Archivi categoria: recensioni

_Noi siamo incalcolabili_ (libro)

[Copertina]Sin dalle prime pagine si capisce che l’autore ce l’ha con i numeri, usati come modo per nascondere qual è la vera realtà dell’economia in particolare e delle relazioni umane in generale: la matematica entra nel titolo del libro (Stefano Diana, Noi siamo incalcolabili : la matematica e l’ultimo illusionismo del potere, Stampa Alternativa 2016, pag. 288, € 16, ISBN 9788862225571) semplicemente come metonimia. Di per sé sarei anche d’accordo con varie tesi di Diana, dal PIL che è un modo sbagliato per valutare la ricchezza di una nazione al più generale concetto che non basta un singolo punto di vista per riuscire a comprendere la complessità nostra e del mondo in generale. Il problema è che il modo in cui Diana presenta queste sue tesi mi fa semplicemente arrabbiare, anche perché sfrutta proprio i metodi da lui tanto disprezzati: lunghe liste di termini non sempre tutti centrati per dare una potenza di fuoco, stigmatizzare da un lato i limiti degli algoritmi e poi prendere i loro risultati come legge, e così via. Anche la seconda parte del libro, “dal basso in alto”, comincia declamando i successi delle neuroscienze in modo perfettamente riduzionista per poi svoltare di 180 gradi e dire che quella è la tattica dei Razionalisti per appropriarsi anche di quei risultati. Chi comunque è curioso di saperne di più può anche leggere il sito noisiamoincalcolabili.org, nato come collaterale al libro.

Ultimo aggiornamento: 2020-03-03 16:11

_Life on Mars_ (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Il titolo di questo libro (Robert Klose, Life on Mars, Black Rose Writing 2019, pag. 191, € 5,34, ISBN 9781684333042) è fuorviante, nel senso che la vicenda narrata si svolge quasi unicamente nella nostra buona vecchia Terra, in un futuro prossimo non così diverso dal nostro presente. Il protagonista è un giovane filosofo, il massimo esperto normale della Prospettiva, che vive in un peculiare menage à trois col suo amico di infanzia, professore universitario di biologia, e la compagna di costui. Il professore è un convinto assertore della teoria dell’evoluzione, che nel mondo statunitense del libro non può essere nemmeno nominata perché l’unica teoria accettata è quella dell’Intelligent Design. La cosa divertente è che il filosofo sa che la vita sulla Terra è davvero arrivata da un’entità esterna: solo che è una razza aliena che voleva creare un giardino planetario e non si è accorta dell’infestazione che stava evolvendosi…
Non so se Klose (che secondo le note di fine libro scrive per una rivista che si chiama Christian Science Monitor) creda nel Progetto Intelligente: se sì, bisogna riconoscergli un senso dell’umorismo niente male. In generale il libro avrebbe forse bisogno di un po’ di editing e soprattutto è molto americocentrico, tanto che io in certi punti mi sono perso: però è una lettura scorrevole e divertente.

_La matematica dell’incertezza_ (libro)

[Nota: ho letto la versione kiosk del libro] Mi chiedo come mai questo libro (Marco Li Calzi, La matematica dell’incertezza, Il Mulino 2016, pag. 172, € 14, ISBN 9788815260437 ) non sia un bestseller della saggistica scientifica per le masse. Evidentemente Li Calzi non ha un agente che sappia aprirgli le porte giuste: ed è un peccato. Mi è capitato davvero raramente di trovare un testo divertente, accattivante e allo stesso tempo scientificamente solido. Il fatto che l’autore non sia matematico ma economista di formazione e di attività probabilmente lo ha aiutato a raccontare la parte matematica in maniera diversa dal solito e con spunti interessanti, come per esempio quando spiega in che modo le nazioni cristiane siano riuscite a trasformare il “prestito con interessi” vietato dalla Bibbia in “pagamento a rate di un servizio” che matematicamente aveva la stessa formula ma linguisticamente era ben diverso. Una lettura consigliata a tutti.

_Homo Deus_ (ebook)

[Nota: il libro è stato tradotto in italiano, ma io ho letto la versione originale inglese] Dopo il successo del suo precedente Sapiens, Harari prova a vedere cosa il futuro riserverà all’umanità. Nel libro (Yuval Noah Harari, Homo Deus : A Brief History of Tomorrow, Harper 2016, pag. 528, € 7,45, ISBN 9781473545373) Harari continua a scrivere nel suo stile spiazzante, affermando per esempio all’inizio che nel ventunesimo secolo potremmo arrivare all’immortalità… anche se poi fa parzialmente marcia indietro nella successiva spiegazioni Gli spunti sono sempre interessanti, come quando mostra come le rivoluzioni non sono vinte da chi le fa ma da chi è più bravo a sfruttare il momento adatto, e questi ultimi non sono mai le masse bensì di solito quadri intermedi che hanno già una rete di connessioni tra di loro. Diciamo che chi ha letto Sapiens troverà temi già trattati lì, come la categoria degli enti intersoggettivi: il denaro “esiste” perché siamo tutti d’accordo a considerarlo tale; la parte centrale è meno interessante. Molto utile però l’ultima parte, che parte dalle “religioni moderne” come l’umanesimo e la democrazia, continua con una spiegazione del perché la crescita costante del PIL fa molto bene al mondo (salvo distruggerlo…) perché fa venire voglia di rischiare, e termina con quella attuale del “datismo”, con i rischi che porta verso l’Homo Sapiens che non è più l’apice dell’evoluzione. Qui ho rivisto l’Harari pronto a rovesciare i punti di vista standard.

