Archivi categoria: recensioni

Ballarono una sola estate (libro)

[copertina]Anche prima dell’arrivo della moderna industria discografica mondiale che costruisce i “successi” a tavolino, poteva capitare che qualcuno riuscisse ad azzeccare la canzone giusta al momento giusto, avere un successo strepitoso, e poi svanire più o meno nel nulla. Alberto Tonti ha pensato che non è giusto che tutte le enciclopedie musicali riempiano pagine e pagine con i soliti noti, e ha così scritto questo libretto (Alberto Tonti, Ballarono una sola estate, Rizzoli – Varia 2007, pag. 136, € 19.50, ISBN 978-88-17-01731-2) che, come da sottotitolo, racconta di “70 meteore della canzone italiana negli anni Sessanta”. Dire “enciclopedico” non è però corretto: Tonti infatti ha le sue preferenze, e non si preoccupa di nasconderle, con commenti spesso taglienti ma a volte inaspettatamente favorevoli su questi nomi che molte volte non ci dicono più nulla (anche se quelli della mia età e oltre probabilmente si ricorderanno di Carmen Villani…) La lettura è indubbiamente godibile, anche per le note di colore a proposito delle manifestazioni canore di quegli anni; al libro è anche allegato un CD con quattordici di queste canzoni, alcune sicuramente note anche ai più giovani (“Stessa spiaggia stesso mare” o “Il ballo di Simone”), altre mai sentite (“I tuoi occhi verdi” di Franco Tozzi – il fratello maggiore di Umberto, per la cronaca). Buon divertimento, e se siete più giovani potete cercare il libro successivo sugli anni ’70.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-18 16:49

L’immagine del mondo nella testa (libro)

[copertina] (se vuoi una mia recensione più seria di questo libro, va’ su Galileo!) Valentino Braitenberg è un noto cibernetico. Da una decina d’anni è in pensione, dopo essere stato alla guida del Max Planck Institute per la Cibernetica Biologica di Tubinga, e quindi ha più tempo a disposizione per vagare in quel vasto territorio della “filosofia presocratica”, come la definisce lui. Ha così scritto questo libro (Valentino Braitenberg, L’immagine del mondo nella testa [Das Bild der Welt im Kopf], Adelphi – Biblioteca scientifica 43, 2008 [2003], pag. 171, € 18, ISBN 978-88-459-2252-7, trad. Tommaso Codignola, editing Maurizio Bruno) come una serie di appunti per sé stesso prima che per i lettori su come il cervello può farsi un’immagine del mondo esterno. In realtà ci sono due livelli diversi. Nei primi capitoli in effetti c’è un approccio più filosofico, che potrei scherzosamente definire a “monologo socratico”; quando si passa alla fisiologia del cervello la parte scientifica aumenta di importanza, anche se paradossalmente le ipotesi che fa non sempre sembrano così certe, immagino proprio perché non è stato possibile fare degli esperimenti per dimostrarle.
Ho trovato molto interessante la parte in cui ha “rivisto la fisica” nel terzo capitolo, perché è un punto di vista piuttosto diverso da quello che si può leggere di solito. Anche parte dei capitoli sul cervello hanno del materiale interessante, soprattutto visto che le mie conoscenze erano ferme agli anni ’60. Però nel complesso il libro non è null’altro che un divertissement.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-13 07:00

_Qual è il titolo di questo libro?_ (libro)

[copertina]Di nuovo una meritoria riedizione di un titolo ormai introvabile in Italia, dopo la sua pubblicazione nel 1981 (Raymond Smullyan, Qual è il titolo di questo libro? [What is the title of this book?], RBA Italia – Sfide Matematiche 3 – 2008 [1978], pag. 222, € 9.99, trad. Massimo Evangelisti). Smullyan – classe 1919, tutti longevi questi matematici/filosofi! presenta una serie di indovinelli logici sempre più complicati, partendo dai vecchi trabocchetti (“come posso ottenere trenta centesimi con due monete, di cui una non è da 20 centesimi?”) e giungendo infine a presentare una dimostrazione “logica” del teorema di incompletezza di Gödel. I suoi problemi si popolano di persone sempre più strane: si parte dall’isola dei cavalieri che dicono sempre il vero e dei furfanti che dicono sempre il falso per arrivare agli indigeni che per un tabù non possono dire sì o no nella nostra lingua, agli zombie, ai vampiri pazzi che credono di dire sempre il falso ma in realtà dicono il vero. Mettersi a risolvere d’un colpo tutti i problemi è stancante, ma non è certo lo scopo del libro, che è un testo di logica simbolica abilmente camuffato (e tradotto bene, anche se forse a volte un po’ troppo formalmente) e ben piantato nel nostro mondo. Qualche volta la deduzione che si può fare a partire dai dati è che a mentire è l’autore, non i suoi personaggi fittizi! In definitiva, un ottimo testo introduttivo alla logica.

