Archivi categoria: trasporti

In bicicletta da via Padova alla Martesana – 3

Ricordate il sindaco writer e il mio reportage sul percorso ciclopedonale tanto strombazzato da Letizia Moratti e dall’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli? (parte 1parte 2parte 2bis) Beh, stamattina mentre arrivavo in ufficio ho visto all’angolo tra via Giacosa e via Felicita Morandi un furgoncino con su scritto “Segnaletica stradale” e ho pensato “Oh.” Arrivato in ufficio il mio collega Damiano mi fa “ti ho mandato un MMS, l’hai visto?” La foto che aveva scattato col telefonino e mi aveva spedito mostrava come erano state cancellate le tracce ciclopedonali. Ecco qua una rapida sequenza fotografica.
[tanto parcheggiavano tutti]     [dopo la cancellazione]     [le ultime tracce]
Innanzitutto, come avevo già raccontato, non è che aver disegnato le biciclette sul marciapiede abbia dissuaso gli automobilisti dal lasciare amabilmente l’auto lì sopra. Ma quello uno se lo aspettava anche, come si aspettava che di multe ne venissero date poche o punte. La cancellazione della segnaletica è stata fatta molto bene, mettendo una specie di pellicola adesiva di catrame (come si vede nella seconda foto) che tra qualche giorno risulterà indistinguibile dal resto del marciapiede: l’ultima foto mostra cosa è successo dove la pellicola non è stata sufficiente, e spuntava ancora un paio di frecce solitarie. Il jersey su via Felicita Morandi al momento resiste, ma non ho dubbi a credere che tra qualche giorno sparirà anch’esso, e le auto riprenderanno a parcheggiare a metà su quel misero marciapiede.
Ma come, mi direte? Pisapia ha già rubato le piste ciclabili? Mannò, sciocchini. Stamattina non era ancora stata formata la giunta, né c’era stata la prima riunione del neoeletto consiglio comunale. Il tutto è insomma l’ultima polpetta avvelenata della Moratti; se tornate a leggere il comunicato stampa ufficiale, scoprirete che c’era scritto «Ad aprile partirà la sperimentazione per una durata di 30 giorni opportunamente monitorata al fine di scegliere se applicare il modello ovunque in città.». Non so se il monitoraggio ci sia effettivamente stato, ma il risultato definitivo è che la sperimentazione non è stata evidentemente considerata valida. Purtroppo non ci è dato di conoscere il motivo del fallimento della sperimentazione: io ho provato a compulsare il server del comune di Milano e a fare ricerche su ricerche con Google, ma non ho trovato nulla. Dire che mentre facevo queste foto mi hanno incrociato almeno quattro biciclette, il che significa che nonostante tutte le limitazioni il percorso era ormai abbastanza conosciuto!
Che dire? che la promessa elettorale di Letizia durava proprio lo spazio di un mattino… ma non so come io me lo aspettavo.

Ultimo aggiornamento: 2011-06-10 13:38

Donne al volante

Cosa fa un taxi quando lascia un cliente? si ferma in mezzo alla strada.
Cosa fa un taxi quando il cliente ha pagato ed è uscito dall’auto? riparte, totalmente incurante di cosa ci sia intorno a lui (Ueh, figa, non mi vedi che sto lavorando?)
Oggi non uno ma due taxi mi hanno quasi falciato, mentre stavo tranquillamente pedalando.
Il primo ha osato dirmi che mi sarei dovuto accorgere che aveva messo la freccia. Eravamo in via Giacosa quasi angolo con via Felicita Morandi che è senso unico nel verso opposto. Il tassista aveva tutta la strada davanti a sé libera. Io sarei dovuto essere così intelligente da capire che la freccia non significa “sto ripartendo” ma “faccio un inversione a U in in incrocio in senso vietato”.
Il secondo è uscito da via Buenos Aires e ha osato dirmi che non mi aveva visto perché era coperto da un’altra auto (non so quale fosse, visto che dopo il suo parcheggio era rimasto un metro di carreggiata, e io in bicicletta sono più alto di trenta centimetri di qualunque auto)
Ah: entrambi i tassisti erano donne.

