Archivi categoria: politica

Cirinnon-ancora

Mi è appena sovvenuto che il DDL Cirinnà è stato approvato (“con modifiche”) solo al Senato. Visto che la riforma del Parlamento non è ancora stata promulgata, questo significa che se anche solo una virgola venisse modificata alla Camera il DDL dovrebbe tornare al Senato e avere di nuovo lo stesso teatrino di questi giorni. Qualcuno sa dirmi se il PresConsMin Matteo Renzi pensa di porre nuovamente la fiducia sul testo come uscito da Palazzo Madama, per evitare un continuo rimpallo non certo piacevole?

Ultimo aggiornamento: 2016-02-26 15:41

Fedeltà

È ovvio che la cancellazione dell’obbligo di fedeltà dalla legge sulle unioni civili è solo un modo per farli sembrare il meno possibile un matrimonio: all’atto pratico non cambierà nulla.
Quello che non è ovvio è perché Renzi si debba prostituire davanti ad Alfano per questo. L’avrei capito se non avesse ceduto sui punti davvero importanti e quindi dovesse dargli un contentino, ma così non ha senso.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-25 09:51

canguri et similia

Per tutta questa manfrina sul DDL Cirinnà per una volta non ce l’ho con Angelino Alfano. Lui ha un’idea (giusta o sbagliata che sia) su cosa debba esserci e non esserci in quella legge, e fa di tutto per portare la maggioranza dei parlamentari verso la sua idea. Ce l’ho come sempre con la Lega, la cui idea di opposizione parlamentare è presentare una quantità non meglio determinata di emendamenti fotocopia. Ce l’ho con M5S, che è riuscito a dire “vogliamo che il DDL Cirinnà sia approvato senza essere snaturato, quindi non votiamo il supercanguro che serve a far si che il DDL non sia snaturato”. Il tutto indipendentemente dal contenuto della legge, ma solo e unicamente per mettere il PD in difficoltà. Direi che hanno capito tutto dalla vita.

Non sono ancora riuscito a capire se ce l’ho o no con Renzi. È chiaro che questo DDL non avrebbe mai potuto essere di iniziativa governativa (vedi sopra alla voce Alfano). Non sono riuscito a capire se il non chiedere la fiducia sui DDL parlamentari sia solo prassi oppure no: ho letto che è stato fatto per l’Italicum (che però è anche costituzionale, quindi ancora diverso come tipo) ma non ne so abbastanza. Però Renzi mi ha dato l’idea di aver fatto il tutto per prendersi comunque il merito di avere finalmente fatto approvare una “legge di sinistra” (che poi quelli di destra dovrebbero lamentarsi di questa definizione), e quindi la bilancia pende verso l’incazzatura. Insomma, è mai possibile, o porco di un cane, che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane?

Ultimo aggiornamento: 2016-02-17 15:01

Da Amazon a Palazzo Chigi

Sono certo che mentre sto scrivendo questo post ci sarà qualcuno che starà tuonando contro la scelta di Matteo Renzi di nominare Diego Piacentini, attuale pezzo molto grosso di Amazon, commissario al digitale: Piacentini ha un incarico della durata di due anni e dovrà coordinare le politiche innovative per conto del governo. Quei qualcuno tuoneranno perché Renzi si è dimostrato un servo delle multinazionali prono ai loro diktat. Io personalmente non trovo invece nulla di strano a prendere qualcuno che evidentemente ha dimostrato di avere le competenze necessarie: posso al più chiedermi se avrà anche le capacità di ottenere qualcosa in un ambiente come la politica italiana, ma quello varrebbe comunque per tutti.

L’unica cosa che mi lascia perplesso è quanto ha anche segnalato Stefano Epifani: perché un incarico a titolo gratuito? Smettiamola di rompere le palle con i costi della politica. Io voglio che le cose si facciano, e dire che si fa qualcosa gratuitamente mi dà sempre l’aria di roba fatta nei ritagli di tempo, che non è quello che ci serve.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-11 10:57

Serenella Fucksia

E così Serenella Fucksia è stata espulsa in direttissima dal M5S che ha votato on line nonostante le feste natalizie. Motivo ufficiale: mancata presentazione nei tempi previsti dei giustificativi di spesa a Palazzo Madama. Anche Al Capone fu incriminato per evasione fiscale. Motivo reale: il suo continuo andare contro il Verbo Ufficiale pentastellato. L’ultimo caso è stata la sua difesa della ministra Boschi, ma già quest’estate mi era capitato di parlare di lei.

