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Ti spiego il dato (libro)

La grafica di questo libro è piuttosto peculiare. Anche il formato, a dire il vero, visto che ha gli angoli delle pagine smussati come un quaderno. E in effetti alla fine di ogni capitolo ci sono un paio di pagine per prendere appunti, quindi parlare di quaderno non è così lontano dal vero. Ma a parte queste considerazioni per così dire estetiche direi che il testo è davvero adatto per chi è sempre stato intimidito da grafici e statistiche che si trovano sui media; Columbro, con uno sguardo ad alto livello ma comunque utile e corretto, spiega “il dato” e tutte le sue incarnazioni, dalle tabelle ai grafici alla nostra impronta digitale. Forse ancora un po’ complicato per le scuole medie, già al biennio delle superiori è un ottimo punto di partenza: ma anche gli adulti non ferrati in questo campo lo apprezzeranno, proprio perché non tecnico ma esplicativo.

(Donata Columbro, Ti spiego il dato, Quinto quarto 2021, pag. 142, € 16, ISBN 9788885546264)
Voto: 5/5

The Spirit Phone (ebook)

[copertina]
[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Sono una persona semplice, e amo leggere libri di fantastorie, dove i protagonisti sono persone (reali o fittizie) che nella realtà o nei libri canonici non si sono mai incontrati. Questo libro indubbiamente entra in questo novero: Nikola Tesla e Alesteir Crowley sono probabilmente due persone di caratteristiche opposte, e quindi diventa interessante costruire una trama a partire da un loro incontro (con Edison come comprimario). Lo “spirit phone”, ideato da Edison che cercò davvero di costruire qualcosa del genere, avrebbe dovuto permettere alla gente di mettersi in contatto con i propri cari defunti: era invece lo strumento che alcune entità avrebbero sfruttato per accedere alla Terra in modo fisico e poter infliggere terrore e dolore all’umanità. Telsa e Crowley dovranno cooperare per bloccare la minaccia. La trama scorre abbastanza bene, con il suo mischiare magick (con la k, non so come renderlo in italiano) e quello che invece definisco electropunk: nel 1899 il vapore è il passato, l’elettricità il futuro! L’unica cosa che non mi è piaciuta è che O’Keefe racconta sin troppo nei dettagli accadimenti ben noti a tutti o quasi. Io preferisco che queste cose siano solo lasciate implicite, in modo che chi ha presente il riferimento sorrida e gli altri possano continuare ad apprezzare il racconto.

(Arthur Shattuck O’Keefe, The Spirit Phone, BHC Press 2022, pag. 362, € 7,99, ISBN 9781643973234 )
Voto: 4/5

Ultimo aggiornamento: 2023-04-11 10:54

Problems for Metagrobologists (ebook)

[copertina] I metagrobologisti sarebbero gli studiosi di giochi matematici. O almeno dice cosi David Singmaster (che i più anziani di voi ricorderanno come esperto del cubo di Rubik) in questo libro. In effetti parecchi tra i più di duecento giochi presenti ha una fonte tipicamente risalente al passato e una correzione delle risposte date in quelle sedi. Devo però dire che non ho molto apprezzato il testo, perché in genere occorre un computer per trovare le soluzioni ai problemi: quasi informatica (applicata) ricreativa più che matematica ricreativa. Carta e penna vanno bene, ma così si esagera…

(David Singmaster, Problems for Metagrobologists, World Scientific 2016, pag. 248, $19,99, ISBN 9789814663649)
Voto: 3/5

Yes, That Happened! (ebook)

[copertina]
[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]

L’idea di questo libretto era interessante: presentare un certo numero di curiosità datate dal 1930 al 1960 circa che si sono dimenticate, dedicando a ciascuna di esse due o tre pagine, D’accordo, sono tipicamente roba americana o britannica, ma in effetti ne conoscevo giusto qualcuna. Purtroppo il risultato non è stato all’altezza delle aspettative. Innanzitutto molti di questi fatti sono davvero minori e non così curiosi, salvo qualche eccezione come lo stato di Moosylvania (ma io ero un fan sfegatato di Rocky e Bullwinkle), i castori paracadutati, e il progetto di una bomba atomica tenuta alla giusta temperatura… da un gruppo di polli. Passi per la scelta: quello che però non ho sopportato sono state le chiuse paternalistiche che chiudono quasi tutti i raccontini. Una nota comica finale: in due dei capitoli c’è l’avvertenza “Ho lasciato le misure metriche per adeguarmi alla terminologia militare” (molti dei racconti sono di ambientazione militare, in effetti.) Ma in uno di essi l’unica misura metrica era -40 gradi Celsius, che corrispondono esattamente a -40 gradi Fahrenheit… :-)

(Kimberly Miller, Yes, That Happened! : A Collection of Wildly Insane-But-True Stories in Pop Culture, Science, and History That Seniors Will Remember, History Compact 2022, pag. 99, $7,49, ISBN 9798847790604)
Voto: 2/5

A Bouquet for the Gardener (libro)

[copertina] Poco dopo la morte di Martin Gardner uscì questo volume con il ricordo di molte persone che lo avevano conosciuto. Se non lo sapevate, Gardner non era solo il più importante divulgatore matematico del XX secolo, ma anche un esperto dei libri di Frank Baum e soprattutto di Lewis Carroll. In effetti il curatore del libro, Mark Burnstein, è un altro carrolliano, e il libro è fortemente orientato in quel senso. Per quanto riguarda i contributi, sono quasi tutti incentrati sulla gentilezza di Gardner (almeno dal vivo e in corrispondenza, negli articoli sapeva essere feroce…) Direi che quello di Michael Patrick Hearn, oltre che essere di gran lunga il più lungo, è anche il più utile per avere un’idea di chi era Gardner. Detto questo, il libro è consigliato solo per i suoi fan più hardcore.

