Tonietto è completamente fuori di testa. Me ne ero già accorto leggendo Letteratura latina inesistente e con questo libro ho avuto la conferma. Questo libretto è una presa in giro delle Vite dei Cesari di Svetonio, ed è spacciato per la prima traduzione in italiano dell’opera magna di un tal Gio Vanesio Svetonietto. Citando dal risvolto di copertina, «Che le dodici biografie di improbabili reggitori dello Stato imperiale siano false non ha alcuna importanza, non sono meno plausibili di quelle vere.» E in effetti le storie dedicate al primo ultimo imperatore e anche al primo imperatore non umano (il cavallo di Caligola, chiaro) sono perfette. In alcuni casi Tonietto sfrutta forse un po’ troppo gli stereotipi, come nel caso del primo imperatore donna; in genere gioca molto con la storia realmente capitata – o almeno quello che ci raccontano essere successo – come nel caso del primo imperatore plebeo e in quello che secondo me è il capolavoro, il primo imperatore repubblicano Dextaliniano di cui si raccontano vita battaglie e morte, accennando che il suo successore Cruscio rimise le cose a posto.
Non perdetevi tutto l’apparato critico annesso al saggio con perle tipo la citazione di «Coefora Luciano, Non so dove sbattere la testa, in “Sala Docenti”, Nuova Serie, VII (2016), pp. 65-67», e chissà quante me ne sono perse; né saltate le allocuzioni degli scrittori al potente di turno a cui presentavano l’opera. Leggete, e ricordatevi che la storia sarebbe potuta essere anche capitata così.
(Stefano Tonietto, Altri dodici Cesari , Exòrma 2022, pag. 162, € 16, ISBN 9788831461382)
Voto: 5/5
Ultimo aggiornamento: 2023-07-01 22:09