Renzi a Radio Popolare

Stamattina Matteo Renzi è intervenuto al microfono aperto di Radio Popolare (occhei, tecnicamente era ospite della trasmissione Il Demone del Tardi, ma il risultato pratico è lo stesso). La cosa deve essere stata decisa all’ultimo momento, perché fino a ieri non avevano detto nulla.
Considerato l’ascoltatore tipico di Radiopop e soprattutto il telefonatore tipico, secondo voi Mattero si è cimentato in questa impresa perché è a caccia anche solo di un singolo voto in più per il SÌ al referendum, oppure l’ha fatto perché è un burlone che si diverte in queste circostanze? Vi giuro che io non so decidere.

Ultimo aggiornamento: 2016-10-03 09:57

33 pensieri su “Renzi a Radio Popolare

  1. Bubbo Bubboni

    Mai sentito la radio in oggetto ma hanno un minimo di ascoltatori in Lombardia e, da quello che dici, non sembra che sia la radio ufficiale dei 5 stelle o degli anarchici.
    Quindi perché non va bene per raggranellare voti? Quali cluster markettari sarebbero così inequivocabilmente per il NO da essere al riparo dalla propaganda, a parte quellli che ho citato?
    Non riesco ad immaginarne.

    1. .mau. Autore articolo

      diciamo che l’ascoltatore tipico di Radio Popolare ritiene che i raggruppameti alla sinistra del PD siano dei mollaccioni, e nel caso specifico è per il NO senza se e senza ma (e senza entrare nel merito).

      1. un cattolico

        Diciamo che non mi meraviglierei se alcuni delle nuove BR fossero vecchi ascoltatori di Radio Popolare poi ancor più radicalizzati…

        Detto ciò, perché ascolti RP? :-)

        1. .mau. Autore articolo

          no, l’ascoltatore e commentatore tipico sa solo parlare, non riuscirebbe mai a fare davvero qualche azione pratica.
          Ascolto Radiopop perché tipicamente posso recuperare notizie che non arrivano così facilmente sugli altri media.

          1. un cattolico

            Il corrispettivo romano è Radio Onda Rossa (nata nel 77, mentre Radio Popolare è del 75), e davvero la trovo inascoltabile tanto è la faziosità delle argomentazioni. Ma forse RP è meno estrema…

          2. .mau. Autore articolo

            Non ho mai sentito Radio Onda Rossa, ma credo che sia più militante di Radio Popolare, che definirei più che altro schierata.

          3. Bubbo Bubboni

            Credevo che Radio Onda Rossa fosse il corrispondente di Radio Blackout e quindi è anarchica non di sinistra.
            Gli anarchici, a parte le ovvie e vivaci critiche che fanno nel merito, sono immuni a ricevere propaganda perché non votano ma la “sinistra” direi che è sempre uno spazio aggredibile direttamente o di sponda. E’ un gruppo sensibile a molti “automatismi logici”, basta mettere una buona esca e poi godersi il risultato.
            In sintesi, da quello che dici, direi che gli ascoltatori tipici non hanno la garanzia di essere fuori target per la propaganda diretta (e d’ora in poi indiretta).

          4. un cattolico

            La linea di demarcazione tra anarchia e estremismo rosso è piuttosto labile: chi ascolta Radio Onda *Rossa* è sí la stessa gente che ascolta Radio Blackout a Torino ma in entrambi i casi si tratta di giovani ventenni che frequentano assiduamente CSOA e affini, dove peraltro si finanziano.

            Non direi che è gente che non vota: una parte di essi vota partiti folkloristici come il Partito Comunista dei Lavoratori.

            Dubito anch’io che possano però convergere su Renzi, stante il loro odio giovanile per ogni forma di potere.

          5. mestesso

            @UnCattolico: “La linea di demarcazione tra anarchia e estremismo rosso è piuttosto labile”

            eh no, da qui si vede che non conosci le due realtà: l’anarchico tipicamente non vota, e quando lo fa lo fa per far perdere il Sistema, non perché si turi il naso ed aiuti a far venire fuori un Rosso (che in teoria, e sottolineo in teoria è quello più vicino a Lui ideologicamente). L’anarchico vero del politicante ne fa a meno.
            Il Rosso (estremo) dalla sua parte ha in simpatia l’anarchico, e sarebbe abbastanza contento di averlo con sé ma sa anche bene che è una forza incontrollabile: una volta al potere il Rosso Estremo gli anarchici li elimina fisicamente. Non ricordo a memoria le direttive politiche delle BR, ma ti posso assicurare che stai prendendo un granchio grosso, e da allora poco è cambiato.

          6. un cattolico

            @mestesso:

            Nei CSOA è pieno di ragazzi che non votano per protesta al sistema e che nella tua ottica potremmo definire anarchici. Ma sono lì che si bombano e ascoltano reggae accanto a quelli che votano Partito Comunista dei Lavoratori.

