Non so se vi sia capitato di leggere il comunicato stampa del Governo italiano relativo alla “positiva conclusione del Vertice di Bruxelles a sostegno delleuro.”
D’accordo, si sa che in questi casi si tende sempre ad esagerare il proprio contributo. Però c’è modo e modo di esagerare. Quando leggo «Un impulso fondamentale allo sblocco dei serrati negoziati sul piano di salvataggio delleuro ieri allEcofin lha dato il Presidente Berlusconi quando, poco prima dell1 di notte, ha chiamato al telefono il Cancelliere Merkel.» e poi ancora «La lotta contro il tempo per arrivare ad un risultato utile prima dellapertura dei mercati asiatici si faceva, quindi, sempre più serrata. In questo contesto si moltiplicavano i contatti tra le cancellerie e i relativi sherpa, impegnati a trovare una soluzione che potesse soddisfare le rispettive esigenze.», il tutto condito dai bollettini medici come «A complicare ulteriormente lo scenario stava contribuendo purtroppo limprovvisa indisposizione del ministro delle Finanze tedesco.», la mia mente si distacca dalla realtà. Vedo delle immagini in bianco e nero sgranate e leggermente accelerate, e al sottofondo del ronzio di una cinepresa ascolto una voce stentorea declamante le epiche frasi che fanno da contorno a questa grande vittoria dell’italica nazione, ancor oggi faro per l’Europa duemila anni dopo che le legioni romane portarono alle barbare genti germaniche la civiltà.
L’unica parola che stona nel contesto è “sherpa”: possibile che nella lingua ove il sì suona non si potesse trovare un sinonimo?
Ultimo aggiornamento: 2010-05-10 22:40