modo per far capire alla gente che ci sono anche altri tipi di mobilità possibile.
Ringraziando anticipamente,
Maurizio Codogno
Ho appena ricevuto la risposta, da un indirizzo piuttosto improbabile sindaco.moratti@comune.milano.it. Ecco qua il testo:
«Egregio signor Codogno, abbiamo interessato l’Assessorato alla Mobilità Trasporti e Ambiente competente in materia, se vorrà dialogare direttamente con il suddetto assessorato potrà farlo: assessore.croci@comune.milano.it coridiali saluti Ufficio di Gabinetto Segreteria»
Come nel caso dell’ATM, apprezzo la celerità nella risposta, ma non la (non) risposta. Vorrà dire che continuerò la filastrocca “alla fiera del Nord” e chiederò direttamente all’assessore…

Ultimo aggiornamento: 2007-12-14 15:35

Biglietto di Natale – parte 2

Riassunto della puntata precedente: quest’anno, a differenza del passato, ATM non ha emesso il biglietto di Natale.
Ieri sera era impossibile contattare il server ATM, che probabilmente era intasato per il traffico web natalizio.
Stamattina finalmente il server è ripartito, e ho potuto spedire la mia domanda, molto sintetica come di mia abitudine:
Oggetto: biglietto di Natale – come mai quest’anno non è stato emesso?
La risposta (immediata, non c’è nulla da dire al riguardo) è stata questa:
Egregio Signore,
le ricordiamo che è il Comune di Milano a stabilire convenzioni o iniziative.
ATM si attiene alle disposizioni date.
Distinti saluti.
Tralasciamo il “le ricordiamo che” – la mia domanda mi sembrava assolutamente neutra, ma si vede che qualcuno all’Ufficio Relazioni Clienti si è svegliato molto male stamattina. Facciamo finta di tralasciare che negli anni scorsi ATM si era ben guardata di dire che l’iniziativa era stabilita dal Comune di Milano (basta vedere la campagna 2006): in fin dei conti è un’usanza tipica italiana quella di prendersi tutti i meriti in proprio e rifilare i demeriti agli altri. Però a questo punto mi è venuto l’uzzolo: vado alla caccia di un indirizzo email del Comune di Milano e continuo la mia “inchiesta giornalistica” in esclusiva :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-12-14 10:20

Per ATM quest’anno non è Natale

Negli anni passati ATM aveva una bella iniziativa per il periodo natalizio (da sant’Ambrogio all’Epifania): il “biglietto di Natale”. Con due euro e mezzo si poteva girare per l’intera giornata sulla rete urbana milanese: e nei giorni festivi il biglietto valeva per due persone, il che indubbiamente cominciava ad essere davvero conveniente – a parte che non riesco a vedere comunque la convenienza di prendere un’automobile per andare in centro a Milano. Anna e io abbiamo spesso sfruttato quel biglietto, che era effettivamente comodo.
Quest’anno, però, ATM si è “scordata” di emettere quel biglietto. Il problema non è certo che ormai i biglietti sono tutti magnetici: già l’anno scorso il biglietto era magnetico, e l’unica cosa da ricordarsi era di passare dal gabbiotto la domenica, per farlo vedere all’addetto ed entrare in due. Adesso provo a scrivere allo “sportello online“: se la pagina si aprirà – cosa che al momento non succede – il messaggio verrà salvato e qualcuno mi risponderà, vi farò sapere :-)
(ah, domani c’è uno sciopero per tutta la giornata, tranne le fasce protette. Sono i Cobas, e quindi le metropolitane dovrebbero girare, ma non dite che vi ho avvisati)
Aggiornamento: (14 dicembre) ATM ha risposto. Vedi post successivo.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-13 16:47

Teoria e pratica ATM

Confermo – è la seconda volta di fila che ci capita – che il 7 che dovrebbe passare il sabato sera davanti a Zara M3 in direzione centro alle 19:02 non esiste se non negli stampati ATM, o se esiste passa con almeno sette minuti d’anticipo. La cosa non sarebbe così grave, se non fosse che per arrivare allo Strehler alla 19:30 il tram successivo deve essere perfettamente in orario. Queste due volte è stato così, ma basta un semaforo perso o un imbecille che lascia la macchina male ed è finita… Ma tanto ATM dirà subito che non è colpa loro, su quello hanno una puntualità stratosferica.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-02 17:37

Tremate! Tremate! Per le telefonate!

L’edizione milanese di Repubblica lo sbatte in prima pagina, anche se stranamente il sito ATM non ne fa parola: da oggi è possibile usare il telefonino tra le stazioni Cordusio e Cairoli (circa quattrocento metri, ma si sa che quello che conta è il principio). Entro fine anno le stazioni della rossa fino a Pagano – ma non le gallerie – riceveranno il segnale, e in soli tre anni tutta la rete metropolitana non sarà più il rifugio di chi voleva stare un attimo senza il terrore dello squillo che assale.
Non che la teNNologia sia così complicata: ancora nello scorso millennio a Bruxelles il mio telefonino funzionava perfettamente. E di per sé magari potrebbe anche essere utile avere la possibilità di fare una telefonata mentre si è in banchina, sopratutto la sera. Però mi chiedo se i signori dell’ATM pensino che sia possibile parlare al telefono mentre si è sulla gialla. Quando ci salgo con Anna, lei sa che non intendo affatto dover gridare e capire un terzo di quello che mi si dice…
Aggiornamento: (19 novembre) È lunedì mattina, l’omino della comunicazione ATM è riuscito a trovare il suo ufficio, e il comunicato stampa è apparso.

Ultimo aggiornamento: 2007-11-18 17:42

secondo posto, ma in calo

L’automobile che inquina di meno è quella che non viene costruita. E tra le altre? Questo studio sulle emissioni di anidride carbonica – dove i produttori americani non sono stati considerati, perché la T&E è un organismo europeo – vede quest’anno primeggiare il gruppo PSA (Peugeot e Citroën), che ha scalzato la Fiat “in sorpasso”, nel senso che anche gli eredi di Giuanin Lamiera nel 2006 hanno ridotto le emissioni rispetto al 2005, ma non abbastanza. I peggiori di tutti sono i tedeschi, con i giapponesi messi non troppo bene.
Se qualcuno si chiedesse la ragione di questa strana classifica, sembra che il modo migliore per ridurre le emissioni di CO2 sia alleggerire le auto. Fiat fa soprattutto macchine piccole e quindi leggere, e pertanto è avvantaggiata; i tedeschi tendono a fare macchinoni, tanto che al momento stanno facendo lobbying per modificare la legge europea sui limiti di emissioni perché siano basati sul peso delle auto… un po’ come (toh!) negli USA.
Beh, almeno adesso avete altre affermazioni adoperabili all’interno di una discussione sull’inquinamento :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-11-15 11:07