D’altra parte un cittadino M5S al Parlamento deve fare solo da portavoce e rispettare il voto popolare. Quindi che c’è di male?

Ultimo aggiornamento: 2015-12-29 16:02

Il bello della democrazia

Leggo che il referendum tenutosi ieri in Slovenia ha abolito i matrimoni gay, tornando se non ho capito male alla situazione precedente dove erano ammesse solo unioni civili. Il tutto perché il referendum non aveva bisogno di quorum, e quindi i votanti, che sono stati solo il 36% degli aventi diritto, si sono suddivisi in un 23% contrario e un 13% favorevole.

Non entro e non voglio entrare in questioni etiche. Noto solo come il problema della democrazia è come sempre la necessità di partecipare, soprattutto se è vero che i sondaggi davano un 60% di persone favorevoli al matrimonio gay ma evidentemente non così favorevoli da alzare il culo e andare a votare. Avere un quorum come da noi fa mantenere lo status quo, non averlo fa vincere gruppetti relativamente piccoli ma bene organizzati. E non pensate che la democrazia diretta migliori i risultati: basta vedere quanti sono i votanti nei referendum online del M5S rispetto agli aventi diritto. E comunque, se si riuscisse a obbligare tutti a votare senza che ci sia una vera conoscenza dei temi, si rischia sempre di arrivare all’oclocrazia. Ricordatevelo.

Ultimo aggiornamento: 2015-12-21 17:01

Inciuci pentastellati

Finalmente i tre giudici mancanti della Corte Costituzionale sono stati eletti, facendo arrabbiare Forza Italia perché è stata esclusa dal bilancino degli eletti (per la cronaca, il bilancino in questo caso non è voluto dal manuale Cencelli ma è stato appositamente studiato per avere una convergenza sui nomi, tanto che occorre sempre una maggioranza almeno dei tre quinti dei parlamentari per eleggere i giudici della Consulta). Tra i tre giudici c’è così anche Franco Modugno che era il candidato a lungo proposto da M5S, oltre a Giulio Prosperetti espressione dei centristi – a quanto pare esistono ancora – e Augusto Barbera proposto dal PD.
Ecco, parliamo di Barbera. Fino a qualche giorno fa, i pentastellati osteggiavano pesantemente la sua elezione, citando questo scandalo vero o presunto, o almeno così dice il Sacro Blog. Non sono in grado di valutare cosa sia effettivamente successo nella vicenda che ha coinvolto Barbera: però è chiaro che i pentastellati hanno fatto dietrofront rispetto al veto posto qualche settimana fa. Nulla di così grave in politica, i compromessi sono spesso necessari: ma da parte di un moVimento che li ha sempre osteggiati, preferendo corre in ostinata e orgogliosa solitudine quasi come fossero una delle decinaia di partitini di sinistra, la cosa è piuttosto strana. Non trovate?

Ultimo aggiornamento: 2015-12-17 15:06

Contra personam

In un mondo perfetto, Frangetta Serracchiani avrebbe perfettamente ragione ad affermare che la “norma antiBassolino” del regolamento delle primarie PD non è antiBassolino, e che è «solo un modo per dire che quando un’esperienza si è chiusa, si è chiusa per davvero». Pensateci un attimo: è stata fatta apposta una legge che vieta di candidarsi per più di due mandati consecutivi, il che dovrebbe voler dire che il legislatore aveva pensato che forse era meglio non avere un sempresindaco. Ma sono ragionevolmente certo che nessuno pensa di essere in un mondo perfetto, e che non è un caso che la norma sia nata solo dopo che l’ex sindaco di Napoli ha detto “massì, mi potrei candidare”.
Assodato che a me delle primarie in generale non importa nulla e che credo che per come le facciamo noi in Italia si dovrebbero abolire, quello che però non riesco a capire è perché il PD se la prende con gente che del PD ha la tessera. Non ti piace come si comporta un tuo maggiorente? Lo sbatti fuori dal partito, punto.

Ultimo aggiornamento: 2015-11-23 16:04