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_Eccì_ (ebook)

9788897604389 Questo racconto lungo in formato ebook (Cristiano Micucci, Eccì, Blonk Edizioni 2015, pag. 67, € 2,99, ISBN 978-88-97604-38-9) è la prima incursione di Cristiano Micucci (meglio noto come Mix) nella narrativa, dopo il suo Scienziaggini (che avete letto tutti, vero?) L’inizio ricorda i racconti russi dell’Ottocento: se avete presente Il naso di Gogo’l capirete cosa intendo. Naturalmente l’ambientazione è contemporanea: un travet di mezza età con moglie e figli grandi ma non troppo. Poi la trama vira verso un altro tipo di surreale, e le disavventure del povero Amedeo diventano sempre più grottesche e divertenti, con battute nascoste qua e là che potrebbero fare starnutire dal riso anche voi ma che non posso raccontarvi sennò rischiate di non comprare il libro, e Mix non sarebbe contento. Ultimo consiglio: non leggetelo davanti a un piatto di minestra, e ricordatevi sempre: ATARI!

_Math Geek_ (libro)

9781440583810Io posso definirmi senza falsa modestia un esperto nel raccontare notiziole di tema matematico. Per ovvie ragioni guardo sempre cosa fa la concorrenza: spesso trovo delle perle, ma in questo caso (Raphael Rosen, Math Geek : From Klein Bottles to Chaos Theory, a Guide to the Nerdiest Math Facts, Theorems, and Equations, Adams Media 2015, pag. 255, $15.99, ISBN 9781440583810) sono rimasto piuttosto deluso. Quello che non mi è piaciuto è la stringatezza con cui i cento temi sono trattati: in una paginetta viene esposto il concetto ma non si dà nessuna spiegazione di cosa sta dietro il concetto stesso: un po’ come mostrare tanti bei quadri senza un minimo di contesto. Dal punto di vista di un divulgatore della matematica questo è Male, perché non fa venire voglia di capire, almeno come storia se non come spiegazione tecnica, le cose presentate. Le curiosità vanno bene nei piccoli riquadri, che affiancano ogni capitoletto, ma non nel corpo del libro. Probabilmente il libro può essere utile per chi proprio la matematica non la sopporta, ma non per gli amanti della materia.

_Bambini campioni del mondo_ (libro)

9788862563475 Questo volume (Roald Dahl, Bambini campioni del mondo, Salani 2010 [1988, 1982, 1964, 1983], pag. 829, € 18, ISBN 978-88-6256-347-5, trad. Francesca Lazzarato e Lorenza Manzi / Donatella Ziliotto / Riccardo Duranti) raccoglie quattro libri di Roald Dahl che hanno come protagonisti dei bambini. Molti conoscono Charlie, quello della fabbrica di cioccolato; meno conosciuti – almeno per quanto mi riguarda – Sofia del GGG e Matilde. Come si può anche leggere su Wikipedia, Dahl tende a disegnare come assenti o negative le figure dei genitori: il padre di Matilde è un furfante e la madre assolutamente assente, Sofia è orfana, i genitori di Charlie, pur amandolo, non hanno la possibilità di dargli il necessario per vivere, e quelli del protagonista di Le Streghe se li vede morire all’inizio del libro. Ma Dahl è uno scrittore dark, magari la vera causa è quella…
Per quanto riguarda le traduzioni, in quelle di Francesca Lazzarato e Lorenza Manzi (Matilde e Le streghe) si sente dalla scelta delle parole – tipo certe forme del passato remoto – il tempo che è trascorso dalla loro creazione. Su Donatella Ziliotto col GGG ho perso un po’ prima di capire che “il ratto” non era un topastro ma un rapimento, però ho molto apprezzato il tour de force nel rendere la buffa lingua dei giganti. La fabbrica di cioccolato è infine venuta molto bene anche grazie alla traduzione di Riccardo Duranti: me ne sono accorto leggendola e drammatizzandola ai miei bimbi.

Ultimo aggiornamento: 2015-12-30 08:24

_Messa da Requiem_ (spartito)

978887592012Questi (Giuseppe Verdi, Messa da Requiem – riduzione per canto e pianoforte Ricordi 1996, pag. CXLVI+291, ISBN 978887592012) non sono semplicemente degli spartiti: ci sono più di cento pagine di introduzione, in italiano e in inglese, dove David Rosen racconta la genesi del Requiem e le sue prime rappresentazioni in Italia (a Milano, nella chiesa di San Marco e poi alla Scala), in Europa e negli Stati Uniti… che al tempo non riconoscevano il copyright e quindi copiavano a man bassa. Sono inoltre indicate le varianti tra i vari manoscritti: io ero ingenuamente convinto che a fine ‘800 la versione a stampa fosse stabile, e ho scoperto che invece ci sono decine di differenze, alcune dovute alla fretta, altre a ripensamenti di Verdi, altre ancora incomprensibili. Paradossalmente questo si riflette negli spartiti, che sono stati preparati partendo dalle fonti e indicando con una font diversa le correzioni necessarie, con un effetto a prima vista sciatto. Ci ho perso un po’ di tempo per capire che era proprio così…

Ultimo aggiornamento: 2016-01-03 17:43

_Twilight of the Gods_ (libro)