Ultimo aggiornamento: 2011-05-13 13:17

linea tranviaria storica a Torino

A Milano sono tutti goduti per la loro linea 1 di tram storici (le vecchie vetture Carrelli, costruite a partire dal 1929). Dilettanti. A Torino da domenica scorsa (grazie a Laura Biason per la segnalazione!) è nata una linea circolare, il 7, composta appositamente di vetture provenienti non solo da GTT ma anche da altre città e restaurate appositamente per la bisogna. Potete avere maggiori informazioni sul sito GTT oppure su quello ATTS, l’Associazione Torinese Tram Storici.
Beh, lo sapete che io sono molto affezionato ai tram nonostante giri in bicicletta e le rotaie non siano esattamente il massimo della vita: non posso che essere felice!

Ultimo aggiornamento: 2011-03-30 10:36

In bicicletta da via Padova alla Martesana

Siamo sotto elezioni, e donna Letizia Brichetto Arnaboldi in Moratti deve trovare qualche sistema per mostrare come la sua giunta in questi quattro anni abbia fatto di tutto e di più per migliorare la città da lei governata. Solo che – poverina – soldini ce ne sono ben pochi; e allora che ha pensato? di inventarsi gli itinerari sperimentali ciclo-pedonali. Detto in altro modo: con un po’ di vernice convinciamo pedoni e biciclette a coabitare allegramente e gioiosamente, alla facciaccia delle automobili.
Si dà il caso che questo primo itinerario sperimentale dovrebbe passare proprio sotto il mio ufficio; così ieri pomeriggio ho preso la mia macchina fotografica, inforcato la mia bicicletta, e preparato questo simpatico dossier fotografico seguendo passo passo il percorso previsto. Ecco qua la documentazione fotografica (immagini un po’ scure, ma non sono mai stato un bravo fotografo) e i miei commenti relativi: il testo in corsivo è direttamente tratto dal comunicato stampa del comune di Milano citato sopra.

Continua a leggere

Ultimo aggiornamento: 2011-03-08 13:20

pre-esercizio

Domenica 6 marzo apre il prolungamento da Porta Nuova al Lingotto della metropolitana torinese. Pomeriggio di giri gratuiti, taca banda e via discorrendo. Ma non è di questo che voglio parlare.
Ieri ero a Torino e ho visto che dal 21 gennaio i treni fanno pre-esercizio: insomma, fanno anche il pezzo “nuovo”, anche se naturalmente senza nessuno a bordo (nemmeno il conducente, essendo treni automatici…) per vedere se funziona tutto. Sei settimane di test. La scorsa settimana a Milano è stato inaugurato il prolungamento della verde da Famagosta ad Assago: quanto è durato il pre-esercizio? quattro giorni.
Com’è che qui a Milano sono così bravi ed efficienti?

Ultimo aggiornamento: 2011-02-25 15:39

Potenziamento

Oggi c’è stata la seconda domenica senz’auto (che poi di auto ce n’erano parecchie soprattutto da me in periferia, ma lasciamo perdere). ATM aveva annunciato un potenziamento delle linee metropolitane e di superficie.
Bene: alle 15:15 siamo usciti per andare a prendere il 4 che ci avrebbe portati tutti e quattro al Parco Sempione. Mentre arriviamo all’angolo vediamo passare due tram, uno in su e uno in giù. Vabbè, pensiamo, ce ne sarà ben uno tra poco. Ordunque: il tabellone mobile in direzione opposta segnava la corsa successiva dopo 16 (sedici) minuti; quello in direzione nostra era silente, e solo dopo qualche minuto si è improvvisamente animato e ha sentenziato 11 (undici) minuti di attesa. Facendo un po’ di conti, la resurrezione deve essere giustamente stata quando il tram è partito dal capolinea.
Per curiosità abbiamo guardato la tabella delle frequenze: la domenica alle 15 dovrebbe passare un tram ogni 11 minuti. Chi è che regala un vocabolario, o almeno la lettera P del vocabolario, ad ATM?