            Non ho mai inteso dire che uni si fidi dell’altro, perché nella maggior parte dei casi la presenza assidua in quei contesti è solo un modo per sentirsi parte di qualcosa di socialmente biasimato e ai margini od oltre della legalità.

            Ma è innegabile che da quei contesti sono anche uscite fuori tra le peggiori realtà terroristiche italiane. Rosse o anarchiche che fossero.

          7. Lele

            @ un cattolico

            Scusa, credo di non avere capito. Secondo te, dai Centri Sociali Autogestiti sono uscite le peggiori realtà terroristiche italiane?

          8. un cattolico

            @ Lele:

            «Scusa, credo di non avere capito. Secondo te, dai Centri Sociali Autogestiti sono uscite le peggiori realtà terroristiche italiane?»

            Secondo me? Centro Sociale Blitz, Mario Galesi e Federica Saraceni ti ricordano nulla? #DAntona

          9. Lele

            @ un cattolico

            Sinceramente, quei nomi non mi dicevano nulla. Ho dovuto cercare su Wikipedia.
            Ma ribadisco che scrivere che “dai Centri Sociali Autogestiti sono uscite le peggiori realtà terroristiche italiane” è una generalizzazione senza senso.
            Basterebbe confrontare quanti sono i CSOA, quanta gente li ha frequentati, quanti di questi sono terroristi (2, sembra, che frequentavano un centro sociale negli anni ottanta), mettere in relazione i numeri e ragionare se si sta dicendo una cosa sensata o si sta esprimendo una presa di posizione ingiustificata dai fatti.
            Sarebbe come dire che dai fotoromanzi editi dalle Edizioni Paoline negli anni ’70 sono uscite le peggiori realtà terroristiche italiane.
            http://lelecollector.altervista.org/giusva-fioravanti/

          10. un cattolico

            @ Lele

            Se è una generalizzazione senza senso prova a leggerti un qualunque libro sul terrorismo rosso e a vedere la pletora di CSO/CSOA citati come luoghi di incontro e conoscenza tra i vari brigatisti (entrambe le BR). Io te ne ho citati solo 2, ma sono molti ma molti di più.

            Che importanza ha che i terroristi rispetto ai frequentatori sono un’esigua minoranza?
            Se quasi tutti i terroristi rossi vengono da lì è o no vero che i CSO/CSOA sono fucina di terroristi rossi?

            «Sarebbe come dire che dai fotoromanzi editi dalle Edizioni Paoline negli anni ’70 sono uscite le peggiori realtà terroristiche italiane.
            http://lelecollector.altervista.org/giusva-fioravanti/ »

            Una rondine non fa Primavera… Un centinaio di rondini forse sì!

      2. Lele

        Non so, ma ho come l’impressione che il concetto di “ascoltatore tipico” non riesca a comprendere quello che credo che siano gli ascoltatori di Radio Popolare, ossia una gamma ben più variegata rispetto, per esempio, a quelli che ritengono che i raggruppamenti a sinistra del Pd siano dei mollaccioni.

        Ciò detto, mi stupisco di come ci siano persone di vasta cultura che ignorino cosa sia, e cosa sia stata, Radio Popolare. Invito tali persone ad ascoltarla, almeno per farsi un’idea di che cos’è oggi.

        In merito al tuo quesito, penso che Renzi sia innanzitutto a caccia di voti, ma non escludo che in una situazione come un MicAp, possa essersi anche divertito.

        1. devan maggi

          Ciò detto, mi stupisco di come ci siano persone di vasta cultura che ignorino cosa sia, e cosa sia stata, Radio Popolare.

          Beh, per un non-milanese non mi sembra una lacuna grave… (per un milanese, se ne può discutere)

          1. Lele

            @ devan maggi

            Ok, ma da una persona di vasta cultura mi aspetto che sappia cosa fosse Radio Alice anche se non è bolognese, o cosa fosse Radio Aut Aut anche se non è siciliano.

          2. Lele

            @ .mau.

            Come dimostrare la vastità della propria cultura.
            Intendevo Radio Aut. Chiedo scusa.

          3. .mau. Autore articolo

            (la mia non era una presa per i fondelli. Non garantisco di avere nemmeno sentito mai nominare Radio Aut, adesso ho guglato e per me Peppino Impastato era un giornalista, non un fondatore di radio)

          4. un cattolico

            @.mau.: «io Radio Aut Aut non l’ho mai sentita nominare. (Radio Alice sì)»

            Io invece non ho mai sentito parlare di Radio Alice, mentre Radio Aut la conoscevo per due motivi: ho visto il film 100 passi, e molto prima (non ricordo in quale anno) ho ascoltato il fratello di Peppino Impastato in un suo intervento al Centro Sociale Occupato Autogestito La Strada… Questo per tranquillizzare Lele del fatto che non credo che nei CSOA ci siano solo criminali, ma anche e purtroppo sì (in percentuale ben maggiore che altrove).

