Il primo aprile Trento Today ha pubblicato un articolo in cui si comunica urbi et orbi che nei giorni precedenti si era celebrato “il primo battesimo civile istituzionale” in un comune del trentino, con dichiarazioni gongolanti del consigliere comunale iscritto all’UAAR che ricorda che «il tutto fa seguito alla mia presa di posizione, con risonanza mediatica nazionale, nel vietare il battesimo religioso ai neonati».
La notizia deve essere stata una bomba nella comunità, tanto che due giorni dopo è apparso un altro articolo dove il padre della bimba assicura che a maggio la piccola sarà battezzata in chiesa (con scorno del consigliere di cui sopra, immagino) e il sindaco si affretta ad aggiungere
Per conferire valore a questa iniziativa [Nd.mau. – la Giornata nazionale della Gentilezza] è stato costruito un cerimoniale semplice e condiviso con tutti i Comuni Italiani, consistente nella consegna ai nuovi nati della chiave del paese e dell’attestato di benvenuto, affinché il messaggio di gentilezza ed accoglienza, racchiuso in questa occasione, possa esprimersi all’unisono. La cerimonia svoltasi nel nostro comune è stata quindi l’occasione ‘istituzionale’ per accogliere nella nostra comunità i nuovi nati, senza la benché minima finalità sostitutiva o emulativa del sacramento religioso del battesimo, come qualcuno ha voluto sostenere.
A parte che pare che “i nuovi nati” del 2022 siano solo questa bimba, non capisco davvero perché la giornata nazionale della gentilezza sia il 21 marzo e non il 13 novembre come quella mondiale. E a me la “consegna della chiave e dell’attestato di benvenuto” fanno davvero pensare all’equivalente aclericale del battesimo. Spero solo che almeno la partecipazione sia facoltativa :-)