(Mark Burstein (ed.), A Bouquet for the Gardener : Martin Gardner remembered, Lincoln Publishing 2011, pag. 250, $19,99, ISBN 9780930326173)
Voto: 2/5

Ultimo aggiornamento: 2023-03-28 17:31

Peano (libro)

[Nota: io ho letto la versione del 1983 senza la postfazione di Odifreddi, della quale quindi non parlo]

Credo che sia significativo il fatto che l’unica biografia di Giuseppe Peano sia stata scritta mezzo secolo dopo la sua morte, e da un americano. Questo dice molto su come la fama del matematico cuneese sia molto maggiore all’estero che in patria. Purtroppo l’approccio di Kennedy, soprattutto nella prima parte, è più vicino a una cronaca che a una biografia vera e propria, con l’elenco degli articoli scritti anno per anno – non in appendice, ma proprio nel testo. Inoltre, come Lalla Romano sottolinea maliziosamente nell’introduzione, la famiglia di origine di Peano non era così povera come Kennedy ha capito, non conoscendo la terminologia piemontese. È interessante scoprire come tra il 1890 e il 1900 Peano fosse praticamente la punta della matematica mondiale assieme a Poincaré e Hilbert, e poi abbia deciso di lasciar perdere tutto e dedicarsi al latino sine flexione (che secondo me puoi leggere solo se sai un po’ di latino) e all’interlingua. Secondo Kennedy, la sua scelta era però logica: il suo pensiero era di rendere la matematica non ambigua e basata sul minor numero di premesse possibili, e i risultati matematici che ottenne dipendevano da quello. Anche nei rapporti con i colleghi c’era questa ambivalenza: spesso non era interessato a rivendicare la priorità di un risultato, ma era punto sul vivo quando qualcuno contestava gli errori che lui aveva trovato in una dimostrazione altrui. Alla fine, resto convinto che Peano avrebbe meritato qualcosa in più anche come ricordo. Nulla da eccepire sulla traduzione di Paolo Pagli.

(Hubert C. Kennedy, Peano : Storia di un matematico [Peano. Life and works of Giuseppe Peano], Bollati Boringhieri 2020² [1980], pag. 336, € 19, ISBN 978339334303, trad. Paolo Pagli)
Voto: 3/5

Ultimo aggiornamento: 2023-03-28 13:00

I numeri interi (libro)

Io conoscevo la Progresso Tecnico Editoriale per i suoi libriccini con le traduzioni di opere di divulgazione di temi matematici tradotte dal russo dalla copertina verde. Fino all’anno scorso, non avevo idea che esistesse anche una collana (gialla) di traduzioni di opere simili di matematici americani. Non che Spreckelmeyer sia così noto neppure in originale, a dire il vero :) Ad ogni modo, questo sui numeri interi è il secondo di una serie di cinque monografie sui vari tipi di numero. Non posseggo il primo volume sui numeri naturali, ma naturalmente non ne avevo bisogno per leggere questo! L’approccio del testo non mi è comunque piaciuto: un formalismo inutilmente complicato che non fa vedere cosa sta davvero succedendo. Anche la traduzione di Lorenzo Vinassa De Regny non mi pare all’altezza, nemmeno tenuto conto del mezzo secolo passato.

(Richard Spreckelmeyer, I numeri interi [The Integers], Progresso Tecnico Editoriale 1967 [1966], pag. 83, trad. Lorenzo Vinassa De Regny)
Voto: 2/5

The Failures of Mathematical Anti-Evolutionism (libro)

A me Rosenhouse è sempre piaciuto come autore, sin dai tempi del suo libro sul problema di Monty Hall; ho anche seguito i testi da lui editi sulla matematica ricreativa seria. Ma in questo caso direi che non ci siamo proprio. Il libro nasce (e scommetterei che è stato un suo pet project) per confutare gli argomenti “matematici” portati dagli antievoluzionisti: Rosenhouse è in fin dei conti un matematico, non un biologo. Io sono una persona semplice, e mi accontento di una prova circostanziale dell’evoluzione: gli organismi viventi hanno una costruzione meravigliosamente interallacciata, ma lo è in modo subottimale, come del resto afferma anche Rosenhouse. Riesce nel suo intento? Non sempre. È bravo a smascherare la matematica usata come cortina fumogena, e qui la sua metafora della matematica come formata da due binari da seguire entrambi – visione intuitiva e formulazione formale – è utile anche al di fuori di questo contesto. Mi sembra però che anche lui abbia mischiato un po’ le carte nella sezione combinatorica. Rosenhouse risponde all’affermazione che le proteine usate dai viventi sono un’infinitesima parte dello spazio delle possibili proteine affermando che in fin dei conti quelle proteine ci sono, con argomenti bayesiani. Immagino che abbia fatto così perché altrimenti si dovrebbe invocare il principio antropico, che a me non infastidisce ma porta a una forma debole di Intelligent Design che evidentemente voleva evitare. A parte queste considerazioni, non mi sembra che il libro possa convincere i non-darwiniani. Proprio perché i loro argomenti sono similscientifici (non uso apposta pseudoscientifici per evitare diatribe) in quanto rivolti a persone tipicamente con scarse competenze in materia, spiegazioni di questo genere non portano a molto. Insomma Rosenhouse parla ai convertiti: ne vale la pena?

(Jason Rosenhouse, The Failures of Mathematical Anti-Evolutionism, Cambridge University Press 2022, pag. 310, € 36,40, ISBN 9781108820448)
Voto: 3/5

Ultimo aggiornamento: 2022-10-08 12:32