Ultimo aggiornamento: 2016-03-31 20:13

Burn After Reading – A prova di spia (film)

[locandina]Sabato scorso, nonostante l’influenza che mi stava per arrivare, sono andato al Plinius a vedere l’ultima opera dei Fratelli Coen, Burn After Reading; insomma il film che ha messo insieme Brad Pitt e George Clooney, immagino per la gioia delle fanciulle di tutto il mondo occidentale e segnatamente di Anna e Marina che erano con me. A parte che ci ho perso una buona mezz’ora a capire che il tipo con quella brutta barba che lo faceva sembrare un mediorientale era George – ma mi è stato detto che era tutta invidia – passiamo alla trama del film. In poche parole, abbiamo come cornice una storia dove ci sono una serie di relazioni extraconiugali (tutte rigidamente eterosessuali, però!) che nemmeno Novella 2000, e dei supposti documenti segreti CIA che vengono trovati per caso e sono sfruttati dagli scalcinati Brad e Frances McDormand per farsi un po’ di soldi; lei, soprattutto, ha bisogno dei soldi per “riprogettarsi”, leggasi sottoporsi a una serie di interventi di chirurgia estetica. Il tutto con un pressapochismo totale da parte dei vari personaggi.
Ci sono dei momenti carini nel film, e la scena finale col capo della CIA è da salvarsi; però non è uno di quei capolavori che si può immaginare di tenere nella propria cineteca. Diciamo che può comunque valere la pena di andare al cinema, a meno che non amiate le scene splatter (ce n’è un paio) e cerchiate scene esplicite di sesso.
I siti ufficiali: USA, italiano.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-09 12:06

Gli enigmi di Canterbury (libro)

[copertina] Il secondo volume della collana Sfide Matematiche (Henry Dudeney, Gli enigmi di Canterbury [The Canterbury Puzzles], RBA Italia – Sfide Matematiche 2 – 2008 [1958], pag. 234, € 9.99, trad. Angela Iorio) è “nuovo” nel senso che non era mai stato tradotto in italiano – anche se la compilazione originale è di cinquant’anni fa – per non parlare naturalmente dei problemi: il gruppo che dà il nome alla raccolta è stato inizialmente pubblicato nel 1907.
Personalmente non apprezzo molto questo tipo di problemi, che richiedono in genere molta pazienza ma poco intuito: ad esempio, un problema richiede di dividere le cifre da 0 a 9 in due gruppi, e scrivere con le cifre di ciascun gruppo un numero di due cifre e uno di tre cifre che moltiplicati per loro diano lo stesso valore, valore che deve essere il minore possibile. Inoltre spesso Dudeney dà la soluzione ma non spiega come si risolvono i problemi, probabilmente proprio perché è semplicemente una serie infinita di conti. Però ci sono alcuni problemi, quelli che “richiedono un trucco” (come il giro ferroviario dell’Inghilterra) che sono davvero piacevoli.
La traduzione ha qualche punto debole e qualche errore, che ho segnato nelle note a margine di aNobii (vedi link in cima).

Ultimo aggiornamento: 2008-10-06 10:17

Game Theory – A Very Short Introduction (libro)

