Archivi categoria: politica

i veri paletti

Ho sentito un brano di un’intervista a Matteo Renzi che snocciolava i quattro paletti invalicabili per la “sua” riforma/cancellazione del Senato: niente voto di fiducia, niente votazione sulla legge di bilancio, niente membri eletti, niente stipendio (aggiuntivo) per i nominati. Non ci crederete, ma su due dei punti io sono perfettamente d’accordo: naturalmente sui primi due :-)

Se ci pensate un attimo, pensare una doppia fiducia può significare avere due composizioni complementari, cosa che comunque non c’è mai stata nonostante il Porcellum ci abbia provato; e il rimpallo della Legge di Stabilità serve solo a inserire emendamenti su emendamenti per tirare fuori qualche spicciolo per i lobbisti più bravi. Occhei, sarebbe più simpatico dare a una delle Camere il voto di fiducia e all’altra quello sulla legge di bilancio, ma per amor di Renzi lasciamo stare.

Vediamo gli altri due punti. Considerato in 40.000 euro lordi al mese per 14 mensilità lo stipendio di un senatore (perché anche se non eleggi nessuno ma mandi dei nominati, il Senato lo devi comunque mandare avanti e le indennità gliele devi pur lasciare), il risparmio sarebbe di circa 20 milioni l’anno, su un bilancio di più di mezzo miliardo. Inutile dire che poi far fare un doppio lavoro ai rappresentanti regionali non è certo indice di una loro produttività maggiore, anzi.

Perché allora questi due paletti renziani? Ovvio, perché così il popolo (non si dice più “la gente”, quello era Berlusconi) vuole così, no? Solo che a questo punto non serve più prendersi il tempo per fare una discussione seria, per esempio definendo quali leggi siano di competenza della Camera e quali del Senato e lasciando un massimo di tre passaggi parlamentari (C-S-C o S-C-S). Si fa, e guai a chi vuole pensare :-(

Ultimo aggiornamento: 2014-04-01 16:26

Debborah

Beh, c’è anche il video, quindi è difficile che il Governatore Serracchiani possa dire di essere stata fraintesa. Secondo lei il presidente del Senato Grasso – «essendo stato eletto dal partito Democratico», pensa «che ne debba accettare anche le indicazioni». E per fortuna che lei crede «che sia assolutamente un presidente di garanzia».

Sorvoliamo in questa sede sul fatto che è una palla che questo annullamento del Senato sia «quello che chiedono i cittadini»: non mi pare proprioci sia mai stato un referendum al riguardo. Accettiamo invece l’ipotesi che ciò sia quello che vuole il PD, il che, nella nostra che per il momento è ancora una democrazia rappresentativa – è sufficiente perché il DDL costituzionale sia presentato. Ma le più alte cariche dello Stato sono “di garanzia” proprio perché non devono fare gli interessi di una parte, che sia quella che li abbia eletti o un’altra, ma quelli dello Stato e dell’istituzione stessa dove si trovano. Se il Senato voterà la sua abolizione pratica, Grasso dovrà prenderne atto: ma prima ha il diritto e il dovere di segnalare quello che ritiene sbagliato. E tutto questo un politico dovrebbe perfettamente saperlo, visto che è il suo lavoro. Tanto più poi un politico che ha una carica istituzionale… Ah già, che stupido che sono! Mi sono dimenticato che, prima di essere il governatore della regione Friuli-Venezia Giulia, Deborah Serracchiani è il vicesegretario del PD…

Ultimo aggiornamento: 2014-03-31 09:26

extraparlamentari

Enrico Letta: «A seguito delle decisioni assunte oggi dalla Direzione nazionale del Partito Democratico, ho informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della mia volontà di recarmi domani al Quirinale per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio dei Ministri». (grassetto mio)
È chiaro che se l’è legata al dito.

Ultimo aggiornamento: 2014-02-13 19:08

Ghigliottine

Non ho avuto tempo (e voglia, lo ammetto) di entrare nel merito di quanto capitato ieri alla Camera, e quindi spero che ci sia qualche anima gentile che mi possa dare una risposta a queste domande (non ad altre: qualcosa ho capito)
– la parte dedicata alla rivalutazione delle quote della Banca d’Italia aveva davvero i requisiti di urgenza richiesti da un decreto legge? Era necessario che per fine 2013 i soldi fossero contabilizzati in una certa maniera?
– c’è stato o non c’è stato, quando il decreto è passato al Senato (e ci deve essere passato per forza) un tentativo di stralciare quella parte e lasciare solo quella relativa alla seconda rata dell’IMU? Perché è chiaro che ieri non c’era più tempo, e si doveva scegliere “o tutto o niente” (e quella rata IMU la si doveva pagare: al più il governo poteva fare un decreto per evitare il pagamento degli interessi di mora), ma nel passaggio precedente il tempo c’era.
Notate che non sto facendo domande retoriche come “perché due cose che non c’entrano nulla sono state messe nello stesso decreto”, né sto entrando nel merito se la rivalutazione sia o no un regalo alle banche (quello sarà per la prossima volta). Al momento mi limito alle proceduralità…

Ultimo aggiornamento: 2014-01-30 16:58

perché no?