Ultimo aggiornamento: 2011-02-06 22:39

mi devo scusare con ATM

Giovedì mattina, mentre facevo colazione al bar, ho dato uno sguardo al dorso milanese del Corsera. Nella pagina delle lettere ce n’erano tre riguardanti ATM, e regolarmente numerate ATM/1, ATM/2 e ATM/3. Nella prima una tipa si lamentava che non riusciva più a prenotare il Radiobus alle 23, perché Atm aveva tagliato le corse (possibile) e non li faceva girare più dopo le 21 (impossibile). Nella terza un tipo si lamentava perché le linee in zona Lambrate erano cambiate in peggio (un classico, anche se è generalmente vero che le riorganizzazioni del servizio nascondono tagli). Ma la lettera che più mi aveva colpito era quella di mezzo, che cito verbatim:

Il caso di Londra
Sono stato a Londra. Con tessera di 10 euro circa ho potuto girare la città in metrò. A Milano non credo si possa fare altrettanto: bisogna acquistare biglietti singoli.
Massimo Serventi

Ora, ATM vende un biglietto giornaliero (anzi, di durata 24 ore che è anche meglio…) al prezzo di soli 3 euro, il che effettivamente è un ottimo prezzo (per dire, a Torino il giornaliero costa 3 euro e mezzo). Quindi mi aspettavo che quella lettera fosse una specie di marchetta, in modo che l’Azienda Trasporti Municipali potesse rispondere a stretto giro di stampa facendo presente l’opportunità. E invece no: non ho trovato nessuna risposta. Sì, un malfidente potrebbe pensare che ATM non voglia far presente una possibilità di risparmio per gli utenti, o magari che non abbia nessuno che dia un’occhiata a cosa si dice di loro nei media; ma sono certo che converrete con me che queste ipotesi sono inammissibili, e che la verità è che non vogliano rovinare l’immagine che hanno nei confronti dei cittadini cattivi come il sottoscritto.

Ultimo aggiornamento: 2011-01-25 12:29

ATM e il tram di Natale

Innanzitutto un aggiornamento sui miei tentativi di passare all’ATM Point per farmi cambiare la tessere RicaricaMI. Venerdì mattina, essendoché c’era sciopero dei Cobas e la metro era, a differenza di altre volte, chiusa, stranamente non c’era praticamente coda, non c’era l’omino deputato a dare i numerelli (forse era in sciopero?) e sono riuscito a ottenere il cambio della tessera. L’impiegato allo sportello, a dire il vero, mi ha detto che per loro quel carnet era stato regolarmente usato; quando ho replicato “e allora perché non lo si vede inserendo la tessera nella distributrice di biglietti?” se n’è tornato nel backoffice e dopo qualche minuto mi ha consegnato tessera e ricevuta. Ma questa è una storia solo mia.
Quella che invece è una storia di tutti è il servizio di superficie. Un venerdì alle 17 ci si immagina di essere in un’ora di punta, il servizio ridotto è stato fatto a inizio settimana. Lo sciopero era terminato alle 12.45, e quindi immagino ormai il servizio fosse tornato normale. Eppure la palina dava il 12 con un’attesa di 13 minuti, il 16 di 20 minuti, e abbiamo aspettato venti minuti il 4 al capolinea prima che un tram si degnasse di arrivare. Può essere che Catania abbia sentito il foehn, pardon il favonio, e pensato di mettere l’orario estivo? Ah, no. Non può essere così. In piazza Cordusio stava girando un tram tutto con le lucine bianche natalizie e la scritta “il Comune di Milano augura buone feste”. Per loro fortuna, le maledizioni non riescono a far presa sulle parti elettriche.

Ultimo aggiornamento: 2010-12-13 07:00