[copertina] (se vuoi una mia recensione più seria di questo libro, va’ su Galileo!)
Come cambiano le cose nel tempo! Quando mi capitò di vedere per la prima volta un libretto che raccontava la teoria dei giochi (una vecchissima edizione Zanichelli di fine anni ’70) il tutto era senz’ombra di dubbio matematica. Questo libretto della meritoria serie OUP “A Very Short Introduction” (Ken Binmore, Game Theory – A Very Short Introduction, Oxford University Press 2007, pag. 184, Lst 6,99, ISBN 978-0-19-921846-2) è un testo di economia, con una rapida incursione nel campo biologico. Il teorema del minimax, ai tempi al centro della trattazione, è buttato lì quasi come un inciso; gli equilibri di Nash, che allora non erano neanche trattati, sono rapidamente spiegati già nelle prime pagine, e sono visti quasi come un postulato, mentre si lavora molto sui giochi a informazione non completa, avvicinandosi spesso all’introduzione della casualità.
Una trattazione di questo tipo risulta sicuramente più appetibile per chi è allergico alla matematica, e che trova un testo abbastanza discorsivo e senza troppe formule; il rovescio della medaglia è che ho trovato piuttosto difficile seguire i vari teoremi, che sono stati dimostrati in una maniera pericolosamente simile al metodo “handwaving”, e che i vari esempi di giochi a due persone sono sì minimali e distinti, ma proprio perché minimali rimangono spesso difficili da confrontare al volo. Forse qualche esercizio svolto in più sarebbe utile per impratichirsi di più della materia; ma per essere una introduzione non si deve pretendere chissà che cosa.
Ultima nota per gli anglofobi: la traduzione italiana del libro dovrebbe uscire per Codice entro fine anno.

Ultimo aggiornamento: 2022-12-08 19:17

_Ah! Ci sono!_ (libro)

[copertina] Il primo volume della collana Sfide Matematiche (Martin Gardner, Ah! Ci sono! [aha! Gotcha.], RBA Italia – Sfide Matematiche 1 – 2008 [1975], pag. 238, € 4.99, trad. Simona Panattoni) è la riedizione dell’ormai introvabile traduzione Zanichelli del 1981 di questo libro di Martin Gardner. A differenza del volume gemello “Esperienza a-ah!” che verrà pubblicato a novembre, l’argomento principale di questo libro sono i paradossi, reali e apparenti, legati alla matematica. I pregi del testo sono gli stessi dell’edizione originale: diciamo che se uno non apprezza quel tipo di disegnini probabilmente si scoccerà presto, ma altrimenti potrà avere un’idea delle trappole della matematica senza doversi esporre a troppa matematica.
Per quanto riguarda la traduzione, si sente che è un po’ datata, ma generalmente è buona; apprezzabile il fatto che sia anche stato tradotto la figura che inizia il capitolo 2, quella con i numeri scritti “in lettere”. L’unica eccezione è il capitolo sulla probabilità, che è zeppo di errori e si direbbe quasi opera di un’altra mano. Nella pagina di aNobii relativa al libro (vedi link su) ho messo un’errata corrige.

Ultimo aggiornamento: 2014-09-09 10:50

I bottoni di Napoleone (libro)

[copertina] Una delle cause che sono state proposte per la disfatta dell’armata napoleonica in Russia dà la colpa ai bottoni delle divise, che erano di stagno. Alle basse temperature, lo stagno si polverizza letteralmente, e non è così facile fare una battaglia tenendosi su i pantaloni! L’aneddoto è probabilmente falso, ma dà comunque il titolo a questo libro (Penny Le Couteur e Jay Burreson, I bottoni di Napoleone [Napoleon’s Buttons], Longanesi, “La lente di Galileo – 37” 2006 [2003], pag. 408, € 18.60, ISBN 978-88-304-2156-1, trad. Libero Sosio), dove i due autori, chimici organici, raccontano la storia di diciassette molecole che “hanno cambiato il mondo”. Si spazia dall’aspirina agli oppiacei, dal sale all’indaco, dalla caffeina ai clorofluorocarburi. Di ciascuna di queste molecole viene fatta la storia, sia dal punto di vista tecnico – la maggior parte di queste molecole sono organiche, e quindi la loro sintesi non è sempre così facile – che da quello per così dire politico, con una serie di aneddoti come quello della cessione da parte degli olandesi dei diritti su Manhattan per mantenere il monopolio della noce moscata. In effetti bisogna dire che spesso gli autori esagerano un po’ nell’attribuire alle molecole presentate la possibile concausa degli sconvolgimenti mondiali, tipo quando affermano che il sapone abbia contribuito allo scoppiare della guerra civile inglese; però la lettura è davvero godibile, e permette anche di avere un’idea di cosa sia effettivamente la chimica, diversamente da quanto ad esempio insegnarono a me al liceo. Ottima traduzione, ma con Libero Sosio non mi sarei aspettato nulla di meno.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-29 11:04