Sono uno di quelli (pochi, a quanto pare: o sicuramente pochi ad esprimerlo pubblicamente) che non trova affatto strano che Matteo Renzi abbia invitato Silvio Berlusconi nella sede PD del Nazareno per discutere sulla possibile futura legge elettorale.
Certo, Berlusconi è un pregiudicato, e per truffa ai danni dello stato. Certo, io con Berlusconi non andrei mai a prendere un caffè. Ma la legge elettorale di uno stato è qualcosa che dovrebbe essere decisa da una maggioranza quanto più ampia possibile, e volenti o nolenti un elettore su 5 vota comunque per Forza Italia (o credete che il Nuovo Centro Destra abbia chissà quale forza?). Basta solo ricordarsi che discutere non significa accettare supinamente, ma Renzi non mi pare il tipo.

Ultimo aggiornamento: 2014-01-18 19:05

è ufficiale: i comunisti non ci sono più

Come al solito io avevo tirato fuori delle percentuali per i risultati delle primarie per segretario PD, e come al solito ho sbagliato di brutto. Per la cronaca, i miei pronostici erano Renzi 45%, Cuperlo 35%, Civati 20%.
Quello che mi stupisce non è tanto l’aver sovrastimato Civati, e quindi non avere applicato a sufficienza il correttivo-internet: quello ci può anche stare. La cosa che mi dà da pensare è che Cuperlo ha preso la metà della percentuale che gli avevo attribuito. Certo, è un signor nessuno per quanto riguarda l’esposizione pubblica. Ma era il candidato del vecchio apparato, l’ultimo segretario FGCI: insomma, ero convinto che molti vecchi comunisti l’avrebbero disciplinatamente votato. E invece no: anche i loro voti sono confluiti su Renzi. Il vero significato pratico è uno solo: in Italia i comunisti non esistono più se non in dosi omeopatiche. Anche se Renzi (furbo di tre cotte) ieri sera parlava sempre e solo di “sinistra”, non credo che nemmeno la propaganda berlusconiana riuscirà a dargli del “comunista”; e se proverà a dire “sì, ma dietro di lui ci sono ancora i comunisti” immagino già la risposta: “proprio come Bondi e amici”.
È un bene? È un male? Non lo so. Però è un fatto, che era già noto ma adesso è sancito.

Ultimo aggiornamento: 2013-12-09 14:00

come dimostrare di non essere pari agli altri

Mi è capitato di leggere l’intervista a Elena Cattaneo dopo gli insulti di Jake Gasparri ed Elwood Bondi ai senatori a vita che non si presentano mai. Lascio agli altri i confronti con altri assenteisti cronici e le dotte elucubrazioni sulla teoria dell’insultare l’avversario, e mi limito a leggere l’intervista: non tanto l’occhiello quanto il testo vero e proprio. L’onorevole Cattaneo afferma: «Ho partecipato a tutta la discussione. L’ho trovata molto interessante dal punto di vista politico, ma alla fine ho deciso di non votare. Credo che la scienza non c’entri con questo tipo di scelta. E considerata la natura della mia nomina ho ritenuto che il mio voto non dovesse essere espresso. Finora ho votato due volte: per la fiducia al governo Letta un mese fa e ieri notte (martedì, ndr) per l’approvazione della legge di stabilità. In quei due casi ho pensato che fosse importante partecipare perché era in gioco il futuro del governo e del paese.»
Ora, io non avrei avuto problemi se l’onorevole Cattaneo avesse affermato qualcosa come “per dare un voto informato sulla decadenza di Silvio Berlusconi avrei dovuto studiare tutta la documentazione al riguardo: sono cose che posso e voglio fare per argomenti che riguardano tutti i cittadini, ma non per un caso singolo”. Sarebbe stata una scelta onesta e fors’anche coraggiosa. Peccato non sia stato così; e peccato che se uno la mette giù così nemmeno la fiducia al governo e l’approvazione della legge si stabilità “c’entrino con la scienza” (a parte l’implicita illogicità di avere un senatore che intenda occuparsi solo di un singolo tema: per quelle cose basta e avanza usare i tecnici).
Con il suo comportamento, l’onorevole Cattaneo dà ragione a chi vuole eliminare l’istituto dei senatori a vita (si, lo so, in primis è la Lega che li vuole abolire: so what?). Se tu accetti di fare il senatore, ancorché a vita, accetti di operare come senatore, senza nasconderti dietro chissà quali scuse. Altrimenti lascia perdere. Oppure ci inventiamo il senatore onorario: niente stipendio, niente diritto di voto, ma solo lo status di senatore. La cosa è meno stupida di quanto possa sembrare, considerando che in fin dei conti i senatori a vita hanno dato lustro alla patria…

Ultimo aggiornamento: 2013-11-28 14:26

Decadenza

Sarà, ma questo voto odierno sulla decadenza di Silvio B. da senatore della Repubblica Italiana avremmo potuto risparmiarcelo. Avrei capito un voto sull’incostituzionalità della legge Severino, o almeno sulla sua non applicabilità a eventi retroattivi: non che a me appaia incostituzionale, ma non sono io quello che deve giudicare al riguardo.
Visto che *quel* voto non c’è stato, adesso non c’era nulla da votare: la legge è quella, l’aveva votata anche il Pdl (non per nulla fa schifo :-) ) e la decadenza sarebbe dovuta essere automatica. Invece no: ci siamo dovuti sorbire ancora una volta il teatrino.
Beh, io oggi ero a fare il check-up e poi me ne sono andato a fare la spesa, quindi il teatrino me lo sono schivato. Adesso però mi tocca leggere tutte le manifestazioni di giubilo (e i simmetrici pianti) e non mi passa davvero più… abbiate pietà!

Ultimo aggiornamento: 2013-11-27 19:15