Innanzitutto un aggiornamento sui miei tentativi di passare all’ATM Point per farmi cambiare la tessere RicaricaMI. Venerdì mattina, essendoché c’era sciopero dei Cobas e la metro era, a differenza di altre volte, chiusa, stranamente non c’era praticamente coda, non c’era l’omino deputato a dare i numerelli (forse era in sciopero?) e sono riuscito a ottenere il cambio della tessera. L’impiegato allo sportello, a dire il vero, mi ha detto che per loro quel carnet era stato regolarmente usato; quando ho replicato “e allora perché non lo si vede inserendo la tessera nella distributrice di biglietti?” se n’è tornato nel backoffice e dopo qualche minuto mi ha consegnato tessera e ricevuta. Ma questa è una storia solo mia.
Quella che invece è una storia di tutti è il servizio di superficie. Un venerdì alle 17 ci si immagina di essere in un’ora di punta, il servizio ridotto è stato fatto a inizio settimana. Lo sciopero era terminato alle 12.45, e quindi immagino ormai il servizio fosse tornato normale. Eppure la palina dava il 12 con un’attesa di 13 minuti, il 16 di 20 minuti, e abbiamo aspettato venti minuti il 4 al capolinea prima che un tram si degnasse di arrivare. Può essere che Catania abbia sentito il foehn, pardon il favonio, e pensato di mettere l’orario estivo? Ah, no. Non può essere così. In piazza Cordusio stava girando un tram tutto con le lucine bianche natalizie e la scritta “il Comune di Milano augura buone feste”. Per loro fortuna, le maledizioni non riescono a far presa sulle parti elettriche.
Ultimo aggiornamento: 2010-12-13 07:00