  2. carolina

    fa bene a essere a caccia del sì. (lo dice una che ha fatto una cazzata tipo “minibrexit” nel lavoro e pagherà fino a tempo da definirsi). se vince il no e la cosa viene intesa come un obbligo per Matteo di dimettersi, noi finiamo senza governo mentre in America rischia di vincere Trump e l’Europa è in crisi nera. Siccome io non credo che sarebbero pronti a destra a fare andare subito Parisi al governo (forse non è proprio ancora abbastanza navigato lui per governare) finiremmo in un pasticcio colossale, con danni sia per l’economia che per l’Europa dove già siamo a rischio di estremismo, crisi migranti etc.. Invece con un governo anche imperfetto ma che almeno non ci fa essere pizza e mandolino all’estero, possiamo anche forse perfino pretendere di guidare dall’Italia un moviemnto virtuoso.. almeno come antifascismo, far fuori un po’ di ciarpame del passato, modernizzazione etc.. poi ripeto, imperfetta.. ma l’alternativa secondo me è quanto meno caotica se non peggio.

  3. .mau. Autore articolo

    @un cattolico: per darti un’idea, a Torino l’affiliata a Popolare Network è Radio Flash, non Radio Blackout. (A Roma per un annetto hanno provato a fare Radio Popolare Roma, ma poi devono avere cioccato molto pesantemente, visto che d’improvviso non se ne è più parlato)

    1. devan maggi

      Da que che ricordo, con la vendita di una delle due frequenze che avevano a milano , erano entrati come soci di minoranza nel capitale di una radio di roma, che quindi era più di una semplice radio del network nazionale. Ma i rapporti col socio di maggioranza si sono rapidamente deteriorati; ascoltandola poco, non so come sia la situazione oggi. Qui un articolo del 2012 che racconta qualcosa http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/12/07/news/l_appello_di_popolare_roma_non_spegnete_quella_radio-48289927

      1. .mau. Autore articolo

        @devan: non so se avessero venduto una delle due frequenze milanesi (io ho sempre e solo conosciuto la 107.6, al limite la 107.7 sul bresciano); sicuramente erano entrati nel capitale di Radio BBS Roma, cambiandole il nome appunto in Radio Popolare Roma. Un casino era anche il fatto che Radio Popolare Roma trasmette sui 103.3 che dovrebbero essere di Isoradio.
        Per il resto confermo che per un annetto le cose erano andate d’amore e d’accordo, facevano persino la rassegna stampa nazionale da Roma anziché da Milano tutti i giovedì, poi d’un tratto quassù non se ne è più sentito parlare.

  4. Apis

    Intervengo poco, ma stavolta …
    Non capisco da dove “un cattolico” prenda le sue informazione su RP … ma io sono un ascoltatore assiduo e trovo su questa radio informazioni e commenti che non si trovano su altre per qualità e profondità delle informazioni.
    Invito, per prova, ad ascoltare “Esteri”
    Ovviamente ci sono anche contenuti “schierati”, ma molto meno di quello che si si aspetti.
    PS: credo che l’audience sia molto più variegata di quello che ci si aspetti. Io, per esempio, non sono di sinistra e faccio il manager …

    1. Marco Antoniotti

      “Non capisco da dove “un cattolico” prenda le sue informazione su RP”

      Da quei fetentoni che oscurano RP non appena possono? 3:) 3:) 3:) 3:)

      BTW. Non ho sentito il PdC a RP. Infatti sono stato bene tutto il giorno; niente mal di testa, problemi gastrointestinali o di letteratura anglofona.

      1. un cattolico

        @ Marco Antoniotti:

        «Da quei fetentoni che oscurano RP non appena possono?»

        Quante radio non schierate politicamente vengono oscurate con assiduità da fetentoni? ;-)

    2. un cattolico

      @ Apis:

      «Non capisco da dove “un cattolico” prenda le sue informazione su RP …»

      Presto detto: in passato ho frequentato per anni centri sociali (poco importa il motivo), di tutta Italia. Compreso Milano. E a Milano le decine di frequentatori di CSO/CSOA conosciuti ascoltavano assiduamente RP.

      Posso dire che era ascoltata anche dal fratello di una mia ex (lombarda), che era pianista e che ha suonato classica in una delle trasmissioni di RP, e che era anch’egli rosso “fuoco”, seppure molto più colto di un frequentatore medio di CSO/CSOA.

      Insomma avevo diversi elementi per ipotizzare che fosse rosso “fuoco”. .mau. mi ha assicurato che non è così e posso solo che esserne contento, vista la sua popolarità.

  5. .mau. Autore articolo

    Ricordo che il post è su Renzi e radio, non sui CSOA (di cui in genere non mi occupo…)

    1. Lele

      @ .mau.

      Ok, hai ragione. Però mi piacerebbe lo stesso sapere la tua opinione sull’argomento.

      1. .mau. Autore articolo

        come ho scritto, non ce l’ho. Ogni tanto mi arrogo il diritto di non avere un’opinione su qualche tema.
        :-)

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