9780571103416Che senso ha fare un’analisi musicale teorica delle canzoni dei Beatles, che notoriamente non avevano alcuna cultura musicale e suonavano ad orecchio? Beh, un senso ce l’ha. Come il musicologo Wilfrid Mellers spiegò in questo vecchio libro (Wilfrid Mellers, Twilight of the Gods, Viking 1974 (1973), pag. 215, ISBN 0-670-73598-1) la teoria musicale nasce per codificare cosa si suona. Da un punto di vista armonico la musica pop, come del resto il blues e il rock, è sicuramente meno complessa della musica classica diciamo dal 1700 al 1900; ma questo non significa che le note siano affastellate a caso. Le “cadenze eolie” narrate dal critico musicale del Times riguardo a Not a second time sono per Mellers semplicemente il risultato di una sperimentazione del quartetto che ha parecchie affinità con la musica rinascimentale per l’ottima ragione che anche a quel tempo, con il passaggio dalla modalità alla tonalità, si viaggiava a vista… pardon, a udito.
La prosa è piuttosto pesante, anche senza considerare il gergo tecnico (al termine del libro c’è un glossario, ma non fa certo le veci di un testo di teoria musicale): sicuramente il libro non è adatto al tipico fan che non avrebbe i mezzi per seguire l’esposizione, ma richiede appunto un buon background. Rispetto a quando lo lessi per la prima volta trent’anni fa, l’ho poi trovato meno interessante: non so se la ragione sia perché oggi di Beatles ne so molto di più di allora o perché in effetti i temi musicali sono solo accennati. Un’ultima curiosità: i quarant’anni del libro si notano nell’uso della parola “Negroid” in riferimento alla musica nera, che evidentemente allora non era un tabù come oggi.

Ultimo aggiornamento: 2015-12-27 19:34

_I materiali del killer_ (libro)

9788860884121Sono molto in ritardo con la lettura dei polizieschi con l’ispettore Ferraro (D’accordo, sono in ritardo con tutto). È anche vero che Per sempre giovane non mi aveva preso troppo. Stavolta però mi sono davvero goduto il libro (Gianni Biondillo, I materiali del killer, Guanda 2011, pag. 364, € 18, ISBN 9788860884121). Come sempre c’è una doppia storia, quella del giallo vero e proprio e quella personale di Ferraro: però la seconda è ancora più milanese del solito, anche perché ci si sposta da Quarto Oggiaro e si vaga più per la periferia nord della città, forse perché Biondillo si è anch’egli trasferito come accennato nella postfazione. Probabilmente i puristi del poliziesco avranno storto un po’ il naso, perché gli stili del testo sono volutamente variegati: ma io purista non sono.

_The Wandering Earth_ (libro)

9781489502858Si pensa sempre che la fantascienza sia anglosassone, tanto che spesso anche gli autori italiani ambientano spesso le loro storie in un mondo dove gli americani hanno il ruolo dei primattori. Ma cosa fanno invece i cinesi? Questo libro (Liu Cixin, The Wandering Earth : Classic Science Fiction Collection, CreateSpace 2013, pag. 484, $29,90, ISBN 9781489502858, trad. Holger Nahm) è un’antologia dei principali racconti del più famoso autore cinese di fantascienza, Liu Cixin. Non so se il problema sia quello della traduzione che ha appiattito lo stile oppure sia proprio il modo di scrivere di Liu (o magari dei cinesi in generale), molto didascalico con lunghe discussioni tra i personaggi dove viene spiegata la rava e la fava: il risultato è che la lettura è spesso pesante, ed è un peccato perché racconti come “Curse 5.0” e “Taking care of Gods” sono davvero divertenti e le idee di “Of Ants and Dinosaurs” sono molto diverse da quelle cui siamo abituati (ma in genere Liu ama parlare di quelle due civiltà). L’altra cosa interessante nel leggere tutti i racconti – e sopportare una certa ripetizione – è vedere che Liu pensa nei termini di una Grande Storia del Futuro, un po’ come Heinlein (più che Asimov): e il punto di vista è prettamente cinese.

_La città dei libri sognanti_ (libro)

9788867154463Questo libro (Walter Moers, La città dei libri sognanti [Die Stadt der Träumenden Bücher], Salani 2013 [2004, 2006], pag. 509, € 9,90, ISBN 978-88-6715-446-3, trad. Umberto Gandini) è il quarto ambientato nell’immaginario continente di Zamonia: confesso di non aver (ancora) letto i primi, però posso affermare con sufficiente sicurezza che lo si può apprezzare anche da solo. La seconda cosa da sapere è che anche se il libro è stato posizionato come fantasy per ragazzi – non so se perché i primi volumi in effetti lo erano – questo è molto più apprezzabile dagli adulti, che possono godersi gli inside joke letterari ben tradotti dall’ottimo Umberto Gandini. La quantità di titoli e autori di libri presente è inredibile, e bisogna sempre stare attenti: certi nomi tra l’altro sono anagrammi di scrittori realmente esistiti, da Goethe a Shakespeare. Il protagonista, dall’improbabile nome di Ildefonso de’ Sventramitis, è un dinosauro scrittore, come quelli della sua specie, e nel continente di Zamonia ci sono tantissime specie diverse. Ma dopo un centinaio di pagine un po’ poco mosse con l’arrivo del protagonista a Librandia inizia la vera avventura nelle catacombe sotto la città, con un caleidoscopio di avventure incredibili ma avvincenti. Sottotraccia poi c’è tutto un discorso sulla letteratura, e quella di Zamonia non è poi così diversa da quella del nostro universo. Il libro è poi impreziosito dalle immagini dello stesso Moers, che nasce in effetti come fumettista. Erano anni che non leggevo un libro di narrativa così avvincente: lo consiglio a tutti.

Ultimo aggiornamento: 2015-12-06 19:57