[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Cosa succede se alcuni membri di una razza aliena con poteri telepatici, mentre fuggono dal loro pianeta invaso da altri alieni, finiscono bloccati sulla Terra (vicino ad Area 51…) e devono sopravvivere nascosti dagli umani, mentre cercano di lasciare il pianeta? Holly Payne-Strange fa un ottimo lavoro nel descrivere e sviluppare le caratteristiche di esseri molto diversi da noi: non è semplicemente la loro forma, ma il modo in cui vivono e cercano di superare le situazioni complicate in cui si trovano. Trovo però che ci siano vari buchi nella storia, a partire dalla situazione iniziale posta più o meno come deus ex machina ma che in realtà non è portata alle sue logiche conseguenze. Detto questo, il libro è comunque godibile e l’ho apprezzato.
Holly Payne-Strange, All of Us Alone, 2023, pag. 294, € 5,50, ISBN cartaceo 9798867164546 – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 4/5

Il vero problema di questo libro è il titolo. Winkler aveva già scritto un testo dal nome Mathematical Puzzles, e quindi bisogna stare attenti a cercare quello giusto. Almeno adesso che è uscita la Revised Edition ci sarebbe qualche possibilità in più di comprare la versione giusta… se non fosse che la versione che arriva in Italia è print-on-demand e a Routledge sono riusciti a mandare il testo dell’edizione originale (e anche dopo che gliel’ho segnalato mi hanno detto che non era detto che arrivasse l’edizione corretta :-( ) I capitoli del libro mostrano vari tipi di problemi, e tutti i problemi hanno la soluzione spiegata (spesso in maniera un po’ criptica, in effetti… su alcuni ci ho penato). Al termine del libro sono riportate le fonti dei vari problemi, quando sono note; occhei, non siamo al livello del sito della buonanima di David Singmaster, ma è già molto importante.
Immagino conosciate il sito Five Thirty-Eight (che ho scoperto essere finito 

Questo breve testo si occupa di come i diversi social network cercando di accalappiarti e farti restare al loro interno, fortunatamente evitando di usare la trita frase “se non devi pagare, allora sei tu il prodotto” (per dire, mi sa che con X anche se paghi continui a essere il prodotto). Tra i punti positivi c’è il tentativo di spiegare per ciascuno dei principali social network quali potrebbero essere i dati impliciti che vengono raccolti e il decalogo finale (di buon senso) su cosa possiamo fare noi. Ci sono però cose che non mi sono piaciute: se in fondo a pagina 14 un 20% diventa “uno su quattro” o a pagina 20 ci aspettiamo che dopo un po’ che il 10 rosso non è uscito alla roulette allora la probabilità che arrivi è maggiore abbiamo qualche problema matematico. Sono il primo ad affermare che in questi casi la matematica non è tutto e la sociologia è preponderante: ma fare un controllino no?