_Houdini : Mago dell’impossibile_ (libro)

[copertina] In questa lunga biografia (Massimo Polidoro, Houdini : Mago dell’impossibile, Codice 2018, pag. XXV+468, € 23, ISBN 9788875787622) Massimo Polidoro affronta un compito praticamente impossibile: raccontare la vita di un personaggio che ha fatto di tutto per far credere al pubblico qualcosa di diverso e più spettacolare rispetto alla realtà. Tanto per dire, Houdini (come spiega Polidoro, l’accento va sulla prima i e non alla francese come diciamo noi) diceva di essere nato a qualche giorno di distanza dalla data ufficiale e soprattutto di essere statunitense, mentre era un ebreo ungherese, figlio di un rabbino, venuto ad abitare da bambino negli USA. Nel testo si legge degli inizi davvero miseri della sua vita e della sua carriera e si scoprono le tante anime di Houdini, tutte legate alla sua volontà di essere il migliore: per dire, andò in tournée in Australia nonostante soffrisse di mal di mare per riuscire a essere il primo aviatore dell’Oceania, dopo essere stato il protagonista di uno dei primi film di Méliès decise di diventare produttore cinematografico, con opere ovviamente scritte e recitate da lui; nonostante non avesse completato gli studi e i suoi scritti fossero pieni di errori pubblicò molti libri, messi tipicamente in formato pubblicabile da vari ghostwriter (uno di essi fu H.P. Lovecraft…); smascheratore di medium ma forse sempre con la speranza di trovare davvero qualcuno che potesse parlare con l’aldilà. Un testo che permette insomma di sfatare molti miti.

_Artificial Unintelligence_ (ebook)

Il titolo di questo libro (Meredith Broussard, Artificial Unintelligence : How Computers Misunderstand the World, Mit Press 2018, pag. 248, € 10.59, ISBN 9780262346726) è sprezzante: ma in fin dei conti è quello che penso anch’io. Nonostante i grandi successi degli algoritmi, infatti, non possiamo certo dire di essere arrivati a una vera intelligenza artificiale, anche nel senso debole turinghiano di un sistema che possa essere scambiato per un essere umano. In pratica i sistemi AI sono ormai più bravi di noi in tanti campi specifici, ma manca ancora loro una visione globale.
Detto questo, il libro mi è sembrato però essere non ben riuscito. Il testo è diviso in tre parti: nella prima viene rapidamente raccontato come funziona un programma e come si fa data journalism, cioè come usare le informazioni che possiamo trovare per fare investigazioni; credo però che se uno non sa di cosa si parla non lo imparerà certo qui. Nella seconda parte Broussard mostra come alcuni dei “grandi successi dell’Intelligenza Artificiale”, come le automobili che si guidano da sole, in realtà non funzionano se non in ambienti molto controllati; questa secondo me è la parte migliore del testo. Infine l’ultima sezione è troppo legata alla visione personale dell’autrice, e non mi ha detto molto. Diciamo che questo non sarebbe certo il testo che consiglierei come primo impatto rispetto ai problemi dell’AI.

_The Dad Lab_ (libro)

[copertina] Il sottotitolo di questo libro (Sergei Urban, The Dad Lab, TarcherPerigee 2019, pag. 182, $18, ISBN 9780525542698) recita “50 Awesome Science Projects for Parents and Kids”. Non posso garantire sulla meraviglia che può spuntare da questi esperimenti, ma posso garantire che sono divertenti da farsi, a seconda naturalmente dell’età dei bambini: ce ne sono per chi fa ancora l’asilo e per chi ha finito le elementari. Ci sono alcune ripetizioni nella parte scientifica dietro agli esperimenti, e la cosa è comprensibile. Ho però trovato molto utili le spiegazioni reali degli effetti (un paio non le conoscevo mica!), che poi ogni genitore dovrà adattare alle conoscenze dei propri figli; anche gli esperimenti correlati sono utili per suscitare curiosità. In definitiva, un ottimo libro “pratico”.

Sharper Night – Pavia 2019

Venerdì scorso si è tenuta la Notte Europea dei Ricercatori. Tra le varie iniziative correlate, in alcune città d’italia si è tenuta Sharper Night, che se non ho capito male è fortemente voluta dall’INFN. Quest’anno ho pensato di far saltare mezza giornata di scuola ai gemelli e portarli a Pavia, la città lombarda che la ospitava, dopo aver visto che era adatta ai bambini.

Devo dire che nonostante le resistenze iniziali – soprattutto per il dover camminare dalla stazione di Pavia al Castello, compreso il mio avere sbagliato strada… – il risultato finale è stato un successone, tanto che ho fatto fatica a riportarli a casa. In tre ore avranno visto metà degli stand, con un bombardamento di informazioni di cui non so quanto sarà rimasto loro in testa: bisogna però dire che ricercatori, universitari, studenti liceali e semplici appassionati hanno fatto tantissimo per mostrare quante cose si possono fare se si studia la scienza. E gli sponsor hanno anche fatto tantissimo per fornire gadget che sicuramente sono stati apprezzati dai miei bambini e spero siano serviti per appiccicare un po’ più di nozioni nelle loro testoline. Io personalmente ho salutato il mio amico Adam Atkinson che era in trasferta per aiutare Daniele Aurelio nello stand di MathsJam, e ho finalmente visto dal vivo il Centro Meteo Lombardo, compreso l’estensore dei bollettini :-) Diciamo che mi è quasi venuta voglia di partecipare anch’io, ma so già di essere troppo pigro per riuscire a stare una giornata intera a spiegare cose…